Morti sul lavoro,“Sei vittime nel giro di dieci giorni, una ferita intollerabile”, Uil Toscana

In Toscana sei morti sul lavoro in soli dieci giorni dal 31 gennaio al 9 febbraio. Uil ‘È una ferita intollerabile’

“Sei morti nel giro di appena dieci giorni sono inaccettabili per qualunque Paese civile. Ancora di più se questi incidenti accadono in Toscana, una terra che si è sempre fatta vanto di farsi promotrice dei diritti. E’ una ferita intollerabile”. La Segretaria Generale UIL Toscana, Annalisa Nocentini, sugli incidenti mortali che hanno toccato la nostra regione.

Il 9 febbraio muore un artigiano a Empoli a seguito di un’esplosione. Aveva 68 anni.

Il 6 febbraio un uomo di 50 anni è morto a Montepiano, frazione di Vernio, schiacciato da un albero che stava tagliando.

Il 5 febbraio un operaio di 66 anni è morto precipitando da un solaio a Collesalvetti.

Il 2 febbraio è deceduto un operaio di 23 anni schiacciato sotto una pressa in una ditta di filatura di Montale.

Il 1° febbraio è morto in una conceria di Castelfranco il titolare di una ditta che stava effettuando un lavoro di manutenzione in una cisterna. Aveva 52 anni.

Il 31 gennaio è morto un rider investito da un’auto nei pressi di un fast food di Montecatini.

“Spesso dietro questi incidenti ci sono storie di precarietà e di diritti messi tra parentesi in nome di un lavoro che si è parcellizzato senza la cornice dei contratti nazionali. E’ indispensabile applicare dino in fondo i CCNL e, allo stesso tempo, eseguire un attento monitoraggio sul rispetto delle regole in ambito della sicurezza. Giustamente la nostra attenzione in questi mesi è stata polarizzata dalla pandemia, ma esiste, ormai da anni, un’emergenza a cui non si riesce a trovare risposte adeguate: i morti sul lavoro. Su questo tema dobbiamo concentrarci (tutti, istituzioni, politica e sindacati) per dare ai lavoratori quelle tutele indispensabili alla salvaguardia della propria salute e sicurezza”

Scoppio in falegnameria, artigiano morto a Empoli

Ferito il figlio poi trasportato in ospedale. Incidente sul lavoro, artigiano morto a Empoli

I vigili del fuoco stanno intervenendo a Empoli, in via Pontorme, per una esplosione in una falegnameria. Coinvolte due persone, padre e figlio. Un ferito è stato preso in carico dal 118, mentre per l’altra, liberata dalla squadra dei vigili del fuoco, il medico ha constatato il decesso. La vittima sarebbe il genitore, Francesco Santiccioli, 68 anni. E’ il quinto decesso sul lavoro in Toscana dal 30 gennaio.

L’esplosione sarebbe stata causata dallo scoppio di un apparecchio con cui l’uomo stava lavorando nel proprio laboratorio. Secondo quanto appreso, all’interno c’erano il falegname rimasto ucciso e il figlio, salvato dall’intervento dei vigili del fuoco e del 118, poi portato in ospedale. Sul posto sono andati i carabinieri insieme all’Ispettorato del Lavoro dell’Asl Toscana Centro. Al momento non ci sono altre informazioni, nè immagini dell’intervento.

Si tratta del quinto incidente mortale sul lavoro in pochi giorni dal 30 gennaio: il 2 febbraio un operaio di 23 anni è morto schiacciato sotto una pressa a Montale. Il giorno precedente in un infortunio avvenuto a Castelfranco di Sotto (Pisa), aveva perso la vita un uomo di 51 anni, titolare di una ditta di termoidraulica, che stava effettuando una manutenzione a una cisterna in una conceria. Il 30 gennaio era morto un ciclofattorino a Montecatini Terme, mentre svolgeva una consegna.

Natale in ospedale per Melio: “L’inferno è il reparto covid, questa non è un’influenza”

Un Natale in ospedale per Jacopo Melio, consigliere regionale, attivista per i diritti delle persone diversamente abili e campione di preferenze del Pd alle ultime elezioni regionali in Toscana. Conosciuto anche per la sua associazione #vorreiprendereiltreno.

Melio è ricoverato da giorni all’ospedale San Giuseppe di Empoli (in provincia di Firenze) nel reparto Covid, dopo aver contratto il Coronavirus. Il consigliere regionale di 28 anni ha voluto scrivere una lettera per raccontare questi giorni difficili. Una malattia contratta, nonostante la sua massima attenzione, in questi mesi, ad evitare contatti esterni e ad uscire di casa. Moltissimo l’affetto ricevuto dal consigliere regionale Jacopo Melio sui suoi profili social, in particolare su Facebook dove ha pubblicato una lettera.

