Cascine, nasce il ‘Parc’ di Fondazione Fabbrica Europa

Riportare le famiglie a vivere il parco delle Cascine e continuare sulla strada della delocalizzazione della “movida”. Sono i due obiettivi con cui è nato il ‘Parc’, ovvero Performing Arts Research Centre, lo spazio che la Fondazione Fabbrica Europa ha ottenuto in concessione dal Comune di Firenze e che si configura come un centro permanente di sperimentazione di idee e linguaggi innovativi.

Al piano terra del complesso si trova anche il Parc Bistrò, lo spazio enogastronomico che ha aperto al piazzale delle Cascine gestito dallo storico Caffè Sant’Ambrogio. Il Quartiere 1 è soddisfatto degli interventi messi in campo dal Comune di Firenze per riqualificare il parco delle Cascine. Fabbrica Europa punta così alla delocalizzazione della “movida” mettendo a disposizione della comunità un altro luogo recuperato.

Il Parc è una struttura polifunzionale che mette in primo piano la creazione contemporanea, la ricerca, la formazione, ma anche l’ambiente, il rapporto con il territorio e l’interazione con gli spazi pubblici, primo fra tutti il parco delle Cascine. Un luogo in cui trovare intrecci di espressioni, esperienze, competenze e in cui creare sinergie e contaminazioni tra arti, performative e non solo, saperi, mestieri, con un approccio trasversale e interdisciplinare. Uno spazio di relazione nel cuore delle Cascine che mette al primo posto la cultura.

“In Flore”, dialoghi inediti tra musica e letteratura

I cantautori italiani incontrano i propri scrittori di riferimento: nasce il festival “In Flore”, dialoghi inediti tra musica e letteratura. Primo appuntamento 17 maggio con la cantante Maria Antonietta e la scrittrice Maria Grazia Calandrone; si prosegue con Emidio Clementi e Milo De Angelis (24 maggio), Cristina Donà e Anna Toscano (a settembre).

A Firenze la prima edizione del festival In Flore. Il progetto a cura dell’Associazione Arci SassiScritti, in collaborazione con Fondazione Fabbrica Europa, si inserisce nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2019.  Dal 17 maggio, al PARC- Performing Arts Research Centre presso le Ex Scuderie Gran Ducali in Piazza delle Cascine, si terranno quattro appuntamenti di incontro e ascolto tra assaggi musicali e letture, in cui il pubblico sarà accompagnato in imprevedibili “fioriture” per entrare nelle atmosfere di brani, romanzi, racconti e versi.

Il festival si aprirà venerdì 17 maggio alle ore 18 con Maria Antonietta, nome d’arte scelto in onore della regina di Francia da Letizia Cesarini, cantante e artista dalle mille sfaccettature che unisce alla passione per la musica un accorto studio dell’arte e della poesia. Devota a Rimbaud per averla accompagnata durante l’adolescenza, Maria Antonietta coltiva le parole partendo dalla loro essenza, per portarle in superficie e farle germogliare con la musica. A dialogare con lei la scrittrice e conduttrice Rai Maria Grazia Calandrone, che attraverso la poesia come forma di introspezione ha realizzato la sua ricerca sul linguaggio e sulla parola. Prima di passare alla scrittura, anche la Calandrone si è avvicinata al mondo dell’arte come pittrice e fotografa. Sarà, quindi, un incontro tra musica, parole e arte: linguaggi diversi che, contaminandosi, danno origine al fiore della cultura.

Venerdì 24 maggio alle ore 18 Emidio Clementi, il leader della storica band Massimo Volume, dialogherà con Milo De Angelis, uno dei più grandi poeti italiani. La particolarità di questo incontro sta proprio nella scelta del cantautore stesso di interfacciarsi con un autore capitale per il proprio lavoro sul linguaggio. Dal canto suo, De Angelis ha apprezzato il lavoro di scrittura di Clementi già dalla raccolta ‘La ragione delle mani’ del 2012. Entrambi appassionati e profondi lettori, oltre che autori, sono accumunati da una ricerca sulla parola declinata, visti i loro diversi talenti, in più arti: dalla musica, alla letteratura, alla recitazione.

A settembre si terrà un incontro tra la cantautrice Cristina Donà, dagli anni Novanta tra le voci più originali della scena musicale italiana e Anna Toscano, poetessa, giornalista e conduttrice radiofonica. Finale a settembre con un quarto ed ultimo appuntamento che sarà svelato prossimamente. A moderare i dialoghi Azzurra d’Agostino, poetessa, scrittrice e presidente dell’Associazione SassiScritti

Fabbrica Europa presenta: Michel Portal e Thèo Ceccaldi in concerto

Giovedì 9 maggio Michel Portal e Thèo Ceccaldi in concerto, al Saloncino della Pergola ore 21.30; per Fabbrica Europa 2019 in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana

