Gio 25 Apr 2024

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Cadere dalla carrozzina per una buca e morire a 21 anni

Era appena uscito dall’Università quando la sua sedia a rotelle elettrica è rimasta bloccata sul pavimento dissestato e lui è caduto: trasportato in ospedale per un trauma cranico, dopo circa sette ore è morto. E’ accaduto lo scorso lunedì a Firenze, tra piazza Brunelleschi e via Alfani. Vittima un giovane 21 enne. La Procura ha aperto un’inchiesta.

Una buca, una delle innumerevoli buche più volte segnalate, una strada dissestata, l’ennesima barriera architettonica in un mondo che a parole parla di abbattimenti, di città a misura di disabile ma che nei fatti mette in difficoltà un semplice passeggino o anziano che non si fida più a camminare in alcune strade cittadine. In particolare quelle strette coi marciapiedi risicati e  le pietre sbalzate e con pezzi di asfalto in qua e la’ per rattoppare. Quante segnalazioni anche ai nostri microfoni per la questione buche e quanti interventi sicuramente portati a termine da AVR il raggruppamento di imprese che ha vinto l’appalto nel 2018 per37 milioni in tre anni.
Ma gli impegni e i proclami non sono bastati per impedire qualche mese fa il decesso di un anziano dopo una caduta in via de ‘Pepi e la morte di Niccolò, studente di Lettere e rappresentante degli studenti per Lista Aperta che lunedì scorso poco prima delle 14  percorreva con la sua sedia a rotelle elettrica piazza Brunelleschi nella strettoia vicino alla rotonda, in un pezzo di lastricato in pessime condizioni da tempo. A causa di una buca ha perso l’equilibrio col mezzo finendo col viso e un braccio a terra.
Al giovane affetto dalla sindrome di Duchenne, una malattia degenerativa, trasportato in ospedale, era stato diagnosticato un trauma cranico, è morto sette ore dopo. Sul posto è intervenuta anche la polizia municipale che ha accertato il cattivo stato del manto stradale. Gli agenti, secondo quanto riferito dalla stampa locale, avrebbero anche fotografato la buca chiamando poi l’Avr che l’avrebbe rattoppato.
La procura ha disposto il sequestro della salma e ha ordinato che venga effettuata l’autopsia per chiarire le cause della morte. Sequestrata anche la porzione di selciato in cui il ragazzo era caduto. I magistrati dovranno inoltre chiarire se il 21enne al momento del malore si trovava ancora al pronto soccorso o se era fuori dal reparto con il foglio delle dimissioni. Intanto, ieri, il Rischio clinico dell’Asl si è attivato per approfondire la vicenda.
Una vicenda che nella sua straordinarietà per il dramma della perdita di una vita ha un sapore di ordinario e prevedibile. Perché di casi come quelli di piazza Brunelleschi ne esistono tanti specie in centro. Ormai chi ci vive, lavora o studia sa a memoria gli slalom per evitare in bici, a piedi o in carrozzina, le voragini, gli sbalzi, i rattoppi mal fatti o già riaperti. Ma non si può lasciare all’autotutela una questione come quella della qualità e della sicurezza e accessibilità delle strade. Ed oltre ad individuare chiaramente le responsabilità è necessario dare risposte rapide e concrete per evitare che altre vite finiscano per colpa di una semplice, ridicola, odiosa, buca da sistemare. Nel 2020.
Chiara Brilli

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