Fabbrica Europa, 27/a edizione del festival ai tempi del Coronavirus

?Firenze, presentata oggi Il Festival Fabbrica Europa 2020, che ???????? ?? ? ????????? con ?????? ????? di Rosas, la prima performance creata da ???? ?????? ?? ???????????. Lo spettacolo, anche a causa delle norme di sicurezza per il coronavirus, viene proposto all’aperto, nella suggestiva cornice delle Otto Viottole del ????? ????? ???????.

Musica, danza, teatro e progetti formativi per la 27/a edizione del festival Fabbrica Europa che, riprogettato in chiave anti Covid, si svolgerà dal 3 settembre all’8 ottobre al Parc nel parco delle Cascine di Firenze, ma anche al teatro Puccini, a Villa Favard, al teatro studio Mila Pieralli a Scandicci e al teatro Cantiere Florida.

Il programma, è stato spiegato in conferenza stampa, è declinato sulle potenzialità della relazione tra arti performative, lo spazio all’aperto e la natura: l’area esterna e il parco delle Cascine, infatti, accoglieranno buona parte dei progetti. Il festival si apre con Violin Phase di Rosas, performance di danza con la musica minimalista di Steve Reich.

Tra i principali progetti in programma c’è ‘Perpendicolare’ che combina la musica di Cristina Donà con la danza del coreografo Daniele Ninarello. In cartellone anche nomi celebri come Trilok Gurtu, percussionista di fama mondiale, Gianni Maroccolo che presenta l’album Alone, Andrea Laszlo de Simone con un concerto immersivo fatto da nove musicisti e Alessandro Sciarroni che chiude il festival con Save the last dance for me.

Maurizio Busìa direttore artistico per la sezione musicale del Festival ha spiegato che nonostante la pandemia da Coronavirus “Fabbrica Europa ci doveva essere per ritrovare quel rapporto tra artisti e pubblico e quindi abbiamo fatto di tutto per esserci sapendo che non sarebbe stato semplice.

Quest’anno la gestione del pubblico è un pò cambiata, si è irrigidita, è richiesta la prevendita per garantire la tranquillità delle persone e la possibilità di godere degli spettacoli”.

Per l’assessore del Comune di Firenze alla Cultura Tommaso Sacchi “questo è un grande risultato per Fabbrica Europa perché nel periodo Covid è riuscito a portare un festival di grande qualità con protagonisti di livello mondiale”.

Hanno partecipato alla presentazione l’assessore Tommaso Sacchi, il direttore generale Fondazione Cr Firenze Gabriele Gori, il presidente Fondazione Fabbrica Europa Tuccio Guicciardini ed il direttore artistico per la musica di Fabbrica Europa Maurizio Busia.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Maurizio Busia, Tommaso sacchi e Gabriele Gori:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200901_03_FABBRICA-EUROPA_BUSIA-SACCHI-GORI.mp3?_=1

Fabbrica Europa torna a settembre e ripensa il contemporaneo

Raffaele Palumbo ha intervistato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e Maurizio Busia (direzione musicale)

Non si ferma la produzione artistica di Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee che ha presentato quattro progetti, tra questi la 27/a edizione del festival Fabbrica Europa 2020, la produzione più duratura, in programma dal 3 settembre all’8 ottobre, che propone serate di danza, musica, riflessioni e performance di vario genere negli spazi del Parc (Performing Arts Research Centre) del parco delle Cascine di Firenze ma anche sul palco del Teatro Studio a Scandicci, del Teatro Cantiere Florida e del Teatro Puccini.

