Affitti brevi, Nardella: “La norma Venezia valga anche per Firenze”

C’è ancora il tema degli affitti brevi sull’agenda del sindaco di Firenze Dario Nardella. Il primo cittadino di Firenze ne ha parlato questa mattina a margine di un evento a Borgo San Lorenzo, annunciando a breve un colloquio con la ministra Santanché

“Porteremo due punti. Il primo è la legge Venezia: riteniamo si debba e si possa estendere a tutta Italia. Poi porteremo la nostra esperienza della situazione che abbiamo a Firenze, una situazione che è diventata di vera e propria emergenza”, ha detto ancora Nardella.

“Sono esplosi gli affitti, il caro affitto colpisce a Firenze una famiglia su 10 e sono cresciuti moltissimo anche i prezzi delle compravendite di case – ha aggiunto -. Questo si aggiunge all’aumento dei tassi degli interessi dei mutui. Noi registriamo una situazione difficilissima per le famiglie fiorentine, per i giovani, gli studenti”. Nardella ha poi ricordato che ci sono “residenti, proprietari in centro storico che ci chiedono insistentemente di intervenire a tutela del centro stesso. Trovare un equilibrio tra residenza e turismo rappresenta un obiettivo importante per la tutela e la valorizzazione del centro storico”.

Ancora Nardella. “Porteremo poi il pacchetto di misure urbanistiche che abbiamo annunciato in questi giorni e su cui stiamo lavorando. Se il governo emanerà un provvedimento efficace che soddisfa le città d’arte noi a Firenze saremo ben contenti di ritirare i nostri provvedimenti se la norma nazionale ci darà strumenti che ci daranno gli stessi risultati o addirittura risultati migliori. La polemica la lasciamo agli altri, qui si tratta di trovare soluzioni, non di alimentare polemiche”.

No Tunnel Tav, una mostra itinerante per illustrare le criticità del passante dell’alta velocità a Firenze

Undici pannelli, esposti stamani all’antico caffè delle Murate, per mostrare quelle secondo loro sono tutte le criticità del progetto Altà Velocità a Firenze. Il comitato No Tunnel Tav torna ad alzare la voce dopo la messa in moto della talpa, azione propedeutica alla ripresa degli scavi previsti in estate. Dai costi lievitati a dismisura ai rischi per le abitazioni che si trovano sopra il percorso della galleria, passando per un progetto alternativo che secondo il comitato farebbe risparmiare tempo e denaro a Ferrovie.

Il Comitato No Tunnel Tav organizzerà anche una prima assemblea cittadina il 15 giugno alle 21 presso l’SMS di Rifredi (vicino piazza Dalmazia) per illustrare i temi e per invitare i cittadini interessati a potersi difendere da eventuali danni. Invita tutte e tutti, i movimenti politici e ambientalisti a fare proprio il problema Tav fiorentino. “L’insistenza, difficile da spiegare, della politica toscana per far riprendere i lavori al Passante Tav, ha prodotto ed accettato un aumento dei costi vertiginoso, praticamente un raddoppio. La sproporzione tra le risorse investite (2 miliardi 735 milioni) e i benefici realizzabili con il potenziamento delle linee di superficie a costi minimi (200 milioni) – si legge in una nota – mette in piena luce come quest’opera non si faccia per risolvere i problemi di trasporto, ma per finanziare il sistema di imprese, politica e banche che da questi lavori trarranno enormi profitti”.

Prosegue il comitato No Tunnel Tav. “Quando nel 2006 i tecnici del Comitato predissero che i costi sarebbero aumentati in maniera incontrollabile prevedendo di arrivare a 3 miliardi, furono accusati di essere ecoterroristi finanziari. Oggi che le previsioni sfiorano quella cifra nessuno si scandalizza? Nardella e Giani accettano uno sperpero del genere? Il Ministero accetta una tale ipotesi? La campagna pubblicitaria promossa dal committente (FSI), dal costruttore (Pizzarotti-Saipem) vuol essere tranquillizzante fino a negare rischi, ma proprio per questo le assicurazioni suonano preoccupanti. Si parla di un progetto rivisitato e di nuove tecniche di scavo, ma non si capisce di quali novità si parli: a scavare sarà lo stesso tipo di fresa, anche prima erano previsti controlli, mentre l’intervento dell‘intelligenza artificiale ha uno stantio odor di propaganda”.

