Toscana, Trenitalia: soddisfazione clienti in aumento, +6,7 rispetto a 2017

Secondo i dati rilevati dall’azienda, a gennaio 2019 88,6% dei viaggiatori soddisfatti: +1,6% rispetto allo stesso periodo del 2018; +6,7% vs 2017Firenze, 25 febbraio 2019

In crescita nel mese di gennaio 2019, la customer satisfaction delle persone che ogni giorno utilizzano i treni regionali di Trenitalia (Società del Gruppo FS Italiane) in Toscana per motivi di lavoro, studio e turismo. Qeusto almeno secondo un sondaggio  Trenitalia, che quantifica la soddisfazione rilevata, per il viaggio nel suo complesso, nel ’88,6%, cion una crescita del  +1,6% rispetto allo stesso mese del 2018 e del 6,7% rispetto al 2017.

Crescono positivamente, inoltre, tutti gli altri indicatori dell’esperienza viaggio rispetto a gennaio dello scorso anno: la soddisfazione per la security (+4,4%, 84,6% di gradimento), per le informazioni a bordo treno (+3%; 89,6% di gradimento) e per la pulizia (+1,7%, 76,6% di gradimento).

“I dati rilevati a gennaio confermano infatti il trend in crescita già registrato nei mesi precedenti e confermano l’attenzione costante del Gruppo FS Italiane verso le esigenze delle persone. Risultati che sottolineano inoltre come il trasporto regionale e metropolitano nel suo complesso sia il vero perno di tutte le attività del Gruppo e al centro del Piano industriale 2019 – 2023” dicono da Trenitalia.

“Il trasporto regionale e metropolitano di Trenitalia si è arricchito, inoltre, dagli ultimi mesi del 2018 di un servizio di customer care dedicato in esclusiva ai pendolari, sui treni e nelle stazioni” aggiungono da Trenitalia. Il cui obiettivo è ” è migliorare la qualità del viaggio e la vita di milioni di persone che ogni giorno usano i servizi di Trenitalia e chiedono, insieme a puntualità, pulizia e comfort, anche più attenzioni, informazioni e sicurezza. In Toscana sono circa 50 i ferrovieri, in prevalenza giovani e neoassunti, coinvolti in questo progetto innovativo nelle principali stazioni e sui treni Regionali”.

Strage di Viareggio: iniziata requisitoria a Firenze

E’ iniziata questa mattina, nel corso del processo d’appello a Firenze per la strage ferroviaria di Viareggio, la requisitoria dell’accusa, sostenuta dal procuratore generale Luciana Piras e dal pm di Lucca Salvatore Giannino, che dovrebbe protrarsi per tre udienze.

La strage di Viareggio avvenne il 29 giugno 2009 quando, alle ore 23.48, il gpl, fuoriuscito da un carro cisterna deragliato entrando nella stazione della città della Versilia, invase il quartiere di via Ponchielli, causando forti esplosioni e un imponente incendio che distrusse molte case. Il bilancio dei morti salì di ora in ora, poi di giorno in giorno, fino ad arrivare a 32: tra le vittime anche bambini. Il processo di primo grado a Lucca si è concluso il 31 gennaio 2017 con 23 condanne e 10 assoluzioni.

Mauro Moretti venne condannato a 7 anni di carcere in quanto ex amministratore delegato per Rete Ferroviaria Italiana, ma assolto come ex ad di Ferrovie dello Stato. Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia, venne condannato a 7 anni e 6 mesi, come Michele Mario Elia in qualità di ex ad di Rete ferroviaria italiana. Le condanne più pesanti furono inflitte ai responsabili della tedesca Gatx Rail, che aveva affittato a Fs i carri cisterna: nove anni e mezzo a Rainer Kogelheide, amministratore della società e a Peter Linowski, responsabile sistemi manutenzione.

