Sindaco Grosseto, ammaina bandiera Europa dal Comune

Grosseto, il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna stamani ha tolto dal Comune la bandiera dell’Unione Europea, un gesto il suo “di protesta simbolico”.

“Ripiego delicatamente la bandiera europea, ha detto il sindaco – sempre con alto rispetto istituzionale, in attesa di un futuro migliore in cui nuovamente mi sentirò parte integrante di questa Comunità che ad oggi mi ha profondamente deluso nella gestione dell’emergenza Covid 19”.

“In un momento in cui l’Italia crolla sotto la maledizione del virus – ha aggiunto il sindaco, che guida una giunta di centrodestra – mi sento profondamente abbandonato da questa Europa che non dà risposte, che non ci viene incontro e che sembra ignorare il problema nel quale il Paese Italia sia sprofondato oggi. Oltre al gravissimo problema sanitario si parla del 70% del tessuto produttivo nazionale che non rialzerà la testa. 100 miliardi al mese di perdita secondo le stime di Confindustria. Un danno congiunturale apocalittico”.

Il sindaco ha poi osservato “un minuto di silenzio per le vittime del Covid-19 con bandiera Italiana a lutto nella speranza di poter presto issare nuovamente la bandiera Europea”.

Medico guarisce dal Coronavirus e torna in corsia

Grosseto, un medico guarisce dal coronavirus e da lunedì tornerà al lavoro, è Morando Grechi, direttore del Dipartimento di diagnostica per immagini e medicina di laboratorio della Asl Toscana sud est, professionista molto conosciuto in Asl e in Toscana.

Da oggi il medico è stato dichiarato ufficialmente guarito e da lunedì tornerà in reparto. “Ho fatto il tampone il 12 marzo su indicazione della direzione ospedaliera – racconta il dottor Grechi – Ero stato a contatto diretto con un caso poi risultato positivo al Covid e l’azienda stessa si è preoccupata di farmi fare tutti gli approfondimenti del caso per evitare che il virus si potesse diffondere”.

Grechi racconta l’esperienza diretta della quarantena, di quanto gli effetti del virus lo abbiano sì condizionato, ma non tanto da non consentirgli di lavorare anche dall’isolamento. “Non ho avuto febbre, né insufficienza respiratoria – spiega – I sintomi che mi hanno accompagnato sono stati rinite e mal di gola, nella fase più acuta molta spossatezza, astenia e dolori al petto” ma “ho partecipato alle videoconferenze ed ho continuato a seguire il lavoro del Dipartimento tramite il telefono e le chat, pur restando in isolamento”.

Lunedì, dopo la doppia conferma della negatività al Covid-19, tornerà ufficialmente in reparto. “Ho potuto verificare direttamente, mio malgrado dal punto di vista del paziente, quanto il sistema aziendale di tutela, prevenzione e contenimento da coronavirus funzioni – prosegue il medico – Sono testimone diretto del servizio eccellente che svolge l’Asl e in particolare i colleghi dell’Igiene pubblica. Sono stati veloci nel ricostruire la catena epidemiologica e rapidi a disporre l’isolamento mio e dei miei contatti più stretti. Hanno monitorato quotidianamente le mie condizioni cliniche, con due telefonate al giorno, fino alla mia completa remissione”.

Coronavirus, calano contagi tra Arezzo, Siena e Grosseto: 6 nuovi positivi (ieri erano 14)

Sono sei i casi positivi al coronavirus registrati da ieri a oggi tra le province di Arezzo, Siena e Grosseto. Lo rende noto la Asl Toscana Sud Est a cui fanno riferimento le tre province. Ieri, alla stessa ora, si erano registrati 14 casi di positività. 

