🎧Liberazione, Nardella: “Combattiamo contro tentativi di amnesia storica”

“Liberazione non significa solo ricordare cosa è stato il nazifascismo, ma significa oggi anche combattere contro i soliti tentativi di amnesia storica”. Queste le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella nel giorno delle celebrazioni del 78/o anniversario della Liberazione di Firenze dall’occupazione nazi-fascista.

Le celebrazioni della Liberazione si sono aperte alle 7 di oggi, con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio, che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia, e sono proseguite in piazza dell’Unità italiana con la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai caduti di tutte le guerre.

Al termine della cerimonia, si è svolto il corteo fino a piazza della Signoria dove, alle 10.30, sull’arengario di Palazzo Vecchio, si sono tenute le
celebrazioni ufficiali con interventi del sindaco Dario Nardella, del presidente della comunità ebraica Enrico Fink e della presidente dell’Anpi di Firenze Vania Bagni.

A margine dell’evento Dario Nardella ha ricordato quanto sia importante mantenere viva la memoria: “Per noi Liberazione non significa solo ricordare cosa è stato il nazifascismo e le violenze sui partigiani e sui civili della nostra città, ma significa oggi combattere contro ogni forma di discriminazione, intolleranza, esercizio autoritario del potere, contro le forme di limitazione dei diritti della persona e contro le forme di amnesia storica: se un Paese non ha una memoria condivisa non può costruire un futuro”

Simona Gentili ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella

Giani, colloquio con Enel Gp per rinnovabili a Piombino

“Riguardo ai dieci punti del memorandum Piombino in queste ore ho avuto un utile colloquio con Enel Green Power che è il soggetto a cui pensiamo per quanto riguarda l’aspetto delle energie rinnovabili, ovvero la capacità che possiamo avere di rimuovere il ferro vecchio dell’epoca dell’altoforno per poterlo sostituire con pannelli fotovoltaici e con pale eoliche”.

Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, sulle opere di compensazione per la città di Piombino (Livorno) che dovrebbe ospitare il rigassificatore.

“Sto lavorando naturalmente sulla strada 398 – ha poi ricordato Giani – sono andato dall’amministratore delegato di Anas per il lotto 1. Stiamo lavorando sul lotto 2 quello che dalla Darsena nord conduce al porto. Sto lavorando coi direttori generali del ministero per i progetti di bonifica e le cose stanno andando bene”.

In questo momento, ha detto Giani, “vedo molte chiacchiere intorno al rigassificatore, ma vedo che solo la struttura commissariale di cui mi sono dotato sta lavorando per Piombino, ovvero per quelle cose che devono essere fatte a Piombino. Al sindaco che devo dire? Io l’ho capito, per lui sono un’ossessione psicologica. Vediamo, spero che risolva i suoi
problemi. Sempre a concentrarsi su di me, sulle mie dimissioni. Se gli fa piacere, lo faccia. Mi sembra che non serva a nulla per Piombino, ma libero di fare ciò che vuole”.

Sul rigassificatore “c’è un iter che è partito con la richiesta a 30 enti
di esprimersi e da qui al 19 settembre i 30 enti che devono esprimere il parere ce lo stanno facendo pervenire. Mano a mano che completano il loro parere, noi lo recepiamo. E’ inutile che mi metta a commentarli uno per uno. Il 19 settembre inizieremo una conferenza dei servizi in cui prenderemo atto di questi pareri e saranno valutati in sede tecnica per continuare ad approfondire attraverso le controdeduzioni” -ha continuato Giani – “Poi il 29 ottobre è il termine per rilasciare l’autorizzazione. Oggi siamo in una fase transitoria fino al 19 settembre quando faremo il check-up perché avremo tutti i pareri dei 30 enti abilitati a darlo”.

Giani: “Escludo un rapporto di alleanza con il M5s”. “Calenda ora è nelle mani di Renzi”

Firenze, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa, ha commentato gli sviluppi delle ultime ore nello scenario politico in previsione delle elezioni del 25 settembre.

