Crisi, Di Giorgi (PD): “bella giornata per la democrazia, oggi finisce un incubo”

La parlamentare Dem sul dibattito in Senato e le dimissioni di Conte: “siamo finalmente fuori da un incubo, manifesto tutto il mio sollievo per essere fuori dopo 14 mesi dal governo gialloverde”

“Finalmente ci siamo liberati di Salvini ministro degli interni -dice Di Giorgi-. E’ una bella  giornata, si può aprire una nuova fase politica”.

Quale? “Zingaretti si è mosso in maniera saggia e con senso di responsabilità non ha fatto fughe in avanti, oggi ci sono le dimissioni e si aprono prospettive nuove. Ci stiamo preparando ad una nuova fase, magari in raccordo con i 5 stelle o anche alle elezioni se sarà impossibile trovare un accordo,  che noi non temiamo. Vedremo quello che dirà Mattarella. Se ci sono possibilità di nuove maggioranze ovviamente noi non ci tireremo indietro. Però vogliamo un governo vero, che ci porti a concludere la legislatura”.

Infine a proposito della dialettica interna del PD: “Renzi? Speriamo che sia d’accordo col segretario. E voglio sperare sia così. Lui ha voluto fare una sua proposta che si inquadra in un filone che era già stato preso in considerazione dagli organi dirigenti del Pd. ora però la fase è differente. Vedremo”

Renzi: da domani a sabato scuola di formazione politica nel Lucchese

Da domani la scuola di formazione politica di Matteo Renzi ‘Meritare l’Italia’, al centro Il Ciocco in provincia di Lucca, in Garfagnana. Le lezioni per circa 200 ragazzi under 30 inizieranno alle 18.30; la conclusione con il pranzo di sabato 24.

L’iniziativa si svolgerà a porte chiuse e non sono previsti incontri stampa di Renzi o di altri partecipanti alla scuola di formazione politica, fa sapere l’ufficio stampa del senatore Pd. Secondo fonti dell’organizzazione l’ex premier dovrebbe essere presente per tutti e quattro i giorni, nonostante gli sviluppi della crisi di governo a Roma. E’ prevista, inoltre, la presenza di parlamentari dell’area renziana del Pd.

Salvini: pronti a scendere in piazza contro ‘Governo Arlecchino’

Le sorti del governo dipendono ” da cosa dice Conte”, martedì in Senato dice il ministro degli Interni. Che accusa:Se qualcuno nella villa vista mare decide di svendere l’Italia con un accordo con Renzi, Prodi e la Boschi lo spieghi agli italiani”.

“Se fanno un accordo fondato sulla spartizione del potere e delle poltrone io i numeri in Parlamento per fermarli non ce l’ho, sta a Mattarella per valutare se questi governi Arlecchino vanno bene. Sarebbe un governo che dipende telefonicamente da Parigi, Bruxelles e Berlino”. Lo ha detto il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini al festival della Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca).

“Dipende da cosa dice Conte”, martedì in Senato, “se il presidente del Consiglio dipinge un’Italia che non è la mia, amici come prima. Se traccia un percorso che fa bene all’Italia, chi sono io per dire no?” ha aggiunto il leader del Carroccio. “Se i 5 stelle hanno lo stomaco di pensare a un Governo con Renzi e con la Boschi lo dicano”.

Poi Salvini precisa: “Il presidente della Repubblica è l’unico che ha il diritto di decidere per il bene del Paese. Sicuramente quello che si legge in questi giorni di 5S, Forza Italia, governo Pd con 5S e Boldrini, mi vien male non per me, ma non so cosa potrebbero fare di buono per il Paese”.  “La cosa più bella della democrazia è poter votare – ha aggiunto Salvini -, la cosa più democratica è votare”. “Se qualcuno nella villa vista mare decide di svendere l’Italia con un accordo con Renzi, Prodi e la Boschi lo spieghi agli italiani. Io sono convinto che bisogna solo andare avanti, se qualcuno ha nostalgia di accordi con Renzi e la Boschi ha sbagliato compagno di viaggio”  ha detto  ancora il ministro dell’Interno. “Il governo degli sconfitti spieghi agli italiani come intendono fare la manovra economica – ha aggiunto -. Una volta tanto sono d’accordo con Calenda, succede anche questo”. “C’è qualcuno a Roma che si sta spartendo poltrone e poltroncine – ha concluso -, la Lega non è nata per fare questo”, “martedì ascoltiamo Conte e in base a quello che dice e valutiamo”.

