Firenze, PNRR: scuola Calvino verrà abbattuta e ricostruita

Al Comune di Firenze è stato assegnato per la scuola secondaria di primo grado Italo Calvino un finanziamento di 7,6 milioni di euro nell’ambito del Pnrr per la ‘Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici’.

La scuola Calvino, che si trova in via Maffei, sarà completamente demolita e ricostruita: attualmente è costituita da tre blocchi distinti e ha aree per attività all’aperto opportunamente recintate. Tra gli interventi previsti anche quelli dal punto di vista sismico.

Si tratta del primo finanziamento del Pnrr sui cui è arrivata risposta ma, si fa sapere da Palazzo Vecchio, l’amministrazione è in attesa di risposta su altri progetti legati alle scuole 0-6 anni.

Dal punto di vista energetico, si fa sapere da Palazzo Vecchio, il nuovo edificio avrà una classe energetica ‘Nzeb-20%’, ovvero sarà un edificio a energia quasi zero: con la nuova scuola saranno quindi risolte tutte le criticità ‘energetiche’ rilevate nell’edificio attuale.

La nuova scuola  Calvino ospiterà in totale 375 studenti e avrà aule ‘speciali’ come i laboratori di scienze, linguaggi dell’arte, di musica. L’aggiudicazione dei lavori è prevista per il 20 settembre 2023, la fine per il 31 marzo 2026.

Il Ministero curerà direttamente la progettazione di fattibilità tecnica ed economica tramite un concorso di progettazione, mentre il Comune seguirà le fasi successive di progettazione e la realizzazione dell’opera.

“Siamo molto soddisfatti per avere ricevuto il finanziamento per realizzare la nuova scuola Calvino perché ci permetterà di avere una nuova scuola bella, sicura e attenta all’ambiente – ha detto l’assessore all’educazione di Palazzo Vecchio Sara Funaro -. Questo progetto è un tassello di un ampio piano di miglioramento dei nostri istituti scolastici al fine di garantire una migliore qualità della vita scolastica e una maggiore efficienza energetica”.

Il Comune, sulla base di un’analisi costi-benefici, ha ritenuto opportuno abbattere e ricostruire l’edificio che ospitava il Calvino.

🎧 ‘Qua la mano’: presentata l’edizione 2022 di ‘Firenze dei Bambini’

Dal 13 al 15 maggio tre giorni di eventi gratuiti in tutta la città. L’assessore Funaro: “I bambini saranno protagonisti di tante iniziative belle e divertenti”.

La tre giorni di eventi gratuiti (alcuni dei quali su prenotazione) parte la mattina di venerdì 13 maggio, con una serie di appuntamenti rivolti alle scuole, fortemente intrecciati ai progetti educativi Le Chiavi della città, per aprire poi il festival alle famiglie nel pomeriggio: l’appuntamento per tutti è alle 18 nella Sala d’arme di Palazzo Vecchio, dove, dopo un videomessaggio sulla sicurezza stradale rivolto ai bambini presenti da parte dell’atleta Ambra Sabatini, sarà messo in scena un racconto artistico spettacolare avvolgente – complice la videoproiezione sulle pareti della sala – grazie alla celebre illustratrice Arianna Papini che disegnerà in diretta, seguito da una memorabile performance teatrale collettiva in piazza Signoria di cui tutti i partecipanti saranno protagonisti, curata dalla compagnia I Nuovi.

 “Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso” scriveva John Donne cinque secoli fa. La frase è diventata celebre e in questi ultimi due anni, in cui isolati siamo stati a lungo, ce ne siamo decisamente accorti. Ecco perché la nuova edizione di Firenze dei Bambini, organizzata dal Comune di Firenze e da MUS.E e in programma in varie location il 13, 14 e 15 maggio, non può che essere dedicata a ciò di cui tutti – e soprattutto i piccoli – hanno sentito la mancanza: la socialità, la relazione, il confronto vivo e presente. ‘Qua la mano’ è quindi il titolo del festival di quest’anno, giocando su quanto le mani, in questi ultimi tempi, siano stati fattori di rischio più che strumenti di incontro e di scambio. Ecco che per un fine settimana, in piena sicurezza, le mani di piccoli e grandi torneranno a stringersi, a collaborare, a muoversi, a suonare, a creare per restaurare quel senso di pluralità che ci fa esseri umani. Main sponsor del festival è Autostrade per l’Italia; sponsor e partner sono Toscana Energia, Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, Menarini, Aquila Energie, Mukki, Unicoop Firenze, Aboca con il prezioso contributo di Fondazione CR Firenze.

