Nuovo iter per bandi accoglienza a Firenze, previsti 1.500 posti

La prefettura di Firenze ha rinnovato i tre bandi di gara per l’affidamento del servizio di accoglienza e assistenza dei richiedenti protezione internazionale: complessivamente si tratta di 1500 posti e la scadenza per presentare le offerte è il 15 luglio.

Come spiega la prefettura in una nota, è stato necessario “indire un nuovo iter concorsuale perché le offerte pervenute sulla base dei precedenti bandi, scaduti l’8 maggio, hanno assicurato la copertura di 285 posti sui 1800 richiesti. Attualmente i servizi di ospitalità sono resi in regime di proroga tecnica”.
Le nuove procedure, si spiega ancora, “mirano alla stipula di accordi quadro con gli operatori del settore, a cui affidare i servizi di prima accoglienza e assistenza presso le strutture di proprietà e/o in disponibilità degli operatori economici che operano nel territorio della Città metropolitana di Firenze, per garantire senza interruzioni l’accoglienza in atto. La
prefettura di Firenze provvede, infatti, alla gestione dell’accoglienza ad oggi di circa 1400 richiedenti asilo ospitati in 133 strutture presenti nell’intera provincia”.
Lo schema di capitolato individua prestazioni e basi d’asta diverse a seconda della dimensione e della tipologia delle strutture destinate all’ospitalità, rimaste distinte come nei
precedenti bandi. I 1500 posti sono così suddivisi: 650 in centri costituiti da singole unità abitative con capienza fino a 50 posti; 450 in centri di accoglienza con capacità ricettiva massima di 50 posti; 400 in centri collettivi con capienza compresa tra 51 e 300 posti. Il periodo di affidamento è due anni dalla stipula dell’accordo quadro, con inizio presunto all’1 ottobre 2019. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Toscana, aumentano infortuni sul lavoro

Firenze, in Toscana, nel periodo gennaio-aprile 2019, rispetto agli stessi mesi del 2018, si è verificato un aumento degli infortuni e dei decessi sul lavoro, in controtendenza con quanto registrato negli anni passati.

Questo è quanto dimostrano i dati dell’Inail sugli infortuni sul lavoro, presentati venerdì 7, durante la conferenza regionale sulla sicurezza sul lavoro che si è tenuta alla Prefettura di Firenze.

Inail, si legge in una nota della Prefettura, ha fornito un quadro relativo alle denunce, con dati ancora provvisori in attesa di essere definiti dall’Istituto, dal quale emerge che in regione gli infortuni sono cresciuti del 3,06% e i casi mortali del 21,43% (passando dai 14 del primo quadrimestre 2018 ai 17 dello stesso periodo 2019).

Un dato superiore alla media nazionale che registra +2,32% per gli infortuni e +5,95% i decessi. Omogenea la situazione a livello provinciale.

Salvini a sorpresa a Firenze e la sua ‘bulimia’ da dichiarazione

Visita a sorpresa del ministro dell’Interno Matteo Salvini in prefettura a Firenze. Il leader della Lega – che ieri sera ha tenuto un comizio a Prato a sostegno del candidato a sindaco del centrodestra Daniele Spada in vista del ballottaggio di domenica – è andato stamani a palazzo Medici Riccardi, dove ha sede la prefettura. La visita non era stata preannunciata pubblicamente. Oggi erano riuniti tutti prefetti della Toscana per la conferenza regionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. E il leader leghista non si è lasciato sfuggire l’occasione per dichiarazioni a margine su magistrati, zone rosse, Tav e Fiorentina.

Due sono le cose certe: Salvini non molla l’osso e quando una polemica monta ci si butta a capo fitto ai microfoni e sui social e l’altra più che una certezza era una speranza vana. Chi infatti credeva col comizio di ieri a Prato di vederlo tornare a Roma o di lasciare comunque la Toscana per altri palchi preballottaggio se l’è ritrovato ancora qui oggi a rinfocolare le polemiche delle ultime ore.