“Noi siamo il partito della responsabilità che ha portato avanti con maggior convinzione l’esperienza di unità nazionale di Draghi e oggi, che, come Italia, – ha detto il presidente Giani – paghiamo il fatto di aver fatto cadere il governo Draghi, sarebbe assolutamente contraddittorio allearsi con chi questo Governo l’ha buttato giù, pur nello spirito del campo largo. Quindi escludo un rapporto di alleanza con il M5s”.

Giani, ha inoltre detto che “purtroppo questo voltafaccia” di Carlo Calenda “all’ultimo momento ha impedito di arrivare con un fronte ampio a reggere uno scontro con un ‘destra-destra’ visto che ormai a rispondere è la Meloni”.

Per Giani, “mettere in mano l’Italia a chi si allea con il leader polacco, con Orban, coi movimenti più discutibili, controversi e antieuropeisti è l’esatto opposto di quello che ha rappresentato in termini di autorevolezza il Governo Draghi. Io sono molto preoccupato e spero che questa preoccupazione porti a un sostegno alla coalizione di centrosinistra che con grande dignità lasciando Calenda alle sue contorsioni interne, Emma Bonino ha sposato perché comunque da persona seria fedele all’accordo che aveva firmato con Enrico Letta”.

“Calenda ora è nelle mani di Renzi. Calenda ora deve raccogliere in due giorni le firme, cosa impossibile, e quindi si deve rimettere a Renzi. Sono i paradossi della storia, del resto Calenda era un ministro del governo con Renzi presidente del Consiglio ed è evidente che nella posizione del centro Renzi prende una notevole centralità e Calenda diventa un suo personaggio a seguire”.

TAV, Comune Firenze insoddisfatto: “tuteleremo città”

L’amministrazione comunale di Firenze  valuterà nei prossimi giorni “quali azioni compiere per tutelare gli interessi della città di Firenze rispetto ai problemi e all’impatto di questo complesso cantiere”

Una sostanziale valutazione positiva, da parte di Regione Toscana e Comune di Firenze, dello stato del cantiere del sottoattraversamento Tav alla stazione fiorentina di Campo di Marte. Ma se la Regione si dice convinta che tutto andrà per il meglio,  il Comune di Firenze prende atto che, dopo il sopralluogo effettuato ieri  ai cantieri dell’alta velocità di Firenze, “non è cambiato sostanzialmente niente rispetto al quadro delle tempistiche che i vertici di FS-Rfi hanno presentato alla riunione di due giorni fa. Pertanto rimane la totale insoddisfazione rispetto ai ritardi accumulati nell’esecuzione di questa opera e restano forti preoccupazioni sull’ammaloramento delle strutture già realizzate nel cantiere della stazione Foster”. E’ quanto si precisa da Palazzo Vecchio.

E annuncia: che valuterà nei prossimi giorni “quali azioni compiere per tutelare gli interessi della città di Firenze rispetto ai problemi e all’impatto di questo complesso cantiere”

Ieri pomeriggio il presidente della Regione Eugenio Giani, accompagnato dall’assessore alle infrastrutture del Comune di Firenze Stefano Giorgetti e dall’assessore regionale a trasporti e infrastrutture Stefano Baccelli, ha fatto un sopralluogo al cantiere ed ha incontrato i tecnici di Rfi. “Dopo la delusione, le incertezze dei giorni scorsi, oggi ne ricavo un’impressione molto positiva”, ha detto Giani, spiegando che “c’è da cambiare i pezzi che sono necessari per adeguarci alle normative di oggi, ma il cuore, il motore della talpa è funzionante”. Per il rispetto delle tempistiche di completamento del nodo Tav (2028), ha aggiunto il governatore, “vigileremo giorno per giorno”,

🎧 Rfi: bando da 1,13 mld per stazione Belfiore. Giani: “Impressione positiva”

“Entro il 10 agosto verrà emesso il bando di gara da 1,133 miliardi di euro” per “la ultimazione dei lavori nella stazione di Belfiore che sono già stati avviati come scavo da parte di Infrarail, la società del gruppo Fs che cura tutti i lavori su Firenze”. Per Giani: “Dopo la delusione, oggi ne ricavo un’impressione molto positiva”