Nella storia del jazz europeo Michel Portal (1935) spicca come una delle personalità più significative in assoluto e anche come una delle figure meno riconducibili a semplici schemi e appartenenze. Se il jazz europeo negli ultimi quarant’anni ha forse espresso la sua massima autonomia rispetto a quello d’oltre Atlantico nella forma della cosiddetta ‘improvvisazione radicale’ emersa negli anni Sessanta, Portal è un ponte tra le due ispirazioni; è un musicista che si distingue nettamente dai modelli americani e sfugge anche all’identificazione con quest’ambito dell’improvvisazione radicale a cui è comunque contiguo e con cui ha parecchi tratti in comune.
Ha lavorato con musicisti come Albert Mangelsdorff, John Surman, Steve Lacy, Han Bennink, Dave Liebman, e con tutta la scena francese; famosi sono i suoi duetti con Lubat e Jean-Pierre Drouet. Ha composto numerose colonne sonore per il cinema e ha suonato anche nell’ambito della danza (da ricordare il suo lungo sodalizio con Carolyn Carlson). Nella sua carriera ha ottenuto tre César e un Sept D’Or. Dagli anni Ottanta dirige diverse formazioni, in particolare il trio, spesso con Daniel Humair e Bruno Chevillon. Collabora con Mino Cinelu, Joachim Kuhn, Martial Solal, Jacky Terrasson e ha fondato un quintetto con Louis Sclavis. Il maggior successo arriva però con il celebre duo con il fisarmonicista Richard Galliano.

Théo Ceccaldi (1986) è senza dubbio la nuova perla del jazz francese. Come ha scritto il critico Michel Contat “Ceccaldi suona il violino con una maestria che esalta appieno le enormi possibilità dello strumento”.
“Rivelazione francese dell’anno 2014″ e “Musicista francese dell’anno 2016″ per Jazz Magazine, Ceccaldi si conferma come una delle voci più singolari della nuova scena jazz europea. Con lo sviluppo di uno stile di grande finezza per le sfumature, alla costante ricerca di conciliare la passione, il lirismo e la raffinatezza formale, il violinista in questi anni si è dedicato a incontri speciali con musicisti come Louis Sclavis, Fred Pallem, Vincent Courtois, Daniel Humair, Bruno Chevillon, Paolo Fresu, Eva Risser, Akosh S, Andy Emler, Émile Parisien, Michele Rabbia e Elise Dabrowski. L’incontro con Portal ne sta portando il nome al grande pubblico del jazz.

INFO BIGLIETTI
intero 12€
ridotto 10€
studenti 8€

Fabbrica Europa XXVI edizione: appuntamenti di sabato 4 maggio

Dopo l’opening alla Stazione Leopolda, la XXVI edizione di Fabbrica Europa prosegue coinvolgendo vari spazi di Firenze. Un Festival diffuso sulla città che – attraverso danza, musica, teatro, performance, incontri, workshop, talk – esprime la creatività e i segni artistici di una contemporaneità multiforme e interculturale.

Sabato 4 maggio al PARC Performing Arts Research Centre nel Parco delle Cascine, Muta Imago presenta l’installazione audio Antologia di S. nell’ambito del progetto Little Fun Palace di OHT; Paolo Benvegnù e Nicholas Ciuferri sono protagonisti del reading I racconti delle nebbie, cui segue un talk di approfondimento con Ciuferri;  Intervista tra parole e musica con Motta, in programma all’esterno del PARC,  date le previste condizioni meteo è stato spostato al Teatro Puccini. Al Teatro della Pergola/Saloncino gli armeni NCA Small Theatre con Giardino Chiuso e Versiliadanza presentano Macchine.

SABATO 4 MAGGIO   >   PARC, TEATRO DELLA PERGOLA e TEATRO PUCCINI

ore 17-22.30 – PARC

MUTA IMAGO Antologia di S. | installazione audio

ore 18.00 – PARC

PAOLO BENVEGNÙ e NICHOLAS CIUFERRI I racconti delle nebbie | reading

ore 19.00 – PARC

LITTLE FUN PALACE talk con NICHOLAS CIUFERRI

ore 19.00 – Teatro della Pergola / Saloncino

NCA SMALL THEATRE / GIARDINO CHIUSO / VERSILIADANZA Macchine

ore 21.30 – Teatro Puccini

MOTTA Intervista tra parole e musica

 

 

Motta: Intervista tra parole e musica

Francesco Motta è cantante, polistrumentista e autore di testi. Nasce artisticamente nel 2006, con i Criminal Jokers, band pisana con cui incide due dischi, “This was supposed to be the future” (2009) e “Bestie” (2012). In questo periodo compie anche altre importanti esperienze musicali: mette a frutto la propria versatilità collaborando con Nada (con cui suona basso, tastiere chitarra e cori), Pan Del Diavolo (batteria), Zen Circus (tecnico del suono per il tour di “Andate tutti affanculo”) e Giovanni Truppi (chitarra e tastiera).