“L’inferno è al reparto Covid del San Giuseppe – scrive Melio su Facebook -, e due notti fa, in un momento di tregua, ho scritto una lettera per raccontarlo. Perché al dolore, quando si può, bisogna sempre dare una forma utile. Soprattutto adesso, quando c’è chi continua a sminuire gli incubi peggiori”.

Melio spiega, in un post di ieri, che la sua condizione è “stabile ma non ancora sicura, resterò in ospedale finché sarà necessario per stare più tranquilli”, “questa non è ‘un’influenza’, tantomeno un gioco, e vedere che c’è anche chi non si aspetta una pronta risposta, riporta finalmente alla giusta misura delle cose. Ora serve solo tempo, pazienza e cura, poi ci sarà modo di tornare. Non sarà immediato ma sarà presto”.⠀Da Melio “un pensiero alle oltre 70mila persone che questo anno ci ha portato via” a causa del virus.

Lorenzo Braccini

Multi-utility Toscana, al via il progetto della nuova holding

🔈Firenze, I sindaci di Firenze, Prato ed Empoli sottoscrivono una lettera di intenti per dare il via ad una holding che performare una Multi-utility che aggreghi le aziende che gestiscono i servizi pubblici. Obiettivo creare un soggetto unico, controllato e guidato dai Comuni che aumenti gli investimenti e renda la Toscana la regione più green d’Europa.

Quello di una Multi-utility Toscana è un progetto presentato e sottoscritto stamani dai Comuni di Firenze, Prato e Empoli che, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, con il quale i sindaci hanno annunciato l’avvio di un percorso che porti alla creazione di una grande azienda di gestione dei servizi pubblici locali controllata e guidata dai Comuni. Obiettivo dell’aggregazione possono essere i servizi pubblici ambientali, idrici ed energetici a livello locale.  Alla presentazione hanno preso parte il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, la sindaca di Empoli Brenda Barnini e il presidente della Regione Eugenio Giani.

La proposta
I sindaci ritengono necessario realizzare un processo di aggregazione nel campo dei servizi pubblici locali con la creazione di una Multi-utility per avere un soggetto industriale forte con maggiore capacità di investimento e, dunque, di erogazione dei servizi in favore dei cittadini. I Comuni che lanciano il progetto, lo guideranno e controlleranno esprimendo la governance dell’azienda che sarà aperta anche al mercato per reperire risorse da investire nei servizi.
Un’operazione che vuole dotare i territori di un soggetto unico capace di competere con le realtà più avanzate del Paese e di offrire alle comunità locali una maggiore capacità in termini di finanziamenti e quindi di investimenti sul territorio, oltre a migliori standard per i servizi in favore dei cittadini, senza aumentare le tariffe ma anzi lavorando persino per una riduzione. Il progetto mette al centro i principi e i valori dell’Economia Circolare applicata alla gestione di energia, acqua e rifiuti che porti ad un modello sostenibile e “green”.

La situazione attuale
Attualmente la Toscana risulta un territorio ricco di aziende operanti nelle attività sopra citate, che, pur esprimendo buona qualità dei servizi pubblici, si caratterizzano per frammentazione gestionale. Queste realtà organizzative riflettono oggi modelli che possono non permettere gestioni efficaci ed efficienti a causa dei loro limiti dimensionali. Ne conseguono limiti e ostacoli nell’adozione delle migliori soluzioni tecnologiche ed organizzative necessarie per l’ottenimento di livelli massimi di efficienza. Oltre che risultare terra di conquista per i grandi gruppi nazionali.

Obiettivi
In virtù di tale consapevolezza i sindaci di Firenze, Prato ed Empoli intendono dare il via ad un processo di aggregazione già realizzato altrove e che realizzi in Toscana una holding che sappia posizionarsi tra le prime cinque a livello nazionale. E che possa realizzare importanti obiettivi tra cui più servizi e di migliore qualità per il territorio, stabilità e riduzione delle tariffe, aumentando gli investimenti e rendendo la Toscana tra le regioni più green d’Europa. Per questo i Sindaci danno avvio ad un processo finalizzato a mettere insieme le partecipazioni societarie nelle aziende pubbliche oggi presenti in questi territori.