 

Fra sabato 14 e domenica 15 saranno poi fruibili centinaia di iniziative gratuite in tutta la città, con un’attenzione particolare ad alcuni luoghi – che diventeranno veri e propri “poli” del festival – ma anche alle tantissime istituzioni fiorentine che hanno aderito all’evento aprendo le loro porte ai bambini per questo fine settimana.

Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio sarà ospitato lo spettacolo Il principe felice della Fondazione Aida di Verona, mentre nella Sala d’Arme sarà allestito il Bosco delle Utopie, installazione dei Ludosofici di Milano. Torna a grande richiesta l’incredibile Notte al museo (posti molto limitati, prenotazione obbligatoria) che permette a piccoli e grandi di chiudere gli occhi fra i dipinti del Salone dei Cinquecento.

La Biblioteca delle Oblate sarà animata da un turbinio di letture, concerti e spettacoli di ogni genere, tutti centrati sul valore dello scambio e del confronto, e per l’intero fine settimana i bambini potranno dare il proprio contributo per la città del futuro grazie a un’attività dell’amministrazione comunale;  MAD Murate Art District sarà teatro di un ricco palinsesto di attività a cura di Portale Ragazzi – Fondazione CR Firenze, a cui si affiancheranno azioni teatrali, performance musicali, laboratori negli altri spazi del complesso e gli intramontabili giochi di società offerti da Lisciani.

All’Istituto degli Innocenti, luogo dei bambini per eccellenza, tornano spettacoli, cooking show e attività di Uga la Tartaruga, insieme ai sempre richiestissimi laboratori di artigianato artistico presso la Bottega dei Ragazzi a cura di Artex, dove le mani si uniscono in nome del saper fare, mentre il teatro trova posto nell’elegantissimo Cortile degli Uomini grazie allo spettacolo Anouk della Compagnia TPO e a laboratori del Paracadute di Icaro. Tornano poi gli appuntamenti offerti dall’Istituto Geografico Militare, che anche nel 2022 ha voluto proporre alle famiglie con bambini un grande numero di iniziative correlate alla cartografia. Assoluta novità è poi la sede di Montedomini, che per il fine settimana si apre eccezionalmente al pubblico ospitando nel suo giardino installazioni e laboratori circensi, destinate ad ammaliare non solo i bambini ma anche gli anziani ospiti della struttura. Questi ultimi saranno anche protagonisti, in qualità di esperti raccontastorie, mentre nelle sale storiche fiorirà un prato delle emozioni grazie all’Associazione Kiki.

Ancora, l’immenso complesso di Santa Maria Novella ospiterà, oltre a laboratori proposti dal Centro Affidi del Comune di Firenze e al gioco sulla sicurezza stradale presentato da Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato, coinvolgenti laboratori di teatro (Teatro Sociale e di Comunità e Inquanto Teatro) e di danza (Dance Floor Kids), nonché il poeticissimo spettacolo Tangram del Teatro Testoni Ragazzi di Bologna nell’antica infermeria e l’installazione artistica firmata Collective Paper Aesthetics, approdata a Firenze dall’Olanda con la collaborazione di Mudam, il museo d’arte contemporanea di Lussemburgo: i partecipanti saranno coinvolti nella costruzione di una vera e propria opera, che nei due giorni crescerà progressivamente grazie al contributo creativo e tecnico di ciascuno.

Domenica pomeriggio infine, alle 17.30, appuntamento per il gran finale di Firenze dei bambini 2022 organizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio e dedicato a grandi e piccini. Una grande festa aperta a tutta la città nella Cavea del Teatro dove il pubblico potrà assistere al concerto dei Musici del Calcio Storico Fiorentino, dei giovani artisti dell’Accademia del Maggio Musicale e del Coro delle Voci Bianche del Maggio Musicale. Il Maggio offrirà inoltre alle famiglie una serie di visite guidate alla scoperta degli spazi “segreti” del teatro.

