Ven 29 Mar 2024

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🎧 Crisi: CGIL in piazza l’8 ottobre contro speculazione finanziaria che brucia redditi lavoratori

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🎧 Crisi: CGIL in piazza l'8 ottobre contro speculazione finanziaria che brucia redditi lavoratori
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Il segretario della Fiom-Cgil, Michele De Palma era oggi a  a Firenze, dove dalla fabbrica Nuovo Pignone-Baker Hughes ha preso il via il tour di assemblee della Fiom in preparazione della manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil per sabato 8 ottobre a Roma, a un anno dall’assalto alla sede nazionale del sindacato.

“Saremo in piazza  a rivendicare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a non pagare la speculazione finanziaria che in questo momento sta bruciando il loro potere d’acquisto”. Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, secondo cui “l’industria è un fattore del cambiamento necessario per poter creare una società compatibile con l’ambiente nel quale viviamo”. De Palma oggi si è recato a Firenze, dove dalla fabbrica Nuovo Pignone-Baker Hughes ha preso il via il tour di assemblee della Fiom in preparazione della manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil per sabato 8 ottobre a Roma, a un anno dall’assalto alla sede nazionale del sindacato.

“Abbiamo aziende che stanno andando in cassa integrazione per i problemi legati all’energia, e i lavoratori non riescono a pagare le bollette, quindi è necessario un intervento: non dopo la campagna elettorale, ma ora, da parte del governo” ha affermato  il  segretario generale della Fiom-Cgil.

“La CGIL rivendica nei confronti del governo interventi subito – ha proseguito – per salvaguardare l’occupazione bloccando i licenziamenti, e dall’altro lato intervenendo per tutelare il potere d’acquisto del salario delle lavoratrici e dei lavoratori. Oggi è necessario tagliare le bollette e tagliare le tasse sui lavoratori – ha concluso De Palma, riferendosi al cuneo fiscale – perché altrimenti corriamo il rischio di essere in una situazione drammatica nel prossimo futuro”.

Servono “politiche industriali” che “permettano all’industria di poter essere ambientalmente compatibile”, perché “siamo in un periodo di bombe d’acqua” e “il tema della transizione non è più rinviabile, le persone muoiono a causa delle scelte che sono state fatte in passato” ha poi affermato  il segretario generale della Fiom-Cgil.

Che ha aggiunto “l’industria è un fattore del cambiamento necessario per poter creare una società compatibile con l’ambiente nel quale viviamo”.

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