Si conclude l’Estate Fiorentina 2019, oltre un milione di presenze

Si chiude la kermesse lunga sei mesi ricchi di eventi e con oltre un milione di presenze, l’assessore Sacchi: “Vitalità, qualità ed eterogeneità i tratti distintivi di Firenze”.

Oltre un milione di presenze e oltre un milione di budget per sei mesi di programmazione, 1400 eventi tra musica, danza, teatro, performance e festival, 150 soggetti culturali coinvolti. Questi i numeri principali dell’Estate Fiorentina 2019, la kermesse che si è aperta a maggio scorso e si chiude in questi giorni dopo sei mesi festeggiando con un appuntamento musicale questa sera alla Manifattura Tabacchi.

Numeri, come sottolinea l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, che è stato per cinque anni curatore dell’Estate, “in costante aumento: siamo passati da un budget di 450 mila euro del 2015 con 96 soggetti coinvolti all’investimento record di quest’anno. La nostra Estate è cresciuta in maniera sorprendente con un susseguirsi di stagioni sempre più ricche ed eterogenee, creando un unicum del suo genere a livello nazionale. In questi anni abbiamo in particolare dedicato grande attenzione alle periferie, portando eventi anche nelle piazze e nelle aree meno centrali, ma abbiamo anche ritrovato alcuni luoghi, come la Manifattura Tabacchi, le Cascine o il Forte di Belvedere, animati anche attraverso le produzioni dell’Estate”.

“Ma il successo dell’Estate – prosegue l’assessore – è soprattutto la grande vitalità e qualità delle offerte arrivate dalle tante associazioni, enti e soggetti culturali di cui è ricca Firenze e che hanno concorso alla creazione di un contenitore eterogeneo, stimolante, adatto a tutti i gusti e pubblici, che ha letteralmente invaso la città rendendola ancora più viva e bella”.

“Per questo – conclude – chiudiamo questa edizione con grande orgoglio, consapevoli che da qui sono nate alcune tra le idee più importanti e innovative del paese a livello di festival e di produzione artistica e di aver offerto una programmazione capillare e quotidiana, diffusa e variegata, nell’ottica di una sempre più numerosa partecipazione dei cittadini e dei visitatori alle centinaia di eventi proposti”.

Tra le presenze, da segnalare 180 mila persone per Firenze Rocks, 100 mila per Estate in manifattura, 35 mila per Firenze Jazz Festival, 32 mila per l’Eredità delle donne, 23mila per Musart, 10 mila per i concerti alla Cavea e 13 mila per l’Estate a San Salvi.

Nelle prossime settimane sarà pronto il bando per l’Estate Fiorentina 2020. Per salutare e ringraziare tutti gli operatori è stata organizzata per stasera dalle 18.30 alla Manifattura Tabacchi una festa a ingresso libero alla quale parteciperanno anche il sindaco Dario Nardella e l’assessore Sacchi. Dj set a cura del cantautore Dente.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

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“Super Estate!”, la lunga Estate Fiorentina si chiude con Dente

Si chiama “Super Estate!” ed è la festa di saluto e di ringraziamento della lunga Estate Fiorentina 2019, la kermesse che da maggio per sei mesi ha riempito la città di eventi e manifestazioni: giovedì 24 ottobre, dalle 18.30, le associazioni culturali e quanti hanno collaborato sono invitati all’appuntamento che si svolgerà alla Manifattura Tabacchi.

Saranno presenti per i saluti il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, che per cinque anni è stato curatore dell’Estate. Ospite speciale il cantautore italiano Dente che curerà il dj set.

“Sarà un modo originale per dire grazie ai tantissimi che hanno portato il loro contributo alla realizzazione dell’Estate – afferma l’assessore Sacchi – e per darci appuntamento all’anno prossimo con nuove idee e proposte. L’Estate finisce ma non fermiamo la voglia di fare, di collaborare, di creare nuovi progetti”.

Dente è un cantautore italiano: ha pubblicato 6 album, ha collezionato svariate collaborazioni e vinto numerosi premi. Per la serata proporrà un dj set con musica del repertorio italiano degli anni 50/60, con una playlist che spazia da Rita Pavone ad Adriano Celentano, da Clem Sacco a Mina, da Caterina Caselli alla Equipe 84.

L’ingresso alla serata è libero. L’evento è realizzato in collaborazione con Manifattura Tabacchi.

