Le dimissioni dell’Assessore del Comune di Firenze, Federico Gianassi

Firenze, dopo aver ufficialmente presentato le sue dimissioni al sindaco di Dario Nardella, l’ex assessore Federico Gianassi, eletto alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Toscana – 07 (Firenze) per la coalizione di centro-sinistra (in quota PD), con un post sulla sua pagina Facebook, ringrazia cittadinanza ed istituzioni per l’opportunità avuta di servire nell’amministrazione della Città di Firenze.

“Mi ero preso l’impegno di continuare per alcune settimane dopo la proclamazione della mia elezione (senza percepire indennità ovviamente) per chiudere alcune sfide che erano ancora aperte – scrive Gianassi nel suo post in cui comunica di aver presentato le sue dimissioni al Sindaco Nardella –  Ed ora, approvata la costituzione della #multiutility, chiuso il bilancio per l’anno in corso e definito il piano del commercio dei mercati rionali, ho reputato doveroso dimettermi anche in ragione dei crescenti impegni nazionali”.

“Ringrazio Dario, sindaco e amico, per l’opportunità che mi ha concesso in questi oltre 8 anni di servire la città in ruoli importanti e delicati ma ancora di più per il sostegno, il rispetto e la fiducia che mi ha sempre riservato. Sono, da fiorentino, davvero orgoglioso che sia Sindaco della nostra amata città”.

“Ringrazio i colleghi della giunta, tutti. Quelli che hanno poi seguito altre strade e quelli di oggi, alcuni con me sin dal primo giorno di questa avventura iniziata nel giugno del 2014”.

“Ringrazio i consiglieri comunali, quelli di maggioranza che mi hanno supportato nelle sfide più difficili e che mi hanno sempre dimostrato stima e fiducia. Ringrazio anche i consiglieri di opposizione, alcuni oggi altrove con ruoli importanti, che con le loro critiche mi hanno aiutato a fare di più e meglio”.

“Ringrazio i Presidenti di quartiere, ruolo che ormai molti anni fa ho ricoperto anche io, e i loro consiglieri, veri protagonisti di una bella Politica di prossimità e territorio”.

“Grazie alla comunità dei democratici fiorentini che mi ha accolto da ragazzo e poi sempre appoggiato e sostenuto”.

“Un grande grazie ai fiorentini che non hanno mai mancato di dire quello che era giusto e quello che era sbagliato. Ma che mi hanno sempre protetto come si fa con un ragazzo della propria comunità che è chiamato ad assumere responsabilità difficili”.

“A Giovanni Bettarini che mi succede faccio i migliori auguri di buon lavoro. È un amico, una persona per bene e molto preparata. Farà bene”.

“Si chiude oggi una parte importante della mia vita. E tanti ricordi e momenti vissuti si affacciano alla mente. In otto anni in una città succede di tutto; io ho cercato di essere all’altezza di queste sfide, disponibile con tutti e deciso a portare avanti quello che ritenevo giusto. Non mi sono mai tirato indietro e sono contento di quanto siamo riusciti a fare”.

“Ora inizia una nuova sfida a cui dedicherò tutto me stesso. Sempre per il bene di Firenze”.

Firenze, fino al 31 dicembre ‘tavolini e sedie’ nelle strade

Firenze, da Palazzo Vecchio arriva la proroga per il piano ‘tavolini e sedie’ che dall’emergenza della pandemia in poi consente agli esercizi pubblici di allestirli in strade, marciapiedi e piazze oltre le pertinenze concesse in origine.

Con una delibera dell’assessore alle attività produttive Federico Gianassi, la giunta di Dario Nardella ha allineato i termini di scadenza del piano eccezionale ai nuovi termini che il governo Draghi aveva esteso fino al 31 dicembre 2022. In questo quindi i gestori dei locali potranno occupare il suolo pubblico fino alla fine dell’anno con dehor, tavolini e sedie per la somministrazione di alimenti e bevande.

Su base volontaria, quindi, chi è già titolare di un permesso straordinario per l’uso di suolo pubblico con sedie e tavolini all’aperto potrà, dietro richiesta, continuare ad utilizzarlo sino alla fine dell’anno. Riceverà pertanto il bollettino per il pagamento del suolo pubblico per le ulteriori settimane di utilizzo, poi a fine anno l’eccezionalità del titolo scadrà. Chi è interessato alla proroga dovrà trasmettere via posta certificata (pec) apposita comunicazione alla Direzione risorse finanziarie e alla Direzione attività economiche.

