Gio 28 Mar 2024

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Verrocchio, il maestro di Leonardo: e non solo

“Verrocchio, il maestro di Leonardo” è la mostra – bella, bellissima!,

lo dico subito – aperta a  Palazzo Strozzi  fino al 14 luglio.

La mostra è propro bella, davvero. E non poteva essere altrimenti. Andrea del Verrocchio è stato un artista squisito, che ha avuto in sorte, oltre a un talento eccezionale, la fortuna di vivere a Firenze preceduto, accompagnato, e poi seguito da artisti strepitosi.

 

Cosa vuol dire? Vuol dire questo: che Andrea Cioni (suo vero nome), fiorentino e nato nella parrocchia di Sant’Ambrogio più o meno intorno al 1435, ebbe modo di imparare l’arte da grandi maestri. Dopo un primo apprendistato nella bottega di un orafo, tale Verrocchio, (e da qui deriva il nome Andrea del Verrocchio) lavorò infatti con Donatello, e poi con Desiderio da Settignano. Il che vuol dire che imparò a lavorare il marmo e il bronzo dagli artisti più bravi di Firenze. E già questa è cosa da far tremare le vene dei polsi.

Dopodiche, Andrea del Verrocchio ebbe in sorte di lavorare circondato da quegli artisti che hanno reso Firenze l’ombelico del mondo del Rinascimento, come Filippo Lippi, Botticelli, e tutti gli altri. Ed ebbe infine la fortuna di insegnare e quindi di avere apprendisti a bottega molti giovani che divennero poi artisti eccelsi. Provate a pensare cosa doveva essere il suo studio, con un certo Leonardo, che veniva dal paese di Vinci, a fare il garzone di bottega, o meglio il “nacchero”, come si diceva allora. E con lui c’erano anche Domenico del Ghirlandaio, pittore sopraffino; il Perugino, che divenne celeberrimo; il sublime Lorenzo di Credi. E molti altri.

 

Che ebbero tutti a loro volta la fortuna di imparare da un artista che era bravo in qualsiasi tecnica: dipingeva, scolpiva, modellava, architettava. Firenze è piena di suoi lavori. Lo vedremo meglio più avanti.

 

Alcuni dei ragazzi che impararono l’arte da lui furono poi i maestri di Michelangelo, di Raffaello, e di intere squadre di artisti che lavorarono nel secolo nuovo. Il che vuol dire che Andrea del Verrocchio è stato al centro della ricerca artistica fiorentina, in un’epoca che fu una specie di età dell’oro. Perchè nella seconda metà del Quattrocento Firenze era ricca, sempre più bella, piena di edifici nuovi, di scienziati, architetti, artisti, santi e navigatori.

Tra tutti costoro svettava Andrea del Verrocchio, e questa mostra, la prima interamente dedicata a lui, rende giustizia dei suoi tanti talenti.

Margherita Abbozzo (1, continua)

Credits in ordine di apparizione: Andrea del Verrocchio, Madonna col Bambino, 1470 c., Gemaldegalerie, Berlino; Madonna col bambino e due angeli o Madonna di Volterra, 1471 c., National Gallery, Londra; Putto con delfino, 1475 c, bronzo, Firenze, Palazzo Vecchio; Dama dal mazzolino, 1475 c, Firenzo, Museo del Bargello.

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