“Questa cieca fiducia nelle tecnologie da parte dei costruttori – conclude il Comitato No Tunnel Tav – è segno del delirio di onnipotenza che attanaglia una vetero-cultura ottocentesca smentita da tempo; che i nuovi tunnel possano avere ancora problemi è confermato qua vicino, a Serravalle Pistoiese, dove la costruzione di una galleria ha costretto alla demolizione di 12 edifici, un piccolo quartiere. Val la pena correre questo rischio?”

Fiorentina in finale di Conference, istituzioni al lavoro per allestire il Franchi

Fiorentina in campo domani sera, mercoledì, per la finalissima di Conference League contro il West Ham a Praga. Tanti tifosi saranno in Repubblica Ceca, ma anche quelli che resteranno in città potranno seguire l’evento dal vivo.

“Tutte le istituzioni cittadine che hanno la competenza sull’argomento stanno lavorando con l’Acf Fiorentina per consentire ai tifosi fiorentini che non potranno andare a Praga” per la finale di domani di Conference League contro il West Ham, “di assistere alla partita allo stadio ‘Artemio Franchi'”. Così in una nota la prefettura di Firenze spiegando che la società viola, “già a lavoro da giorni, provvederà in giornata all’allestimento del campo dello stadio in modo da consentire alla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo di poter effettuare già nell’odierna serata un sopralluogo. Ciò al fine di verificare l’idoneità e il corretto montaggio delle strutture a tutela degli spettatori”.

Nella nota la prefettura parla di “una importante sinergia tra tutti gli attori coinvolti per rendere fruibile lo stadio ai tifosi viola in occasione della finale di Conference League. Ancora una volta il ‘fare rete’, nell’interesse della città e nel rispetto dei tifosi, è la parola d’ordine dell’importante lavoro di squadra in corso”.

Nei giorni scorsi c’era stato anche un appello della tifoseria viola ad andare a Praga anche senza biglietto. Il sindaco Dario Nardella si era espresso a tal proposito, raccomandando comportamenti corretti da parte degli stessi tifosi.

Manifattura Tabacchi, asilo “ostaggio del cantiere”

Bambini ostaggio di un cantiere. Succede nella zona delle Cascine, all’altezza della Manifattura Tabacchi, dove un genitore denuncia le problematiche che i lavori stanno creando ai piccoli dell’asilo nido.

I bambini dell’asilo nido Brucaliffo, a Firenze, “sono ostaggio del cantiere di Manifattura Tabacchi”. È l’allarme lanciato da uno dei genitori, Valerio Da Riva, che ha chiesto “una soluzione concreta” visto che “ci sono transiti di carichi sospesi tramite gru sopra il cortile utilizzato da bambini ed operatori” e che “le lavorazioni del cantiere producono un rumore tale che i bambini non solo a volte non vengono portati in giardino, ma spesso vengono disturbati nell’orario del sonno nonostante le promesse fatte a più riprese da Manifattura”.

“Non è possibile pensare che non si riesca, a far evitare, ad un cantiere privato, che mette a rischio la sicurezza e la salute di bambini (ed operatori) di un asilo pubblico, di eliminare quel rischio – ha aggiunto -. Ora se non si riesce nemmeno di fronte ad un asilo, il problema direi che è piuttosto grave. Le soluzioni comunicateci per risolvere il tutto, sono generiche e inadeguate, visto che questi impegni c’erano già ed il motivo per il quale abbiamo effettuato segnalazioni come consiglio dei genitori di nido è che sono state disattese, ripeto, a danni di un’asilo nido. La soluzione esiste ed è immediatamente attuabile, effettuando le lavorazioni alla Manifattura Tabacchi fuori dagli orari del nido”.

Salviamo Firenze, il comitato diffida il sindaco Nardella: “Firmi il decreto di autorizzazione”

Il termine entro il quale il sindaco Dario Nardella avrebbe dovuto provvedere a firmare il decreto per l’inizio della raccolta firme è scaduto il 2 giugno e così il comitato Salviamo Firenze ha inviato una lettera di diffida formale al primo cittadino.