Il Teatro Puccini diventa proprieta’ del Comune

Il Teatro Puccini è ufficialmente di proprietà del Comune di Firenze. La Commissione cultura è stata ricevuta dalla presidente Cristina Giani Noferi, dal direttore artistico Lorenzo Luzzetti e dalla direttrice Sybille D’Avino. La struttura dispone di 700 posti ed ha nove dipendenti, circa un terzo del personale degli altri teatri a Firenze.

“A seguito dell’accordo con la Manifattura Tabacchi, il teatro Puccini, da qualche giorno è ufficialmente di proprietà del Comune di Firenze”, ha detto Giorgetti. “Una struttura che lo scorso anno ha ospitato ben 202 manifestazioni. Il volume di affari – ha continuato – si aggira intorno al milione di euro e che ha un bilancio in salute. Il 68% delle entrate proviene dagli incassi”.

Il presidente della commissione cultura Fabio Giorgetti ha dichiarato inoltre che verrà sottoscritta una convenzione tra l’associazione che gestisce il teatro Puccini in cui verranno anche decisi i giorni che verranno messi a disposizione dell’amministrazione comunale.

L’associazione che gestisce il Teatro Puccini, nata nel 1992, ha investito negli ultimi anni circa 350.000 euro ed i contributi regionali sono andati a coprire parte di alcuni investimenti. Al teatro vengono elargiti anche fondi provenienti dal Mibact ma, è stato garantito, ci sarà grande attenzione anche da parte dell’amministrazione comunale.

Nyman’s Earthquakes per Firenze Suona Contemporanea2019

Firenze Suona Contemporanea2019 è arrivata all’11esima edizione. E quest’anno il festival ideato dal musicista e visual artist Andrea Cavallari apre con “Nyman’s Earthquakes”, un lavoro di Michael Nyman dedicato ai terremoti che debutta a Firenze in prima mondiale.

Aperto dal 7 al 27 settembre, Firenze Suona Contemporanea2019 offre molte occasioni di respirare aria internazionale.  Sia producendo lavori che portando artisti importanti in vari luoghi della città. Che quest’anno sono la Manifattura Tabacchi, il Museo Novecento, il Museo Marino Marini e il Tepidarium Roster.

Il primo degli artisti del festival è appunto il celebre compositore, musicologo e librettista – e sempre di più anche artista visivo – Michael Nyman. Nyman torna a Firenze , dopo il Warwork visto in Sala d’Arme nel 2016, con “Nyman’s Earthquakes”. Si tratta di un lavoro nuovissimo che sarà visto per la primissima volta alla Manifattura Tabacchi.

Nyman’s Earthquakes è “un viaggio interattivo ed emotivo del compositore attraverso le esperienze drammatiche dei terremoti”, ha detto Andrea Cavallari presentando il nutrito calendario del festival.

 

Si tratta di una istallazione composta da cinque mega schermi allestiti in un grande spazio  all’interno della Manifattura Tabacchi. Mentre sullo schermo centrale scorre un documentario di 55 minuti, su quelli laterali passano immagini random, frammenti dalle selezioni del materiale editato. E il lavoro, ha spiegato Cavallari, è ideato come una partitura, cioè ha una geometria musicale. Naturalmente le immagini sono accompagnate dalla musica di Michael Nyman.

 

“Nyman’s Earthquake” è una coproduzione con Manifattura Tabacchi per il Festival “God is Green”. Tecnico del suono Michele Greco. L’istallazione è visitabile dall’8 al 14 settembre, dalle ore 18 alle ore 24.

E in più, udite udite! Domenica ci sarà un special happening: dalle 10 di mattina Michael Nyman sarà alla Manifattura Tabacchi a creare dal vivo una versione del lavoro per il cinema, cioè a uno schermo, versione che sarà poi presentata al Milano Film Festival per il decimo anniversario del terremoto dell’Aquila. Un’occasione fantastica per vedere dal vivo come lavora il grande Michael Nyman. E siamo tutti invitati.

Dulcis in fundo: sabato 8 settembre alle 18.30 alla Manifattura Tabacchi inaugura anche una scultura dell’artista americana Nancy Burson, dal titolo “DNA Has No Color”; e una istallazione acustica visiva di Andrea Cavallari dal bellissimo titolo “Culture should be our DNA”.

Firenze Suona Contemporanea2019 offre tanti altri incontri: consultate il programma. Info qui.

Margherita Abbozzo

 

 

 

 

 

“God is green” festival dedicato alla sostenibilità e al futuro alla Manifattura

Otto giorni per cambiare prospettiva sul rapporto Uomo – Natura: 7 – 14 settembre la seconda edizione di “God is Green” che colora la Manifattura Tabacchi di verde, in un caleidoscopio di esperienze rivolte a un pubblico trasversale curioso di approfondire ed esplorare le tematiche legate all’ambiente e la nostra relazione con il pianeta.

