Amministrative Firenze, Saccardi, ‘ci vediamo al ballottaggio’

La vicepresidente della Regione che correrà per Italia Viva rivela: “hanno provato a minacciarci, non hanno mai preso un voto’. Oggi, ha aggiunto Saccardi, “se girate un po’ per Firenze, e io ci giro tutti i giorni, sembra quasi che la speranza si sia perduta”.

“Credo che oggi bisogna, dire con tranquillità e con forza, cari amici e compagni, fatevene una ragione: noi ci siamo e ci saremo, e di accordi, di trattative, di poltrone ne parleremo al ballottaggio, perché lì ci vedremo”. Lo ha detto Stefania Saccardi, candidata sindaca di Firenze per Italia Viva, dal palco della Leopolda.

“Ci hanno provato a minacciare, e quelli che minacciano di solito sono quelli che non hanno mai preso un voto in vita loro” ha aggiunto Saccardi.

“Da questo luogo – ha proseguito – io riconfermo la volontà di candidarmi insieme a voi a sindaca di questa città. Noi abbiamo già presentato la candidatura il 29 gennaio, al teatro Puccini c’erano 1.200 persone, anche se i giornalisti del sistema lanciavano numeri come quelli della Questura, 700 o 800, ma c’erano 1.200 persone che erano lì e che raccontavano la loro voglia e la loro passione per questa città. Da quel giorno ce ne hanno dette tante, un giorno sì e un giorno anche uscivano le dichiarazioni sugli accordi, ma tutti gli accordi partivano da ‘prima ritieni la Saccardi e poi si ragiona’”.

Oggi, ha aggiunto Saccardi, “se girate un po’ per Firenze, e io ci giro tutti i giorni, sembra quasi che la speranza si sia perduta: si coglie un senso di rassegnazione, a volte si sente dire ‘beh, tanto non cambia nulla, tanto vincono sempre i soliti’. E allora oggi io credo che la parola speranza in questa città abbia un senso, perché chi è innamorato di Firenze non si può rassegnare a che tutto vada com’è sempre andato, e come sta andando adesso”.

Leopolda, Renzi: ”Hanno tentato di farci fuori, ma noi dal 2010 siamo ancora qui”

“ E abbiamo visto passare tanti premier”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi aprendo la Leopolda a Firenze. Appello a Meloni per Giulia Salis

“Parliamo di dosseriopoli, domani avremo in collegamento il ministro Nordio, parleremo con lui e Cassese della gravità di ciò che sta avvenendo. La prima volta che hanno cercato di costruire una polpetta avvelenata chiamata dossier era per la Leopolda. Mettendoci alle spalle tutte le schifezze e polemiche che ci hanno gettato addosso siamo qui”. Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi aprendo la Leopolda a Firenze.

”Devo chiedere scusa perché l’anno scorso la Leopolda non l’abbiamo fatta per colpa mia perché qualcuno era invidioso e noi abbiamo scelto di non fare polemiche e di non fare la Leopolda. Ormai è una consuetudine cercare di non far fare la Leopolda. Un primo affettuoso ai pm che pensavano che la Leopolda fosse un luogo di malaffare. Dopo anni, dopo le sentenze, abbiamo capito che alla Leopolda si sono sempre rispettare le regole, e alla procura di Firenze che non di sono rispettate le regole” ha proseguito Matteo Renzi

Che ha aggiunto  “saranno elezioni europee nelle quali si misureranno tante idee diverse di Europa. Io questa volta farò un passo avanti e sarò candidato in tutte e cinque le circoscrizioni. La scommessa è andare a votare per un’Europa diversa”.

E ancora “a destra tutti dicono di abbassare le tasse. Berlusconi le mantenne stabili, quando Salvini è stato al governo sono aumentate dello 0,6%. Meloni è più o meno stabile, poi combina qualche guaio con Lollobrigida sull’Irpef agricola. L’unico governo che ha ridotto le tasse del 2,3%, considerando gli 80 euro, è stato il governo Renzi”.

Infine ” un appello  al di là dei colori politici: presidente Meloni, su questa vicenda tocca a te intervenire, porta a casa Ilaria e noi saremo pronti ad applaudirti, ma portala a casa prima possibile, perché non è possibile che i sovranisti ungheresi si prendano gioco di noi”. Lo ha affermato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che ha ospitato alla Leopolda il padre di Ilaria Salis, detenuta a Budapest da 13 mesi.

Un pensiero anche per la piccola Kata, la sua sparizione della piccola Kata a Firenze dice Renzi  è “uno scandalo clamoroso di questa città”.

🎧 Verso la Leopolda, torna l’ipotesi candidatura civica. E Saccardi?

In attesa della prossima Leopolda che si svolgerà nel fine settimana, Matteo Renzi tira fuori l’idea di una lista civica che non veda più Stefania Saccardi candidata e che – pescando a destra e a sinistra – costringerebbe il Pd al ballottaggio e insieme terrebbe la Saccardi alla vice presidenza della Giunta Regionale. Si dice nel frattempo amareggiato dal comportamento del Pd, dopo il riavvicinamento di quest’ultimo al Movimento 5 stelle ed infine annuncia che venerdì sera, proprio all’apertura della Leopolda annuncerà ufficialmente la posizione di Italia Viva.

