🎧 Da ex poliziotto a prof università tra candidati Fdi a Firenze

Dal professore universitario Luciano Bozzo all’ex poliziotto Roberto Sbenaglia, dal capogruppo uscente in Consiglio comunale Alessandro Draghi al capo di stato maggiore della scuola sottufficiali dei carabinieri Gianni Fedeli, fino alla notaia Alessia Galdo. Sono alcuni dei 20 candidati Fdi in Consiglio comunale a Firenze, presentati oggi. Tra i nomi anche Daniele Bannini, Alberto Bezzecchi, Christian Caglieri, Matteo Chelli, Giovanni Diana, Matteo Di Bello, Andrea Fossi, Paola Frosali, Giovanni Gandolfo, Stella Lomascolo, Sheila Papucci, Antonella Sicari, Angela Sirello, Paolo Superbi e Franco Zangheri.

La lista è stata presentata dal coordinatore Fdi a Firenze Jacopo Cellai insieme al deputato e responsabile nazionale dell’organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli e al senatore Paolo Marcheschi. Nell’occasione sono stati presentati anche 107 punti, programma di Fdi. I punti sono suddivisi in 11 macro aree ovvero sicurezza; casa; urbanistica; infrastrutture e mobilità; ambiente; famiglia, sociale e sanità; giovani, cultura e turismo; impresa, artigianato e commercio; sport; decentramento; trasparenza. Sulla sicurezza si chiede “un assessorato alla sicurezza, il raddoppio degli agenti del nucleo antidegrado”, sulla casa “lo stanziamento ordinario di 2 milioni di euro del bilancio comunale per le ristrutturazioni delle case popolari e sull’Erp c’è la proposta “di legge nazionale per la reintroduzione del requisito di periodo minimo continuativo di residenza nel Comune (tre anni) per fare la domanda di alloggio”. Sulle infrastrutture Fdi su concentra sulla “revisione del progetto della tramvia della linea Libertà-Bagno a Ripoli, Libertà-Rovezzano”, su “un piano parcheggi” e sul “sì alla nuova pista dell’aeroporto Vespucci a tutela dei sorvolati”. Sull’ambiente da parte di Fdi c’è il “no allo scudo verde e al blocco diesel euro 5 sui viali di circonvallazione”. Tra le proposte anche “il museo del calcio storico, della Fiorentina e quello del fumetto”, “un parco divertimenti sulla storia di Firenze modello Eurodisney”. Fdi chiede anche “un report sulle multe e la destinazione dei relativi proventi sul sito del Comune, report mensili dei cantieri aperti della città sul sito del Comune e il resoconto dei proventi dall’imposta di soggiorno”.

Amministrative, Livorno: Azione ‘corre’ col centrodestra

Azione col cdx a Livorno ‘per lavoro e industria’ . “Riteniamo che Livorno abbia bisogno di un cambio di passo” dice il segretario di Azione Livorno  Massimo Vitrani,

“Guarducci è una persona di garanzia  un moderato, un candidato che pensiamo assolutamente possa porre le basi per rilanciare la città di Livorno da un punto di vista culturale, sociale ed soprattutto economico attraverso un deciso supporto al completamento del progetto Darsena Europa, investimento essenziale per rilanciare il nostro porto a livello internazionale, attraverso la difesa delle nostre industrie sempre in una ottica di tutela ambientale, attraverso la creazione di nuova impresa innovativa, supportando anche il settore turistico, attuando la non più procrastinabile riqualificazione della città” lo afferma oggi il segretario di Azione Livorno  Massimo Vitrani.

