🎧 Firenze, salta accordo PD/M5S in vista delle amministrative

M5S  presenterà come candidato  sindaco, Lorenzo Masi, ex consigliere comunale,  e poi al ballottaggio si vedrà.

Questo matrimonio nn s’ha da fare, per parafrasare un noto passaggio letterario. E, potremmo aggiungere compulsando invece  la cinematografia, il movimento 5 stelle balla da solo. A Firenze la  sospirata, agognata, ma anche osteggiata, unione tra PD e grillini svanisce dunque  all’ultima curva, quando già  si intravedeva il traguardo. Il movimento presenterà come candidato  sindaco, Lorenzo Masi, ex consigliere comunale M5S,  e poi al ballottaggio si vedrà.

Che l’accordo nn fosse cosa semplice lo si sapeva. Che fosse cosa probabilmente utile, anche. Alla fine hanno vinto i veti. Compreso, forse, anche quello esterno, non sappiamo se implicito,  di Renzi, con cui il PD al ballottaggio, ormai dato per certo,  dovrà comunque fare i conti. E poi gli ultimi screzi, sulla Puglia ad esempio, e le ultime prove elettorali, la Basilicata su tutte, non hanno certamente giovato all’accordo tra Pd e M5S.

Meglio divisi. Il tema a questo punto é  chi ci.perde e chi ci guadagna? Quanto vale cioé il Movimento 5 stelle da solo? E quanto averbbe portato alla coalizione di centrosinstra? Qui le teorie sono diverse. I beniformati palano  di un 2% fuori e qualcosa meno dentro.  Se fosse così in effetti dal punto di vista numerico la differenza sarebbe poca. Rimane quella politica, che ci dice di un percorso ancora lungo, anche a livello nazionale, per celebrare quell’unione tra Pd e M5S, che  l’arrivo di Schlein sulla plancia di comando del partito democratico sembrava prefigurare.

A Firenze nulla di fatto. E non è una piazza secondaria. Anche se Masi, a differenza del capogruppo De Blasi, ha sempre spinto per un accordo con i dem, laddove il secondo ha lavorato per l’intesa, poi saltata anch’essa, con Montanari. Chi avrà avuto ragione?  Il responso alle urne, come è giusto che sia

Conte: Noferi ha sbagliato, ma basta attacchi strumentali

Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in visita all’Aquila per la campagna elettorale per le elezioni regionali abruzzesi del 10 marzo prossimo nell’affrontare il caso dello scontro tra gli studenti pisani e la polizia in una manifestazione nei giorni scorsi.

“La nostra consigliera regionale Toscana ha detto delle parole assolutamente sbagliate, e si è subito scusata. Molte forze di maggioranza ne hanno approfittato per attaccare la nostra consigliera che si è scusata e ha sbagliato perché noi non permettiamo a nessuno di dire che si possa sputare sulle forze dell’ordine”. Lo ha detto il leader del M5S, Giuseppe Conte, in visita all’Aquila per la campagna elettorale per le elezioni regionali abruzzesi del 10 marzo prossimo nell’affrontare il caso dello scontro tra gli studenti pisani e la polizia in una manifestazione nei giorni scorsi.

“Ma -ha aggiunto Conte-  alla Meloni dico, perché non cogli le l’occasione per censurare invece il vice ministro Bignami quando ci sono stati gli eventi delle famiglie alluvionate, che volevano semplicemente, molto compostamente e garbatamente testimoniare la loro sofferenza per il ritardo negli aiuti, e il viceministro Bignami, quello che si sollazza nei ritagli di tempo con la divisa nazista, gli ha dato degli incompetenti perché devono zittire, le forze dell’ordine, le famiglie alluvionate che protestavano”.

“Quindi se siamo con le forze dell’ordine dobbiamo esserci sempre. Poi ovviamente le forze dell’ordine se c’è qualcuno che sbaglia e qui sicuramente con gli studenti pisani ci sono state reazioni eccessive e violente non possiamo permetterle, e non bisogna accettarle, e fare verifiche, come ha detto di voler fare Piantedosi” ha concluso Conte.

Toscana:  ‘Governo faccia chiarezza su cariche Polizia a Pisa”, consiglio vota mozione

L’atto sui fatti di Pisa è stato approvato a maggioranza. Polemica sulle parole della consigliera Noferi (M5S): le forze dell’ordine avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati”.

Il consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza una mozione sottoscritta dai capigruppo di Iv, Pd e M5s che “esprime ferma condanna per il grave atto accaduto” a Pisa  e impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo e del Ministero dell’Interno affinché sia fatta in tempi rapidi chiarezza”.  L’atto spiega che il 23 febbraio a Pisa e Firenze “gruppi di manifestanti, in gran parte minorenni, venivano improvvisamente fatti oggetto di cariche con manganelli”.

