Elezioni comunali: Renzi, “Schmidt o Funaro? Saccardi è la numero uno”

Per le elezioni comunali a Firenze “si tratta di scegliere il migliore” candidato “per fare il sindaco. E tra Schmidt e Funaro, chiunque conosca un minimo di amministrazione sa che Stefania Saccardi è meglio, è un dato di fatto oggettivo. E al Comune di Firenze deve essere scelto il migliore o la migliore, e in questo caso mi pare che Saccardi sia di gran lunga la numero uno”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, intervenendo a Firenze.

“Qui ci sono tre candidati – ha detto Renzi -. Da un lato c’è Eike Schmidt, persona di indubbio valore per fare il direttore dei musei. Il nostro Governo lo ha chiamato per fare il direttore degli Uffizi, quindi per fare il direttore di un museo, e peraltro ora fa il direttore di museo a Napoli. Quindi il suo rapporto con Firenze nasce grazie al Governo Renzi che lo aveva incaricato di gestire il polo museale più importante d’Italia”. Dall’altro lato, ha poi aggiunto Renzi, “c’è Sara Funaro, che è cresciuta con la lista Renzi nel 2009, e allora non ce la fece a essere eletta ma ciò nonostante si è impegnata a Montedomini e abbiamo cercato di valorizzarla, perché noi puntiamo a valorizzare le persone. Quindi, io sono di quelli che non hanno nessun problema né con Schmidt né con Funaro, a tutti e due abbiamo dato qualcosa”.

Renzi è poi intervenuto sul caso Danti:“Nicola aveva detto fin dal primo momento che ove io mi fossi candidato alle europee lui non avrebbe fatto la corsa, è una scelta, naturalmente, che rispetto. Fossi stato in lui l’avrei fatta, ma non svelo nessun segreto a dire che il primo a dirmi ‘candidati’ tutto il tempo è stato Nicola”. Lo ha detto rispondendo a chi gli ha chiesto un commento sul passo indietro di Nicola Danti, europarlamentare uscente di Iv, dopo la candidatura alle europee dello stesso Renzi. “Poi ovviamente arrivando last minute questo può aver creato un cambio in corsa – ha aggiunto Renzi -. Io avrei preferito che lui si candidasse, ma capisco anche il suo aspetto umano. In ogni caso stiamo parlando di una persona a cui voglio molto bene e con cui sono molto legato da 30 anni”.

🎧 Elezioni europee: Iv, Renzi si candida, Danti rinuncia (suo malgrado)

Elezioni europee. Ad un mese dal voto diventa chiaro il quadro delle candidature e delle alleanze anche il collegio Italia Centro che riguarda anche la Toscana e non mancano le sorprese, come la candidatura di Matteo Renzi che esclude Nicola Danti, coordinatore regionale di Italia Viva e parlamentare europeo, certo fino a pochi giorni fa della propria ricandidatura.

Il servizio di Raffaele Palumbo

Se per accettare la sua esclusione delle prossime europee Nicola Danti è costretto a citare San Paolo, allora vuol dire che la fede è forte: “ho combattuto una buona battaglia, ho conservato la mia fede”, ha detto. Non senza ricordare di avere già pronto tutto il materiale elettorale, compresi – per restare in tema – i famosi santini. Una delusione? Scossoni nel partito renziano? Sembra proprio di no. Da parte sua Danti ha detto che continuerà ad impegnarsi nel partito e che la candidatura di Renzi farà bene all’Europa. Ora per immagine un Renzi in panchina in Europa e un Danti sugli spalti in Toscana, ci vuole fede, ma tanta fede. Per cui pensare che la candidatura di Renzi “faccia fuori” Danti è probabilmente fuorviante, soprattutto pensando alle prossime elezioni regionali. E poi è stato lo stesso Danti ad usare uno slogan di stretta osservanza renziana: “il meglio deve ancora venire”. Nel frattempo quando andremo a votare per le europee potremo esprimere tre preferenze, a patto di alternare il genere. Nardella, Covassi, Mazzeo per il Pd; Natali, Bassi, Marino per la Sinistra verdi; Vannacci, Ceccardi e Borghi per la Lega; Renzi Di Giorgi per gli Stati uniti d’Europa; Torselli Meloni per Fratelli d’Italia; Silli, Fazio, Tajani per Forza Italia; Basile Ferrara per i 5 Stelle.

🎧 Il terzo polo si ricostituisce eccezionalmente a Prato

Azione Italia Viva si presentano insieme alle comunali nel nome di Mario Daneri. La sua lista si chiamerà Prato merita. Oltre che da Azione e Italia Viva, la corsa a sindaco di Daneri è appoggiata da libDem e partito socialista.