Gli imputati sono accusati a vario titolo, per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose plurime. Non compare più fra gli imputati il manager di Trenitalia Salvatore Andronico, condannato in primo grado, ucciso insieme al figlio a Sesto Fiorentino (Firenze) circa due mesi fa da un vicino di casa, Fabrizio Barna, infastidito, a quanto ricostruito dagli inquirenti, dai rumori per i lavori di ristrutturazione nella casa degli Andronico. In aula anche oggi è presente anche l’ex ad di Fs, Mauro Moretti. Presenti anche le famiglie delle vittime, che hanno lasciato sulle sedie dell’aula 32 del palazzo di giustizia di Firenze, una maglietta con il volto di ognuna delle 32 vittime della strage del giugno 2009. In rappresentanza della Regione Toscana, costituita parte civile, c’è la consigliera regionale del Pd Elisabetta Meucci.

Pendolaria 2018: Legambiente, in Toscana ancora troppo investimento su gomma

Presentato il rapporto “Pendolaria” di Legambiente sullo stato del trasporto ferroviario in Italia. La Toscana è in una buona posizione rispetto alle altre regioni italiane ma sono ancora eccessivi gli investimenti sulla “gomma” ed è ancora troppo grande divario tra Tav e servizio ferroviario regionale.

C’è una Toscana in movimento che viaggia a due velocità. Da un lato troviamo una regione virtuosa rispetto alle altre, con una certa continuità negli stanziamenti, innovazione del servizio e aumento quantitativo dell’offerta di linee. Dall’altro, permane il disagio per l’incuria in alcune stazioni abbandonate o per i cantieri infiniti nel nodo AV di Firenze, dove ci si attarda su un progetto di sottoattraversamento che appare esoso e sempre più insostenibile.

A raccontare quanto succede alle ferrovie italiane è il rapporto Pendolaria di Legambiente, che dal 2008 analizza ogni anno la situazione del trasporto ferroviario in Italia, con numeri, storie e il duplice obiettivo di illustrare i risultati di politiche e investimenti e di dare forza alla costruzione di un paese più sostenibile.

Il numero dei passeggeri dei treni aumenta ovunque, segnando un nuovo record rispetto al 2017. Ma l’offerta è aumentata soprattutto nella fascia alta, quella delle tratte ad Alta Velocità. Bastipensare che tra Firenze e Bologna, per esempio, l’offerta di treni non ha paragoni al mondo, con 162 treni che sfrecciano a 300 km/h nei due sensi di marcia ogni giorno (erano 152 lo scorso anno, 142 due anni fa, mentre erano solo 18 nel 2002!).

I flussi di pendolari su treno sono in costante aumento in tutto il territorio regionale, arrivati a 234.000 al giorno sulle ferrovie toscane, mentre il totale dei pendolari della sola area fiorentina secondo Istat ammonta a circa 182mila.

“In un Paese in cui nell’ultimo quindicennio si è ancora una volta premiata la gomma, investendo il 60% delle risorse destinate dallo Stato ai trasporti, in nuove strade e autostrade, parlare di mobilità su rotaia e, in particolare, del servizio ferroviario regionale per i pendolari pare un gesto di sana ostinazione; – dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana – in questo contesto, il boom dell’alta velocità, specie sulla dorsale Milano-Firenze-Napoli, rappresenta un’ulteriore linea di frattura rispetto ai bisogni e alle criticità delle linee locali, che sono quelle che i pendolari frequentano ogni giorno. La Toscana certamente vive una situazione migliore rispetto a molte altre regioni del Centro/Sud, ma nell’ultimo biennio dobbiamo comunque registrare una lieve flessione degli investimenti su servizio e materiale rotabile in proporzione al Bilancio Regionale (0,46% contro 1,1%). Insomma, una situazione dignitosa, ma che abbiamo il dovere comunque di migliorare” – conclude Ferruzza.

Elevando lo sguardo sullo scenario nazionale, nella legge di bilancio ci sono alcune misure puntuali positive, per intervenire nelle città e sulla rete ferroviaria. Secondo Legambiente, però, se il Ministro Toninelli volesse davvero rilanciare il trasporto ferroviario pendolare dovrebbe aumentare le risorse, perché quelle attuali sono di oltre il 20% inferiori al 2009, e rischiano di ridursi ulteriormente se non si sblocca la clausola di salvaguardia nella legge di bilancio. Il Ministero delle Infrastrutture deve poi esercitare un vero e proprio ruolo di controllo sulla rete, per evitare che continuino tagli e disservizi in alcune Regioni, specie del Mezzogiorno.