L’atto esprime anche “vicinanza a quegli studenti che manifestavano pacificamente” e alle forze dell’ordine che sono state oggetto “di insulti, minacce, sputi e provocazioni in particolar modo da elementi esterni alla comunità studentesca pur presenti nel corteo” di Pisa.

Respinta invece dall’aula la mozione presentata dal centrodestra (Fdi, Lega e Fi) che puntava a impegnare la Giunta a “riaffermare che fondamento della democrazia è prima di tutto il rispetto delle regole per tutti gli attori della vita pubblica” e a “ribadire il diritto a manifestare le proprie idee per tutti” “all’interno di una cornice di legalità”.

Durante il dibattito la consigliera M5s, Silvia Noferi, ha detto che le forze dell’ordine “avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati. C’è una bella differenza fra uno sputo e una manganellata”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli (Iv) è intervenuto per richiamare Noferi. “Lei ha detto che ‘gli sputi se li sono meritati’ e ritengo queste parole sconvenienti e pongo l’iscrizione del richiamo nel processo verbale della seduta”. Noferi si è poi scusata con le forze dell’ordine precisando che “ho usato parole sbagliate”, per dire che “probabilmente gli sputi dei ragazzi sono stati una reazione alle manganellate”.

“Le parole pronunciate in Aula dalla consigliera regionale Silvia Noferi sono semplicemente vergognose. Una serie di contumelie inaccettabili esternate dell’esponente M5S nei confronti delle Forze dell’ordine che alimentano gli scontri, in un momento in cui arriva da più parti il richiamo alla distensione e alla necessità di recuperare un clima civile. Sui fatti di Pisa occorrono serietà ed equilibrio, non il parossismo di chi sa solo rivolgere offese indegne a tutti gli agenti che rischiano la vita ogni giorno per proteggere i cittadini” hanno commentato n una nota congiunta la deputata di Forza Italia eletta in Toscana Chiara Tenerini e il capogruppo in Regione del partito azzurro Marco Stella.

Che aggiungono “ancora una volta i grillini dimostrano la totale mancanza di senso delle istituzioni. È scandaloso che non sia arrivata neanche una parola da Giuseppe Conte o da Irene Galletti per biasimare chi del loro partito afferma in Consiglio regionale che gli sputi agli agenti siano meritati. Chiediamo a tutte le forze politiche, a partire dal Pd e dallo stesso M5S, di condannare in maniera unanime e di prendere le distanze da questi attacchi gravissimi che delegittimano le Forze dell’ordine e fomentano solo l’odio e la tensione sociale”.

Opera antifascista esposta al Michelangiolo a seguito dell’aggressione

Firenze, un’opera calligraphy art che raffigura i volti di Piero Calamandrei e dei fratelli Rosselli è stata regalata ai ragazzi del liceo

A seguito dell’aggressione fatta agli studenti da parte dei militanti di Casaggì fuori al liceo Michelangiolo a febbraio, Firenze si è messa in marcia in un corteo antifascista che è avvenuto sabato. Durante la manifestazione un’opera realizzata in calligraphy art da Francesca Grosso rappresentante i volti di Piero Calamandrei, Maria Enriques Agnoletti e dei fratelli Carlo e Nello Rosselli è stata consegnata ai rappresentati d’istituto per la sua esposizione.

L’associazione promotrice dell’iniziativa e dell’opera dal titolo “Ora e sempre” è InOltre Alternativa Progressista. Diverse personalità di spicco quali Elly Schlein, Maurizio Landini, Giuseppe Conte, Nicola Zingaretti, Peppe Provenzano, Roberto Speranza e Laura Boldrini hanno scelto di farsi fotografare insieme all’opera come segno di sostegno a ciò che voleva essere trasmesso, vale a dire un antifascismo che perdura nel tempo.

All’interno della rappresentazione artistica di Calamandrei, Agnoletti e Rosselli è composta dalle parole del discorso fatto da Calamandrei ai giovani di Milano sulla Costituzione e dall’Epigrafe rivolta al camerata Kesserling.

Dopo il corteo l’associazione InOltre ha consegnato l’opera ai rappresentanti di istituto del liceo che nei prossimi giorni faranno richiesta alla preside per esporla in via permanente nel corridoio principale dell’istituto. “Di fronte alle aggressioni – ha detto Giordano Bozzanca presidente di InOltre – abbiamo sentito, in una data come il 4 marzo, in cui ebbe inizio il progetto di Costituzione dell’Assemblea dei 75 di rispondere e condannare la violenza neofascista cercando di elevare il dibattito anche sui valori costituzionali attraverso l’arte”.

