Toscana, sanità, PD: “dal governo tagli per 113 mln”. FDI : “solo fake news”

Botta e risposta tra Pd e FDI sui trasferimenti alla regione toscana per la spesa sanitaria. Secondo i Dem mancherebbero all’appello 113 mln. Per FDI la spesa nel 2023 è cresciuta

Questione di numeri: tra PD e FdI è scontro sui ‘tagli alla sanità”. Le previsioni alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, approvata dal Governo in vista della legge di bilancio contengono tagli per circa 113 milioni di euro alla sanità toscana secondo una stima del Pd regionale riportata da Marco Niccolai, responsabile sanità del partito.

“Con la nota il Governo dichiara ufficialmente guerra alla sanità pubblica. Si fa un altro passo verso il baratro – spiega -: non solo non aumentano i fondi come chiedevano le Regioni di ogni colore politico, ma procedono ad un taglio vero e proprio. Con il ministro Speranza eravamo riusciti a portare gli investimenti in sanità sopra il 7% del Pil. Con le previsioni del Governo Meloni si passa dal 7,4% del Pil che fu stanziato nel 2020 al 6,1% del 2026.

Adesso si peggiora la situazione: se leggiamo la Nadef per il 2024 il taglio previsto dei trasferimenti alle Regioni sarà di 1,8 miliardi. Se facciamo i conti in Toscana ciò significa 113 milioni di euro in meno”.

Per Niccolai “se dovessimo esprimere un ordine di grandezza, ci tolgono in un solo colpo tutto quanto la Regione spende per il sostegno al sistema di emergenza urgenza portato avanti da Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa oppure quanto investiamo ogni anno per l’ammodernamento della strumentazione medica. Questi tagli sarebbero il colpo di grazia alla sanità come diritto universale e questo penalizza di più le Regioni come la Toscana dove il sistema pubblico è più forte e dove quindi il bilancio regionale interviene con più forza per finanziare i servizi”. “Oltre alla raccolta di firme e alla discussione nei Consigli Comunali che abbiamo promosso come Pd Toscana – conclude -, adesso metteremo in campo ulteriori iniziative per le prossime settimane”.

“Il Pd toscano non perde occasione per confermarsi professionista delle accuse per principio. Anni di governo, nazionale e regionale, non hanno evidentemente insegnato alla sinistra a gestire correttamente i denari destinati alla sanità ma soltanto a specializzarsi in diffusione di fake news. I dati, a livello italiano, parlano chiaro: la spesa sanitaria nel 2023 aumenta rispetto al 2022 di oltre 3,6 miliardi, raggiungendo i 134,7 miliardi di euro” ribatte  in una nota il deputato e responsabile regionale di Fratelli d’Italia di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.

“Si tratta – prosegue – di una spesa più elevata di 6,9 miliardi rispetto a quella sostenuta nel 2021 e di oltre 12 miliardi rispetto a quella del 2020, biennio caratterizzato dall’emergenza Covid, che ha portato ad un marcato aumento della spesa sanitaria. Il rapporto fra Pil e spesa sanitaria ha superato, per ovvie ragioni, il 7%: l’emergenza epidemiologica, da un lato, ha determinato un aumento della spesa sanitaria, dall’altro ha comportato un crollo dello stesso Pil. La discesa di questo rapporto è prevista nel 2024 al 6,2%, la stessa percentuale prevista nella NaDef 2022 del Governo Draghi”.

“Dopo sette mesi di trattative – conclude – con soddisfazione possiamo dire che è stato firmato il contratto nazionale per 135mila dirigenti medici e sanitari; ulteriori rinnovi in ambito sanitario sono previsti dall’esecutivo nei prossimi mesi. A chi ha ridotto un colabrodo il sistema sanitario toscano, con liste di attesa che si allungano vertiginosamente, accusando il Governo Meloni in carica da un anno, rispondiamo con i fatti. Le polemiche ideologiche, per noi, stanno a zero”. Giorgia Meloni

 

Bollo auto: Toscana, leva le agevolazioni per il noleggio senza autista

Novità per le auto a noleggio: la Regione Toscana si appresta ad approvare una legge per eliminare le agevolazioni per il noleggio senza conducente. In questo modo, anche questi ultimi dovranno pagare il bollo dell’auto.

Resta sospeso il pagamento per i veicoli consegnati per la rivendita, venduti o radiati. Formalizzata, invece, l’esenzione per le automediche al pari dei veicoli adibiti ad ambulanze di trasporto. È quanto prevede la proposta di legge licenziata con il voto favorevole di Iv e Pd, tra le cui file si è però astenuto il consigliere Gianni Anselmi, e quello contrario di gruppo misto – Toscana Domani, Lega e Fdi.