Alla ricerca del senso di una nuova contemporaneità, Fabbrica Europa ha riprogettato la XXVII edizione del Festival con l’obiettivo di guardare tanto al presente quanto al futuro. Ha declinato un programma mosso dalle potenzialità della relazione arti performative / spazio all’aperto / natura, grazie alla ricchezza che il Parco delle Cascine di Firenze offre. Contesto in cui Fabbrica Europa ha la sua sede: le due sale, l’area esterna e il cuore del Parco accolgono buona parte dei progetti di quest’anno. E non è stata dimenticata la valenza dello spazio cosiddetto teatrale che ha bisogno di riaccendersi, di ritrovare fiducia nelle forme di socialità, condivisione, partecipazione, aderenza alle espressioni di libertà artistica e individuale limitate dal distanziamento.
Fabbrica Europa 2020, dal 3 settembre all’8 ottobre, trova vita, forme, formati, sonorità, poetiche e narrazioni all’interno e all’esterno del PARC Performing Arts Research Centre, in scorci verdi del Parco delle Cascine, sul palco del Teatro Studio di Scandicci (grazie alla collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana), del Teatro Cantiere Florida e del Teatro Puccini.
Il Festival ha trovato nuova forma grazie alla complicità degli artisti, al sostegno delle Istituzioni – MiBACT, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze – e all’impegno di coloro che contribuiscono a preservare la rilevanza culturale, internazionale, multidisciplinare di Fabbrica Europa a Firenze, in Toscana, in Europa, nel mondo.

Apre il Festival Violin Phase di Rosas (Parco delle Cascine, 3, 4, 5 settembre), terzo dei quattro movimenti che compongono Fase, Four Movements to the Music di Steve Reich, la prima performance creata da Anne Teresa De Keersmaeker che ha debuttato nel 1982 a Bruxelles. La coreografa utilizza la struttura della musica minimalista di Steve Reich per sviluppare un linguaggio del corpo che non si limita a illustrare la musica, ma aggiunge una nuova dimensione. 

Sono due gli appuntamenti con Enzo Cosimi che presenta un dittico dalla trilogia sulla diversità “Ode alla bellezza”, una riflessione che coinvolge minoranze, emarginati, non professionisti. I love my sister (PARC, 19 settembre) è un’esplorazione sulla transessualità dei corpi che reinventano modalità inedite per abitare lo spazio fisico, urbano e sociale e che pagano il peso di un’invisibilità inflitta che relega ai margini le loro storie. Racconta di persone in transito FtoM (dal femminile al maschile) e di vissuti che riverberano nuovi paesaggi dell’animo umano.
La bellezza ti stupirà (Teatro Studio, 2 ottobre), creazione coreografica/performativa/installativa, nasce da un’indagine sulla figura dell’homeless e sulla sua solitudine nella società contemporanea.
Il lavoro è realizzato in collaborazione con le Associazioni dei senza fissa dimora. L’esperienza di vita degli homeless rappresenta il fulcro drammaturgico della pièce, una sfilata visionaria, una sequenza di video ritratti che mostrano i protagonisti nei loro luoghi del quotidiano, un racconto fiabesco immerso in un’inquietudine sospesa e rarefatta.
Perpendicolare come la potenza del gesto, come il profondo desiderio di relazione. Canzoni che risuonano nei corpi. Movimenti che fioriscono dalle parole e dai suoni. Un innesto affascinante e naturale tra il mondo musicale di Cristina Donà e la danza del coreografo Daniele Ninarello, plasmati e cuciti insieme dal musicista e compositore Saverio Lanza. Materiale inedito nato per lo spettacolo e alcune tra le canzoni più note della cantautrice si aprono nello spazio della performance come una visione che scorre fin sotto la pelle.

«Una collaborazione entusiasmante – racconta Cristina Donà – quella nata con Daniele nel gennaio 2020 (…). Il dialogo tra le mie canzoni e la danza, ha partorito nuovi frutti anche durante il lockdown: la clip “Protesta silenziosa#1”, ispirata dalle “Proteste silenziose” danzate da Daniele durante la quarantena, ne èla testimonianza» (Teatro Studio, 17, 18 settembre, produzione Fabbrica Europa / Codeduomo).

Compagnie 111 presenta aSH di Aurélien Bory che con questa pièce chiude un trittico di ritratti di donne. La straordinaria danzatrice indiana Shantala Shivalingappa costruisce il suo Solo sulla figura di Shiva, dio creatore e distruttore, signore dei luoghi della cremazione. Shantala, con la sua energia ritmica e vitale, danza su una coltre di cenere, simbolo di morte ma anche di rinascita. I movimenti, le geometrie del corpo somigliano ai kolam, i disegni di farina di riso che le donne indiane creano a terra di fronte alle case per attirare energie positive e prosperità e che nel corso della giornata svaniscono per essere pazientemente ricreati il mattino dopo. Cerchi, punti, spirali, che sembrano rappresentare la struttura stessa del mondo. La danza di aSH evoca l’invisibile principio dell’universo in uno spazio che si manifesta come una vibrazione che il percussionista Loic Schild riprende, trasforma, prolunga all'infinito (Teatro Studio, 25, 26 settembre).