“Sono a Firenze per dare il mio totale sostegno alle forze dell’ordine, prefetti e questori di tutta la Toscana, per il gran lavoro che stanno facendo” ha affermato a margine del Comitato in prefettura, al quale si è presentato a sorpresa forse anche per fare dimenticare il prima possibile lo scivolone mediatico di ieri che ha rischiato di compromettere ben due inchieste a Prato e Monza, annunciando televisivamente arresti che ancora dovevano essere compiuti. E sull’impegno del Ministero da tempo inevaso sull’invio di forze dell’ordine, altro annuncio: “Parte un nuovo concorso in questi giorni. Ne arriveranno alcune centinaia”.

Altra pezza: l’impegno per ridefinre l’ordinanza prefettizia sulle zone rosse a Firenze bocciata dal Tar della Toscana. “Torneremo  a lavorare per garantire ai cittadini  che lo spaccio di droga sia combattuto via per via. Poi la zona può essere rossa, verde, gialla o blu, a me interessa poco”.

“Sono sconcertato – ha concluso – dal fatto che qualcuno impugni una iniziativa che allontana gli spacciatori da alcuni quartieri della città”. Ribadendo così quell’illegittimo  automatismo tra una pregressa denuncia e la futura pericolosità in una determinata area.

Non si è fatto mancare un nuovo attacco alla magistratura:  “Se qualcuno, indossando la toga, sull’immigrazione ritiene che in Italia ci sia spazio per tutto e per tutti, è chiaro che sarebbe opportuno non ci fossero sentenze sul tema immigrazione da parte di queste persone”.

Alla vigilia del secondo turno anche un impegno post ballottaggi sullo sblocco del cantiere Tav di Firenze:  “Conto che col voto di domenica scorsa i ”sì” prevalgano in tutta Italia.  c’è bisogno di porti, aeroporti, strade, tunnel, ponti, ferrovie: penso che gli italiani e anche i toscani si siano espressi chiaramente”.

Un Salvini pronto al solito a dichiarare su tutto e tutti pur di non fare mancare il suo cappello ad ogni evento politico, sociale o di cronaca, fino alla Fiorentina con la quale adesso da milanista è accumunato dalla proprietà made in Usa:

“Auguro ai tifosi viola maggiori fortune rispetto a quelle dell’ultimo periodo”.

Non è detto poi che non ci sia sfuggita qualche altra esternazione, ma se come il leader leghista spesso ribadisce: “piedi piantati a terra e andiamo avanti”. Ecco ci sembra che di parole ne siano già state dette abbastanza.

 

Chiara Brilli

Firenze: presidio protesta lavoratori civili della Difesa

Firenze, chiamati da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Confsal Unsa, i lavoratori civili della difesa, hanno tenuto un presidio di fronte alla Prefettura in via Cavour contro il Ministro della difesa che non ha fatto quello che ha più volte promesso.

Tra le richieste dei lavoratori: un piano straordinario di assunzioni di almeno 5000 lavoratori e l’avvio del progetto di riapertura delle ex scuole allievi operai; il recupero del divario economico tra i dipendenti civili della Difesa e quella dei dipendenti dei Ministeri e delle Amministrazioni pubbliche e lo sblocco delle progressioni fra aree.

Ecco come si esprimono in merito alla questione i sidacati: “Un piano che preveda l’assunzione di almeno 5000 lavoratori è oltremodo necessario stante che da qui a due/tre anni si verificherà una forte uscita di personale per raggiunti requisiti pensionistici (quota 100, anticipata e vecchiaia) con la conseguenza di un vero e proprio collasso delle attività in alcuni settori che scontano già oggi una grave carenza di personale. Nel frattempo stiamo assistendo, da qualche anno, al passaggio del personale non idoneo al servizio militare al ruolo civile, fenomeno che se attuato in larga scala finerebbe con il depontenziare il piano di assunzioni. Noi chiediamo che di questi dipendenti se ne faccia carico tutta la Pubblica Amministrazione, non solo la difesa.
Ovviamente per dare il via libera alle assunzioni vanno superati i vincoli imposti dalla legge che prevede la riduzione del personale civile dagli attuali 27000 ai 20000 per il 2024.
Inoltre non si comprende perché ancora non sia stato nominato il nuovo Direttore Generale del Personale Civile che è vacante da ottobre 2018 per fine mandato. Situazione che impedisce di fatto di avviare la Contrattazione del FUA 2019, la chiusura del tavolo sul Contratto Integrativo della Difesa parte normativa, bando di mobilità interna e progressioni economiche.
Ce ne sono di cose da fare, che sono state promesse e che non sono state fatte, è tempo che la Ministra Trenta passi dalle parole ai fatti.”

