Giani, non c’è problema carenza farmaci in Toscana

Firenze, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in un-intervista al Tg1 Mattina, ha rassicurato sulla carenza di farmaci in Toscana.

Da un punto di vista della difficoltà a reperire farmaci, “in Toscana non abbiamo questi problemi, anche perché noi non abbiamo posto limiti, quando c’è bisogno negli ospedali o nelle strutture sanitari i famarci ci devono essere”.

“Magari spendiamo di più, – ha spiegato il presidente Giani – ma ci devono essere. Devo dire che io sarei stato favorevole al Mes perché ritengo che il valore fondamentale per una comunità sia il diritto alla salute quindi le risorse ci vogliono”.

“L’Italia ha una popolazione che è sempre più anziana e la domanda di servizi sanitari è sempre più forte – ha aggiunto Giani – e abbiamo delle cure che innalzano il livello di qualità della vita. La sanità è sempre più importante e quindi occorrono risorse, dobbiamo arrivare almeno al 7% della spesa pubblica in sanità, vedere solo 2 miliardi sui 35 miliardi nella recente manovra spesi per la sanità mi ha deluso”.

Parlando poi del voto online per le primarie del Pd, Giani ha detto di ritenere che “sia stata trovata una mediazione giusta, ovvero alcune categorie di potenziali elettori che non possono o hanno grossa difficoltà ad esprimersi è giusto che possano esprimere il loro voto online, ma la regola è quella del voto diretto”.

Del resto, ha aggiunto, “la grande forza del Pd è il radicamento del voto sul territorio, l’essere un partito popolare che ogni Comune ed ogni borgo magari ha un presidio che porta a quel rapporto umano e quel confronto che è insostituibile”.

Appennini senza neve, i ‘quattro passi’ della Santanchè, c’è anche un “suggerimento del presidente Giani”

Roma, ammontano almeno a 50 milioni di euro i danni “diretti” delle attività legate alla montagna che le cinque regioni coinvolte nella crisi dovuta alla mancanza di neve sugli Appennini lamentano al tavolo organizzato dalla ministra del turismo Daniela Santanchè con le regioni e le categorie di settore. “Ma potrebbero addirittura triplicare se verranno considerati anche i danni indiretti”, specifica il presidente della Toscana Eugenio Giani.

“Abbiamo messo a terra il fatto – dice la ministra Santanchè spiegando le quattro misure per gli Appennini – che abbiamo un fondo del ministero per poter finanziare investimenti per gli impianti di risalita e sull’innevamento, e abbiamo deciso che possiamo ristornare gli investimenti che molte di queste località danneggiate hanno fatto nel 2022 e quindi poter dare subito loro questi denari che sono stati investiti in modo da dare risorse fresche e non peggiorare la loro situazione”.

Come secondo passo la ministra spiega di essere al lavoro “per vedere di potere liberare i fondi Covid che alcuni Regioni hanno in pancia, ma che non possono essere utilizzati per altre finalità e crediamo di poterlo fare rapidamente”.

Spiegando la terza misura, Santanchè rivela di aver parlato ieri sera con la ministra del Lavoro Marina Calderone. “L’abbiamo sensibilizzata, ma già lo era, sul problema degli ammortizzatori sociali e lavoreremo da questo punto di vista, perché i lavoratori stagionali non possono avere la cassa integrazione in deroga. Vogliamo dare delle risposte anche agli stagionali, che comprendono in questo caso, ad esempio, anche i maestri di sci che sono una categoria che sta soffrendo moltissimo perché non hanno lavorato un’ora”.

Infine, la quarta misura che la ministra dice essere stata un’idea del presidente della Toscana Eugenio Giani. “Lavoriamo – spiega – anche su una misura del governo Monti, su suggerimento del presidente Giani che ho accolto, relativa al fatto che il 50% della riscossione dei comuni doveva essere stornato per le zone disagiate, e invece in questo momento emergenziale sarebbe opportuno che queste risorse potessero rimanere sul territorio”.