 

M5S: in Toscana i capolista saranno Licheri e Ricciardi

Licheri e Ricciardi, parlamentari uscenti, facevano parte del ‘listino’ prioritario di 15 nomi indicati dal presidente del Movimento, Giuseppe Conte; Licheri, oltre che in Toscana, è capolista anche del collegio plurinominale della Sardegna per il Senato.

Dopo le parlamentarie -divise in due fasi: la presentazione e la votazione avvenuta il 16 agosto- M5S  ha scelto i candidati per le prossime elezioni politiche del 25 settembre. In Toscana per il Movimento 5 Stelle Ettore Licheri sarà capolista per il collegio plurinominale del Senato, mentre Riccardo Ricciardi, massese, sarà capolista per i collegi plurinominali Toscana 1 e Toscana 2 della Camera. Andrea Quartini è invece il capolista per il collegio plurinominale Toscana 3.

Questi i nomi comunicati ora dal M5s in seguito alle votazioni del 16 agosto. Licheri e Ricciardi, parlamentari uscenti, facevano parte del ‘listino’ prioritario di 15 nomi indicati dal presidente del Movimento, Giuseppe Conte; Licheri,  è capolista anche del collegio plurinominale della Sardegna per il Senato.

Il fiorentino Quartini, 62 anni, è stato consigliere regionale in Toscana dal 2015 al 2020, ed è stato il secondo più votato dagli iscritti del M5s il 16 agosto per la Camera. Al Senato Licheri è seguito da Manuela Bellandi (502 voti), Gianluca Ferrara (1216 voti) e Donella Bonciani (486 voti).

Ricciardi nel collegio Toscana 1 è seguito da Chiara Bartalini (356 voti), Maurizio Gori (128 voti) e Fiammetta Barbara Tavosanis (181 voti); nel collegio Toscana 2 è seguito da Stella Sorgente (489 voti), Luca Migliorino (666 voti) e Flavia Serena Sandoiu (102 voti). Nel collegio Toscana 3 Quartini è seguito da Francesca Censini (267 voti), Luca Lauricella (122 voti) e Aurora Bartoli (257 voti). (ANSA).

Renzi: chi vota Pd vota per Fratoianni

Lo ha detto il leader Iv Matteo Renzi intervenendo al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca). “A Letta dico: se vuoi perdere le elezioni la prima cosa è dire aumento le tasse” ha aggiunto Renzi

Un fiume in piena. In molti sostengono che Renzi dà il meglio si sè in campagna elettorale (dimenticandosi però il 16% ottenuto dal Pd nel 2018). Di sicuro sul palco della Versiliana è apparso in gran spolvero.

“Oggi chi vota Pd vota per Fratoianni” e “chi vota Di Maio vota per Pd. Non siamo andati via per un problema caratteriale ma perché Pd ha perso se stesso” ha detto tra le altre cose.

“Dalla caduta del governo Letta -ha aggiunto Renzi–  ha fatto una serie di errori. Aveva tre possibilità: urlare allarme, ci sono i fascisti alle porte, lo ha fatto ed è stato un errore. Letta e Meloni poi sono molto amici. Poteva fare un appello repubblicano e chiamare tutti contro questo pericolo. Secondo punto, poteva dire io parto dall’agenda Draghi e poteva fa un raccordo con noi e Azione. Oppure dire io vado da solo con il Pd. Ha fatto invece un appello, ha lasciato noi fuori per rancore personale poi ha allontanato Azione. Poi se vuoi perdere le elezioni la prima cosa è dire aumento le tasse”.

“Io con M5s non ho governato, ho fatto un accordo per mandare a casa Salvini. Pur di bloccare Salvini ho fatto un accordo con i grillini” ha poi precisato Renzi. Che ha aggiunto ancora  “Sibilia ha detto che Calenda e Renzi sono i più antipatici del mondo. Chi è Sibilia? E’ ancora sottosegretario all’Interno, e lo è stato anche troppo, ed è uno che dice che lo sbarco sulla luna non c’è stato. Ma tra un antipatico e un incompetente chi è meglio votare?”.

Infine su Conte “Far cadere il governo Draghi e andare alle urne è un errore clamoroso di Giuseppe Conte su cui hanno messo il carico Salvini e Berlusconi” ha chiosato Renzi.

Che ha concluso “dire che Meloni è fascista è un errore. Ha ragioni culturali che non sono le mie, non è all’altezza di fare la premier per le sue idee economiche e per i suoi alleati”.

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