Firenze: al via riqualificazione mercato S.Lorenzo

Via libera alla riqualificazione dell’ingresso del mercato centrale di San Lorenzo, a Firenze. E’ quanto prevede il progetto definitivo che ha avuto l’ok della giunta di Palazzo Vecchio su proposta degli assessori Titta Meucci (lavori pubblici) e Federico Gianassi (commercio e attività produttive) per un investimento di 100mila euro.

L’intervento, si legge in una nota del Comune di Firenze, riguarda lavori di manutenzione straordinaria per la riqualificazione di parte dell’ingresso principale del mercato, con particolare riferimento al tema dell’accessibilità e dei flussi d’uscita.

“Andiamo avanti con gli interventi per riqualificare le strutture dei mercati storici cittadini – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Meucci -, mentre sono in dirittura d’arrivo i lavori alla pavimentazione che prevediamo di completare in tempo per la piena operatività delle feste natalizie in una struttura ancora più funzionale e accogliente. Dalla primavera sarà quindi possibile partire con i lavori per il nuovo ingresso, sempre concordando le tempistiche con gli operatori”.

“Prosegue il nostro impegno per mercati sempre più belli – ha aggiunto l’assessore al commercio e alle attività produttive Gianassi -. Con questo progetto valorizziamo un mercato storico frequentato da tanti fiorentini e caratterizzato una forte identità ma che sa guardare al futuro. Noi li accompagniamo in questo percorso”.

Bilancio consolidato approvato a Firenze, centrodestra assente in consiglio, Gianassi: “Centrodestra è impegnato nei festeggiamenti”

Firenze, è stato approvato dal Consiglio Comunale del capoluogo toscano, il bilancio consolidato dell’esercizio 2021 di Palazzo Vecchio ma è polemica per l’assenza in aula delle opposizioni di centrodestra.

A illustrare il bilancio consolidato consuntivo, che raggruppa anche i bilanci degli enti controllati e delle partecipate, è stato l’assessore al bilancio Federico Gianassi che ha spiegato come “l’ambito di consolidamento del 2021 è in linea con quello del 2020, i risultati riflettono l’inizio della ripresa dopo la pandemia. Lo stato patrimoniale e il conto economico chiudono con un attivo superiore a quello del 2020”.

Durante il dibattito tenutosi nel Salone dei Duecento, l’assessore Gianassi si è lamentato per l’assenza dei consiglieri di opposizione, menter erano presenti la consigliera Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune: “Sembra quasi una riunione di maggioranza – ha detto Gianassi, eletto per il centrosinistra alla Camera alle elezioni del 25 settembre. – Evidentemente il centrodestra è impegnato nei festeggiamenti per la vittoria politica, forse non ha ritenuto interessante partecipare alla discussione di questa delibera”.

Anche il consigliere Pd Enrico Conti, nel corso del suo intervento, ha criticato gli assenti: “Questa è la prima prova della nuova classe dirigente del governo – ha detto -. Se questo è il rispetto delle istituzioni ne vedremo delle belle”.

🎧 Nardella: “Cambiare il Pd, prima che il segretario”

Firenze, il sindaco Dario Nardella, rispondendo in conferenza stampa a chi gli chiedeva del suo possibile futuro come segretario nazionale Pd, ha glissato sulla domanda evidenziando la priorità di cambiare il partito prima del segretario.

“Anche dopo aver ascoltato le parole di Letta, – ha detto Nardella – credo che ora la cosa più importante è prioritaria sia cambiare il Pd, prima che il segretario. Dobbiamo avviare un processo profondo di ricostruzione da zero. La scelta del segretario è un pezzo di questo discorso, mi auguro che il dibattito di questi giorni non si riduca alla corsa dei cavalli che già si schierano perché sarebbe a mio avviso sbagliato”.

“Per questo nei prossimi giorni avremo modo di fare riflessioni, dirò la mia e lo farò in modo molto chiaro e netto – ha aggiunto -. Se pensiamo di risolvere i problemi cambiando solo il segretario facciamo un grave errore. Dobbiamo pensare di cambiare il Pd. C’è bisogno del grande apporto di tutti i sindaci e amministratori locali del nostro Paese che hanno rappresentato la vera ossatura della parte del Pd che ha tenuto”.

