Toscana e Ucraina, accordo di collaborazione per sostegno sanitario alla Regione di Kyiv

La Regione Toscana e la Regione di Kyiv firmeranno presto un accordo di collaborazione grazie al quale la Toscana fornirà sostegno sanitario e realizzerà scambi culturali con la regione dell’Ucraina.

Le basi sono state gettate stamani durante la videoconferenza che il presidente Eugenio Giani ha avuto con Dmytro Nazarenko, facente funzione di Governatore della Regione di Kyiv, e un consigliere dell’Ambasciata Ucraina di Roma.

“Vogliamo essere vicini alla popolazione della Regione di Kyiv in termini concreti – ha detto Giani – per questo, dopo aver ascoltato anche le loro necessità, abbiamo proposto di stabilire con la Regione di Kyiv una collaborazione centrata sull’aspetto sanitario nel quale le competenze della Toscana possano diventare aiuti concreti. Penso ad una partnership tra le aziende sociosanitarie e gli ospedali che permetta ai medici ucraini di fare in Toscana stage di formazione per interventi in emergenza urgenza e a nostri medici che lo richiedano, di andare a esercitare nelle strutture di Kyiv per un certo periodo, portando il loro contributo in un momento tanto difficile”.

La proposta è stata accolta con molto piacere dal Governatore della Regione di Kyiv che, anche attraverso la rappresentante della comunità ucraina in Toscana, Ocsana Polataitchouk che era presente accanto al presidente Giani durante l’incontro, ha ringraziato con calore sottolineando l’importanza del sostegno della Toscana, prezioso non solo in termini materiali ma anche come supporto morale, indispensabile in questo momento.

L’accordo, oltre l’aspetto preponderante sociosanitario, potrà avere anche quello culturale che va a confermare le relazioni di amicizia tra due Regioni che dal 1978 vivono in sintonia e reciprocità il gemellaggio tra la città di Firenze e la città di Kyiv.
“Il rapporto di collaborazione tra la Regione di Kyiv e la Regione Toscana – ha proseguito il presidente – sarà quindi un ulteriore modo per valorizzare la nostra amicizia ed essere vicini all’Ucraina che, ci auguriamo, sia presto in pace, libera e diventi a tutti gli effetti paese dell’Unione europea”.

Il presidente Giani, al termine dell’incontro, è stato invitato a Kyiv per una visita che sia ulteriore testimonianza dell’impegno e della vicinanza della Toscana nei confronti del popolo ucraino.

 

Ucraina, a Firenze le foto di guerra in mostra, diventano Nft per beneficenza

Il conflitto fra Russia e Ucraina viene raccontato attraverso 90 istantanee del fotografo Niccolò Celesti, di cui tre diventeranno non-fungible token (Nft) a scopo di beneficenza, e un video documentario di cinque minuti. Dal 24 giugno al 30 a Palazzo Vecchio.

Ha aperto la mostra ‘La primavera di Kiev: NFT per l’Ucraina’, ieri 24 giugno 2022, a Palazzo Vecchio, in Sala d’Arme, e sarà visitabile gratuitamente fino al 30 giugno (in orario 10-18). L’evento nasce dall’iniziativa di Innov Art di Trefoloni Associati, agenzia di comunicazione integrata attiva da oltre quindici anni, con la copromozione del Comune di Firenze. Il ricavato della vendita delle opere NFT sarà devoluto alla raccolta fondi “Firenze per Kiev” (https://dona.cri.it/firenzeemergenzaucraina/~mia-donazione).

Le fotografie di Celesti raccontano persone civili e militari, squarci di vita e scenari attraverso un punto di vista unico, alternativo e vicino alla realtà quotidiana intorno alla battaglia di Kiev, tra marzo e aprile 2022. “All’inizio l’intento voleva essere quello di non seguire i fatti principali della guerra, ma di provare a viverla nei panni degli ucraini – spiega Celesti -. Cercando soprattutto di avere notizie dai civili e dai volontari, alla ricerca di angolature diverse rispetto ai titoli, alle immagini, ai video che i bastioni dell’informazione propongono globalmente”.

Il risultato è un viaggio senza respiro attraverso le difficoltà e la durezza della guerra, alla ricerca di un bagliore di umanità tra le macerie e le ostilità nei dintorni della capitale, dove l’autore ha persino rischiato la vita, preso di mira da un cecchino nel sobborgo di Irpin. Le immagini raccontano in cinque capitoli con circa 20 istantanee ciascuno la Fuga, la Guerra, i Soldati, i Bunker e i Ritratti raccolti da Celesti. In aggiunta, altri tre scatti saranno venduti sotto forma di token non fungibili (Nft) realizzati da Innov Art, avvalendosi della blockchain.

