Ven 26 Apr 2024

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Toscana: nasce portale per servizi accoglienza profughi Ucraina

Si chiama Toscana Accoglienza Pace, il portale appena aperto dalla Protezione civile regionale in collaborazione col Cesvot, dove, già da oggi, privati cittadini, associazioni del terzo settore e aziende private potranno dichiarare la propria disponibilità a fornire servizi gratuiti per la popolazione ucraina ospitata in Toscana.

Coloro che lo vorranno potranno offrire servizi di interpretariato, di supporto tecnico amministrativo presso strutture di accoglienza, attività logistica. Il portare sarà utile a raccogliere anche la disponibilità di immobili, spiega una nota, da mettere a disposizione dei profughi dall’Ucraina.

Anche le associazioni animaliste o singoli privati che vorranno contribuire all’accoglienza degli animali d’affezione, potranno segnalarlo nell’apposita sezione presente nel portale. “Contiamo sul cuore grande della Toscana – sottolinea il presidente della Regione Eugenio Giani -. Il mondo dell’associazionismo, del volontariato è la nostra colonna insieme alla Protezione civile che fin da subito ha organizzato l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina e che senza sosta non smette di essere in prima linea. Il portale consentirà una raccolta coordinata di offerte a supporto delle esigenze, un modo per gestire gli aiuti e renderli efficaci”.

Per l’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni, “accogliere è un’esperienza forte, importante per far sentire al sicuro chi arriva e significativa per chi si mette a disposizione e sceglie di aiutare chi sta fuggendo dalla guerra in Ucraina. Abbiamo deciso di raccogliere le tante disponibilità che stanno arrivando, segno tangibile della grande generosità delle toscane e dei toscani, e di metterle a sistema permettendo a tutti di dare una mano”. “Sono certa che i toscani aderiranno in tanti a questa iniziativa e ne sono felice – aggiunge Monni -, non solo perché faranno un lavoro prezioso, ma anche perché toccare con mano la devastazione e la crudeltà della guerra sarà un’esperienza che porteranno per sempre con loro e che li spingerà a lottare con ancora maggiore convinzione per la pace”.

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