Trilok Gurtu è uno dei musicisti più importanti al mondo. Ama definirsi un costruttore di “ponti” musicali tra diverse culture. “Sono i politici che lottano tra di loro, e che costringono i popoli a farlo. Il messaggio che posso lanciare è: non dividete in classi la musica come si fa con le religioni. Invece, purtroppo, anche i musicisti mi sembrano diventare ogni giorno più razzisti: parlo dei puristi, quelli che non amano il jazz, quelli che non sopportano il folk e così via. Sono come certi preti. È una prerogativa dei potenti, quella di creare divisioni” (Teatro Puccini, 10 settembre). “Alone”, un album che celebra l’infinito e suona all’infinito, un viaggio radicale e ambizioso, un “disco perpetuo” come lo definisce lo stesso Gianni Maroccolo, iniziato nel dicembre 2018 e giunto al suo IV volume, con la chiusura del primo ciclo di vita.

Al Festival Fabbrica Europa il progetto Alone not Alone trova la sua prima messa in scena live: al fianco di Gianni ci sono Simone Filippi, chitarre; Flavio Ferri, elettronica e tastiere;
Matilde Benvenuti, batteria. Ospiti, Giorgio Canali e Edda (Teatro Puccini, 12 settembre,
produzione Fabbrica Europa / Contempo Records).

Chiude il Festival Alessandro Sciarroni con Save the last dance for me, uno studio tra la danza e l’antropologia con cui il coreografo ha ridato vita a un ballo bolognese in via di estinzione, la Polka Chinata. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, vede i danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini abbracciati l’un l’altro girare vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra (PARC, 8 ottobre).

E’ arrivato alla sua ottava edizione, invece, ‘Orizzonti verticali – sentieri di carta’, in programma dal 27 al 29 agosto a San Gimignano (Siena). Il filo conduttore della nuova edizione sarà la scrittura, intesa come fonte primaria di trasmissione del sapere, una pagina bianca dalla quale riprendere a solcare il nostro cammino e la nostra ricerca. Infine Fabbrica Europa propone anche ‘Crisol’ un progetto di internazionalizzazione dei processi creativi che nasce con l’idea di ridisegnare l’approccio alle arti performative contemporanee, e alla danza in particolare, creando occasioni di incontro e di creazione condivisa tra artisti italiani e stranieri, favorendo lo scambio di pratiche.

All’Acciaiolo va in scena lo spettacolo “Re-encontre”

La Compagnia Simona Bucci e Fabbrica Europa presentano Re-encontre, spettacolo di danza e musica dal vivo. L’appuntamento è  per domani alle 20 al Castello dell’Acciaiolo a Scandicci (via Pantin, 63).

Re-encontre ha il patrocinio e il sostegno di Met Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Scandicci. Interpretato da otto giovani performer di varia provenienza, è una nuova versione, nata dalla produzione originale presentata al festival Fabbrica Europa 2018. Lo spettacolo porta la prestigiosa firma del coreografo tibetano Sang Jijia.

Un lavoro pieno di forza e al tempo stesso raffinato ed evocativo indaga il rapporto tra corpo, spazio e #memoria. La musica #live del compositore Spartaco Cortesi dialoga e si fonde con la performance artistica, creando un senso di coralità e consonanza, intenso e significante. Al termine dello spettacolo seguirà un piccolo rinfresco.

Coreografia: Sang Jijia. Interpreti: Carolina Amoretti, Giovanfrancesco Giannini, Isabella Giustina, Claudia Mezzolla, Fabio Novembrini, Pietro Pireddu, Violeta Wulff Mena, Valentina Zappa, musica Spartaco Cortes.

Per info e prenotazioni: www.fabbricaeuropa.net , 055351599.

La Compagnia Simona Bucci e Fondazione Fabbrica Europa, con il patrocinio e il sostegno di Met Città Metropolitana di Firenze e il patrocinio del Comune di Scandicci propongono la seg edizione del progetto #Dance4Gardens, rassegna di danza e musica che coinvolge giovani artisti internazionali nella creazione di performance originali e itineranti, concepite per essere presentate in scenari inediti di alcune Ville storiche e in altri spazi dell’area metropolitana di Firenze.