Lo ha affermato Vincenzo Macello, vicedirettore generale infrastruttura di Rfi, che oggi
a Firenze ha effettuato un sopralluogo sul cantiere Tav in zona Campo Marte a Firenze col presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Dall’1 agosto – ha spiegato – abbiamo contrattualizzato all’impresa fornitrice della fresa, che oggi era qui con noi, lo smontaggio, il ricondizionamento e il rimontaggio della fresa
per renderla pienamente funzionante, perché una volta che parte non si deve fermare mai. Questa è un’attività importante che prevede da qui a metà settembre le attività propedeutiche; da metà settembre a metà dicembre avremo lo smontaggio delle parti
sensibili, parliamo dello scudo, parliamo del cuore della talpa, ed entro fine marzo verranno rimontati tutti i componenti. Ci sarà una fase di test di 15 giorni: il 30 marzo la talpa è
pronta”.

Macello ha confermato che “le tempistiche che oggi sono sulla base dell’appalto, e che potranno poi essere migliorate in sede di realizzazione e di attività di gara, prevedono che il primo treno alla stazione Foster potrà fermarsi nel primo semestre 2028”.

Valutazione positiva, da parte di Regione Toscana e Comune di Firenze, dello stato del cantiere.  “Dopo la delusione, le incertezze dei giorni scorsi, oggi ne ricavo un’impressione molto positiva”, ha detto il presidente Giani, spiegando che “c’è da cambiare i pezzi che sono necessari per adeguarci alle normative di oggi, ma il cuore, il motore della talpa è
funzionante”. Per il rispetto delle tempistiche di completamento del nodo Tav (2028), ha aggiunto il governatore, “vigileremo giorno per giorno”.

Il sottoattraversamento Tav di Firenze “non è assolutamente un’opera pericolosa: Rfi la vuole fare, tanto è vero che l’opera, compresa anche la quota di finanziamento legate al caro-materiale, è stata autofinanziata da Rfi”- afferma Macelli – “Rfi vuole assolutamente quest’opera, perché oltre ai benefici indubbi che ci saranno per i treni ad Alta Velocità, i benefici incredibili saranno nel liberare Santa Maria Novella e poter quindi riuscire a incrementare tutti i treni urbani e regionali”.

Le terre e rocce di scavo, ha proseguito il vicedirettore generale di Rfi, “una volta che col nastro trasportatore della fresa vengono portate al di fuori della galleria, vengono
caricate sui convogli ferroviari per Cavriglia (Arezzo), dove verranno posizionate nelle piazzole, e poi conseguentemente una volta rese biodegradabili saranno utilizzate per la collina”.

Gli immobili della zona, ha concluso Macello, “sono tutti monitorati, e continueranno a essere monitorati ora e durante tutte le attività soprattutto di scavo”.

Domenico Guarino ha intervisto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani

Piombino, sindaco: “Chiedo a Giani di dimettersi da commissario”

“Oggi ho inviato al presidente della Regione Eugenio Giani una lettera nella quale, alla luce della caduta del Governo Draghi e la conseguente instabilità politica del Paese, gli chiedo di dimettersi dal ruolo di commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore a Piombino”.

Così il sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari, che in una nota fa sapere che: “viste le ormai imminenti elezioni, ritengo giusto che la decisione sul futuro di questo progetto così dannoso per la città sia rimesso nelle mani della futura guida politica del Paese nella sua piena capacità e le dimissioni del commissario sono indubbiamente un
valido strumento per interrompere il procedimento amministrativo fino alla formazione del nuovo esecutivo”.

Ferrari ha chiesto di convocare una conferenza dei capigruppo in consiglio comunale
per discutere e firmare la lettera. “A questa convocazione – spiega Ferrari – il Pd ha risposto annunciando la propria assenza in quanto non disponibile a firmare il documento perché,
secondo i capigruppo Pd e ‘Anna per Piombino’, ‘le dichiarazioni rilasciate dal presidente Giani sono al momento garanzia per tutti'”.

“Mi chiedo quale garanzia – osserva ancora – possa dare un commissario che è stato uno dei principali protagonisti della scelta di Piombino come sede del rigassificatore. Quel che,
invece, non mi chiedo più, perché ormai appare chiaro, è da che parte sta il Pd: da quella del partito e non dei cittadini”.

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