Legambiente sottolinea come nel bilancio dello Stato già esistano le risorse per realizzare un salto di qualità nel servizio ferroviario. Il problema è indirizzare le rilevanti risorse disponibili, in maniera diversa rispetto ad oggi, ridisegnando con chiari obiettivi le entrate legate ai trasporti (accise, Iva, tariffe autostradali, ecc.) e le voci di spesa (sussidi all’autotrasporto, servizio ferroviario, infrastrutture).

Per scaricare il dossier completo:

https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/rapporto_pendolaria_2018.pdf

Busitalia: aumentano i trasporti per il Mugello

Ulteriori cinque nuovi autobus arricchiscono la flotta di Busitalia Sita Nord, la società del Gruppo FS Italiane che si occupa del trasporto su gomma.

Presentati oggi a Barberino di Mugello (FI) dal Direttore Regionale Toscana di Busitalia – Sita Nord, Stefano Bonora, dalla Vice Sindaca di Barberino Sara Di Maio e dall’Assessore Regionale Vincenzo Ceccarelli, i nuovi mezzi Mecerdes Intouro, lunghi 12 metri con un’offerta di 49 posti a sedere e 28 in piedi, dotati di dispositivi per il trasporto disabili, sono destinati ai servizi di trasporto locale che l’azienda svolge nel Mugello.

Consentiranno un sensibile abbassamento dell’età media dei mezzi in circolazione, sostituendo gli autobus più vetusti.

Caratterizzati dalla livrea di Busitalia, in linea con i treni della flotta di Trenitalia per i servizi passeggeri regionali, anche i nuovi autobus per i servizi extraurbani rispondono alle politiche aziendali in materia di rinnovo del parco.

Elevati standard di sicurezza, massimo comfort sia per i clienti sia per il conducente e benefici per l’ambiente e classe Euro 6 per ridurre al minimo le emissioni nocive ed i consumi. Inoltre, è migliorata l’accessibilità dei passeggeri a mobilità ridotta attraverso una pedana elettro idraulica.

I 5 nuovi Mercedes Intouro, valore dell’investimento di circa 900 mila Euro, sono stati acquistati con il contributo del 55% della Regione Toscana.

Fanno parte del lotto di 25 autobus, che saranno consegnati entro fine febbraio 2019, dedicati ai servizi extraurbani della Toscana, in particolare sulle linee del Mugello, Chianti e per il collegamento Firenze-Siena. Continua così il piano di rinnovo della flotta Busitalia per la Toscana avviato nel 2014, i 25 autobus si aggiungono ad ulteriori 33 acquistati nel corso degli ultimi anni.

 

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Investito da treno, grave 49enne in Versilia

Un 49enne è stato colpito di striscio da un convoglio stamani in Versilia mentre attraversava il binario portando a mano una bici. Stop alla circolazione dei treni per un’ora

Un 49enne è stato investito da un treno in transito lungo la linea ferroviaria Tirrenica, a Torre del Lago (Lucca), all’altezza della Bufalina. La chiamata al 118 è arrivata alle 11.06.
L’uomo, sembra residente nella zona, sarebbe stato colpito di striscio dal convoglio mentre attraversava i binari con una bicicletta portata a mano. Le sue condizioni sarebbero gravi.
Sul posto, oltre a un’ambulanza della Croce Verde e agli agenti della Polfer, è arrivato anche l’elicottero Pegaso. L’uomo, che sarebbe stato colpito a un arto inferiore, dopo essere stato stabilizzato è stato trasferito all’ospedale Cisanello di Pisa.
La circolazione dei treni è rimasta sospesa per circa un’ora e poco dopo mezzogiorno Trenitalia, che aveva attivato un trasporto sostitutivo con bus tra le stazioni di Torre del Lago e Viareggio, ha avuto l’autorizzazione a riaprire la circolazione in entrambe le direzioni.

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