Consolato della Lituania di Firenze coordina raccolte aiuti Ucraina

Firenze, Consolato della Lituania a Firenze in prima linea per aiutare il popolo dell’Ucraina insieme a Istituto di San Martino, ente impegnato in attività di beneficenza.

Consolato della Lituania e Istituto di San Martino, è stato spiegato durante una conferenza stampa a Palazzo Vecchio col presidente del consiglio comunale Luca Milani che ha dato rilievo al loro impegno, sono “coordinatori di un nucleo operativo che mira a sostenere il popolo ucraino e sta avendo una notevole affluenza”.

Il console lituano a Firenze, Roberto Lupi, che lavora insieme alla “ambasciatrice della solidarietà” Raissa Kravchenko, ha raccontato “che dal 2011 va avanti la collaborazione con l’Istituto Scudi di San Martino, collaborazione ora intensificata per ciò che accade in Ucraina.

C’è un coordinamento delle operazioni per far arrivare beni di prima necessità e ci sono tanti volontari ucraini, lituani ma anche russi, a testimonianza che i russi che ragionano sono vittime del sistema. Come volontaria abbiamo anche Edita Pucinskaite, ex campionessa di ciclismo” lituana.

Tra le vicende, ha raccontato il presidente dell’Istituto Scudi di San Martino Roberto Lupi, “c’è quella del nostro ambasciatore della solidarietà George Georgescu, in passato primo violoncello del Maggio Musicale Fiorentino. Ha deciso di fare una serie di spettacoli, il primo probabilmente sarà ad Arezzo, il cui ricavato andrà a sostenere l’Ucraina attraverso l’acquisto di beni di prima necessità”.

La delegata di Arezzo dell’Istituto Scudi di San Martino Anamaria Popa ha sottolineato di “aver messo a disposizione il mio negozio come punto di raccolta. Mi sono emozionata nel vedere il cuore delle persone: abbiamo riempito un tir di viveri, arrivato a Suceava, in Romania grazie all’Istituto Scudi di San Martino che ha provveduto alle spese del trasporto”.

Ucraina, Nardella: “Bloccare importazioni gas da Russia”

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha affermato che si tratterebbe di un sacrificio “pesantissimo che vale però, a mio avviso, la risoluzione per domani”. Intanto il Governatore Giani ha aggiornato i numeri dell’accoglienza.

A Margine di un evento in Palazzo Vecchio, il primo cittadino di Firenze è tornato a parlare della guerra in Ucraina, in particolare delle sanzioni verso la Russia. Per Nardella, “Credo che ora l’unica strada sia quella di un passo definitivo sulle sanzioni per quanto riguarda le importazioni di gas. Un sacrificio oggi, per l’Italia, la Germania, pesantissimo che vale però, a mio avviso, la risoluzione per domani.”

“Quindi dobbiamo essere sicuramente più duri. Di fronte a questi crimini di guerra non c’è altra strada che completare il pacchetto di sanzioni bloccando le importazioni di gas dalla Russia”, ha concluso il sindaco Nardella.

Il Givernatore della Toscana, Eugenio Giani ha aggiornato i numeri per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi nella nostra regione. “Sull’accoglienza ritengo che le cose si stiano sviluppando con oggettiva capacità di programmazione, ormai siamo su 8mila profughi in Toscana. Oltre il 70% degli ucraini è accolta in famiglia, significa che c’è una generosità straordinaria dei toscani”.

“Con gli alberghi della prima accoglienza messi a disposizione dalla Regione e con i Cas in questo momento il flusso dei profughi è sotto controllo”, ha concluso Giani.

🎧 Toscana un treno merci con aiuti umanitari diretto in Ucraina

Un treno merci dalla Toscana per portare aiuti umanitari all’Ucraina: lo ha presentato oggi il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, insieme ai rappresentanti del gruppo Fs e dell’Interporto di Prato, luogo da dove il treno per l’Ucraina partirà l’8 aprile.