Gimmy Tranquillo ha intervistato Maurizio Banci, coordinatore regionale Cgil Difesa.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190530_03_PRESIDIO-INTERNI_BANCI.mp3?_=1

Accoglienza: le associazioni disertano i bandi, oltre mille posti scoperti a Firenze

Il giorno dopo la scadenza ufficiale dei bandi della Prefettura di Firenze per l’accoglienza dei migranti nei Cas la copertura non è stata raggiunta. Su una domanda di 1500 posti  ne sono stati raggiunti poco più di 300. “Non siamo degli alberghi. Così è impossibile fare integrazione” denunciano le associazioni.

Lo scenario che va profilandosi a partire da luglio è il caos, quanto scadrà la proroga dei vecchi bandi e per l’estate ci potrebbero essere circa 1200 migranti senza più un tetto.

Le associazioni che fino ad oggi si sono occupate dell’accoglienza  non hanno partecipato in segno di protesta per un contesto reso oggettivamente impossibile dopo i tagli del Viminale di risorse e servizi. Nel primo caso con decurtazioni di 10-15 euro al giorno per ogni profugo a seconda delle dimensioni dei centri, oltre alla scomparsa dell’obbligo di corsi di italiano, corsi di formazione, del supporto psicologico, dell’assistenza legale in funzione solo per chi  avrà già ottenuto l’asilo politico. I richiedenti avranno diritto a vitto, alloggio, un gettone di 2 euro e 50 al giorno, una scheda telefonica da 5 euro e l’assistenza sanitaria.

L’impostazione che ne deriva viene denunciata dalle associazioni come troppo assistenzialista e poco orientata all’integrazione. Fra chi ha disertato i bandi voluti dal ministro Salvini e declinati sui territori attraverso le Prefetture ci sono, come riportato stamattina dal Corriere Fiorentino, le cooperative Albatros e Cristoforo, la Diaconia Valdese, Oxfam e il Cenacolo. Fra quelle che invece hanno partecipato ma con disponibilità ridotta la Caritas diocesana, passando da 200 a 50 posti messi a disposizione.

Sul fronte poi del lavoro, questi bandi non prevederebbero nemmeno le spese per la sicurezza degli operatori delle cooperative che si limiterebbero a fare i sorveglianti e non ad accompagnare il migrante in un percorso di inserimento e autonomia.

Per sopperire al gap da luglio la Prefettura potrebbe rinegoziare il bando o rimodulare l’accoglienza in altre regioni.

Firenze: siglato patto per lotta a illegalità economica

In base al protocollo d’intesa sottoscritto stamani a Palazzo Medici Riccardi tra il prefetto Laura Lega e il vice presidente della Camera di Commercio di Firenze, Claudio Bianchi, Prefettura, Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco avranno un accesso più esteso alle banche dati camerali.

Il patto consente a Prefettura, Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco l’accesso telematico gratuito ad una serie di dati camerali, attraverso visualizzazioni grafiche che rendono più facile l’interpretazione delle informazioni. Viene così messo a disposizione dalla Camera di Commercio uno strumento di notevole valenza operativa che permette alle strutture amministrative ed investigative di poter interrogare in maniera diretta e rapida le banche dati camerali per approfondire la conoscenza del tessuto produttivo provinciale, rafforzando così la loro azione di contrasto ai fenomeni di illegalità economica.

“Un’iniziativa che si inserisce in un utilizzo dell’e-government sempre più efficace” – ha spiegato il prefetto Lega – “a vantaggio delle imprese che operano regolarmente”.

In base all’accordo, saranno consultabili i dati del Registro delle Imprese e del Registro dei Protesti, nonché le funzionalità offerte tramite i servizi Ri-Visual, Ri-Map e Ri- Build. La Camera di Commercio organizzerà una giornata formativa per gli addetti alla consultazione.

Il protocollo è valido per il 2019, sarà costantemente monitorato e alla fine dell’anno verranno valutati i risultati raggiunti.

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