Estate Fiorentina 2019: torna, dal 10 al 15 giugno, ‘Secret Florence’

Secret Florence, il progetto strategico dell’Estate Fiorentina 2019 dedicato al confronto tra i linguaggi del contemporaneo e il patrimonio storico-architettonico della città – inaugurato nel 2016 grazie al sostegno di Comune di Firenze e Pitti Immagine – torna nella sua IV edizione dal 10 al 15 giugno con eventi, performance site-specific, proiezioni e concerti originali in luoghi meno conosciuti per farli vivere dal pubblico in modo nuovo e inconsueto.

Cinque partner (Lo schermo dell’arte Film Festival, Musicus Concentus, Virgilio Sieni Centro nazionale di produzione, Tempo Reale, Fabbrica Europa) per sette luoghi esclusivi e uno segreto reinterpretati da azioni artistiche contemporanee: il Cenacolo di Sant’Apollonia, il Cenacolo di San Salvi, la Chiesa di San Giovanni Battista all’Autostrada, il Chiostro del Convento del Carmine, ilChiostro del Vecchio Conventino Officina Creativa, il Cinema La Compagnia, il Planetario / Fondazione Scienza e Tecnica.

Quando quattro anni fa abbiamo lanciato questo progetto sperimentale – dichiara il sindaco Dario Nardella – eravamo un po’ titubanti sul risultato ma estremamente ottimisti sull’idea di fondo: mettere insieme, nella settimana dedicata alla moda, alcune delle principali realtà culturali cittadine per far loro reinterpretare luoghi nascosti e poco conosciuti dal grande pubblico. Oggi possiamo senza dubbio lasciarci alle spalle ogni cautela: Secret Florence si conferma un progetto strategico della nostra Estate Fiorentina e un evento di grande successo. Ringrazio i partner che da subito vi hanno creduto e il sostegno mai mancato di Pitti Immagine che sottolinea come il binomio moda-cultura sia un percorso consolidato e di valore”.

Anche quest’anno – afferma Tommaso Sacchi, assessore Cultura Moda e Design del Comune di Firenze – andremo a scoprire luoghi inediti della città grazie alle performance contemporanee di alcune delle più vivaci e poliedriche realtà culturali fiorentine che operano anche a livello internazionale. Questo appuntamento ormai consolidato fornirà al pubblico una diversa narrazione di Firenze che, partendo dal sistema moda, sconfinerà nella danza, nella musica, nelle installazioni multimediali, e ci consegnerà una visione di città rinnovata e piena di creatività”.

“Siamo molto felici di continuare a sostenere Secret Florence – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – un progetto che ha dato risultati importanti e che contribuisce ad arricchire l’offerta culturale durante la settimana di Pitti Uomo, soprattutto nei confronti di un pubblico giovane e interessato al confronto tra i linguaggi del contemporaneo. Da parte nostra è un segnale concreto di fiducia nei confronti dell’amministrazione comunale e di quelle istituzioni culturali, basate a Firenze, che si distinguono per capacità innovativa e qualità produttiva e che meritano un pubblico di livello internazionale”.

Chiara Brilli ha intervistato rancesco Giomi per Tempo reale e Maurizio Busia per Fabbrica Europa.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/06/190606_00_SECRET-FLORENCE-GIOMI-BUSIA.mp3?_=3

Questo il programma di ‘Secret Florence’ 2019:

In apertura lunedì 10 giugno, h. 21.00 Lo Schermo dell’Arte Film Festival presenta Diamantino – Il Calciatore Più Forte Del Mondo di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt, anteprima nazionale del film vincitore della Settimana della critica a Cannes 2018: una commedia ironica e surreale sui temi attualissimi dell’immigrazione e delle politiche nazionaliste, che uscirà nelle sale distribuito daI Wonder Pictures a fine agosto (ingresso libero su prenotazione).