Video arte, installazioni, performance, concerti, market, talk e proiezioni cinematografiche contribuiscono a un programma che parla alle famiglie, alle generazioni future, alle istituzioni e alle imprese. Attività, mostre e laboratori, a ingresso libero, visitabili tra il cortile della Ciminiera e B9, il nuovo spazio dedicato alla cultura contemporanea di Manifattura Tabacchi

Tra i protagonisti del festival Michael Nyman, uno dei più grandi compositori viventi, maestro del minimalismo musicale. L’autore di alcune tra le più riconoscibili colonne sonore cinematografiche – tra cui Lezioni di Piano (1993), Gattaca (1997), Wonderland (1999) – presenta a Firenze in anteprima mondiale l’opera Nyman’s Earthquakes, video installazione che sarà sonorizzata live dallo stesso Nyman la sera del 7 settembre alle 21:30 (biglietti disponibili dalle ore 19 presso la biglietteria di Manifattura Tabacchi o in prevendita su TicketOne). L’evento è in co-produzione con Firenze Suona Contemporanea, manifestazione internazionale dedicata alla musica del Novecento e contemporanea coniugata all’arte visiva.

L’arte è uno dei canali privilegiati di God is Green, per rileggere il rapporto tra uomo e natura: tre spazi espositivi – Human, Earth e Starway – compongono l’inedita mostra Art on Earth, in un percorso che inizia nel piano seminterrato e attraversa gli edifici B8 e B9 di Manifattura Tabacchi. Un excursus da una dimensione introspettiva fino ai confini dell’universo, partendo dalle opere scultoree DNA has no Colordi Nancy Burson e Culture should be our DNA di Andrea Cavallari, alle video installazioni di Nyman che ampliano il campo visivo verso una visione globale. Il viaggio prosegue attraversando le profondità degli oceani con l’opera di Giovanni Vetere, Colonizing the ocean is not an easy task, per raggiungere Tokyo Aruku di Andrea Cavallari fino alle immagini aeree di Matteo Pasin in Weltanschauung – il mondo come volontà di rappresentazione. L’ultima tappa guarda da lontano la Terra, come fosse un’entità aliena: è il video Zoom out from Garching to the Universe della European Southern Observatory, un estratto di immagini satellitari che parlano dell’universo e delle sue dimensioni, difficili anche solo da pensare. Gli spazi espositivi saranno aperti da sabato 7 settembre a sabato 14 settembre con orario 18-24, l’opera di Nyman sarà visitabile gratuitamente da domenica 8 settembre.

Ampio spazio anche al cinema e al dibattito, nella sezione Talks & Movies: sei incontri con big dal mondo della scienza e cinque pellicole selezionate da Fondazione Stensen, per riflettere su scenari e possibilità future, in un presente in cui i cambiamenti climatici, la sovrappopolazione e l’esaurirsi delle risorse sono all’ordine del giorno, con la rassegna Il futuro che vorrei – storie e visioni di fantascienza possibile (talk dal 9 al 13 settembre, ore 19.30; proiezioni dal 9 al 12 settembre, ore 21.30).

Con il talk Art on Earth, la bellezza negli occhi di chi guarda (9 settembre) Andrea Cavallari, Nancy Burson e Giovanni Vetere, moderati da Sergio Risaliti, direttore Museo Novecento Firenze e curatore Residenze d’Artista di Manifattura Tabacchi, approfondiranno l’importanza della bellezza e dell’arte nella comprensione delle sfide che i fenomeni antropologici, biologici e ambientali. Architettura e ruolo delle piante nelle nostre città e nelle nostre case saranno protagonisti dello speech Le piante come co-workers (10 settembre) con il Professor Stefano Mancuso, tra i più autorevoli nomi della neurobiologia vegetale, che ha progettato per gli spazi di Manifattura Tabacchi il primo prototipo dell’innovativa Fabbrica dell’Aria, dispositivo sperimentale che assolve naturalmente il compito di purificare l’ambiente interno di B9. E ancora, focus sul cibo, con una particolare attenzione alle avanguardie e all’innovazione, nel talk Cibo del futuro e futuro del cibo – proteine innovazione e sicurezza alimentare (11 settembre) introdotto da Sara Roversi, founder del Future Food Institute. Alla fine del talk seguirà Future Food Tasting a cura di José De La Rosa Moròn, biologo gastronomico del Food Alchemist Lab del Future Food Institute. Una degustazione per sensibilizzare sulla lotta agli sprechi alimentari, basandosi su biodiversità e riciclo, grazie a innovative tecniche di preparazione culinaria, come la fermentazione e la stampa 3D. Non mancano le riflessioni sul cambiamento climatico trattate nel talk Glocal Warming (12 settembre) in collaborazione con Green Apes, un dialogo interattivo per fare il punto sulla situazione globale e approfondire possibili linee di azione e soluzioni proposte sul nostro territorio. Ancora in tema food curiosità storiche e scientifiche sul pomodoro nel workshop Tomatology. La strana storia del vegetale più famoso al mondo con l’intervento di Sara Filippi Plotegher, autrice del graphic novel Tomatology. Approfondimenti agroalimentari nel workshop La filiera locale del luppolo, tra sostenibilità e ricerca con degustazione di birre artigianali a cura di BVS – Birrificio Valdarno Superiore. Per concludere, il workshop olfattivo in collaborazione con Pitti Fragranze, Being Landscape: riconnettersi con la natura attraverso l’olfatto, a cura di Bravanariz (13 settembre).