La Giunta della Toscana ha anche chiesto per l’approvazione una ‘procedura d’urgenza’ considerato che gli adeguamenti sul bollo auto devono essere approvati entro il 10 novembre. È stata quindi fissata il 2 novembre una seduta straordinaria del Consiglio regionale.

Se gli uffici della Giunta hanno definito la norma un “adeguamento normativo derivante da un decreto legge del 2019”, la vicepresidente della commissione Elisa Tozzi (Gruppo Misto – Toscana Domani) ha stigmatizzato che si proceda quest’anno mentre nulla è stato fatto nel 2021. Per Marco Casucci (Lega) e Francesco Torselli (Fdi) non c’è invece alcun obbligo normativo, inoltre chiedere una procedura d’urgenza e fissare una seduta straordinaria significa “non voler far esprimere il Consiglio regionale”.

Quanto al surplus di risorse che dovrebbe incamerare la Regione con l’adeguamento, calcolato da Torselli in circa 9 milioni di euro, non è chiaro come verrà impiegato. La normativa, si spiega, imporrebbe di destinare i proventi della tassa automobilistica per incentivare investimenti sul territorio: “Secondo quanto già riferito dal governatore della Toscana attraverso organi di stampa, queste risorse dovrebbero essere destinate alla sanità, ma come e quali interventi non sono affatto noti”.

Sollevato poi da Anselmi il problema dei trapiantati, sui quali è doveroso un approfondimento. In sede di dichiarazione di voto Stefano Scaramelli (Italia Viva) ha appoggiato la proposta di legge per “senso di responsabilità” e come “atto di fiducia. Vogliamo però una discussione e un confronto in Aula per conoscere come verranno utilizzate queste risorse”.

🎧 Covid, Donzelli (FDI): in Toscana 40mila vaccinati ‘fantasma’, fare chiarezza

Donzelli presenterà un’ interrogazione alla Camera: “Esposto a Carabinieri e Procura: numeri anomali su sociosanitari. Pfizer somministrato ai giovani”

“La Regione Toscana ha vaccinato almeno 40 mila operatori sociosanitari in più del totale del personale di tutte le strutture sanitarie, comprese quelle no profit. Vogliamo sapere a chi siano finiti quei vaccini. Per questo Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Speranza: sulla vicenda, secondo quanto appreso dal quotidiano ‘Domani’, è già stato presentato un esposto ai Carabinieri e alla Procura di Firenze”. E’ quanto affermano il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e il responsabile sanità del partito Marcello Gemmato.

“Secondo l’esposto – spiega Donzelli – 234.155 dosi sarebbero state somministrate al personale sociosanitario ma secondo i dati dell’Istat il numero degli individui della Regione Toscana facenti parte di questo insieme statistico è pari a 72.553 persone: anche calcolando due dosi per tutti i conti non tornano. Si tratta di numeri inquietanti: il disastro della vaccinazione in Toscana assume aspetti sempre più cupi. Dopo i clamorosi ritardi sugli over 80, super fragili e ultra 70enni costretti a odissee telematiche, ‘furbetti’ e ‘Scanzi’ di ogni genere è necessario fare luce su una gestione corporativa che lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi ha nei giorni scorsi stigmatizzato”.

“Al Ministro Speranza abbiamo chiesto chiarezza sulle dosi dei vari vaccini inviate: – sottolineano Donzelli e Gemmato – il sospetto è dunque che la Toscana abbia somministrato Pfizer a decine di migliaia di giovani. Un tema che lo stesso ordine dei medici di Firenze nei giorni scorsi aveva sollevato, contestando la scelta di somministrare Pfizer a tutto il sociosanitario e lasciando così scoperti gli over 80. Tutto mentre, come denunciato nei giorni scorsi delle Misericordie, – concludono i deputati di Fratelli d’Italia – migliaia di volontari del soccorso che operano su servizi anche di emergenza del 118 non sono stati ancora vaccinati”..

Palio Siena: lanciò bottiglietta, capogruppo Fdi si dimette

Dimissioni da capogruppo Fdi in consiglio comunale a Siena e autosospensione da tutti gli incarichi nel partito, in particolare da quello di componente del direttivo regionale, dopo il lancio di una bottiglietta d’acqua durante il Palio.

