Trenitalia: domenica 25 sciopero personale dalle 9 alle 15

Le Segreterie Regionali di alcune organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero del personale mobile della Divisione Passeggeri Regionale Toscana di Trenitalia, dalle 9.00 alle 15.00 di domenica 25 novembre 2018.

La protesta sindacale di trenitalia non interessa le Frecce e i treni a lunga percorrenza.

Per i treni Regionali potranno verificarsi limitate cancellazioni o variazioni, salvaguardando comunque le relazioni a maggiore traffico viaggiatori.

L’agitazione sindacale potrebbe comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio dello sciopero e dopo la sua conclusione ed in qualche collegamento con le Regioni limitrofe.

Strage Viareggio: processo appello in corso a Firenze

La prima udienza del processo di appello di Firenze sulla strage ferroviaria di Viareggio si è aperta, stamani, con una camera di consiglio del collegio per decidere sull’ammissione o meno delle telecamere in aula. Il presidente Paola Masi e i giudici a latere Anna Favi e Giovanni Perini hanno deciso di non ammettere fotografi ed operatori tv.

La strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) il 29 giugno 2009 costò la vita a 32 persone per l’esplosione del gpl fuoriuscito da un vagone cisterna deragliato alla stazione viareggina. Nella discussione le parti civili si sono dette a favore, in particolare gli avvocati dei familiari delle vittime. Le difese dei 32 imputati si sono invece dette contrarie. E anche il sostituto pg Luciana Piras e il pm di Lucca Salvatore Giannino, che l’affianca nel processo, si sono detti contrari per evitare il rischio che il processo si trasformi in un evento-spettacolo.

In primo grado il tribunale di Lucca, il 31 gennaio 2017, condannò, a vario titolo, 23 imputati e ne assolse 10. Tra i condannati Mauro Moretti a 7 anni come ad di Rfi (ma fu assolto come ad di Fs) e Michele Mario Elia a 7 anni e 6 mesi che ne era stato successore al vertice dell’azienda. Moretti non è in aula ed è stato dichiarato contumace come gli altri imputati assenti. Non compare più fra gli imputati il manager di Trenitalia Salvatore Andronico, condannato in primo grado, ucciso col figlio il 21 ottobre scorso dal vicino di casa a Sesto Fiorentino per una lite.

Numerosi gli avvocati difensori e di parte civile (oltre settanta sono quelle costituite) presenti in aula. Nutrita anche la presenza di cittadini di Viareggio insieme ai familiari delle vittime, arrivati in auto e con un pullman. Le imputazioni contestate a vario titolo sono disastro ferroviario, omicidio colposo, incendio colposo, lesioni plurime. Sul reato di incendio colposo l’associazione ‘‘Il Mondo che vorrei”, che riunisce i familiari delle vittime della strage, ha ricordato con un volantino distribuito fuori dal Palazzo di Giustizia la sua contrarietà, già più volte espressa, ad applicare la prescrizione. “Come è possibile – sostengono – accettare che simili reati possano essere prescritti?”. Sempre all’esterno del Palazzo di giustizia di Firenze l’associazione ha allestito un punto informativo in cui dà conto della strage e delle sue vittime nonché del complesso procedimento penale che ha avviato.

Tra le altre questioni preliminari emerse alla prima udienza, le difese hanno riproposto i loro dubbi sulla composizione del collegio del tribunale di Lucca del processo di primo grado, chiedendo l’annullamento di quella sentenza. La questione era già emersa in primo grado e riguardava la presenza tra i giudici chiamati a formare il collegio di magistrati legati a Viareggio, anche per averci svolto la professione quando il tribunale di Lucca vi aveva una sede distaccata.