Non è finita: le biblioteche e i nidi del Comune di Firenze hanno attivato straordinariamente numerose attività nelle diverse sedi e non solo (il Pollicino Verde per i piccolissimi è nei giardini cittadini) e, oltre ai Musei Civici Fiorentini (che per l’occasione saranno anche gratuiti per i partecipanti all’evento), sono tantissimi i musei, le biblioteche e le istituzioni – dal Complesso monumentale di Santa Croce al Giardino di Boboli, dal Museo Zeffirelli al Museo di Santa Maria Nuova, dal Museo dell’Opera del Duomo al Museo di San Marco fino al Museo Horne, al Museo di Storia Naturale, al Museo Archeologico Nazionale, al Museo Stibbert e ancora all’Archivio di Stato, all’Osservatorio di Arcetri e alla Biblioteca Nazionale Centrale – che arricchiscono il festival con proposte originali, tutte all’insegna del senso di socialità e di comunità.

Tutte le iniziative sono gratuite (alcune solo su prenotazione) e rivolte ai bambini e ai ragazzi da 0 a 12 anni.

“La città è pronta e non vede l’ora di ospitare ‘Firenze dei Bambini‘ – ha detto l’assessore all’Educazione Sara Funaro -. Per tre giorni bambini e ragazzi saranno protagonisti di tante iniziative belle e divertenti rese possibili da un importante lavoro di squadra che ha coinvolto Istituzioni cittadine e sponsor, grazie ai quali è stato possibile realizzare ancora una volta la rassegna”. “Il nome dell’edizione 2022 ‘Qua la mano’ ben rappresenta il cuore del festival – ha spiegato Funaro – e lo spirito cha anima le attività in calendario, che per la prima volta vedono il coinvolgimento degli anziani di Montedomini, che si interfacceranno con i bambini in un intreccio di generazioni e scambio di esperienze basato sul divertimento e la socialità. Perché proprio la necessità di socializzare, di cui c’è sempre maggiore bisogno soprattutto dopo la pandemia che ci ha cambiato le vite a livello personale e sociale, è alla base degli eventi che compongono Firenze dei bambini”.

“Questa edizione di ‘Firenze dei Bambini‘, dal titolo ‘Qua la mano’, è particolarmente importante per il suo alto valore simbolico, un vero inno alla socialità – spiega Valentina Zucchi, responsabile della mediazione culturale di MUS.E e curatrice dell’iniziativa – il programma mira infatti a porre in risalto, in forma giocosa, originale e a tratti sorprendente, l’importanza dei rapporti e dei legami fra individui, valorizzando le dimensioni dell’incontro e del confronto, il pluralismo, l’essere collettività e comunità”.

Il programma può subire variazioni e modifiche: si consiglia di controllare gli aggiornamenti sul sito. L’organizzazione non è in nessun modo responsabile della custodia dei minori: si invitano pertanto i genitori a non allontanarsi mai durante le attività a cui prendono parte i propri figli.

I partecipanti alle attività acconsentono e autorizzano qualsiasi uso presente e futuro delle eventuali riprese audio, foto e video.
In particolare, essendo l’evento dedicato ai minori, i genitori acconsentono e autorizzano qualsiasi uso presente e futuro, anche tramite internet, delle eventuali riprese audio, foto e video che potrebbero essere effettuate ai bambini e ai ragazzi in quanto partecipanti alle attività.

Programma completo su www.firenzebambini.it

🎧 Firenze: presentato progetto ‘una città a misura di anziano’

Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Regione Toscana ed Università di Firenze, riuniti in quella che intende essere una vera e propria ‘alleanza ’per Firenze e per i suoi anziani,  presentata questa mattina in Palazzo Vecchio

Il primo passo è la creazione del ‘Villaggio Montedomini’, che si innesta nell’idea di una Firenze a misura di anziano.u percorso che, partendo proprio dal Villaggio, prevede una profonda ristrutturazione dei servizi – a partire dalle strutture socio sanitarie esistenti – e la creazione di un co-housing, con la previsione di realizzare di 40 appartamenti per anziani fragili in una porzione di area di Montedomini non utilizzata da tempo (accesso via Thouar). Un piano già partito a livello progettuale e che può contare su un finanziamento messo a disposizione dalla compartecipazione tra Montedomini, Fondazione Ente CRF, Regione Toscana e Comune di Firenze.

Oltre agli appartamenti è poi prevista la ristrutturazione del teatro interno a Montedomini e la creazione di un nuovo giardino, che sarà a disposizione dei cittadini. Inoltre, sempre all’interno della struttura, saranno ancora presenti i servizi sociosanitari della Società della salute, integrati però da progetti di telemedicina e teleassistenza, sia per ospiti che utilizzabili dalla popolazione. Intorno a Montedomini e, più in generale, alla creazione di una città a misura di anziano, passa inoltre il tema della formazione. In quest’ottica la struttura diventerà polo formativo ed innovativo per l’assistenza agli anziani del futuro, in collaborazione con l’Università di Firenze.