Per acquistarli, basterà collegarsi alla pagina e-commerce dedicata su Innovart.it ed effettuare la transazione con un sistema di gestione pagamenti convenzionale (es. carta di credito, PayPal), oppure con il proprio cripto wallet. La consegna dell’Nft potrà avvenire specificando l’indirizzo di un wallet destinatario, dopodiché una mail confermerà l’avvenuto pagamento, indicando le tempistiche per concludere l’operazione.

“Siamo lieti di ospitare in Sala d’Arme una iniziativa innovativa che coniuga la crudezza dei combattimenti, magistralmente documentata negli scatti di Celesti, alla nuova forma d’arte degli Nft. – dichiara il sindaco Dario Nardella -. Questa mostra ci aiuta a tenere alta l’attenzione su una guerra che non è più in prima pagina ma che non è meno sanguinosa e devastante”.

“Non si ferma la solidarietà di Firenze in favore dell’Ucraina, colpita ormai da diversi mesi da una guerra di cui non intravediamo la fine – sottolinea l’assessore al welfare Sara Funaro -. Ci auguriamo che anche con questa esposizione sia possibile raccogliere fondi attraverso l’iniziativa che abbiamo lanciato con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Firenze per dare un aiuto concreto alla popolazione”.

“Da tempo volevamo tornare a occuparci di Arte e Cultura, riprendere un cammino che in passato avevamo già percorso”, spiegano Dante Trefoloni fondatore e direttore di Trefoloni Associati e Ginevra Agnitti, coordinatrice di Innov Art. “L’incontro con il lavoro di Celesti è avvenuto quasi per caso, curiosando sui social. È stata la scintilla per ripartire, ispirati dall’impegno sociale trasmesso da questi scatti che raccontano l’orrore della guerra. Abbiamo scelto di mettere in pratica l’esperienza sviluppata dall’agenzia sui temi della blockchain negli ultimi anni, impiegando le nostre competenze per un progetto utile alla popolazione colpita dal conflitto, una scelta che ci è sembrata obbligata per la prima mostra targata Innov Art.”.

Maggiori informazioni su innovart.it.

Ucraina, Anpas: dalla Toscana 12 Tir consegnano 100 tonnellate di aiuti

Gli aiuti hanno viaggiato su 12 Tir e quattro furgoni partiti dal centro di smistamento dell’Anpas a Galleno di Fucecchio (Firenze). Al rientro la colonna di Anpas Toscana porta con sé due donne e un bambino ucraini.

Si è conclusa con la consegna di circa 100 tonnellate di aiuti una missione umanitaria all’Est dell’Anpas regionale Toscana, il volontariato di soccorso delle Pubbliche assistenze, a favore della popolazione dell’Ucraina colpita dalla guerra.

I beni sono stati distribuiti sia in un deposito logistico gestito dal consolato italiano del nord della Romania, area dove ci sono molti rifugiati ucraini, sia nel territorio della stessa Ucraina con uno spostamento veloce di otto furgoni . Gli aiuti consistono in derrate alimentari, cibo a lunga conservazione, generi di primo conforto, medicazioni, coperte e altre cose di necessità per la popolazione colpita dalla guerra. La colonna è transitata per Slovenia e Ungheria prima di puntare sulla Romania. La colonna di Anpas Toscana in rientro in Italia porta con sé a Firenze due donne e un bambino ucraini che sono stati affidati ai volontari dal consolato italiano che ha coordinato sul posto la missione umanitaria e gestito i contatti con le varie autorità locali.

Dall’inizio della guerra in Ucraina lo scorso 24 febbraio, le associazioni di pubblica assistenza hanno avviato una raccolta di beni di prima necessità con l’obiettivo di sostenere i profughi in fuga dal loro paese in guerra nei campi di accoglienza oltre confine. Contemporaneamente sono state poste le basi per le consegne puntando anche al rapporto stabilito con le istituzioni locali.

Villa di coppia russa verniciata con colori Ucraina

Forte Dei Marmi, in provincia di Lucca, vistoso imbrattamento con vernice, nei colori blu e giallo della bandiera dell’Ucraina, sull’esterno di Villa Napoleone, dimora che apparterrebbe a una coppia di coniugi russi.

Come riportano i giornali locali, sono stati ampiamente verniciati il cancello principale della villa, una targa e il numero civico sulla colonna esterna, e probabilmente è successo con un’azione notturna che potrebbe essere stata ripresa da telecamere.

Comunque sia, il blitz ha richiesto l’impiego di una discreta quantità di vernice e di un certo tempo pe portarlo a termine. Sull’episodio, che ha le caratteristiche di un gesto di protesta per l’invasione militare dell’Ucraina, ha già avviato accertamenti la polizia con la Digos di Lucca. Al momento, per quanto emerso finora, la coppia di coniugi non risulta rientrare tra i soggetti colpiti da sanzioni e non sarebbe neanche troppo in vista benché possieda una delle dimore storiche di Roma Imperiale, la zona delle ville al Forte.