“Firenze, insieme a Bologna, ha il miglior risultato per il Pd e per la coalizione – ha continuato Nardella parlando dei risultati delle elezioni – Il Pd e il centrosinistra hanno reagito molto bene sia a Firenze città che in provincia: hanno saputo interpretare questa campagna elettorale difficilissima, giocata tutta controcorrente. Vincere controcorrente vale doppio. La somma del centrodestra, rispetto alle elezioni del 2018, arretra dal 33% al 26%: c’è un dato molto significativo di Fdi a Firenze, gli alleati Lega e Fi sono ai minimi storici. Quindi noi abbiamo frenato l’ascesa del centrodestra rispetto al 2018″.

“C’è un effetto Firenze – ha aggiunto -. Vince il nostro modello di governo della città, lo diciamo col massimo dell’umiltà. Poi non ci sfugge che anche nel nostro caso abbiamo avuto una flessione, che è fisiologica rispetto alla tendenza nazionale. Una flessione assolutamente gestibile”.

Nardella ha anche fatto un riferimento al video postato da Giorgia Meloni con cui la leader di Fratelli d’Italia ha “rotto” il silenzio elettorale (nel video, pur non pronunciando nessuna frase esplicita, mostra due meloni dicendo “E ho detto tutto”): “Siamo di fronte ad un vento
inarrestabile delle destre, a una situazione estremamente critica del Pd e con attacchi che vengono da tutte le parti. Eppure il dato è che per buttare giù il Pd a Firenze ci vogliono 1000 Meloni, 1000 Calenda, 1000 Conte. Nessuno butta giù il Pd a Firenze, anche nel peggiore dei momenti”.  “Noi vinciamo con un distacco di 16 punti rispetto al secondo – ha detto Nardella, riferendosi all’elezione alla Camera di
Federico Gianassi -. Noi puntiamo a rappresentare bene Firenze a
Roma. Non ci interessano prove muscolari, siamo anche molto
rispettosi dei risultati delle altre città. Non vogliamo fare i primi della classe, vogliamo dare un apporto vero a questo nuovo processo di ricambio”.

Il primo cittadino ha anche rassicurato in merito ai possibili rimpasti in giunta dopo l’elezione alla Camera di Federico Gianassi, attualmente assessore a bilancio e commercio di Palazzo Vecchio: “Federico Gianassi rimarrà per il momento in giunta e lo ringrazio per questo, ci sono da chiudere alcune partite importanti come la multiutility”. Sul rimpasto “ancora non ci sono elementi su questo, noi siamo molto tranquilli perché c’è un lavoro impostato e una struttura tecnica forte. La città si aspetta che ci sia una continuità di alto livello”.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ai microfoni di Simona Gentili

Nardella: “Pd è credibile, voterò Gianassi e Cucchi”

Continua il botta e risposta tra Dario Nardella e Matteo Renzi: dopo le illazioni di ieri del leader di IV (“Voterà la Saccardi nel segreto dell’urna ma non lo potrà dire”), il sindaco di Firenze rilancia dichiarando pubblicamente il suo voto.

“Siamo in campagna elettorale, ognuno fa la sua partita, io voto continuamente per il Pd, il
mio partito perché abbiamo dimostrato di far bene qui a Firenze, siamo sempre con i cittadini, siamo attenti ai problemi del territorio, tante cose sono difficile da raggiungere, ma ce la mettiamo tutta, quindi siamo credibili” ha dichiarato Nardella.

“Per questo – ha aggiunto il sindaco – voto Gianassi alla Camera e Cucchi al Senato, sostengo anche Emiliano Fossi alla Camera nella provincia di Firenze. Quindi voto e invito tutti a sostenere il Pd perché nei collegi uninominali siamo gli unici che possono battere la destra”. Parlando poi del suo futuro politico Nardella ha detto di credere che “oggi nessuno possa concentrarsi su nulla se non sul voto di domenica”.

Le illazioni di ieri di Renzi sul voto del primo cittadino di Firenze facevano parte di un lungo attacco al Pd in cui Matteo Renzi si era lanciato, a margine di un’iniziativa elettorale, ieri pomeriggio a Firenze: “Il Pd sta scegliendo di rinnegare battaglie storiche, anche a Firenze, come sull’aeroporto, per abbracciare i 5 stelle – aveva detto il leader di IV – A Firenze noi si va a doppia cifra o oltre. Che noi si prenda il 5 o il 15% penso che dopo il voto nel Pd fiorentino succederà quello che accadrà per i Dem nel resto del paese: ovvero ci sarà chi va con M5s e chi vuol fare il riformista. Poi non so se faranno un congresso o una scissione, ma una delle due la faranno. Auguri e in bocca al lupo”.

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