Tramvia Firenze, da lunedì sera la nuova fase in viale Matteotti

Tramvia Firenze – Procedono verso il completamento i lavori per la realizzazione della linea  Fortezza-Libertà-San Marco.

La prossima settimana scatterà la nuova e ultima fase dei cantieri in viale Matteotti. Dopo gli interventi relativi alle sistemazioni urbanistiche, da lunedì sera (dalle 22) sarà la volta dei lavori di costruzione della sede tranviaria che andranno a interessare la parte centrale del viale. Dal punto di vista della viabilità verranno mantenute due corsie su entrambe le direttrici di marcia. I veicoli continueranno a transitare sul controviale e tornerà transitabile la corsia di marcia adiacente. Questa configurazione dovrebbe semplificare la circolazione in particolare per le provenienze da viale Lavagnini.

Sempre lunedì sera alle 22 inizieranno i lavori relativi a un impianto semaforico in piazza della Libertà all’altezza dell’attraversamento pedonale lato via Ponte Rosso. Sulla direttrice proveniente da viale Matteotti sarà istituito un restringimento di carreggiata per fasi con una corsia sempre transitabile. Il provvedimento sarà in vigore fino a venerdì 29 marzo in orario 22-6.

Infine via Landino. Da lunedì 25 a venerdì 29 marzo è in programma il rifacimento della segnaletica orizzontale con restringimenti e divieti di sosta.

Firenze: in estate lavori in via Romana per allargamento marciapiedi

Secondo quanto appreso da Palazzo Vecchio a fine lavori il progetto di revisione di via Romana prevede lo stesso numero di posti carico/scarico e handicap mentre per l’allargamento dei marciapiedi non rimarrebbero gli altri, pochi, posti auto.

Allargamento dei marciapiedi e nel rifacimento della carreggiata tra piazza della Calza e via del Ronco: saranno effettuati in estate i lavori in via Romana, a Firenze, come ricorda una nota di Palazzo Vecchio.

L’intervento consiste nella manutenzione straordinaria e ha ricevuto il via libera della giunta comunale con relativo stanziamento di 173mila euro nell’ultima seduta del 2023. Nelle ultime settimane, si spiega dal Comune, sono stati effettuati alcuni incontri con i rappresentanti del Centro commerciale naturale ‘Boboli‘ e di Confesercenti e da loro è arrivata la richiesta di introdurre alcune modifiche come l’ulteriore ampliamento dei marciapiedi nel tratto iniziale dio via Romana.

Il progetto è quindi in via di adeguamento da parte degli uffici: i lavori sono stati programmati nei mesi di luglio e agosto con riapertura entro l’inizio dell’anno scolastico. “Questi lavori in via Romana sono importanti perché favoriscono la sicurezza della mobilità pedonale su una viabilità storica che collega Porta romana a Piazza Pitti – sottolinea l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti -.Il progetto segue il rifacimento già effettuato tra via del Campuccio e via Da’ Mori ed è stato discusso e progettato con il Centro Commerciale Naturale e con i residenti”.

Il presidente di Confesercenti città di Firenze Santino Cannamela e la coordinatrice Ccn Confesercenti valutano “positivamente la tempistica dei cantieri di via Romana che partiranno nel periodo più idoneo per arrecare minor disagio possibile a cittadini ed imprese”. Secondo quanto appreso da Palazzo Vecchio a fine lavori il progetto di revisione prevede lo stesso numero di posti carico/scarico e handicap mentre per l’allargamento dei marciapiedi non rimarrebbero gli altri, pochi, posti auto.

Tramvia, dal 27 dicembre modifiche al cantiere in piazza della Libertà

Tramvia  di Firenze- Vanno avanti i lavori per la realizzazione della linea tranviaria Fortezza-Libertà-San Marco. La prossima settimana è in programma un’ulteriore modifica della cantierizzazione in piazza della Libertà.

Dopo l’eliminazione delle chicane tra via del Ponte Rosso e viale Don Minzoni eseguita la scorsa notte, dalle 21 di mercoledì 27 dicembre prenderanno il via le operazioni per l’ampliamento del cantiere che andrà a interessare l’area in adiacenza al giardino. Nessuna variazione per i flussi di circolazione anche se le corsie verranno traslate verso l’esterno, sull’area in precedenza occupata dai cantieri: lato edifici nel tratto tra viale Matteotti e viale Don Minzoni; a fianco delle corsie di collegamento tra via Lorenzo Il Magnifico e viale Don Minzoni lato Parterre; lato edifici anche sul fronte opposto della piazza tra via Lorenzo Il Magnifico e viale Lavagnini. Info QUI

È stato firmato invece nei giorni scorsi il contratto per la progettazione esecutiva e per la realizzazione della linea tramviaria Libertà-Bagno a Ripoli, a seguito di una delibera approvata nell’ultima seduta della giunta di Palazzo Vecchio. I primi cantieri a partire, è stato spiegato dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, “saranno quelli per il nuovo ponte, per i parcheggi scambiatori in viale Europa e nel territorio di Bagno a Ripoli e per il deposito al confine tra Firenze e Bagno a Ripoli”: i lavori inizieranno a fine gennaio con le asfaltature di alcune viabilità funzionali ai futuri lavori tranviari e a seguire le lavorazioni per il nuovo ponte, i parcheggi e il deposito.