La presenza di facoltosi turisti russi a Forte dei Marmi ha numeri importanti. Oltre ai vacanzieri temporanei in estate, si contano centinaia di domiciliati e residenti (tra 500 e 800 russi secondo alcune stime) che hanno acquistato immobili e soggiornano in questa località della Versilia per lunghi periodi dell’anno.

Nardella, città europee pronte aiutare ricostruzione

Firenze, il sindaco Dario Nardella ha incontrato oggi a Palazzo Vecchio Ivan Fedorov, primo cittadino di Melitopol, rapito a marzo dalle truppe russe.

Fedorov era accompagnato dall’ambasciatore Yaroslav Melnyk. “Il sindaco Fedorov è stato rapito e tenuto prigioniero per sei giorni. La sua città adesso è occupata – ha detto Nardella -. Lui sta svolgendo una serie di incontri nei vari paesi europei per promuovere iniziative in favore delle città ucraine”.

“Ho assicurato a Fedorov tutto l’aiuto di Firenze e con Eurocities – ha spiegato il sindaco di Firenze e presidente di Eurocities Dario Nardella – l’associazione delle più importanti città europee che presiedo, organizzeremo iniziative già nelle prossime settimane per supportare la ricostruzione”.

Nardella ha poi aggiunto di aver “invitato Fedorov a The State of the Union”, in programma a maggio a Firenze “dove saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni europee e di Eurocities: sarà un’occasione importante per concretizzare il nostro impegno verso l’Ucraina”.

“I cittadini italiani e europei devono capire una sola cosa: non è una guerra tra Russia e Ucraina ma la Russia è in guerra con tutti i civili nel mondo. Se non riusciamo a stoppare Putin in Ucraina, lui non si fermerà e arriverà in tutti i paesi europei, in tutte le case. Dobbiamo essere tutti uniti e supportare l’Ucraina in tutti i modi per vincere questa guerra. E’ una situazione pericolosa per tutti i paesi europei. Noi siamo il confine con l’Europa”.

Lo ha detto il sindaco di Melitopol, città ucraina di 150mila abitanti, Ivan Fedorov, al termine di un incontro oggi a Firenze con il primo cittadino Dario Nardella. Fedorov ha spiegato di essere in missione diplomatica in Europa per far conoscere ciò che la propaganda russa in questi anni non ha fatto comprendere agli europei.

“Molti europei pensano che la guerra contro l’Ucraina sia iniziata due mesi fa. Non è così – ha aggiunto -, è partita nel 2014 quando i cittadini ucraini decisero di dire basta al sistema sovietico e di avere un prospettiva europea. Oggi paghiamo un grande prezzo per questa scelta. Se Putin vuole può fermare la guerra in un minuto”.

Fedorov ha raccontato anche il suo rapimento, da parte dei russi spiegando che “è stato un momento terribile e pericoloso. Sono stato incappucciato e rapito per sei giorni”.

Ucraina, arrivato ieri in Polonia treno con aiuti umanitari da Prato

E’ arrivato all’alba di ieri nella cittadina polacca di Sławków Południowy il treno speciale carico di aiuti per l’Ucraina partito venerdì sera dall’interporto di Prato. Stanno finendo anche le operazioni di scarico e tutto il materiale sta per essere smistato dalle autorità ucraine a tutto il territorio in guerra.

Il treno, in questi tre giorni e mezzo di viaggio ha fatto a tappa a Verona (Hub nazionale del quadrante Europa) e a Cervignano del Fruili (Udine), dove sono stati agganciati altri vagoni con altro materiale per un totale di 27 convogli. Il presidente della Regione Eugenio Toscana Eugenio Giani sottolinea che “il convoglio umanitario più consistente che dall’inizio della guerra in Ucraina è arrivato. Le autorità ucraine sono al lavoro per lo smistamento del materiale. E’ il senso della Toscana dell’umanità, della carità, della beneficenza. Un aiuto per un territorio martoriato dall’aggressione russa”.

Nei 14 vagoni toscani ci sono farmaci (18 pallet, acquistati grazie alle donazioni ricevute sul conto corrente della Regione dedicato all’Ucraina), prodotti alimentari generici a lunga conservazione (pasta, conserve, scatolame vario, biscotti), acqua (la maggioranza in bottigliette da mezzo litro ideali per i razionamenti, come richiesto da ambasciata ucraina), generi per igiene intima e personale, prodotti per bambini, alimenti per animali domestici e coperte. Materiali per 500 tonnellate complessive, tutti decisi di concerto con l’ambasciata ucraina di Roma. L’iniziativa è nata da un’idea e dalla disponibilità dell’interporto della Toscana Centrale, con sede a Prato, e Gruppo Fs italiane che hanno messo a disposizione il treno. La Regione Toscana, fin da subito, ha ritenuto importante l’iniziativa e ha messo a disposizione le sue competenze in materia. Per il tramite della Protezione civile regionale sono stati coinvolti anche il Dipartimento nazionale di Protezione vivile e l’ambasciata ucraina a Roma.

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