Il sostituto pg Luciana Piras ha definito “eccezione infondata” ed “eccesso di scrupolo di difesa” la richiesta, nonché ha evocato l’istituto “della legitima suspicione, che ha segnato – ha detto – una delle pagine più tristi della storia giudiziaria”. Piras ha sottolineato che se si dovesse attribuire “all’aria comunitaria respirata nelle piccole realtà capacità di condizionamento dei giudici dovremmo trasferire i processi altrove, non solo da Lucca e Viareggio ma anche da tutte le città piccole che sono sedi di tribunale come Siena, Oristano o la minuscola Tempio Pausania”, ha concluso facendo degli esempi.


La corte si è riservata ogni decisione sulle questioni preliminari alle prossime udienze. “Il processo”, ha detto il presidente Masi, “risolte le questioni preliminari, sarà poi organizzato ‘a blocchi’, a temi”. Il calendario prevede la prossima udienza il 19 dicembre e, a seguire, il 21 e 23 dicembre. Udienze serrate, poi, ogni lunedì, martedì e giovedì del mese, a febbraio e marzo 2019.

Pendolari, Ceccarelli: “Ferrovie intervenga subito sulla Siena-Chiusi”

“La Toscana ha scommesso da tempo sul ferro e non possiamo restare inerti di fronte al deterioramento del servizio sulla Siena-Chiusi” ha affermato Vincenzo Ceccarelli

“Quanto accaduto mercoledì al treno 6917 è un fatto grave e credo che le scuse già presentate da Fs ai passeggeri fossero dovute. Per questo chiediamo a Trenitalia e Rfi interventi immediati per garantire condizioni di normalità del servizio sulle linee ferroviarie senesi, come previsto dal contratto”. A scriverlo è l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, in una lettera indirizzata ieri ai vertici nazionali e regionali di Trenitalia e di RFI dopo che mercoledì scorso un treno regionale è rimasto bloccato per lungo tempo sulla linea Siena-Chiusi, tra Rapolano Terme e Rigomagno, prima di essere recuperato da un locomotore proveniente da Siena. Un evento che si aggiunge ad una lunga fila di disservizi verificatisi sulle linee senesi negli ultimi tempi.

“Da settimane – spiega Ceccarelli – assistiamo ad un peggioramento del servizio ferroviario regionale sul bacino senese. La situazione non è più sostenibile. Non vediamo rispettate le composizioni previste dal contratto, vediamo utilizzare treni Minuetto, meno capienti, su tratte di punta come la Firenze-Empoli-Siena; così come si registrano treni del mattino da Chiusi verso Siena ai quali viene diminuito il numero delle carrozze con preoccupante frequenza e con pochi bus di rinforzo. Inoltre continuiamo ad assistere, in molti casi, alla incomprensibile mancanza di adeguata e puntuale informazione all’utenza sia a bordo treno che nelle stazioni, nonostante le ripetute indicazioni fornite dalla Regione in questi anni per facilitare la vita agli utenti”.

“Su questi temi – conclude l’assessore – attendiamo risposte concrete e in tempi rapidi”.

Trenitalia Toscana: cresce l’organico, assunti 17 giovani capotreno

Cresce l’organico di Trenitalia Regionale in Toscana. Assunti nei giorni scorsi a Firenze 17 giovani diplomati della regione per il ruolo di capotreno sui treni regionali

Nove ragazze e 8 ragazzi, tra i 21 ed i 29 anni, provenienti da 7 diverse province, tutti diplomati con ottimi voti negli istituti tecnici della Regione e con conoscenza della lingua inglese. Il lungo percorso formativo in aula e a bordo li porterà tra alcuni mesi a lavorare sui treni regionali di Trenitalia Toscana.

 

Un percorso ricco di elementi teorici e pratici nel quale saranno trattati con particolare attenzione i temi della sicurezza, dell’accoglienza e dell’informazione ai passeggeri.  Durante la formazione pratica i giovani capitreno saranno affiancati da colleghi più esperti dai quali potranno apprendere gli aspetti più concreti del mestiere.