In totale la linea 3.2.1 si sviluppa su 7,2 chilometri, con 17 fermate. Tra le opere previste il nuovo ponte a monte del Ponte da Verrazzano (tre corsie veicolari, piste ciclabili e marciapiedi che collegherà le due rive dell’Arno all’altezza da un lato dell’intersezione tra lungarno Aldo Moro e via Minghetti e dall’altro lato dell’incrocio tra via Villamagna e via Lapo da Castigliochio). E anche due parcheggi scambiatori uno in viale Europa e uno nel Comune di Bagno a Ripoli.

Nelle scorse ore il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli ha dato l’ok al progetto, che porterà alla realizzazione di 490 posti auto.
Il parcheggio temporaneo, che sorgerà in un’area di proprietà di Acf Fiorentina situata tra via della Nave a Rovezzano, via delle Sentinelle, via di Villa Cedri e il centro sportivo, sarà utilizzato finché non entrerà in esercizio la tramvia con lo scambiatore. L’area del parcheggio, pari a circa 5 ettari, resterà permeabile e sarà dotata di illuminazione alimentata dall’energia solare.
“Siamo molto soddisfatti – afferma il sindaco Francesco Casini – perché in questo modo si dà risposta alle necessità di parcheggio del centro sportivo. Grazie alla sinergia tra amministrazione comunale e club, ancora una volta in tempi rapidi, si trova una soluzione ad una criticità, con l’auspicio adesso che il Comune di Firenze avvii quanto prima i lavori per il parcheggio scambiatore e del tram, fondamentali per rispondere alle esigenze di mobilità del quadrante a sud est di Firenze”.

Ponte al Pino allagato dai fanghi della ‘talpa’. Campo di Marte nel caos

Ponte al Pino allagato dai fanghi della ‘talpa’ – L’improvvisa chiusura nel pomeriggio di ieri di Ponte al Pino, a Firenze, che permette dai viali di scavalcare la ferrovia Milano-Roma e raggiungere i quartieri di Campo di Marte, ha creato forti ripercussioni sul traffico in tutta quell’area della città.

Il ponte è stato chiuso  in entrambe le direzioni ed è vicino ai cantieri dell’Alta velocità ferroviaria dove si sta scavando per realizzare il tunnel ferroviario sotto la città. Secondo fonti, a Rfi risulta che la fuoriuscita di materiale liquido dal sottosuolo sarebbe da riportare a un vecchio foro di carotaggio di anni fa. Fango e acqua dello scavo della talpa meccanica sono arrivati in superficie passando da questo canale in disuso.

Il consorzio di costruzione del tunnel è stato impegnato tutta la sera a pulire la strada. La materia liquida che ha raggiunto la strada era scivolosa, anche per questo motivo è stato vietato il transito ai pedoni, oltre che ai veicoli, nell’area di via Pacinotti ed è stato chiuso il Ponte al Pino. Da via Pacinotti, direzione centro, era possibile vedere zampillare liquido da un buco nel terreno, cinque metri prima del marciapiede del ponte al Pino. Normalmente la materia di risulta dello scavo viene convogliata in tubi speciali e smaltita ma una parte è andata nel vecchio carotaggio . Tra le ipotesi al vaglio, pare che la sostanza fuoriuscita in superficie possa essere in parte formata anche da un additivo usato per la talpa nella perforazione del terreno. Non sarebbe sostanza pericolosa per la salute, ha reso comunque scivolosa la superficie.

“Firenze si è ritrovata  con Ponte al Pino completamente transennato. Non solo viene impedita la circolazione ad auto, moto e bus ma anche ai pedoni. Si parla di infiltrazioni d’acqua e di pericolo crollo”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin. “Ponte al Pino è un’arteria fondamentale per collegare tutta la zona del Campo di Marte con i viali di circonvallazione ed il centro storico – aggiunge -. Si rischia di isolare un intero quartiere con problemi alla circolazione che investiranno l’intera città. Un problema, quello del Ponte al Pino, che i fiorentini si portano dietro da ormai molto tempo. Cosa ha da dire l’assessore Stefano Giorgetti? Glielo chiederemo attraverso un question time che presenteremo per il Consiglio comunale di lunedì prossimo”. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune affermano che “nel cantiere Tav non si scava ma il cantiere Tav allaga, almeno Ponte al Pino. Questo si legge in queste ore. Ma è una follia. Una grande opera inutile e dannosa, costantemente rimandata, su cui manca trasparenza, che aumenta il problema di spostarsi. Un paradosso? No, un cattivo modo di governare. Esprimiamo solidarietà a tutte le persone incastrate nel traffico, garantendo che lunedì pretenderemo spiegazioni. Avvertiamo il direttore generale, il sindaco e l’assessore: stavolta evitiamo di rimandare la palla a Rfi. Stavolta sarebbe davvero offensivo”.