“Noi chiediamo la cosa più democratica del mondo: elezioni. No, noi siamo i fascisti e razzisti pericolosi. Gli unici violenti sono quelli che si chiudono in Senato e alla Camera per difendere le loro poltrone” ha precisato poi Salvini alla festa della Lega Toscana a Massa (Massa Carrara). “Prima o poi la parola dovranno ridarla agli italianie gli italiani non dimenticano e non perdoneranno vigliacchi e poltronari”.

Infine l’invito ai militanti: “tenete il telefono acceso perché se ci sarà da difendere l’Italia, la libertà e la democrazia ci saremo. Siamo maggioranza nel paese e potremmo essere minoranza al governo. Non potrei mai fare a cambio, lasciamo che siano italiani a decidere chi governa e non quattro poltronari”. “Se c’è il tradimento nel nome delle poltrone, la Lega allora non perdona”, ha aggiunto, “o c’è un governo o si va al voto”.

Infine l’affondo ancora sulle questioni migratorie: “se avessimo ritirato i ministri quelli della Open Arms sarebbero già sbarcati. Fino all’ultimo non do la soddisfazione di togliere il disturbo ed esercito il mio diritto dovere di garante della sicurezza nazionale”. Lo ha detto il segretario della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini a margine della festa della Lega Toscana a Massa (Massa Carrara).

Governo: Renzi “Salvini minoranza in Parlamento. Giusto appello Zingaretti a unità”

“Siamo di fronte a un fatto clamoroso. E’ la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana che si fa una crisi di governo a Ferragosto, che si pensa di votare in piena sessione di bilancio, in un clima crescente di odio nella vita quotidiana. Parlo da ex presidente del Consiglio, non da leader di una corrente, per questo lancio un appello alle forze politiche, tocchera’ ai segretari di partito e ai capigruppo trovare le forme, ma va colta l’occasione del voto delle 18 sul calendario”. Lo ha detto il senatore del Pd Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Madama. “Il ministro dell’Interno e’ in minoranza in questo Parlamento, e scegli qualsiasi discussione per evitare votare”, ha aggiunto.

“Il segretario Zingaretti ha chiesto unita’ del partito e che sia la segreteria a gestire questo passaggio. Mi sembrano entrambe proposte ragionevoli”. Ha detto il senatore del Pd. “Non daro’ alibi a nessuno per far saltare un accordo che stasera il tabellone di Palazzo Madama dimostrera’ essere possibile. La possibilita’ per aprire una pagina nuova e’ qui e adesso”.

Sull’ipotesi di una possibile scissione all’interno del Pd e la conseguente nascita di un nuovo partito, Renzi replica che “a me converrebbe dire ‘il tempo e’ galantuomo, avevamo ragione noi’. Se ho preso una posizione chiara e’ perche’ sono preoccupato per i conti pubblici e i risparmi delle famiglie. Le discussioni interne al Pd, i retroscena a me non interessano e non mi riguardano. Quando ci sara’ da dire qualcosa lo diremo chiaramente”. Infine, sull’operato del premier Conte, l’ex presidente del consiglio ha aggiunto:”Non e’ che in questo anno abbia brillato. E’ stato un premier sostanzialmente inesistente. Tuttavia, non tocca a me decidere e valutare. E’ un compito del capo dello stato e dei partiti. Quello che e’ fondamentale e’ che si faccia presto perche’ l’Italia sta perdendo terreno su tutti i dossier internazionali”.

“Il mio appello è serio e non si impicca alle formule, io l’ho chiamato governo istituzionale, qualcuno dice di legislatura o di scopo. Io lo chiamo governo no tax perché deve mettere mano all’Iva e a mille questioni aperte”.

 

Governo: Giani, mandare avanti legislatura tre-quattro mesi

Nel futuro del Paese “non vedo governi o alleanze sul piano politico”, afferma il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani commentando i possibili scenari del Governo. “Vedo un’iniziativa del presidente della Repubblica – continua Giani – che richiami tutti i parlamentari di buona volontà a dare la possibilità di risolvere il problema da un punto di vista economico per l’Iva e per quello che richiederebbe misure draconiane nel bilancio dello Stato. Vedo una buona volontà che si articola nel mandare avanti 3-4 mesi una legislatura”.