Sabato 7 e domenica 8 settembre arriva in Manifattura, per la prima volta a Firenze, Il Mercantile con una mostra mercato che comprende la migliore selezione handmade e vintage dalla Toscana e da tutta Italia. In esposizione artigiani, illustratori, makers, designer e amanti del vintage, accuratamente selezionati. E ancora, laboratori gratuiti e aperti a tutti: da Linocut per imparare a incidere su linoleum (7 settembre) a Matrici a rilievo dedicato ai bambini, per l’incisione su stoffa (8 settembre) per finire con Terrarium, che mette a punto mini-ecosistemi in contenitori di vetro, in collaborazione con Sottobosco (8 settembre).

Infine, ancora musica con Plants Dub performance dal vivo che connette musica elettronica e ricerche di bioacustica. Attraverso campionamenti e sintetizzatori, Maria Teresa Santoro, storica dell’arte e lighting designer, e il dj Francesco Andriani De Vito, in arte Dubin, creeranno una vera e propria comunicazione inter-specie realizzando uno scambio sonoro uomo-pianta in piena regola (7 settembre). In programma, grazie a una partnership tra Lungarno e il Mercantile, PLANTASIA (8 settembre). Il concerto, ispirato alle composizioni elettroniche all’avanguardia dedicate alle piante e alla natura dell’album Mother Earth’s Plantasia di Mort Garson (1976), è portato in scena dai musicisti Sebastiano de Gennaro ed Enrico Gabrielli, co-founder dell’etichetta 19’40’’, insieme a Damiano Afrifa e Luisa Santacesaria.

Ad esplorare il linguaggio della musica e delle arti performative saranno anche i Deproducers, collettivo di musicisti Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci, Riccardo Sinigallia, nato per realizzare musica per conferenze scientifiche, interpretando la scienza come poesia (14 settembre). Dopo Botanica, spettacolo prodotto in collaborazione con Stefano Mancuso in scena lo scorso anno in Manifattura Tabacchi, in questa seconda edizione di God is Green i Deproducers portano DNA, progetto realizzato con AIRC e l’apporto del filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e la consulenza scientifica del professore e ricercatore Pier Paolo Di Fiore. Uno spettacolo appassionante che offre al pubblico un’esperienza immersiva, fatta di brani musicali inediti e immagini suggestive, da vivere all’interno di una cornice scenografica costruita per l’occasione. DNA ripercorre la storia che accomuna ogni essere umano, dalla formazione delle prime cellule alla comparsa dell’Homo sapiens, fino alle nuove conquiste della genetica. DNA è un viaggio in teatro alla scoperta del valore della ricerca scientifica, sia come strumento fondamentale contro il cancro, sia come metafora del processo di miglioramento di sè stessi attraverso la conoscenza.

Da lunedì 9 a giovedì 12 alle ore 19 sarà inoltre possibile prendere parte a uno dei Grand Tour in bicicletta alla scoperta di storie, personalità e angoli sconosciuti dei quartieri attorno alla Manifattura Tabacchi: Puccini, San Iacopino, Isolotto e Novoli.

Spazio anche ai piccoli, con Green Card, memory game con carte in maxi formato dedicato alle famiglie e ai bambini dai 6 ai 13 anni. Realizzato in collaborazione con Scienza in Fabula, il gioco si svolge negli spazi di Manifattura, tra l’orto esterno e la Fabbrica dell’Aria, con l’obiettivo di esplorare l’intelligenza degli organismi vegetali, in grado di realizzare architetture ottimizzate e smart (10, 11 e 12 settembre).

