Gio 28 Mar 2024

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Università, appello ai prof: “il 15 non esibite il Green pass”

Marco Villoresi, docente di letteratura Italiana che è stato sospeso in quanto privo di green pass, ha scritto una lettera aperta ai colleghi di università, invitandoli a ‘disertare’ l’esibizione del certificato verde il 15 ottobre

La sua lettera in cui chiariva le ragioni che lo avrebbero portato a non esibire il green pass a lezione, con la relativa sospensione dalla didattica, ha fatto molto scalpore, non solo nell’ateneo fiorentino, ma in tante altre università.  Oggi  il professor Marco Voilloresi, docente di letteraura  italiana a unifi, è tornato a scrivere. Questa volta la lettera è indirizzata ai “compagni e colleghi della comunità universitaria, che state lottando, con grande impegno e lucida intelligenza, contro il cosiddetto Green Pass”

Nella lettera Villoresi, manifestando il prprio ” totale apprezzamento per quello che state facendo” e “in particolare, per la vostra volontà di denuncia delle pericolose derive che investono i campi del diritto e dell’etica, della scienza e della comunicazione, condizionando sempre più pesantemente il nostro vivere civile” si chiede cosa fare il  15 ottobre “allorquando, è noto, l’utilizzo del lasciapassare – un unicum fra le democrazie d’Europa, ricordiamolo sempre – verrà esteso a tutti gli ambiti lavorativi” .

Per Villoresi bisogna cominciare proprio dall’università “dicendo che il civile, pacifico e umanissimo rifiuto del lasciapassare deve andare di pari passo con la serena pretesa di vivere e di lavorare in un’Università libera, aperta, inclusiva”.

“Questo -aggiunge il prof-  significa cambiare molti dei paradigmi oggi in vigore, alcuni dei quali surrettiziamente consolidati in tempo di pandemia”. Ovvero, scrive “dobbiamo far presente con chiarezza ciò che NON vogliamo. Non vogliamo l’Università asservita al potere politico-economico, l’Università dei burocrati e dei lacchè, dei tornelli e dei QR Code, del
pensiero unico e del sapere profilatoW

Per Villoresi insomma “l’Università deve tornare ad essere, in ogni disciplina, il campo di ricerca permanente di quelle verità che non possono mai coincidere con la Verità. Sono le sole verità, lo sappiamo bene, che il libero pensiero scientifico può accettare: le verità soggette a costante revisione, sempre criticabili e fallibili, sempre reversibili e falsificabili”.

“Nessuno può essere chiamato a fare ciò che liberamente non vuole fare” sottolinea ancora Villoresi. Che propone ” se alcuni di voi, ovvero se alcuni dei professori firmatari dell’appello contro il cosiddetto Green Pass, per qualche giorno evitassero di esibire il lasciapassare, ecco, io credo che sarebbe il modo migliore per mettere in luce una forza pacifica e pronta a lavorare per una società più libera, informata e consapevole”.

“D’altronde -conclude il professore di letteratura italiana dell’università di Firenze-  sulla base delle notizie che stanno circolando, non è difficile immaginare che il 15 ottobre quel gesto di civile e trasparente disobbedienza lo faranno operai, artigiani, impiegati e persino poliziotti. Non importa quanti, sarà quel che sarà. Ma io voglio anche immaginare
che a fianco di questi cittadini e lavoratori ci saranno dei professori universitari”.

4 Commenti

  1. Sono d’accordo con ogni manifestazione – civile, ferma e pacifica – contro questo pass. È subdolo, ipocrita, ambiguo. È orribile.

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