“La scissione non la condivido, non la voglio, non è lo scenario che vedo. Sono convinto – continua a commentare, a margine di una conferenza stampa stamani, il presidente del Consiglio regionale- , che Zingaretti e Renzi facciano parte di uno stesso progetto, di una stessa idea, ovvero di interpretare ciascuno sentimenti che però si sintetizzano nel sostenere il presidente della Repubblica nel momento in cui prospetterà un governo di transizione” che “ci consenta di superare questi tre mesi e fare una buona legge di bilancio che eviti il 25% dell’Iva che sarebbe catastrofico”.  Riferendosi alla possibile scissione interna del Pd, Giani ha detto che “oggi sono da 12 anni iscritto al Partito democratico, da allora tra luci e ombre il bilancio che faccio è di essere in un partito che ha lottato, che ha una visione progressista e ho l’auspicio di poter continuare su questa base anche per quello che riguardano le mie scadenze in futuro e le prospettive in Regione”.

Parlando delle Regionali del 2020 Giani si è detto convinto che “la questione della Regione vivrà in questi giorni un’attenuazione dal punto di vista delle scelte da assumere perché c’è uno scenario nazionale che balza agli occhi di tutti essere di fondamentale importanza”. La legge sull’attività estrattiva, il consiglio straordinario nell’area geotermica, i bandi per le città murate e la legge sulle celebrazioni per Cosimo de’ Medici: sono alcune delle tematiche affrontate nella prima parte del 2019 dal Consiglio regionale e rivendicate oggi dal presidente Giani per fare bilancio sull’attività dell’aula. “Negli ultimi mesi il Consiglio regionale ha agito molto e bene”, ha detto Giani ai giornalisti. Il presidente ha ricordato che “nelle ultime occasioni a luglio sono stati approvati atti significativi come quello sulla legge che riguarda le cava e l’affermazione di grande identità per quanto riguarda la geotermia con il consiglio straordinario a Larderello”. In questi giorni prima della pausa estiva, ha aggiunto, “abbiamo visto terminare i tempi per i bandi delle città murate, un milione di euro che il Consiglio ha destinato per la riqualificazione dei camminamenti turistici, la valorizzazione del sistema di richiamo storico”. Giani ha poi ricordato “la legge sulla pro-loco” che “sta andando benissimo, la legge che riguarda i 500 anni dalla nascita di Cosimo de’ Medici altrettanto bene”.

Il presidente dell’Assemblea toscana, in conclusione ha parlato di “un’attività del Consiglio molto fervida che si accompagna a quelli che saranno ulteriori 8-9 mesi di legislatura da settembre dove cercheremo sul campo del sociale, della cultura, del turismo, dell’economia, del lavoro, dell’innovazione e dell’ambiente, di dare un senso compiuto a un Consiglio regionale che ha fatto davvero molto è che si prepara a chiudere nel modo migliore la legislatura”.

Sentiamo Eugenio Giani intervistato dal microfono di Domenico Guarino.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/08/190812_04_GIANI-SU-CRISI-E-ELEZIONI-1.mp3?_=2

Rossi (PD) “no ad accordi che nessuno capirebbe, si vada al voto”

“Ha ragione Zingaretti. Quando un governo fallisce la parola torna al popolo. Questo avviene regolarmente in ogni democrazia europea” dice il Governatore della Toscana su FB.

“La deriva antidemocratica di Salvini non si ferma facendo un governo istituzionale che fa la manovra di bilancio e poi magari dura anni perché c’è sempre un’emergenza.
Leggere sui giornali che Renzi e Grillo sono favorevoli a fare un governo insieme mi lascia stupefatto. Io ho sempre sostenuto che il PD è alternativo sia alla Lega sia al M5stelle. Rimango su questa posizione. Ancor più oggi dopo il fallimento del governo populista.
Illudersi di sconfiggere Salvini con un governo che avrebbe il Paese all’opposizione è un enorme errore di valutazione. Salvini all’opposizione finirebbe solo per potenziarsi giorno dopo giorno” prosegue il presidente della Giunta.

Che aggiunge L’argomento della necessità di fare la manovra di bilancio per evitare il disastro dei conti pubblici e giustificare la nascita di un governo istituzionale con una nuova maggioranza non è corretto. Si può andare al voto ed evitare che scattino i 23 miliardi dell’iva anche con un governo di minoranza che assume i provvedimenti minimi per tenere i conti sotto controllo.La manovra di bilancio potrà essere fatta dopo da un governo legittimato dal voto”.

 

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