Tutti gli eventi sono a ingresso libero ad eccezione della performance live di Michael Nyman sabato 7 settembre  INFO

Weekend Manifattura Tabacchi: da CO2.0 al Tour Didascalico di MI AMI

Sfide a colpi di versi, musica indipendente, arte digitale e concerti in realtà aumentata: è il weekend di B9, il nuovo spazio dedicato alla cultura contemporanea di Manifattura Tabacchi. Sabato 31 e domenica 1 settembre in programma “CO2.0”, festival di poesia performativa che trasformerà Firenze in un centro di oralità 2.0, e il “Tour Didascalico” targato MI AMI, uno dei principali eventi dedicati alla musica indipendente italiana.

Il Tour Didascalico partirà da Manifattura Tabacchi per poi toccare la Calabria, Roma e Milano, con l’obiettivo di promuovere il nuovo sound italiano. Dalle ore 23 sul palco si alterneranno i tre artisti selezionati: Montag, cantautore bergamasco con un live d’atmosfera lo-fi; i fiorentini Tonno, tra rabbia punk e pezzi da cantare a squarciagola, e l’ironico ed esplosivo pop dei milanesi Tropea. L’evento è a cura di Rockit e Better Days, con il sostegno di Nastro Azzurro.

Che valore sociale può avere oggi l’atto poetico? Quali strade per il futuro dell’oralità? Quali forme d’arte possono continuare a rappresentare la poesia in un presente iperstimolante? Queste le domande che verranno poste nel corso della due giorni del CO2.0 Festival, curato dal collettivo fiorentino di poesia e arti performative Fumofonico, che esplorerà la parola e la lirica attraverso i linguaggi del contemporaneo, tra musica, arti visive e performance.

Il festival si aprirà sabato alle ore 16 con La poesia ad alta voce, laboratorio sul rapporto tra musica e voce tenuto da Rosaria Lo Russo, poeta, performer e traduttrice storica di Anne Sexton. Sempre a partire dalle ore 16 apre al pubblico The indiscreet charm of intransitiveness, esposizione a cura di Nicolò Gugliuzza, poeta performer e artista visivo di stanza a Torino, che esplora la transitorietà del presente attraverso la glitch art, forma d’arte che scompone immagini digitali e le ricostruisce producendo una sorta di mosaico virtuale con una semantica totalmente nuova. La mostra sarà visitabile fino al 6 settembre.

Dalle ore 20 Talk! Poetry Slam, panoramica sulle esperienze italiane con poeti-performer, artisti e collettivi. Alle ore 21.30, sei tra i migliori “slammer” nazionali si sfideranno attraverso i testi di alcuni degli autori della tradizione poetica italiana, nel primo Poetry Slam d’autore a cura di Fumofonico e Zoopalco. Secondo le regole internazionali del Poetry Slam, il vincitore viene decretato da una giuria popolare scelta dal pubblico.

Domenica 1° settembre, la seconda giornata di festival si apre nel segno della contaminazione culturale tra differenti linguaggi. Alle ore 16 Dome Bulfaro, tra i più attivi e riconosciuti performer letterari italiani, conduce Diventare poesia, laboratorio per imparare a gestire il corpo e diventare poesia vivente (sold out). Alle ore 20 spazio al Talk! Poesia Multimediale con un focus sul Premio Alberto Dubito, riconoscimento che celebra le forme di incontro tra poesia ad alta voce (spoken word, poetry slam) e poesia con musica (spoken music, rap, cantautorato). Interverranno Dr. Sospè – moniker di Davide Tantulli, produttore e organizzatore del premio – insieme a Rosaria Lo Russo e i vincitori dell’edizione 2018, Mezzopalco.

La serata prosegue alle ore 21.30 con lo spettacolo-concerto di poesia performativa e le percussioni Diossido di Cromo, produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo, firmata da Matteo di Genova e Marco Crivelli, vincitori dell’edizione 2017 del Premio Dubito. Alle ore 23 va in scena il set di musica elettronica, parole e illustrazioni in realtà virtuale di Uochi Toki, progetto ibrido tra rap e sperimentazione attivo da venti anni nel panorama indipendente italiano ed europeo. Durante il live, il duo piemontese utilizzerà un software che permette al disegno nello spazio virtuale 3D di interagire dal vivo con il suono, creando effetti sincronizzati a tempo con i beat.

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