Vitrani, alla vigilia dalla conferenza stampa di presentazione della “Coalizione del Rinnovamento”, prevista domani, che vede il partito di Carlo Calenda allearsi con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Nuovo Psi e la Lista per Guarducci Sindaco, prosegue “vogliamo dare un grande supporto alla candidatura a sindaco di Alessandro Guarducci e quindi alla città perché riteniamo che Livorno abbia bisogno di un cambio di passo”. Lo afferma oggi il segretario di Azione Livorno  Massimo

“Tutto avrà ricadute positive sul lavoro, che rimane al centro del progetto politico della coalizione, insieme al decoro ed alla sicurezza” conclude Vitrani

Firenze: Consiglio approva Piano operativo, Italia Viva opta per non voto

“Il Piano ha una visione, spinge sul cambiamento e la trasformazione della città, è un piano che è per l’inclusione, punta su nuovi alloggi per famiglie, lavoratori, studenti” ha dichiarato il sindaco Dario Nardella

Il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato il Piano operativo  – la carta d’identità dal punto di vista urbanistico e strategico per i prossimi anni – è stato approvato dal Consiglio comunale dopo una maratona di tre giorni.

Alla fine in 19 hanno votato favorevolmente ovvero i consiglieri del Pd, della Lista Nardella e la consigliera del gruppo misto Michela Monaco. Contrario tutto il centrodestra – FdI, Lega e Fi- , i consiglieri di gruppo Centro, quelli di Firenze Democratica – tre ex Pd che sono usciti oggi dalla maggioranza -, M5s, Sinistra Progetto Comune. Le due consigliere di Italia Viva, che nel dibattito in aula avevano mosso rilievi, hanno alla fine optato per il cosiddetto ‘non voto’ mentre il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti si è astenuto.

Il Piano, dice il sindaco Dario Nardella “punta sul verde, sulle infrastrutture che devono essere completate. Oggi direi che è una giornata storica, sono felicissimo perché mai nessuno era riuscito a realizzare un obiettivo così, approvare il Poc entro la fine del proprio mandato. Non è un successo mio, ma di tutti, lo condivido con tutta la maggioranza che ha votato per il Piano”.

“Oggi – prosegue Nardella – abbiamo dimostrato di essere responsabili e coerenti. Sono orgoglioso di questo risultato, abbiamo tenuto fede agli impegni. Il valore della coerenza e della responsabilità per i cittadini valgono più di ogni altra cosa”.

Sull’uscita dalla maggioranza di Firenze Democratica, ha spiegato Nardella, “non mi pare che sia una sorpresa, a giudicare dalle premesse. Ognuno si prende le proprie responsabilità di fronte ai cittadini. Per quanto ci riguarda, l’odio e il livore non ci appartiene, guardiamo con sorriso e speranza al futuro perché oggi è una grande città”. Sui rapporti con Iv “la politica è il terreno su cui si costruisce dialogo e futuro. Devo dire che l’astensione di Iv è stato un elemento politicamente significativo per quanto riguarda l’esito finale di questo Piano”.

Sollicciano: sequestrato e ferito agente polizia penitenziaria

Lo ha denunciato Francesco Oliviero, segretario regionale per la Toscana del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. Che dice “Oramai Sollicciano è fuori controllo. Troppi sono gli episodi di violenza da parte dei ristretti”

“Il Sappe Toscana dice basta e non intende più confrontarsi con questa direzione e con questo comandante di reparto che non stanno tutelando il personale in servizio. Da oggi proclameremo lo stato di agitazione del personale e organizzeremo a breve manifestazioni di protesta” lo ha dichiarato Francesco Oliviero, segretario regionale per la Toscana del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, all’indomani del sequestro e del ferimento di un agente della penitenziaria a Sollicciano.

“Oramai Sollicciano è fuori controllo. Troppi sono gli episodi di violenza da parte dei ristretti che per ogni futile motivo, invece di rappresentarli, preferiscono usare violenza. Il personale è stanco e ogni giorno si sente sempre più umiliato” dice Oliviero. Che aggiunge “come rappresentati dello Stato meritiamo più rispetto”.