L’organizzazione del treno merci diretto in Ucraina è coordinata dalla Regione, in rapporto con la Protezione civile a livello nazionale. “I sindaci si stanno mobilitando, anche le organizzazioni di volontariato”, ha spiegato Giani, sottolineando che “tutta la regione si sta muovendo per poter riempire il treno del gesto di solidarietà più autentico, ovvero quello di dare a quella povera popolazione, martoriata dall’aggressione da criminali di guerra del dittatore russo Putin, la risposta che c’è nel cuore per spendersi verso quei bambini, quelle donne che sono sotto le bombe, che vivono drammaticamente la loro vita”.

In podcast l’intervista all’assessora regionale Monia Monni, a cura di Lorenzo Braccini. 

Nel corso della conferenza stampa di presentazione, Giani si è collegato via Zoom con Leopoli dove Davide Costa, direttore della Croce Viola di Sesto Fiorentino (Firenze), e Gian Piero Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio (Firenze), partecipano a una carovana umanitaria di 40 mezzi provenienti dalla Toscana e da tutta Italia, che sta portando aiuti umanitari alla popolazione. “La città ha ripreso a vivere, da qualche giorno non ci sono allarmi – ha spiegato Costa -, anche se la presenza militare è evidente, ci sono molti check point e si respira tensione”.

“Oggi mi hanno fatto leggere una struggente lettera a una famiglia accolta qua in Toscana – ha raccontato ai cronisti ancora Giani -, che ha mandato il padre che in questo momento sta combattendo al fronte per la libertà dell’Ucraina. Nel pensiero di dire ‘io rischio la mia vita, non so se ci rivedremo’, e scrivere al bambino di otto anni ‘quello che mi dà forza è sapere che voi siete al sicuro e ben accolti, come mi avete scritto, in Toscana’, ecco che c’è il desiderio di ciascuno di noi di sapere che a chi vive là in condizioni disumane, perché schiacciato dalla guerra, possano arrivare aiuti elementari per poter sopravvivere, magari in un bunker o nelle loro case quasi totalmente distrutte, ma con il pensiero che c’è chi pensa al cibo e gli aiuti necessari per poter sopravvivere”.

Bambini Ucraini a Firenze in asili, con mensa e bus gratis

Firenze, i bambini ucraini profughi, accolti in città potranno frequentare asili nido e scuole dell’infanzia, usufruendo gratis dei servizi educativi e scolastici erogati dal Comune.

Lo ha deciso la giunta comunale approvando una delibera presentata dall’assessore a educazione e welfare Sara Funaro. Nel dettaglio l’atto prevede che i bambini ucraini usufruiscano gratuitamente del pre e post scuola, della mensa e del trasporto scolastico nelle scuole in cui questi servizi sono previsti.

Queste misure saranno valide fino al termine dello stato di emergenza dichiarato fino al 31 dicembre 2022 dal Consiglio dei ministri del 28 febbraio scorso. La precondizione necessaria per l’inserimento nei servizi educativi e scolastici, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, è la regolare presenza dei profughi ucraini sul territorio, a seguito di identificazione e registrazione all’Ufficio Immigrazione della questura.

“Il nostro Paese è impegnato ad assicurare l’accoglienza umanitaria a coloro che fuggono dalla guerra – ha detto l’assessore Funaro – e la nostra città è in prima linea dall’inizio del conflitto per garantire l’accoglienza dei cittadini ucraini e l’inclusione, che per i più piccoli passa soprattutto dalla scuola”.

In base alle loro necessità, i bambini ucraini potranno usufruire anche dei servizi, attivati tramite le scuole, che non prevedono il pagamento di tariffe ovvero dell’assistenza educativa scolastica, della mediazione linguistica, dei centri di alfabetizzazione e della fornitura di libri di testo.