Carlo Calenda di nuovo con Matteo Renzi, almeno a Prato. Questo è il solo Comune, tra quelli al voto a giugno nell’intero Paese, dove si ripresenta unita alle urne delle elezioni amministrative la coppia famosa per aver appena divorziato. I due partiti lo fanno senza esplicitare il simbolo, attraverso la candidatura civica di Mario Daneri, ingegnere pratese di 56 anni che ha appena rotto gli indugi.

La sua lista si chiamerà Prato merita. Oltre che da Azione e Italia Viva, la corsa a sindaco di Daneri è appoggiata da libDem e partito socialista. L’obiettivo dichiarato ed esplicito è quello “di essere ago della bilancia”, come spiega il candidato, nella lotta che vede certamente avvantaggiati i due poli principali: il centrodestra unito guidato dall’avvocato meloniano Gianni Cenni e il centrosinistra a guida Pd che deve ancora individuare la sua scelta finale per la candidatura a sindaco.

“Sia Calenda che Renzi lo sanno, sono a conoscenza di questa intesa”, spiegano i protagonisti dei partiti locali dei due leader. Che azzardano anche l’ipotesi che per questa candidatura  Prato possa essere un “vero laboratorio per il futuro dei moderati”. Invece, a proposito del futuro della seconda città della Toscana, al voto l’8 e il 9 giugno prossimi, Daneri spiega di voler rivelare i particolari del suo programma in un evento pubblico che si svolge alla Camera di Commercio di Prato il 21 marzo alle 21. “Auspichiamo soluzioni piene di buon senso per le tante tematiche della città – anticipa il candidato centrista – e saremo eventualmente disposti a parlare sia con centrodestra che con centrosinistra nell’eventualità di un ballottaggio: le intese si fanno sui progetti comuni”.

Italia Viva Firenze: fedeli al programma di mandato, ma con senso critico

 “Noi resteremo in maggioranza provando a dare il nostro contributo, fedeli al programma di mandato. Ci staremo votando gli atti fondamentali che erano nel programma di governo, non le cose che appaiono all’ultimo minuto o sulle quali non siamo d’accordo”. Lo ha dichiarato la capogruppo di Italia Viva a Palazzo Vecchio Mimma Dardano.

Dopo l fibrillazioni legate al ‘passaggio’ della Leopolda e del ‘ciclone’ Renzi che le ha cantate come sempre senza peli sulla lingua, oggi Italia Viva Firenze chiarisce la propria posizione in merito alla maggioranza che regge la giunta di palazzo Vecchio.

“Non mancherà di certo il nostro senso critico e il disappunto su temi per noi dirimenti. Le multe di ieri sera nel quartiere di Campo di Marte con due eventi grossi in contemporanea sono un comportamento inaccettabile soprattutto nei confronti dei residenti, vessati da giravolte, transenne e cartelli tutti i giorni”. Lo ha dichiarato la capogruppo di Iv a Palazzo Vecchio Mimma Dardano.

Su possibili cambiamenti nelle giunte di Regione e Palazzo Vecchio – dove per Italia Viva siedono rispettivamente Stefania Saccardi e Titta Meucci – dopo la candidatura a sindaco di Saccardi, a rispondere è la consigliera comunale di Italia Viva Barbara Felleca: “A chi chiede le dimissioni di Meucci io rispondo che le dimissioni le deve chiedere il sindaco – ha affermato -. Finché non le chiede lui sono chiacchiere. Noi siamo in campo con Saccardi che è una grande amministratrice, è capace e conosce la città”.

“Sul voto relativo al Piano operativo, ha concluso Felleca, “il nostro non sarà un voto contro qualcuno ma per Firenze. Stiamo studiando” gli atti relativi al Poc. Intanto in Consiglio comunale è stato approvato un ordine del giorno, collegato al bilancio, presentato da Iv. Si è verificata una spaccatura in maggioranza: l’approvazione è arrivata grazie ai voti del centrodestra, di Firenze Democratica, del M5s, di Spc e, ovviamente di Italia Viva. I consiglieri del Pd in parte hanno votato in modo contrario, in parte si sono astenuti. L’atto invita il sindaco Nardella “a destinare i proventi delle sanzioni direttamente alla direzione Servizi sociali per progetti di prevenzione, al fine di garantire una corretta diffusione di sani stili di vita”.

🎧 Il dopo Leopolda e gli equilibri politici fuori e dentro le Giunte

A meno di tre mesi dalle elezioni amministrative ed europee ,dopo la Leopolda renziana e le elezioni in Abruzzo, riparte il dibattito politico.