Martedì 11 giugno, h. 19.00 nel Chiostro del Carmine Musicus Concentus propone il concerto Dialogues, nato dal desiderio di valorizzare il dialogo creativo fra le sonorità e le culture diverse dell’area mediterranea, attraverso la rivisitazione di composizioni di grandi artisti mediorientali unite a melodie originali del trio composto dal pianista Stefano Maurizi, dal clarinettista Mirco Mariottini e dal fisarmonicista Luciano Biondini (prevendita 5 € + d.p – biglietto alla porta 10 €).

Martedì 11 e mercoledì 12 giugno, h. 20 / 20.45 / 21.30 Virgilio Sieni nel suo Grande Adagio Popolare crea un progetto site specificnei Cenacoli di Sant’Apollonia e San Salvi: costruisce due danze che seguono, come una partitura, le tredici figure dell’Ultima Cena. Le posture dipinte da Andrea del Castagno (Cenacolo di Sant’Apollonia) e Andrea del Sarto (Cenacolo di San Salvi) costituiscono la fonte primaria per tessere un’azione coreografica irrorata da quei gesti. A seguire, Giulia Mureddu conduce un momento di trasmissione e insegnamento rivolto ai cittadini, chiamati – come in una lezione sul gesto – a interpretare le figure evocate in una pratica insieme ai due coreografi (ingresso libero fino a esaurimento posti).

Giovedì 13 giugno, h. 18.00 – 19.00 al Planetario / Fondazione Scienza e Tecnica, Tempo Reale presenta Paesaggio Notte / Werner Dafeldecker una proposta musicale sperimentale in un contesto anticonvenzionale prepara il pubblico a una fruizione immersiva in relazione alle immagini in movimento del planetario.

Venerdì 14 giugno, h. 19.00 al Chiostro del Vecchio Conventino-Officina Creativa Fabbrica Europa propone A Peaceful, peaceful placeche nasce dall’incontro tra il coreografo Davide Valrosso e tre danzatori indiani, Nihal Pasha, Arathy A.R. e Virendra Nishad dell’Attakkalari Centre for Movement Arts di Bangalore. Una serie di azioni coreografiche nate dal dialogo con diversi linguaggi, dal Kalari Payat, arte da combattimento tra le più antiche esistenti, a elementi di yoga (Asana e Pranayama) e gestualità tratte da antiche danze tradizionali indiane.

Venerdì 14 giugno, h. 21.00 in un ‘secret place’ (che verrà comunicato solo alla conferma della prenotazione da effettuare per tel. 055 351599 o via email a teatrodanza@fabbricaeuropa.net) Fabbrica Europa propone Perpetuo con la coreografa e danzatrice indiana Hemabharathy Palani e Gianni Maroccolo (C.S.I., Litfiba, Deproducers), una creazione all’insegna della multidisciplinarietà, in un connubio originale tra danza e musica.

In chiusura sabato 15 giugno, dalle h. 17 Tempo Reale in collaborazione con la Fondazione Michelucci riscopre con una visita guidata gli spazi della meravigliosa architettura della Chiesa di San Giovanni Battista all’Autostrada per poi animarli di suoni con una nuova produzione per Secret Florence “Il silenzio è il canto più perfetto” un’ opera elettroacustica collettiva in cui la musica, insieme alla voce narrante di Sandro Carotti, si relaziona con brani di eremiti sul tema del silenzio, a seguire l’opera del grande artista francese Yves Klein Symphony Monotone – Silence: per l’occasione i musicisti del Tempo Reale Electroacoustic Ensemble insieme a Minus presentano una versione per dieci sintetizzatori, mai realizzata fino ad ora.

Fabbrica Europa porta “La natura delle cose” di Sieni alla Pergola

Domani e venerdì 31 maggio, alle ore 20.45 al Teatro della Pergola di Firenze, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana nell’ambito di Fabbrica Europa 2019, Virgilio Sieni, a distanza di 10 anni dal debutto, riallestisce “La natura delle cose”, tratto dal poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio “De rerum natura”.

La Natura delle cose di Virgilio Sieni si basa sul poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio, De rerum natura. I cinque danzatori attraversano le tre scene dando vita a un compatto quartetto di uomini e una figura femminile metamorfica sempre presente, come la Venere-dea dell’atto generativo evocata da Lucrezio all’inizio del suo poema. La scelta del De rerum natura coincide con l’urgenza di rivolgersi alla natura delle cose, alla loro anima e origine, ponendo la danza come strumento di indagine e di riflessione sull’oggi.