Una serie di passi che, nel loro complesso, intendono essere propedeutici ad una nuova visione integrata dell’assistenza all’anziano, con terapie ed approcci innovativi (terapia assistita con animali, approccio nutrizionale al paziente con disfagia ed altro ancora). Compresa quell’integrazione con l’ospedale del territorio, che a Firenze è già concreta grazie al progetto Girot, attivato durante la fase più acuta della pandemia e che – in quel periodo complesso – ha permesso di evitare molti ricoveri di anziani ospiti in Rsa. Contenuti è progetti di questa ‘alleanza’ saranno al centro di un incontro in programma il 4 maggio, alle 15:30 nell’Auditorium della Fondazione CR Firenze, promosso dal Presidente dell’A.s.p. Montedomini, Luigi Paccosi, e da Andrea Ungar, professore ordinario di Geriatria dell’Università di Firenze, entrambi ideatori del progetto. Iniziativa alla quale interverranno – tra gli altri – il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ed il Presidente della Fondazione CR Firenze, Luigi Salvadori.

“Un’alleanza fra le grandi Istituzioni della Città per dare risposte efficaci ed innovative per il benessere dei nostri anziani, credo sia un segnale importante soprattutto dopo quello che i nostri anziani hanno passato negli ultimi due anni – ha affermato Luigi Paccosi -. Firenze ha sempre avuto cura delle persone più fragili, adesso c’è bisogno di unire le forze perchè intorno a Montedomini, si crei un modello nuovo di vicinanza e di cura agli anziani che sia di esempio per tutto il mondo. Il Villaggio Montedomini può essere un progetto all’avanguardia da replicare in altri contesti dove l’anziano può trovare un luogo bello, per vivere in serenità all’interno di un contesto accogliente e protetto. Ringrazio per questo tutti coloro che stanno collaborando a questa grande realizzazione”.

“Questa iniziativa offre una preziosa occasione di studio, approfondimento e riflessione sugli anziani – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro -, nella quale sono coinvolti Montedomini e i vari attori istituzionali che si occupano di anziani: ovvero Regione, Comune, Società della salute e azienda sanitaria. Il focus sarà sui servizi di oggi e del futuro agli anziani”. “La pandemia ci ha insegnato ancora di più quanto sia importante la centralità dei servizi a domicilio – ha spiegato l’assessore -: la casa come primo luogo di cura e poi tutte le forme di coabitazione, dove la socializzazione che viene praticata è di forte aiuto per la salute degli anziani”. “Il Villaggio Montedomini – ha concluso Funaro -, fondamentale per il benessere e la cura dei cittadini meno giovani, è una sfida del programma di mandato del sindaco Nardella e un’operazione alla quale temiamo particolarmente perché crediamo che sia la risposta giusta da dare ai nostri anziani, con i vari servizi sociali e sociosanitari correlati”.

“Sono molto contento di rappresentare l’Università degli Studi di Firenze in questo progetto anche perché l’approccio geriatrico, l’approccio omnicomprensivo all’anziano fa parte della nostra scuola da quando è stata fondata dal Prof. Antonini negli anni Cinquanta – ha detto Andrea Ungar -. Le sue idee erano così pionieristiche che le stiamo ancora sviluppando: l’approccio alla funzione, al mantenimento dell’autonomia, all’integrazione socio-sanitaria, all’ospedale a misura di anziano e all’ospedalizzazione domiciliare, la presenza di strutture come auspichiamo sarà il ‘Villaggio Montedomini’ che integra l’assistenza, la socialità, l’anziano insieme alle altre generazioni sono tutti elementi rappresentano il futuro”. “Lo sappiamo da tanto e forse proprio a Firenze, grazie a questa bella alleanza che si sta creando tra Regione, Comune, Fondazione Cassa di Risparmio, Fondazione Montedomini ed Università, cominciamo a muovere passi concreti in questa direzione” ha proseguito Ungar. “Mantenere e dare autonomia, curare i nostri pazienti non tanto per la patologia sottostante ma per mantenere la loro autonomia: questo è il nostro obiettivo – ha concluso Ungar – ed in presenza di una disabilità noi dobbiamo mettere in campo tutta una serie di opportunità per mantenere l’autonomia residua oppure ridurre le difficoltà sociali che un paziente con disabilità ha”.