“Ieri pomeriggio, un detenuto di origini italiane note per le sue intemperanze e la sua ostilità al rispetto delle regole di un penitenziario, ha prima sequestrato e poi colpito con un pugno tra le costole e lo sterno un poliziotto penitenziario. L’episodio è avvenuto all’interno del reparto transito di Sollicciano,  quando, per permettergli l’utilizzo del cortile passeggi, l’agente aveva fatto uscire il detenuto dalla propria cella – ha continuato Oliviero -. Una volta fuori, lo ha sequestrato e minacciato con un chiodo appuntito. Si è fatto consegnare le chiavi della intera sezione ed ha chiuso il cancello di sbarramento. Un altro collega ha cercato di far desistere il ristretto attraverso il dialogo senza riuscirci. Vista la situazione, è stato richiesto l’intervento del comandante. Giunto sul posto, il ristretto, in sua presenza e per far comprendere le sue intenzioni, ha colpito con un pugno l’agente sequestrato. Solo dopo estenuanti trattative si è fatto richiudere in cella e consegnato il chiodo”.

“Sdegno” per quanto avvenuto nel carcere di Sollicciano a Firenze e’ stato espresso anche dal segretario generale del Sappe, Donato Capece: “Il carcere è diventato come l’inferno dantesco e questo non è accettabile e men che meno tollerabile. La denuncia del Sappe è la urgente necessità di trovare soluzioni concrete a questa spirale di violenza. Per questo, il primo sindacato del corpo, il Sappe, torna a chiedere urgenti provvedimenti per assicurare tutti gli elementi necessari a garantire la sicurezza degli uomini e le donne della polizia penitenziaria”.

– “Nel 2023 abbiamo avuto 1800 di aggressioni di agenti di polizia penitenziaria e 27 suicidi, questa è la vera vergogna”, “il suo governo consigliere Draghi non ha mosso un dito, non ha fatto niente per il sistema carcerario italiano, lascia che i detenuti muoiano perché tanto non esistono per il nostro paese, perché tanto sono i fantasmi della nostra società”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in Consiglio comunale, a proposito del dibattito sul carcere di Sollicciano.

“Il tasso di recidiva del nostro Paese è del 70% – ha aggiunto Nardella -. Vuol dire che un detenuto invece di essere reinserito, nonostante tutti gli sforzi che facciamo, viene calato in un vero e proprio inferno. E le aggressioni dei detenuti, alla polizia penitenziaria e i suicidi sono due facce della stessa medaglia, sono la vergogna di un paese civile”.

Nardella ha poi concluso, sempre riferendosi a Draghi e Fdi, affermando che “visto che il suo governo non ha messo un euro per la rieducazione” coloro che finiscono di scontare la pena “escono più arrabbiati di prima e tornano a fare ciò che sapevano fare, cioè delinquere. Al suo governo serve denunciare, per la propaganda populistica, denunciare l’insicurezza e il crimine, che dipende anche dal modo vergognoso con cui il suo governo lascia che i carceri italiani versino in questa condizione incivile e scandalosa per un Paese come il nostro”.

Il consigliere Draghi (FdI), ha poi spiegato di aver “presentato un emendamento per individuare un’area su cui dovrebbe essere costruito il Cpr nella Ats 01.08 (Sollicciano). Si tratta solo di zonizzare urbanisticamente la struttura”. Mentre “al sindaco – conclude – rispondo che da anni abbiamo il problema strutturale di un edificio obsoleto e fatiscente che andrebbe a settori abbattuto e ricostruito nonché la forte presenza di cittadini stranieri (oltre il 70%) che causano sovraffollamento e per cui dovremmo con accordi facilitare il rimpatrio per fare loro scontare la pena nei loro paesi di origine”.