Ad esempio “per l’Abetone su 1,9 milioni di euro, 1 milione viene restituito in questo fondo nazionale – spiega Giani -. Noi chiediamo che per le località di montagna dell’Appennino dove c’è l’emergenza neve quello che viene riscosso venga rispeso in quel comune. Non costa un euro in più allo Stato ma la solidarietà, in questa situazione, è rispenderli dove vengono riscossi”. Una misura che, secondo la ministra del Turismo, “potrebbe essere temporanea, la studieremo bene” ha aggiunto Santanchè.

Si parla anche di ambiente e caro energia al tavolo sull’emergenza neve sugli Appennini organizzato con le regioni e le categorie di settore al ministero a Roma dalla ministra Daniela Santanchè.

“Innevare le piste artificialmente è necessario nell’emergenza e non significa negare la crisi climatica ed ambientale: anzi, favorire le attività turistiche legate allo sci evita lo spopolamento delle nostre montagne” secondo la titolare del ministero del Turismo.

“La neve prodotta artificialmente – spiega – può essere restituita all’agricoltura: dopo mesi di siccità si crea anzi un circolo virtuoso. La politica deve avere una visione di lungo termine ma oggi bisogna pensare agli Appennini, dove il turismo bianco in termini fatturato faceva “la parte del leone”.

“In ogni caso – aggiunge – bisogna lavorare sulla destagionalizzazione dell’offerta turistica, puntando sulla diversificazione, dalle ciaspole alle passeggiate, dal cicloturismo al benessere”.

“Ha senso continuare a promuovere le offerte turistiche sulla neve – dice ancora – perché non crediamo di deturpare l’ambiente ma di aiutare il territorio evitando lo spopolamento. Il presidente della Regione Molise ha riferito all’incontro che la regione perde ogni anno 2.500 residenti, perde un comune. Non pensiamo – conclude – che sia il momento di rinunciare alla neve, sarebbe devastante per le imprese che hanno investito”.

Giani: “Una volta l’anno il richiamo per il vaccino del Covid è necessario”

Firenze, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a margine della cerimonia di apertura di Pitti Immagine Uomo oggi a Firenze, ha risposto ad una domanda sul futuro delle vaccinazioni anti Covid.

“Una volta l’anno il richiamo per il vaccino del Covid è necessario – ha detto il presidente Giani – perché è una patologia entrata così profondamente a livello planetario, mondiale, e vediamo cosa sta accadendo in Cina, che bisogna essere tutti consapevoli che il livello di immunizzazione va tenuto alto”.

“Il motivo per cui l’Italia ha retto anche a queste ondate – ha osservato – e ha manifestato dei dati indubbiamente positivi, sia nel contesto europeo che nel contesto mondiale, è proprio per l’impegno che abbiamo messo nella campagna di vaccinazione. Cerchiamo di non dimenticarci, e parlo della Toscana che è stata una Regione leader nel guidare questa campagna di vaccinazione, del fatto che il nostro livello di quasi immunità di gregge, perché ormai si parla del 95-96% delle persone vaccinate, sia stato l’antidoto che ci ha fatto allontanare in qualche modo il Covid”.

Il presidente Giani ha poi parlato del futuro sviluppo di ‘Firenze Fiera’: “In Consiglio regionale abbiamo messo sei milioni di euro per l’aumento di capitale di Firenze Fiera, come il Comune e la Città metropolitana faranno seguito nei prossimi giorni, e la Camera di commercio non potrà far venir meno il proprio impegno”.

“All’aumento di capitale di Firenze Fiera – ha detto Giani – deve seguire, visto che nel 2024 scade la convenzione con Pitti Immagine, un nuovo contratto con Pitti che io auspico di lungo periodo, perché non ci sono dubbi che Pitti è la Fortezza da Basso. In una Firenze che fa l’Alta velocità, e la stazione sarà ancora più vicina di dov’è ora, nel momento in cui la rete dei treni regionali avrà più libertà di movimento, questo diverrà luogo cardine di una Firenze che si sviluppa verso Nord-Ovest”.

🎧 Nasce il Politecnico delle Arti e del Design di Firenze. Il ministro Bernini: “E’ il prodotto perfetto”

Il Politecnico delle Arti e del Design di Firenze è il primo esempio di federazione nel settore dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica in Italia. Il processo di formazione di un ateneo espressamente dedicato alle arti ha impegnato il Conservatorio Luigi Cherubini, l’Accademia di Belle Arti e l’Isia di Firenze per dieci anni. L’obiettivo è realizzare un’istituzione in grado di formare figure professionali nell’ambito dell’arte, della musica e del design.