 

🎧 Lavoro: accordo Ance Firenze-Caritas per profughi dall’Ucraina

Dare ai profughi ucraini una possibilità di avviamento al lavoro, previa apposita formazione professionale. Lo prevede un accordo di collaborazione tra Caritas Firenze e Ance Firenze a sostegno della popolazione ucraina fuggita dalla guerra, che si prefigge di favorire l’incontro tra domanda e offerta di manodopera per il settore edile, che oggi ha le condizioni per accogliere nuovi lavoratori

Formazione ad hoc ed avviamento professionale nel campo dell’edilizia per i profughi dall’Ucraina che volessero lavorare nel settore.  L’intesa sarà valida anche per i profughi in arrivo da altri Paesi.

Come spiegato nel corso della presentazione a Palazzo Vecchio dall’assessore al welfare del Comune Sara Funaro, attualmente “sono oltre 2000 gli ucraini presenti nel territorio della Città metropolitana”. E se Ance ha effettuato una propria indagine sulla capacità di inserire manodopera proveniente dall’Ucraina presso le proprie associate da cui è emersa una buona disponibilità, Caritas Firenze da parte sua provvederà, tramite le proprie banche dati, a verificare l’esistenza di profughi ucraini da inserire nelle imprese edili.

Il presidente di Ance Firenze Pierluigi Banchetti ha spiegato che “al di là dell’aspetto essenziale dell’accoglienza curato da istituzioni come Caritas, la possibilità di un lavoro che permetta una autonoma sussistenza riteniamo sia fondamentale per chi ha dovuto lasciare la propria casa e la propria occupazione”. Riccardo Bonechi, direttore della Caritas diocesana e il presidente Fondazione Solidarietà Caritas Vincenzo Lucchetti hanno aggiunto che “i nostri centri di ascolto potranno senz’altro segnalare tutti quei nominativi che potranno essere formati ed inseriti a pieno titolo nel comparto edile”. Secondo l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro si tratta di “un protocollo importante. L’inclusione non passa solo attraverso l’accoglienza, passa anche dagli inserimenti lavorativi”.

Accoglienza: 225 profughi ucraini ospitati in alberghi a Firenze

Sono 225 i profughi ucraini ospitati in tre alberghi di Firenze. Per quanto riguarda l’accoglienza scolastica risultano iscritti nelle scuole comunali 77 bambini e ragazzi ucraini, 45 al servizio mensa a 24 ai corsi di alfabetizzazione.

Questi sono i numeri diffusi stamani da Palazzo Vecchio sullo stato dell’accoglienza dei profughi in Toscana. Per coordinare le attività di ricezione è stato attivato il Centro operativo comunale, responsabile delle attività a livello locale di protezione civile. Alla prima riunione dell’unità di crisi hanno partecipato l’assessore alla protezione civile Elisabetta Meucci e l’assessore al welfare Sara Funaro.

“Il Coc attiverà le associazioni e i volontari di protezione civile per le attività necessarie – ha spiegato Meucci -. Al momento la situazione è sotto controllo ma non dobbiamo farci trovare impreparati.”

“L’attivazione del Coc ci consentirà di rafforzare il lavoro di squadra – con cui stiamo facendo fronte all’emergenza umanitaria ucraina ha dichiarato l’assessore Sara Funaro -. Attraverso questo organismo la collaborazione tra i vari soggetti competenti a gestire l’accoglienza sul territorio degli ucraini che scappano dalla guerra sarà ancora più stretta”.

Il Governatore toscano Giani ha aggiornato i numeri totali dell’accoglienza nella nostra regione. I profughi arrivati finora dall’Ucraina in Toscana “sono 8.180 ad oggi, sono profughi che stanno molto bene, inseriti nelle case per il 70%, negli alberghi messi a disposizione dalla Regione, nei Cas, nei centri che guidano prefetti e Comuni”.

“La cosa più importante oggi a Firenze è il treno Pegaso, io lo chiamo così, in modo molto informale”, ha sottolineato Giani, ricordando che oggi per la partenza del convoglio dall’Interporto di Prato, “oggi arriva Curcio in qualche modo a dare il sigillo di un treno che forse è il più importante intervento umanitario che viviamo, perché saranno 14 vagoni interamente presi con ciò che hanno dato le Misericordie, le Pubbliche Assistenze, il volontariato, la Coop e tutta un’altra serie di soggetti”.