“Il solo organo che può far sospendere l’iter referendario è il Collegio degli Esperti”, sottolineano Alberto Mariani e Massimo Torelli, del comitato promotore del Referendum Salviamo Firenze, “quindi non c’è nessuna dichiarazione a mezzo stampa e nessuna delibera di auto-osservazioni della Giunta che si possano ritenere un motivo valido alla mancata pubblicazione dell’atto che autorizza il processo di raccolta delle firme”.

“Siamo di fronte ad un’inaccettabile tattica dilatoria e a una lesione di un diritto democratico , per questo abbiamo trasmesso la diffida a procedere anche al Prefetto” chiarisce Alberto Mariani, “occorre tutelare il diritto di espressione dei cittadini su un tema tanto delicato, mettendoci nelle condizioni di poter iniziare la raccolta delle firme, perché l’estate non aiuta e tutto dovrà svolgersi prima della fine della consiliatura, quindi entro pochi mesi”.

Secondo il comitato gli atti della Giunta (dalle delibere, alle recenti dichiarazioni, fino al mancato “decreto” per le firme) sarebbero in tutto e per tutto un’iniziativa figlia del timore della partecipazione cittadina, promossa dal Comitato promotore del referendum che, con decine di gazebo in città nei prossimi mesi, avrebbe favorito il confronto tra i cittadini e le cittadine su in tema di cui la città vuole parlare, come i prezzi dell’abitare a Firenze o la difficoltà di trovare un alloggio dignitoso.

“Se fossero realmente convinti che le politiche urbanistiche vadano profondamente riviste le azioni da parte della Giunta e del Sindaco sarebbero certamente diverse, al di là della polemica con il Governo, basato su iniziative del Comune di Firenze evidentemente insufficienti a contrastare il fenomeno” sottolinea Torelli di Salviamo Firenze. “La partecipazione popolare stimolata dalla nostra iniziativa potrebbe essere un vantaggio per lo stesso Consiglio comunale. Pensare di sostituirla con comunicati e conferenze stampa non è solo miope, ma inaccettabile e sbagliato”.

Per questo il Comitato referendario Salviamo Firenze rilancia l’appuntamento alla cittadinanza di venerdì 9 giugno in Piazza de’ Ciompi alle 17.00 dal titolo molto chiaro “Nardella perchè hai paura e blocchi la partecipazione popolare? Facci Firmare. Noi ci contiamo”

Nardella: “Io Europarlamentare? Non chiedo poltrone”

“Non chiedo poltrone”. Questo, in sostanza, il senso del discorso di Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito della domanda su una sua possibile candidatura all’Europarlamento quando avrà finito anche il suo secondo mandato da primo cittadino.

“Ho un altro anno da fare come sindaco e devo lavorare su molte cose che abbiamo da realizzare a Firenze. Poi non sono quello che chiede posti. Sarà il partito e saranno i cittadini ad esprimere una volontà verso i propri rappresentanti”. Così Dario Nardella a L’Aria che tira quando gli è stato chiesto se si candiderà alle elezioni Europee.

Nardella ha poi parlato della questione fascismo. “Io non credo che ritorni il fascismo. Come tutte le epoche storiche appartengono al passato. C’è, però, un punto su cui tutti noi dobbiamo stare attenti, cioè la tentazione per il governo di usare un atteggiamento muscolare, violento che possa mettere a rischio anche la pluralità del dibattito democratico. Se ne è parlato a proposito della televisione pubblica, a proposito della cacciata anticipata del capo dell’Inps Tridico, oppure di Bettoni capo dell’Inail con un decreto, e così a proposito di tutta una serie di azioni che danno il senso di questo”.

Ancora Nardella. “Non mi scandalizzo – ha aggiunto il primo cittadino di Firenze -, ogni governo ovviamente esercita il diritto di assumere posizioni, con lo spoil system” ma “a volte ho la sensazione che questa preoccupazione venga esercitata con una certa violenza, con una certa muscolarità quando, invece, dobbiamo pensare a ciò di cui hanno bisogno i cittadini prima ancora che ai posti di potere da occupare alla velocità della luce”

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