🎧 Firenze, rientrato con 30 profughi ucraini il convoglio delle Misericordie

Firenze, i mezzi che erano partiti alla volta della Polonia venerdì, con quintali di aiuti per i profughi ucraini, scaricata la merce hanno caricato donne e bambini per portarli in salvo dalle bombe.

Il convoglio di aiuti per l’Ucraina organizzato dalla Misericordie fiorentine e toscane è infatti rientrato a Firenze ed insieme ai volontari sono arrivati 30 profughi ucraini, che verranno accolti in Toscana.

In podcast l’intervista al direttore del Coordinamento Misercordie Area fiorentina, Enrico Sardelli, ai microfoni di Controradio.

La colonna mobile era composta da 12 mezzi e due camion ed era partita l’11 marzo con i beni di prima necessità che erano stati raccolti dalle singole Misericordie e trasportati dai coordinamenti territoriali nel centro logistico allestito dalla Federazione regionale delle Misericordie della Toscana e dal Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina negli spazi messi a disposizione dalla Mercafir.

Direzione Polonia: prima Cracovia, poi Lublino per scaricare gli aiuti con i volontari di Help Ukraine. Una volta vuoti, i veicoli si sono diretti poi a Dorohusk, sul confine tra Polonia e Ucraina, dove ad attenderli c’erano 30 profughi, tutte donne, alcune con bambini, per farle salire a bordo e portarli in salvo in Italia.

“Ringraziamo i toscani che hanno dimostrato tanta generosità nei confronti del popolo ucraino donando generi alimentari, abiti caldi, farmaci, giochi per i bambini: il popolo è stremato e ha bisogno di tutto – dice Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina -. Ma l’aiuto più grande che possiamo dare a queste persone è dare loro una speranza di futuro, portarli in salvo dalle bombe, ed è quello che cerchiamo di fare”.

Nella prima spedizione, due settimane fa, le Misericordie hanno portato a Firenze 26 persone, ora altre 30.

Grosseto, prime 2 famiglie accolgono profughi

Grosseto, per la prima volta sul territorio della città toscana due famiglie hanno accolto alcuni profughi ucraini, grazie al servizio attivato dalla diocesi.

È quanto annunciato, in una nota dalla stessa diocesi di Grosseto che ha spiegato come il carico del terzo tir di aiuti, diretti in Ucraina, alla citta’ di Khmelnytsky, sia stato completato e sia partito.

Fin dallo scoppio della guerra la diocesi di Grosseto aveva lanciato un appello a quanti si potevano rendere disponibili ad aprire le loro case per accogliere persone in fuga. “Finora – spiega Luca Grandi, vicedirettore di Caritas Grosseto – il bisogno non si era manifestato, perchè i profughi arrivati da noi, nella maggior parte dei casi avevano parenti o amici sul territorio che già li attendevano oppure sono stati alloggiati, dalle istituzioni, in strutture reperite per questo scopo. Da ieri, invece, si sta allargando la maglia dell’accoglienza anche a famiglie maremmane che avevano segnalato la disponibilità. Al momento sono arrivate un centinaio di email di persone pronte ad accogliere. Sono già state tutte contattate prima di tutto per dir loro grazie e, a mano a mano che le istituzioni ce lo chiederanno, provvederemo a ricontattarle per verificare con loro la disponibilità all’accoglienza a fronte degli arrivi. Ieri sono stati accolti in una famiglia una mamma con un bambino e in un’altra una mamma con due adolescenti minorenni”.

Sul tir sono stati caricati per lo più medicinali, cibo per bambini e adulti, prodotti per l’infanzia. La richiesta di aiuto, si spiega, era giunta a don Vitaliy, da parte del vescovo greco-cattolico di quella zona, suo compagno di studi. I volontari raccomandano, per il momento, di non donare vestiario. L’urgenza adesso è per medicinali, siringhe, lacci emostatici, garze, disinfettanti, cibo a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia.

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