Tra i nuovi casi uno è ad Arezzo – una donna di 61 anni -, due sono a Grosseto – un 79enne e un 33enne, entrambi a casa in sorveglianza attiva domiciliare -, tre in provincia di Siena: si tratta di una 72enne e di una 22enne di Chiusi, tutte e due in sorveglianza attiva domiciliare e un uomo di 62 anni di Poggibonsi, anche lui in sorveglianza attiva domiciliare

Intanto, un allievo agente di polizia penitenziaria in tirocinio a Sollicciano è risultato positivo al coronavirus”. E’ quanto fa sapere il direttore del carcere fiorentino, Fabio Prestopino. “L’episodio risale a ieri sera – afferma – non appena ha avuto febbre è stato messo in isolamento e non ha incontrato più nessuno”.
“Ora – precisa – attendiamo indicazioni dalle autorità sanitarie”. Stamani Prestopino ha incontrato una rappresentanza dei detenuti per comunicare la notizia. “Si è parlato tranquillamente – precisa -, per cui non sono certo che sia stato questo il motivo della protesta di oggi”. Stamani alcuni detenuti hanno bruciato alcuni oggetti all’interno del carcere, ma la protesta è poi rientrata.

Secondo quanto spiegato inoltre dal direttore del carcere, l’allievo non aveva incarichi operativi ma di osservazione. Incarichi che avrebbe svolto in varie sezioni pertanto, si evidenzia, diventa molto difficile ricostruire se abbia avuto eventuali contatti ravvicinati coi detenuti.
“Abbiamo dato la notizia ai detenuti insieme ai dirigenti della sanità penitenziaria – spiega Prestopino – in modo da fornire rassicurazioni”.
Questa mattina nel carcere è scoppiata una protesta, poi contenuta senza che nessuna persona rimanesse ferita, che ha coinvolto quattro degli otto passeggi del reparto giudiziario, dove alcuni detenuti hanno bruciato lenzuola, sedie e tavoli in resina. Infine, non è chiaro, spiega il direttore di Sollicciano, se l’episodio sia scaturito per la diffusione della notizia della positività dell’allievo agente.

Si chiama ‘C siamo’ ed è il gruppo aperto su Facebook dalla Asl Toscana Sud Est per coloro che sono in isolamento a causa del coronavirus. Nello spazio potranno esser chiesti chiarimenti a medici e professionisti della sanità.
“L’azienda sanitaria in collaborazione con il Comitato di partecipazione, ha deciso direttamente sulla sua pagina Facebook, per le persone in isolamento domiciliare sul territorio della Ausl Toscana sud est, di dare la possibilità di iscriversi al gruppo chiuso C Siamo – spiega la Asl -. Da qui si potranno rivolgere domande, esporre perplessità e curiosità direttamente a professionisti aziendali che si sono messi a disposizione volontariamente (esperti della prevenzione, infettivologi, psicologi, psicoterapeuti)”.

“Registriamo una media di 25 casi positivi al giorno sul territorio di nostra competenza”. Lo ha detto il direttore generale dell’Asl Toscana Nord ovest, Maria Letizia Casani, nel corso di una conferenza stampa in diretta facebook.
La manager ha anche sottolineato che “i medici di base e di medicina generale devono fare i conti con la grave carenza dei dispositivi di protezione che esiste a livello nazionale, anche perché l’industria non era preparata a un’emergenza così grande e improvvisa, e dunque l’approvvigionamento delle forniture va a rilento”. “E’ anche per questo – ha concluso – che nei nostri ospedali forniamo le mascherine, i guanti e gli altri dispositivi di sicurezza con molta parsimonia. Ai medici di medicina generale è stata data una prima fornitura minima che sicuramente è insufficiente. Per casi di emergenza possono andare a prenderli nei pronto soccorso, ma sono consapevole che devono essere supportati in questa richiesta”

Coronavirus: 14 nuovi casi tra Grosseto, Arezzo e Siena

Sono in totale 14 i nuovi casi di coronavirus (Covid-19), tra cui una tredicenne, registrati tra le province di Grosseto, Arezzo e Siena da ieri, nell’area territoriale che fa capo all’Azienda sanitaria Toscana sud est.