Queste le decisioni prese in autonomia dal consigliere comunale di Siena, Maurizio Forzoni, già multato dal Comune con 500 euro e soggetto a una richiesta di Daspo fatta dal sindaco Luigi De Mossi alla questura a causa del lancio di una bottiglietta d’acqua il 16 agosto scorso dai palchi di piazza del Campo; la bottiglietta finì sulla pista di tufo mentre si correva il Palio dell’Assunta.

Le dimissioni sono state accettate dal coordinatore regionale di Fdi Francesco Torselli in un incontro tenuto oggi. Già nei giorni scorsi Forzoni aveva presentato le proprie scuse al Comune e alla città mentre la sua Contrada, la Selva, aveva preso le distanze dall’accaduto.

Forzoni, ammettendo il gesto, lo aveva spiegato come una reazione di stizza quando ha visto il fantino della sua contrada, la Selva, cadere a metà corsa. Ironia della sorte, poco dopo, alla fine dei tre giri di pista il cavallo ‘scosso’ della Selva, Remorex, ha vinto il Palio per una narice superando di centimetri il Bruco. Però ormai Forzoni aveva compiuto il suo gesto, quindi è stato individuato dai vigili urbani e sono scattate le sanzioni.

Ballottaggi Toscana: Marcheschi, ‘per regionali scegliere i candidati più adatti’

“Le affermazioni a Piombino, Cortona, Agliana, che si aggiungono a quelle di Massarosa e Montecatini – spiega il capogruppo Fdi in Consiglio regionale Paolo Marcheschi – dimostrano che l’alleanza di centrodestra funziona ma per vincere anche nella ‘rossa’ Toscana, che sta reagendo al dopo Renzi, non possiamo più sbagliare i candidati come è accaduto a Firenze.”

Con lo sguardo verso le regionali del prossimo anno Marcheschi spiega che “laddove si scelgono i più adatti, i più preparati e conosciuti, senza pensare all’appartenenza del partito, si vince o si sfiorano successi insperati, come a Pontedera. Sì vince e si perde alle amministrative per le questioni locali, non più in automatico per reazione al Pd”.

“Festeggiamo chi ha vinto, stiamo vicino a chi meritava di vincere – aggiunge Marcheschi in una nota -. Riprendiamoci dalla stanchezza e poi lavoriamo per le regionali. Sarà dura e in salita. Non è scontato niente”. “Comunque per fratelli d’Italia è una grande soddisfazione – conclude – aver dimostrato, ancora una volta, di avere una classe dirigente preparata e formata da anni sui banchi dell’opposizione”.

Tramvia: scoppia la polemica, linea 2 nuovi ritardi

Anche il sincado di Firenze risponde: “Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia non hanno mai voluto la tramvia di Firenze, e cercano qualunque alibi per bloccarla: per questo oggi attaccano, perché non la vogliono la tramvia”. Queste sono le parole di Dario Nardella, che incontra, al cantiere di viale Belfiore, i rappresentanti delle aziende del subappalto dei lavori della linea 2, che hanno sospeso i lavori a causa di gravi ritardi nei pagamenti da parte dell’appaltatrice Grandi Lavori Fincosit, , che ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo.

“La destra non vuole la tramvia”, ha aggiunto “e ora usa questi operai, usa queste ditte per attaccare; a parte che qui non vedo nessuno dei signori che hanno parlato, non vedo nessuno della Lega, di Forza Italia e di Fdi. Prima si sta accanto agli operai, prima si dimostra con i fatti di volere le cose, poi si critica. Io non ho mai visto questi signori darmi una mano per risolvere i problemi: stanno sempre alla finestra ad attaccare”.

“I soldi che il Comune ha pagato”, per i lavori della linea 2 della tramvia “devono essere sbloccati per mettere tutte le ditte in condizioni di riprendere i lavori di questa opera”, continua Nardella.

“Ci aspettiamo che un passo avanti venga fatto anche dalle banche e dalle aziende che costituiscono il consorzio Tram che è la stazione appaltante”, ha affermato Nardella, secondo cui “l’attuale legge sugli appalti, le leggi fallimentari vigenti, e il contratto alla base dell’appalto non creano alcun ostacolo alla prosecuzione dei lavori”. Il sindaco ha ricordato che “abbiamo intimato a Tram di pagare le ditte subappaltatrici”, e “se Tram ci conferma la delega siamo pronti a pagare direttamente le ditte anche per le quote successive”. “I tempi per finire i lavori”, ha concluso, “li sapremo quando ricominceremo a lavorare”.

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