Firenze città più eco-mobile d’Italia

Firenze si è affermata come la città più eco-mobile d’Italia, conquistando il primo posto del podio per la mobilità sostenibile. E’ quanto emerso nella due giorni di MobyDixit, organizzata dal Comune di Parma e da Euromobility, l’associazione dei mobility manager italiani. La manifestazione ha ospitato la 23esima edizione della Conferenza Nazionale sul Mobility Management.

Alle spalle di Firenze si piazzano Milano e Parma mentre Torino e Bologna si sono classificate rispettivamente al quarto e quinto posto. Roma si è posizionata solo al diciottesimo posto. Al contrario, le città meno sostenibili sono state identificate come Messina, Catania e Potenza.

Tra le azioni messe in campo da Firenze ci sono l’ampliamento del sistema tranviario e della rete delle piste ciclabili, ma anche l’estensione delle zone 30 che riguardano quasi il 50% del centro abitato, lo sviluppo della mobilità elettrica anche grazie al potenziamento delle stazioni di ricarica, e lo Scudo Verde, ovvero una vasta area a basse emissioni pari al 66% della superficie del centro abitato per limitare l’ingresso in città dei veicoli più inquinanti che partirà il prossimo giugno.

“È davvero un risultato importante. In un anno siamo passati dal terzo al primo posto nella classifica delle città più ecosostenibili – dichiara in una nota l’assessore alla Mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti -. Ringrazio Euromobility per il riconoscimento delle azioni e le buone pratiche messe in campo dalla nostra amministrazione per una mobilità urbana sempre più attenta alla sostenibilità ambientale. Tra queste sicuramente l’ampliamento del sistema tranviario e della rete delle piste ciclabili, ma anche l’estensione delle zone 30 che riguardano quasi il 50% del centro abitato, lo sviluppo della mobilità elettrica anche grazie al potenziamento delle stazioni di ricarica, e lo scudo verde, ovvero una vasta area a basse emissioni pari al 66% della superficie del centro abitato per limitare l’ingresso in città dei veicoli più inquinanti”.

“Il lavoro va avanti perché nelle nostre città, e Firenze non fa eccezione, ci sono ancora troppe auto sulle strade – ha aggiunto Giorgetti -. Come amministrazione proseguiremo su queste linee di intervento impegnandoci a stimolare un cambio di mentalità nei cittadini: un minor numero dei veicoli sulla viabilità è fondamentale per ridurre l’inquinamento e per migliorare la vivibilità della città a tutto vantaggio di chi vi abita, vi studia e vi lavora. E questo è possibile offrendo alternative credibili ed efficienti, come la tramvia, la contestuale riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma e le infrastrutture per la mobilità dolce”.

Comune Firenze chiederà danni per fuga gas in piazza della Libertà

Lo ha detto, in Consiglio comunale a Firenze, l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti rispondendo ad una domanda di attualità di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune. La fuga di gas paralizzo il traffico per un’intero pomeriggio

Per la fuga di gas in piazza della Libertà che paralizzò il traffico in città lo scorso 24 ottobre, il Comune di Firenze chiederà i danni. Lo ha detto, in Consiglio comunale a Firenze, l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti rispondendo ad una domanda di attualità di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune.

“In piazza della Libertà a Firenze, dove lo scorso 24 ottobre si è verificata una fuga di gas a causa della rottura di un tubo che ha paralizzato il traffico, “c’è stato un errore. Toscana Energia chiederà i danni per i costi relativi alla riparazione e alla perdita del gas. Anche l’amministrazione comunale provvederà a richiedere i danni sulla base delle relazioni dell’ufficio tramvia”.

“E’ stata forata una tubazione conosciuta, che non era oggetto di intervento, né di modifica o spostamento – ha aggiunto Giorgetti -. Quella tubazione era lì, e doveva rimanere lì. Siamo in attesa di tutte le relazioni”. Stamani Giorgetti ha avuto un incontro con Toscana Energia che, ha affermato l’assessore, “ci ha spiegato l’evento. I tecnici hanno illustrato la gravità del danno su una tubazione del gas di media pressione collocata in una posizione nota e di cui non era prevista la sostituzione.

Questa condotta è stata colpita da un martello demolitore che ha creato un’importante fessura con una consistente dispersione di gas, stimata in oltre 200.000 metri cubi”. “Nell’immediato – ha spiegato ancora – è stata riparata la fessura ma nei prossimi giorni i tecnici di Toscana Energia provvederanno a ritrovare e sostituire il tratto della tubazione interessato dalla rottura con una nuova condotta della lunghezza di sei metri. Ho riconvocato le imprese, la direzione lavori, il coordinamento per la sicurezza e il concessionario per giovedì prossimo”.

Exit mobile version