La drammaturgia è stata elaborata a partire dal testo di Lucrezio; a questo scopo Virgilio Sieni si è avvalso della collaborazione del filosofo Giorgio Agamben. La musica è una creazione originale di Francesco Giomi, compositore e direttore del centro Tempo Reale di Firenze. Il testo dello spettacolo è stato letto e registrato dalla cantante Nada, che per la prima volta offre il suo contributo vocale in uno spettacolo coreografico.

“Attraverso una partitura di elementi sottili, dove la luce sembra sostituirsi al corpo e il senso del vuoto all’apparizione di corpi trasfigurati e galleggianti, si apre uno squarcio su un corpo unico che abita la scena: un corpo che comprende altri corpi, altre forme; che lancia messaggi di pace e che si rivolge all’ascolto, alla democrazia e alla libertà della tecnica, al senso laico del mistero. Una complessa macchina fisica che permette a Venere, presenza umana e pupazzo allo stesso tempo, di muoversi in una prolungata sospensione corporea, per poi discendere lentamente, fino a terra. Su questi temi lo spettacolo incontra lo spirito e gli intenti del filosofo latino, riflettendo sull’oggi. Lucrezio dà vita a un discorso scientifico sul movimento degli atomi e dei corpuscoli per arrivare a individuare all’interno delle cose una dialettica tra delizia e orrore, tra nascita e morte, tra voluttà e disgregazione, legando a un’analisi materialistica della realtà lo sviluppo necessario dell’etica e del sentimento; così la danza, partendo dalla costruzione coreografica e dalla riflessione sul movimento del corpo nella scena, arriva a definire una poesia fisica che richiama uno sguardo pronto ad aprirsi su accadimenti estremi e impressionanti, che sfuggono al dominio della razionalità. È in questa dimensione che i corpi si mostrano allo stesso tempo ricoperti di simulacri e denudati, e si mostrano nel loro atto di genesi e di costruzione, nel loro formarsi e trasformarsi; qui la pelle si espone al vuoto, fondando un tempo che si apre alla sospensione e affermando decisamente, con Lucrezio, che “nulla nasce da nulla”.

Emidio Clementi e Milo De Angelis ospiti di “In Flore”

Emidio Clementi e Milo De Angelis ospiti di “In Flore”. Il secondo appuntamento del festival in cui cantautori italiani incontrano i propri scrittori di riferimento. Venerdì 24 maggio ore 18, al Parc – Ex Scuderie Granducali nel Parco delle Cascine di Firenze. Ingresso libero

Emidio Clementi, leader della storica band Massimo Volume, e il poeta Milo De Angelis, i protagonisti del secondo appuntamento di In Flore, il festival in cui i cantautori italiani incontrano i propri scrittori di riferimento, in programma oggi venerdì 24 maggio alle ore 18 al PARC- Performing Arts Research Centre (Ex Scuderie Gran Ducali in Piazza delle Cascine).

Il progetto a cura dell’Associazione Arci SassiScritti, in collaborazione con Fondazione Fabbrica Europa, si inserisce nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2019, sostenuta dal Comune di Firenze. Quattro appuntamenti di incontro e ascolto tra assaggi musicali e letture, in cui il pubblico sarà accompagnato in imprevedibili “fioriture” per entrare nelle atmosfere di brani, romanzi, racconti e versi.

Emidio Clementi, dialogherà con Milo De Angelis. La particolarità di questo incontro sta proprio nella scelta del cantautore stesso di interfacciarsi con un autore capitale per il proprio lavoro sul linguaggio. Dal canto suo, De Angelis ha apprezzato il lavoro di scrittura di Clementi già dalla raccolta ‘La ragione delle mani’ del 2012. Entrambi appassionati e profondi lettori, oltre che autori, sono accumunati da una ricerca sulla parola declinata, visti i loro diversi talenti, in più arti: dalla musica, alla letteratura, alla recitazione.

La sede scelta, PARC – Performing Arts Research Centre presso le Ex Scuderie Granducali nel piazzale delle Cascine, è uno dei nuovi luoghi della cultura a Firenze una “piazza fuori dalla città” (accessibile a piedi, con tranvia, bicicletta, auto) il posto migliore per vivere ascoltare queste conversazioni inedite immersi nella natura.

 

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