Il servizio di Raffaele Palumbo

Prima di tutto quel che resta della XII Leopolda. In breve, la rottura definitiva con il Pd – contro l’auspicio del Presidente della regione Eugenio Giani – la candidatura ufficiale di Stefania Saccardi a Sindaca di Firenze, la questione dei dossieraggi che ogni giorno diventa più grande e più preoccupante. E poi l’endorsement di Francesca Pascale che – presente alla Leopolda, ha detto: “Renzi è l’unico erede di Silvio”.
Ma partiamo dal Pd. Renzi è stato durissimo: “se ci cacciate dalla Giunta regionale siete fuori di testa, cambiate nome, siete il partito delle poltrone, non il partito democratico”. Il Pd getta acqua sul fuoco dicendo che non ha nessuna intenzione di escludere Stefania Saccardi dalla Giunta regionale, anche se c’è chi nel partito mugugna e non poco. Ne sapremo di più in settimana, o meglio domani, quando ci sarà la riunione del gruppo democratico in Regione.
Il Capogruppo Vincenzo Ceccarelli ha detto che Renzi era solo in cerca di poltrone ma che questo è il momento della responsabilità. Ma comunque se è rottura tra Renzi e il Pd – anche dopo le elezioni in Abruzzo e il deludente risultato del M5s – sembra difficile anche un’alleanza tra il Pd e il partito di Conte, fino a ieri definito inevitabile. Dunque, altro che Firenze come laboratorio di campi larghi. Per il momento i campi sembrano stretti. Saccardi candidata per Italia Viva, Sara Funaro per Pd, Verdi e Sinistra Italiana, Dimitrij Palagi candidato della sinistra. Con l’incognita della lista di Tomaso Montanari “11 agosto”, che non ha ancora scelto la sua candidatura. Anche se qui potremmo avere delle sorprese, con una concretizzazione dell’alleanza Montanari, Palagi, M5s. E Cecilia Del Re, cosa farà? Mentre sembra sempre più innaturale l’alleanza con Montanari, si susseguono le telefonate con la Saccardi. Ed Eike Schmidt cosa farà? Sembra che l’aria di Napoli abbia ammaliato anche lui,

Renzi: definitivo divorzio con Pd Firenze

“E’finita perché il Pd ha cambiato posizione rispetto al passato” dice Renzi alla Leopolda. Funaro: “rendiamo atto di quella che è la decisione che hanno preso. Noi già oggi abbiamo una coalizione ampia e solida. Il nostro obiettivo è lavorare nella città, con i cittadini”

A dispetto dell’ottimismo espresso ancora oggi dal Governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, tra Italia Viva e Pd sembra rottura definitiva.  “Se col Pd fiorentino è proprio finita? Assolutamente sì, è finita perché il Pd ha cambiato posizione rispetto al passato. Il Pd di Firenze è il partito che fa cassa con le multe, a me questa cosa fa uscire di testa. Noi non tassiamo i cittadini. Una cosa è rispettare le regole, altra è tassare la gente”. ha detto il leader di Iv Matteo Renzi parlando a margine della Leopolda.

Le parole di Renzi pongono così definitivamente fine a ogni ipotesi di alleanza per le comunali a Firenze tra Iv e Pd. “Poi se la butti dal punto di vista della sicurezza stradale bene, ma allora questi soldi metteteli sulla sicurezza stradale”, ha aggiunto Renzi che è tornato anche sul tema del restyling dello stadio Franchi dove, ha ribadito, “è dal 2008 che io dico che si fa con i soldi dei privati. I soldi del contribuente vanno sulle scuole, sui parchi, sugli ospedali, sugli impianti sportivi in periferia se serve, sui teatri. Non vanno sullo stadio della Fiorentina: è soltanto una lista di esempi. Purtroppo ormai col Pd è andata in un altro modo”.

“Qui siamo alla Leopolda, come ormai accade da 15 anni e troviamo comunque la sala piena – ha poi affermato Renzi -. Ci sono tante persone che vogliono partecipare. Cosa vuol dire? Che la gente ha voglia di starci. Questo a Firenze significa scegliere Saccardi, una donna che non fa le multe per fare cassa, che non utilizza i soldi del contribuente per fare lo stadio, una donna che non ha mai consentito che morisse qualcuno di freddo a Firenze o che ci fossero le occupazioni come quella dell’ex Astor. Quindi una persona seria”.

“Alle polemiche” di Italia Viva “io rispondo con un sorriso, è così che mi riesce fare. Prendiamo atto di quella che è la decisione che hanno preso. Noi già oggi abbiamo una coalizione ampia e solida. Il nostro obiettivo è lavorare nella città, con i cittadini, incontrare i cittadini e costruire un progetto e una visione per la Firenze del domani, per governare questa città e combattere la destra. Se è ancora possibile una convergenza? Prendo atto di quello che è avvenuto”. A Renzi risponde con queste parole la candidata del centrosinistra alle prossime Comunali a Firenze Sara Funaro

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