Il servizio di Raffaele Palumbo

E noi che pensavamo che Italia Viva avesse già una sua candidata, presentata al Teatro Puccini con un grande successo di pubblico e con la certezza di avere un ottimo bacino elettorale. Sì perché Stefania Saccardi non solo ha ottenuto – alle ultime elezioni – un ottimo risultato cittadino, ma è sempre stata rimpianta dalla base del Pd per la sua uscita dal partito e non è mai stata percepita come una partecipante al fedelissimo cerchio magico. Anzi, leale con il leader del suo partito è sempre stata, forse fin troppo, ma ha sempre mantenuto un suo profilo legato alla sua persona ed alla sua storia politica. Ora, accetterà, e non sarebbe la prima volta, di farsi mettere da parte da Renzi dopo aver pubblicamente preso un impegno con gli elettori e le elettrici della città di Firenze? Di certo, resterebbe vice Presidente della Regione. E, di certo, per Renzi con il Pd la rottura è insanabile. E – per il momento – non riusciamo ad immaginare altri nomi forti sostitutivi della Saccardi, a capo di una renziana lista civica, capace di mandare il Pd al ballottaggio. E allora? Cosa accadrà? Non lo scopriremo solo vivendo, come cantava Battisti, ma molto più semplicemente aspettando venerdì sera, quando all’apertura della Leopolda dopo l’assemblea di Italia Viva verrà ufficializzata la posizione di Renzi in materia, Per il resto, siamo ai “se”. E se la Saccardi decidesse di correre da sola con una sua lista civica? E se convincesse Cecilia Del Re, anch’essa uscita dal Pd, ad unire le forze? Allora sì che il Pd avrebbe un contrappeso importante con cui fare i conti. In questo caso, lo scopriremo solo vivendo, ma soltanto per questi cento giorni di campagna elettorale.

🎧 Il voto sardo e le alleanze per Firenze

Il voto sardo e le alleanze per Firenze. Quali ripercussioni potrà avere la vittoria della candidata del M5s e del Pd in Sardegna su altre realtà come quella fiorentina.

Il servizio di Raffaele Palumbo.
 Basterà la vittoria della ex sottosegretaria Todde in Sardegna a spostare equilibri nazionali o locali? Quanto peserà il fatto che la candidatura sia stata proposta dal M5s e fatta digerire da Elly Schlein al suo partito, il Pd? Di sicuro, come si dice da più parti, le dinamiche locali sono appunto locali. Però. C’è un però. La lezione sarda ci dice che con la candidata e l’alleanza giusta la Meloni si può battere. Certo il M5s festeggia. Riesce per la prima volta ad avere una propria Presidente di regione e non era accaduto neanche ai tempi del 33%.  Ma, mentre Franceschini si intesta il merito del successo, dopo questa mossa della Segretaria del Pd, alcuni giudicano “imprescindibile” l’alleanza con il M5s. Ma proviamo a calare questo scenario a Firenze. Fino a ieri il M5s stava al 99% con Montanari e la Del Re. Movimento che ha sempre dichiarato: “mai con Renzi”. Mentre la Del Re ha sempre dichiarato “mai col PD”. Pd che nel frattempo stava lavorando ad una alleanza con Italia Viva. Alleanza mal vista da Sinistra Italiana, alleata con i Verdi del Pd. Uno scenario sardo rimescolerebbe dunque un mazzo di carte già parecchio complesse. Il Pd fiorentino dovrebbe dire addio all’accordo con Renzi, mentre l’associazione “11 agosto” perderebbe un pezzo. E Italia Viva andrebbe avanti per la sua strada con la candidata Stefania Saccardi. Dunque il centro sinistra e la sinistra – non dimentichiamo Dimitrij Palagi – avrebbero almeno quattro candidati e il ballottaggio diventerebbe matematico, oltre a gettare comunque un’ombra anche sul secondo turno. Troppo presto dunque per capire le possibili ripercussioni sarde su Firenze. In ogni caso oggi il Pd festeggia, anche perché esattamente un anno fa, il 27 febbraio del 2023, Elly Schlein vinceva le primarie.

Amministrative: Sinistra Italiana sospende partecipazione a tavoli centrosinistra

“Vogliamo chiarezza su coalizione e Italia Viva, no a  una discussione centrata sul destino di Renzi e suoi dirigenti” affermano in una nota segretaria provinciale di Sinistra Italiana Diana Kapo e il coordinatore cittadino Vincenzo Pizzolo in merito alle Comunali a Firenze.

A forza di ravvivare la fiamma, la patata è diventata davvero bollente:”riteniamo necessario definire subito con chiarezza e in maniera definitiva il profilo e la composizione della coalizione e, per questo motivo, fino a che tali aspetti non saranno definiti, sospendiamo la partecipazione ai tavoli programmatici e di discussione”, qeusto quanto  affermano in una nota la segretaria provinciale di Sinistra Italiana Diana Kapo e il coordinatore cittadino Vincenzo Pizzolo in merito alle Comunali a Firenze.

Sinistra Italiana fa parte della coalizione di centrosinistra che appoggia la candidata a sindaco del Pd Sara Funaro, rispetto al possibile ingresso di Italia Viva nella coalizione.

“Non siamo interessati ad una discussione incentrata sul destino di Italia Viva, di Matteo Renzi e dei suoi dirigenti fiorentini e toscani” dicono Kapo e Pizziolo. Che aggiungono “La nostra posizione è chiara e univoca a livello locale, nei circoli fiorentini, e a livello regionale e nazionale”

” Non possiamo permettere che il chiacchiericcio su questi aspetti sovrasti ancora la discussione sul programma e sulla visione di città da realizzare nei prossimi cinque anni. Questa perdita di tempo mina la credibilità della coalizione e avvantaggia soltanto le destre e chi vuole condannare Firenze all’immobilismo” concludono i due dirigenti di Sinistra Italiana.

Accordo (a Roma) tra Pd e Iv per la corsa fiorentina

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