“E’ un bellissimo progetto pilota che mette insieme l’arte, la musica, il design, creando il prodotto perfetto”. Lo ha affermato il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 del Politecnico. “È una bella iniziativa che come Ministero vogliamo continuare a condividere e seguire nel suo sviluppo, perché riteniamo che sia il futuro”, ha spiegato Bernini, secondo cui le Afam (Alta formazione artistica, musicale, coreutica) “sono in assoluto un patrimonio di talenti, una fabbrica di bello e di ben fatto che dobbiamo valorizzare sempre di più”, e il nuovo Politecnico offrirà agli studenti «una prospettiva, un maggiore aggancio con il mercato del lavoro, perché creerà una dimensione di collegamento tra arte e tecnologia che è il futuro”.

Presente anche il Governatore Eugenio Giani. Ha commentato anche lui la nascita del Politecnico. “Quella di oggi – ha detto lo stesso Giani- e’ un’ occasione unica in Italia: una federazione fra tre istituti dimostra la grande storia che Firenze ha nell’alta formazione. Ed e’ anche un’ulteriore spinta a mettere insieme le energie per poter realizzare strutture sempre piu’ qualificate. In questo caso si parla di musica con il Conservatorio, di design industriale grazie all’ISIA. L’Accademia si porta dietro un patrimonio di storia e di arte- ha proseguito Giani- fin dalla sua nascita nel 1564 con Vasari e Cosimo I dei Medici. Tre realta’ che possono dare qualcosa di unico al mondo”

 

Pd, Primarie online? Giani: “Non condivido. Più gazebo e meno click”. Bonafè: “Non possiamo quindi ricorrere a scorciatoie facili”. Ceccarelli: “Abbiamo bisogno di incontrare le persone”

Firenze, dopo essersi diviso sulla data delle primarie, ed eventualmente aver trovato l’accordo di rinviarle di una settimana, per evitare l’ingorgo creato dal voto per il rinnovo delle amministrazioni regionali, il Partito Democratico litiga sulla proposta della candidata Schlein di fare le primarie online.

Le posizioni di alcuni esponenti del Pd Toscano.

“Non condivido l’idea di primarie online. Non è il tempo di rinchiuderci in un sito web, dobbiamo stare tra le persone per farci carico delle loro istanze. Più gazebo e meno click. Il Pd è altra cosa, invece di cambiare le regole in corsa lavoriamo tutti per rendere queste primarie una dimostrazione reale di partecipazione”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Il Pd è da sempre il partito della democrazia partecipata, è il popolo dei gazebo. Per rilanciare realmente i nostri valori ed il nostro progetto di società bisogna tornare a parlare alla gente ed a coinvolgerla direttamente; non possiamo quindi ricorrere a scorciatoie facili come il voto online, che è stato utilizzato soltanto a causa dei lockdown e nel pieno dell’emergenza covid, e che rischierebbe inoltre di penalizzare le persone meno informatizzate. La nostra idea di comunità è diversa da quella delle altre forze politiche che fanno congressi solo per celebrare capi assoluti o utilizzano piattaforme online in cui poche migliaia di click indirizzano le scelte di milioni di elettori”: Lo afferma la vicepresidente dei deputati Pd, Simona Bonafè.

“Il Partito Democratico deve rafforzare i suoi legami con i territori e con le persone. Ce lo siamo detti tante volte ed in questo spirito, anche negli anni passati, siamo giustamente ricorsi allo strumento delle primarie per scegliere il nostro segretario nazionale. Lo faremo anche in occasione di questo congresso nazionale e sarà un’occasione in più per confrontarsi con tutte quelle persone che hanno a cuore il futuro non solo del Pd, ma del centrosinistra nel nostro Paese. Una grande prova di democrazia che non può essere svilita o ridotta ad una consultazione online, certo rispettabile, ma che appartiene a consuetudini lontane dalla nostra storia e dal nostro patrimonio”. Così Andrea Ceccarelli, segretario Pd Firenze città.