Giani ha infine osservato che “saranno tutti vagoni pieni che andranno a destinazione in Polonia nei centri di smistamento, che andranno ad alleggerire il disagio di quella povera popolazione che è colpita in modo così criminale dal dittatore Putin come ci stanno proponendo le immagini dei giornali”.

🎧Firenze ricorda le vittime del Covid con evento a Palazzo Vecchio

Fuori da Palazzo Vecchio, oltre alle bandiere a mezz’asta, nell’aregnario, sono stati esposti alberi di ulivo in ricordo delle vittime fiorentine del Covid: 1.130 solo nel capoluogo toscano. Ogni albero ha più targhette, con il nome delle persone scomparse.

In podcast il contributo audio a cura di Lorenzo Braccini con le voci di Rocco Damone, direttore generale dell’ospedale Careggi e Alessandro Sergi, vicedirettore sanitario dell’Asl Toscana Centro. 

Firenze ricorda le vittime del Covid partecipando alla giornata indetta a livello nazionale con un evento a Palazzo Vecchio. Durante la cerimonia, nel Salone dei Cinquecento, sono intervenuti i medici di Firenze e la Toscana, assieme alle istituzioni. Un momento di riflessione che è stato anche l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale della pandemia nel nostro Paese.

La risalita dei casi registrata in questi ultimi giorni ha acceso qualche preoccupazione, ma la volontà del Governo, al momento, è quella di ridurre via via quasi tutte le restrizioni.  “Stiamo assistendo ad un incremento della positività, fortunatamente dentro gli ospedali abbiamo però pochissime persone in terapia intensiva – ha detto il direttore generale dell’ospedale Careggi di Firenze Rocco Damone -, circa 70. Tuttavia questo numero rimane stabile, tende con molta lentezza a calare. Si tratta di soggetti che non hanno grandi complicanze come eravamo abituati, questo dipende tantissimo dalla vaccinazione: non dobbiamo abbassare la guardia, si deve continuare con le mascherine, con la vaccinazione”.

Palazzo Vecchio Covid
Foto Controradio

Le piante fuori da Palazzo Vecchio sono state allestite a cura di Coldiretti Toscana in collaborazione con Romiti Marco di Romiti Vivai. La cerimonia ha visto la partecipazione di Andrea Bernardini, trombettista della ‘Silent king big band’ dell’orchestra ‘ReMuTo’ coordinata dal professor Luca Marino. Oltre alla vicensidaca Alessia Bettini, tanti gli assessori comunali presenti tra cui Benedetta Albanese, Sara Funaro, Alessandro Martini.

“Fare memoria è importante, attualizza anche il nostro impegno di oggi – ha detto il direttore generale dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze Alberto Zanobini -. Oggi affrontiamo nuove sfide: il servizio sanitario è ritornato al centro del dibattito, devono essere al centro le risorse umane perché gli operatori sono stanchi, stremati. Oggi si riparla di investimenti: credo che sia necessario riuscire a trovare un giusto mezzo di continuità d’azione nello sviluppo del servizio sanitario”.

Zanobini, durante la cerimonia a Palazzo Vecchio ha ripercorso le tappe degli oltre due anni di pandemia: “Ricordo bene quando venne istituita la prima cabina di regia a febbraio 2020, non avevamo idea di ciò che avremmo affrontato – ha affermato -. Si era poi costituita l’idea che il virus non intaccasse i bambini, lavoravamo per contrastare invece contrastare questa idea, che era sbagliata. Poi via via abbiamo assistito alle varie ondate e anche al disagio psichico, di cui ancora oggi soffriamo”.

“Non possiamo più permettere che i nostri medici e tutti gli operatori sanitari passino dall’essere considerati eroi a essere dimenticati – ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze Pietro Dattolo -. Fa male a noi, ai cittadini e al Paese. Non eravamo eroi e non vogliamo essere chiamati così, vogliamo solo essere ascoltati nell’organizzazione dei sistemi sanitari: possiamo essere preziosi con la nostra esperienza. Abbiamo bisogno che ci siano garantite condizioni di lavoro adeguate e nuove assunzioni per continuare a offrire alla popolazione un servizio efficiente, universale e gratuito per tutti”.

“Siamo andati a mani nude a combattere contro il virus – ha aggiunto Dattolo -. Abbiamo toccato la malattia senza arretrare e abbiamo capito ben presto quanto fosse pericoloso, con la tragica scomparsa del dottor Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Varese e medico di famiglia. Non lasciamo che tutto questo sia successo invano”, conclude Dattolo.

 

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