Toscana: Regione approva mozione per ristori familiari vittime delle stragi nazifasciste

Obiettivo della mozione, approvata all’unanimità, “spingere sul Governo affinché vengano rese effettive le liquidazioni degli indennizzi ai parenti delle vittime delle stragi nazifasciste in Toscana”

La mozione, approvata all’unanimità chiede al Governo di rendere effettiva la misura risarcitoria istituita dal Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e di prorogare i termini per l’avvio delle azioni giudiziarie. L’atto, promosso dal gruppo Pd con primo firmatario Giacomo Bugliani, è stato approvato da Consiglio regionale della Toscana all’unanimità.Illustrando la mozione, Bugliani ha spiegato che l’atto vuole “spingere sul Governo affinché vengano rese effettive le liquidazioni degli indennizzi ai parenti delle vittime delle stragi nazifasciste e, dell’altra parte, abbiamo voluto tener conto di un’esigenza: quella di prorogare i termini per l’avvio delle azioni giudiziarie finalizzate a ottenere i risarcimenti. Termine che ormai è scaduto ma che è opportuno dilatare nel tempo per consentire a molti parenti delle vittime di poter accedere al Fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità commessi in territorio italiano o comunque a danno di cittadini italiani dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra l’1 settembre 1939 e l’8 maggio 1945, assicurando che tale differimento abbia congrua durata e che di esso sia data ampia informazione”. 

L’atto recepisce due emendamenti proposti da Francesco Torselli (FdI), Elena Meini (Lega) e Marco Stella (Forza Italia), accolti dallo stesso Bugliani. Come ha ricordato poi Bugliani “il presupposto per poter accedere al Fondo istituito dal decreto legge 36/2022 presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, è che si consegua una sentenza passata in giudicato o che si arrivi a una transazione della vertenza civile, previo parere favorevole dell’Avvocatura dello Stato”.

“L’Avvocatura dello Stato in una serie di giudizi civili di primo grado, ha però esercitato il diritto d’appello fondato su motivazioni discutibili che sembrano trasformare questo legittimo diritto in una volontà di dilazione temporale degli indennizzi. Situazione che ha peraltro portato oltre una ventina di sindaci, per la maggior parte della nostra Regione, a condannare l’atteggiamento dell’Avvocatura dello Stato. Perciò si chiede un differimento del termine per l’azione giudiziale”.

Francesco Torselli (FdI) ha espresso voto a favore ribadendo che “c’è una volontà unanime di andare in fondo alla questione” e sottolineando come “vi siano ancora tante persone che non hanno ottenuto il risarcimento per le stragi. “Nell’atto – ha affermato – c’è un riconoscimento di un dato di fatto, non una polemica politica”.

Firenze, amministrative: Giani e Schmidt nicchiano

Giani e Schmidt non confermano. ma nemmeno negano di essere interessati alla candidatura. “Nessuno me l’ha chiesto, si agita mio nome come diversivo.Parole positive fanno piacere’ dice il presidente della Regione toscana. Mentre per il direttore degli Uffizi, è “presto per sciogliere la riserva”

“Nessuno me l’ha chiesto” di essere il candidato sindaco per Firenze nel 2024, quindi “all’ordine del giorno c’è il lavoro che sto facendo come presidente di Regione e che voglio fare in futuro come presidente della Regione. Ho la sensazione che si agiti il mio nome come diversivo, i veri candidati sono dietro le quinte a fare gli accordi e a fare le alleanze però il fatto che si faccia il mio nome con parole positive come vengono espresse in questi giorni mi fa piacere”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento parlando dell’eventuale candidatura alle prossime comunali. ”

Che si dica” che io sarei il collante tra Pd e Iv “e si esprimano parole di apprezzamento mi fa piacere – ha aggiunto Giani  – ma da questo a pensarmi come candidato la strada è lunga e sinceramente in questo momento sto pensando a fare bene il presidente della Regione”.

A giani ha eco Eike Schmidt, direttore della  Galleria degli Uffizi. “É troppo presto per sciogliere qualunque riserva” sulle candidature per le elezioni comunali del 2024, ha  detto Schmidt, rispondendo ai cronisti che, a margine di un evento, gli hanno chiesto se ha deciso di candidarsi a sindaco di Firenze con il sostegno del centrodestra.

“Ci saranno sicuramente tanti incontri però se lo incontrassi oggi parleremo di altri temi”, ha poi aggiunto Schmidt su un’ipotetico incontro con Giovanni Donzelli, deputato FDI

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