Prosegue il percorso di assunzioni di Trenitalia Toscana che ha visto negli ultimi 3 anni la crescita dell’organico di 240 giovani nel settore degli equipaggi, 128 capitreno e 112 macchinisti. A questi si aggiungono 55 tecnici  nel settore della manutenzione dei treni, per un totale di 295 nuovi assunti.

L’ingresso di altri giovani in tutti i settori chiave del mondo ferroviario regionale toscano di Trenitalia proseguirà anche negli ultimi mesi del 2018 per superare la quota di 300 assunzioni

Dell’Orco su decreto ‘Genova’ e tutela Trenitalia Firenze

Michele dell’Orco si è espresso sul decreto ‘Genova’ che “dovrebbe già arrivare questa settimana, quindi siamo al lavoro per quello: questa è la nostra priorità”, inoltre il sottosegretario è interessato alla tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori Trenitalia presenti a Firenze.

Il decreto ‘Genova’ per la sicurezza delle infrastrutture “dovrebbe già arrivare questa settimana, quindi siamo al lavoro per quello: questa è la nostra priorità”. Lo ha detto Michele Dell’Orco, sottosegretario alle Infrastrutture, a margine di una visita all’Impianto dinamico polifunzionale di Trenitalia a Firenze.

“Stiamo facendo un’analisi delle infrastrutture, dei ponti in tutte le regioni”, ha spiegato “compresa la Toscana. Adesso la priorità è all’attività manutentiva, sia delle infrastrutture, e naturalmente anche dei mezzi, un po’ quello che si fa in questa officina”.

A proposito delle frizioni fra il ministro Danilo Toninelli e il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Toti, Dell’Orco ha detto che “non ci sono grandi incomprensioni in realtà, il governo è unito, ma neanche con gli enti locali, che si devono occupare di trovare una casa anche agli ultimi sfollati. Questa è la loro prima attività”.

“Abbiamo avuto piena rassicurazione che saranno tutelati i livelli occupazionali, e in generale il lavoro manutentivo che viene fatto in questa sede” afferma Michele Dell’Orco riferendosi ai lavoratori di Trenitalia presenti alle stazioni fiorentine.

“Addirittura”, ha spiegato “è previsto per i prossimi anni un incremento sia tecnologico sia di nuovi treni e carrozze che dovranno essere lavorate proprio in questa sede. Quindi portiamo buone notizie: ovviamente vigileremo nei prossimi mesi affinché questo venga confermato naturalmente da Trenitalia”

Bonus pendolari per luglio, interessata la linea Porrettana

Gli abbonati della linea Pistoia-Porretta hanno diritto al bonus previsto dal contratto di servizio tra Regione e Trenitalia per i disservizi (ritardi e soppressioni) registrati sulla rete regionale durante il mese di luglio. Solo su questa linea l’indice di riferimento previsto non ha  infatti raggiunto la soglia del 96,4% ed è quindi scattato il bonus.

L’indice di riferimento è calcolato considerando l’andamento del servizio linea per linea, in particolare i ritardi in minuti accumulati in arrivo e i minuti di servizio non resi (treni soppressi), in entrambi i casi per cause imputabili al gestore del servizio o al gestore della rete.
Per 13 delle 14 linee monitorate l’indice è rimasto al di sopra del limite previsto, mentre nella Porrettana è sceso a 95,2%.

Erano molti mesi che questo risultato negativo non si verificava su questa linea: una circostanza cui, si evidenzia all’assessorato regionale  ai trasporti, hanno concorso alcune problematiche relative al funzionamento dei passaggi al livello e la soppressione in un solo giorno di 4 treni (sulla Porrettana circolano solo 6 coppie di treni al giorno); in ogni caso la Regione ha richiamato Trenitalia e Rfi alla massima attenzione sul funzionamento del servizio e sul’efficienza degli impianti di circolazione affinché la linea possa ritornare rapidamente alle performance degli ultimi mesi.

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