“Ho letto della proposta di alcuni esponenti del Pd di far svolgere le primarie online. Io sono a favore dei processi che favoriscono l’allargamento della partecipazione, però questo mi pare più un tentativo di cambiare le regole in corsa col rischio di creare confusione ma, soprattutto, di mettere a rischio la trasparenza, la certezza del voto e la tutela della privacy. La prossima proposta per evitare il risultato dei gazebo sarà il televoto?”. Così Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana.

“Non passa giorno in cui non arrivi la proposta di una nuova regola per il congresso del Pd, regola che spesso supera un’altra approvata nei giorni o nelle settimane precedenti. Non è più il tempo di consumare energie per dibattiti su nuovi cambi di regole. Ora è il momento di concentrare ogni sforzo per il rilancio della nostra comunità politica”. Lo ha detto il deputato Pd fiorentino Federico Gianassi.

“La proposta di primarie online lanciata da Elly Schlein risponde all’esigenza di un partito popolare e moderno, che sa riconnettersi alla sua gente usando anche gli strumenti della contemporaneità”. Così Emiliano Fossi, deputato Pd fiorentino.

Morte di Benedetto XVI, Giani: “Passerà alla storia per il coraggio di dimettersi”. Nardella: “Riflettere sui valori profondi della spiritualità”

Firenze, le reazioni degli amministratori toscani alla morte di Benedetto XVI, Papa emerito, avvenuta sabato mattina tra le mura dell’ex monastero Mater Ecclesiae, nella Città del Vaticano, dove si era ritirato dal 2013.

“La morte di Benedetto XVI, primo Papa emerito della storia, è una morte che ci rattrista. Oltre ai suoi grandi studi teologici Joseph Ratzinger passerà alla storia come il primo Papa che dopo sei secoli ha avuto il coraggio di dimettersi durante il suo mandato, lo ricorderemo per questo”. Ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, commentando la morte ddi papa Ratzinger.

“La morte di Papa Benedetto XVI ci richiama tutti a riflettere sui valori profondi della spiritualità e dell’essere umano. Ciascuno di noi, con i propri limiti e le proprie fragilità, è chiamato a gesti e pensieri di responsabilità e di attenzione al prossimo, in difesa della dignità della persona umana”, ha scritto sui social a sua volta il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

“L’Arcivescovo di Firenze e con lui tutta la Chiesa fiorentina si associano alla preghiera con cui la Chiesa universale accompagna il Papa emerito Benedetto XVI all’incontro con il Padre Celeste. Alla preghiera si unisce il rendimento di grazie a Dio per averci donato in lui un testimone della verità, un maestro della fede, un umile pastore, dal temperamento mite e gentile, premuroso verso tutti, servitore della Chiesa nell’esercizio fedele del ministero petrino fino al gesto innovatore della rinuncia. La memoria della sua persona e del suo magistero resterà sempre viva tra noi”. Lo ha detto, in una nota, l’rcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori.

All’annuncio della morte di Papa Ratzinger ha suonato a morto il campanone della Cattedrale, mentre hanno suonato a morto alle 12 le campane di tutte le chiese della diocesi. domenica 1 gennaio 2023 un’intenzione di preghiera dei fedeli sarà per il Papa e nei prossimi giorni sarà celebrata una messa di suffragio.

Le spoglie del Papa Emerito Benedetto XVI riposeranno presso il Monastero Mater Ecclesiae fino alla prima mattina di lunedì 2 gennaio; non sono previste visite ufficiali o preghiere pubbliche.
Nello stesso giorno, a partire dalle ore 9, la salma verrà esposta per la visita dei fedeli nella Basilica di San Pietro.
Lunedì la Basilica resterà aperta dalle 9 alle 19, martedì e mercoledì dalle 7 alle 19.
I funerali presieduti dal Santo Padre verranno celebrati in Piazza San Pietro giovedì 5 gennaio alle ore 9.30. Per la partecipazione non sono previsti biglietti. Chi desidera concelebrare potrà rivolgersi all’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.
Le Delegazioni ufficiali presenti saranno quelle della Germania e dell’Italia.

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