Nel capoluogo maremmano 5 i positivi al coronavirus: una 63enne residente a Sarteano (Siena) ricoverata all’ospedale di Grosseto e poi tre donne, una 42enne di Grosseto, una 65enne di Follonica e una 41enne di Marina di Grosseto a casa così come un 61enne di Montenero D’Orcia, frazione di Castel del Piano.
A Siena e provincia 4 i positivi: una tredicenne e uomo e una donna di 44 anni, tutti di Chiusi e a casa, contatti stretti di un caso già noto e un 65enne di Monteriggioni, attualmente presso il domicilio in sorveglianza attiva, contatto stretto di un caso già noto.
Cinque i positivi ad Arezzo e provincia: sono un 56enne di Sansepolcro, un 37enne e una 33enne di Loro Ciuffenna, e un 57enne di Arezzo, tutti a casa, contatti stretti casi già noti, e una donna di 92 anni di Arezzo, ora ricoverata a malattie infettive. L’anziana, è stato spiegato, inizialmente era nel reparto di osservazione breve: i sanitari che hanno avuto contatti con lei indossavano comunque le protezioni, motivo per cui è scattata la sanificazione dei locali ma non l’isolamento del personale. In isolamento precauzionale invece la figlia che l’ha assistita anche se era protetta.

Violenza di genere, martedì l’assegnazione del premio “Carta di Viareggio”

Si terrà martedì 25 febbraio la premiazione del concorso “Carta di Viareggio” promosso dalla Regione Toscana e rivolto ai licei artistici e agli istituti tecnici e professionali con indirizzo grafico o di design al fine di valorizzare, attraverso la produzione di elaborati grafici originali, i valori etici, pedagogici e sociali utili al contrasto della violenza di genere.

L’appuntamento è alle ore 11 presso l’Hotel Palace di Viareggio con gli studenti degli Istituti Superiori d’Istruzione Sandro Pertini di Lucca, Artemisia Gentileschi di Massa, don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta e Luciano Bianciardi di Grosseto. I tre migliori elaborati saranno premiati rispettivamente con 7.000, 5.000 e 3.000 euro, risorse stanziate dalla Regione a favore degli istituti vincitori.

Alla premiazione sarà presente l’assessora all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, la consigliera di parità Maria Grazia Maestrelli e i rappresentanti dell’Ufficio scolastico per la Toscana e dell’Agenzia per le attività di informazione degli organi di governo della Regione.

Il concorso è incluso tra le buone pratiche di alleanza formativa tra la scuola e il contesto sociale produttivo ed economico del territorio e si inserisce nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) degli istituti partecipanti. L’obiettivo dell’iniziativa è anche quello di destinare gli elaborati dei vincitori – nella forma di supporti didattici – agli alunni delle scuole primarie al fine di sensibilizzarli al tema della violenza di genere e al contrasto degli stereotipi.

Grosseto, ‘hackerano’ registro classe per cancellare assenze: 10 indagati

Pensavano di fare una ‘bravata’, violando con un ‘trojan’ – il dispositivo usato anche per le intercettazioni – i computer dei professori della loro scuola di Grosseto, per cancellare le assenze dal registro elettronico di classe. Ma ora 10 liceali, tutti minorenni all’epoca dei fatti, rischiano da 1 a 4 anni di reclusione.

Come riporta ‘Il Tirreno’, il pm della procura presso il tribunale dei minori di Firenze, Filippo Focardi ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a 10 studenti imputati, a vario titolo, di accesso abusivo a sistemi informatici, falsità materiale in atti pubblici, danneggiamento di banche dati dello Stato. Tra loro c’è anche una ragazza.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia postale di Grosseto, due degli indagati, molto abili con l’informatica, avevano insinuato un ‘trojan’ nei computer della scuola, riuscendo a visualizzare le password dei docenti. Così hanno avuto accesso al registro elettronico. Gli altri amici, tra gli indagati, hanno chiesto di cancellare le assenze non giustificate, prima che partisse la segnalazione ai genitori.

Qualcuno di loro pare fosse a rischio bocciatura. E’ stato il preside ad accorgersi dell’intrusione a fine marzo 2019 e quindi, a far partire l’indagine. La polizia postale li ha interrogati tutti, arrivando a distinguere chi ha ‘hackerato’ il computer della scuola e chi ha ‘solo’ usufruito dell’accesso illegale al registro dei professori.

 

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