Nel 2013 studia Composizione per film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist) e compone le colonne sonore di “Pororoca” (2013) di Martina Di Tommaso, “Dollhouse” (2014, Canada) di Edward Balli, “THE Tell Tale Heart” (2014, Inghilterra) di Andy Kelleher e del documentario di Simone Manetti “Good bye darlin I’m off to fight”, in uscita nel 2016.

Il 18 marzo 2016 esce “La Fine Fei Vent’anni”, il suo primo disco solista, di cui compone testi, musiche e arrangiamenti. Alcuni dei brani sono scritti a quattro mani con Riccardo Sinigallia, produttore artistico dell’album. L’album incontra fin da subito un enorme consenso da parte della critica e del pubblico.

I primi due singoli estratti vengono suonati da oltre cento radio sul territorio nazionale.

Ad aprile 2016 inizia il tour di presentazione nazionale del disco: cresce e si consolida il suo pubblico, portandolo a suonare, come headliner, in alcuni tra i principali festival italiani e a collezionare in pochi mesi oltre 50 live. Tra i festival a cui Motta ha preso parte nel tour estivo, il MIAMI, il Siren Fest di Vasto, lo Sherwood Festival, l’Indigeno Festival, Il TOdays festival di Torino e Villa Ada – Roma incontra il Mondo.

A settembre 2016 ritira il premio del MEI PIMI Speciale 2016, come artista indipendente italiano ritenuto nel complesso più rilevante per l’attività svolta nella stagione discografica 2015/2016.

Motta si aggiudica la Targa Tenco 2016, per la miglior “Opera Prima”.

Il 6 aprile del 2018 pubblica il secondo disco “Vivere o Morire”, entrato direttamente al quinto posto della classifica dei dischi e al primo dei vinili più venduti in Italia. L’uscita del disco è stata anticipata dal lancio del primo singolo “La nostra ultima canzone” che si è posizionato subito al primo posto della Viral 50 Italia di Spotify. Motta vince la Targa Tenco 2018 con “Vivere o Morire” nella categoria Disco in assoluto. Per la prima volta, nella storia della manifestazione, un artista riceve due targhe per i primi due album.

Motta insieme a Nada vince a Sanremo la serata dei duetti con una magnifica esibizione del brano “Dov’è l’Italia”

INGRESSO GRATUITO

 

INFO: Tel. 055 351599 / 055 2638480   –  www.fabbricaeuropa.net

La Fura dels Baus apre Fabbrica Europa XXVI edizione

La Fura del Baus torna a Firenze e sarà  lo special guest del cartellone 2019 di Fabbrica Europa che inaugurerà il 3 maggio con la compagnia catalana alla stazione Leopolda, location del festival solo per quel giorno. Quest’anno infatti la grande novità è PARC il luogo delle Cascine dove Fabbrica Europa ha trovato casa.

Presentata oggi la 26esima edizione che si snoderà  fino a luglio proponendo eventi anche in altri spazi del territorio toscano. Un Festival diffuso sulla città animerà diversi spazi, teatrali e non, con un continuo attraversamento di gesti performativi, sonori e artistici che esprimono i segni di una geografia creativa espansa che dall’Europa arriva all’Asia, passando per il Sud del mondo.

Il Festival, dopo l’inaugurazione il 3 maggio alla Stazione Leopolda, prosegue fino a luglio coinvolgendo altri luoghi di Firenze e della Toscana. Una parte significativa della programmazione si svolgerà al Teatro della Pergola e nei nuovi spazi, versatili e modulabili, del PARC Performing Arts Research Centre (Palazzina ex Fabbri e Complesso Scuderie Granducali nel Parco delle Cascine), che da quest’anno Fondazione Fabbrica Europa gestisce progettualmente e continuativamente su assegnazione del Comune di Firenze. Inoltre, alcuni appuntamenti saranno presentati al Teatro Cantiere Florida, altri saranno diffusi sulla città coinvolgendo spazi inediti e particolari.

La Fura dels Baus porterà in scena per l’inaugurazione Free Bach 212 è un concerto-performance di musica e danza, basato sulla Cantata Contadina BWV 212 di J. S. Bach eseguita dall’ensemble barocco Divina Mysteria, con innesti di flamenco di Mariola Membrives combinati a effetti sonori di musica elettronica e a una proiezione multimediale che mette in risalto i musicisti, il bailaor, i cantanti, dando senso e prospettiva alla pièce.
Una libera versione della Bauernkantate di Bach, un tema senza tempo che fonde burlesque, commedia, critica sociale e un invito ai piaceri più mondani.

Info sul programma QUI

 
ascoltiamo le interviste realizzate da Chiara Brilli a partire dal coordinatore attività culturali di Palazzo vecchio Tommaso Sacchi

Festival Au Desert. Maurizio Busia

La cultura del deserto a pochi passi dal polmone verde della città gigliata. Un contrasto che,
per diverse e inaspettate ragioni, è diventato il tema centrale della nona edizione del Festival au Désert Firenze, che per
la prima volta si svolgerà all’interno degli spazi della Manifattura Tabacchi, dal 30 giugno al 3 luglio. Parla il direttore
artistico Maurizio Busia.

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