Apertura ai sindaci toscani
Il progetto lanciato dai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli, con l’apprezzamento della Regione Toscana, è aperto alla partecipazione di tutti i Comuni della Toscana con i quali nei mesi scorsi è iniziato un confronto.

Lo strumento
Tale percorso si realizzerà con la guida degli enti locali sulla nascente realtà, attraverso la valorizzazione di forme attive e privilegiate di partecipazione di cittadini, utenti e lavoratori. Lo strumento per realizzare questi obiettivi industriali contempla la quotazione in borsa che sarà realizzata con processi innovativi come il coinvolgimento di investitori locali (come consumatori, lavoratori, fondazioni e forze economiche toscane) per attrarre le risorse per investire nei servizi. Solo per fare un esempio sulla crescita potenziale degli investimenti si può citare la prospettiva per Publiacqua. In un contesto di Multi-utility Publiacqua, che serve 45 Comuni per oltre 1 milione e 200mila abitanti, può più che raddoppiare l’investimento medio annuo potendo attingere ad una maggiore capacità di indebitamento, offrire migliori servizi ai cittadini e contemporaneamente contenere le tariffe.

Le dichiarazioni
“Parte il progetto della prima grande Multi-utility Toscana – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – che permetterà di avere vantaggi straordinari: innanzitutto per i cittadini perché ci permetterà di avere più risorse per gli investimenti, si calcola un miliardo e mezzo di euro in più. Inoltre il pubblico, tramite i Comuni, crea, costruisce, controlla e guida e con una dotazione di risorse economiche straordinaria saremo più forti e offriremo servizi di alta qualità, con una elevata attenzione ai temi ambientali e alla circular economy”. “Vogliamo trasformare la Toscana nella Regione più green d’Europa – ha aggiunto –  senza indebitare i Comuni ma rafforzandone la centralità nelle decisioni e mantenendo l’indirizzo pubblico con una holding capace di misurarsi con le più importanti d’Italia. Lavoriamo in questa direzione con un progetto che è aperto a tutti i Comuni della Toscana”.

“Prende gambe oggi un percorso ponderato da tempo – ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni – che dovrà portare alla nascita di un soggetto unico toscano per i servizi in grado di incidere su investimenti, impiantistica, abbattimento delle tariffe e qualità del lavoro. È un percorso che in altre parti di Italia già è stato realizzato e noi sindaci, che teniamo innanzitutto al radicamento territoriale e al mantenimento del controllo pubblico delle imprese di servizi, abbiamo posto come priorità nel lavoro sinergico tra territori. Un percorso che serve alle imprese e ai cittadini”.

“La storia del nostro territorio porta Empoli e tutto l’Empolese Valdelsa a sostenere questo progetto” ha detto la sindaca di Empoli Brenda Barnini . “Non potevamo non esserci. Oltre venti anni fa l’Empolese Valdelsa aveva individuato proprio nella costruzione di una holding pubblica, Publiservizi, lo strumento con cui gestire la partecipazione pubblica nelle aziende di gestione dei servizi pubblici locali. Oggi questa sfida, lanciata dal sindaco di Firenze Dario Nardella, ci vede quindi coerentemente soggetti attenti e interessati. Dopo questo passaggio dovremo entrare nel merito e individuare gli elementi di dettaglio che salvaguardino le specificità dei territori. Gli anni che abbiamo alle spalle hanno fatto crescere aziende diverse e divise nei vari settori con grandi capacità. Adesso però è il momento di provare a fare un salto nella dimensione industriale dei servizi. Questa è l’ultima occasione per provare a far nascere un soggetto tutto toscano”.

“E’ un ottimo progetto del quale mi compiaccio con i sindaci Biffoni Nardella e Barnini – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani -. Un progetto che consente un orizzonte di gestione più efficiente ed efficace nell’interesse dei cittadini, per i servizi pubblici locali che partendo dalla Toscana centrale può offrire omogeneità alla gestione in tutta la Regione”.

Risultati
La Multi-utility sarà quindi creata e saldamente guidata dai Comuni i quali procederanno ad una quotazione fino al massimo del 49% delle azioni: gli azionisti saranno selezionati in base a requisiti di sensibilità ambientale e ottica di lungo termine, allargando la platea anche a cittadini, consumatori, dipendenti e fondazioni territoriali. Sarà garantito il livello occupazionale, che anzi potrebbe essere potenziato, la capacità di investimento sarà notevolmente maggiore, i servizi offerti saranno più moderni e di migliore qualità e le tariffe scenderanno.

Il percorso
Il percorso avviato con la firma di oggi prevede che entro gennaio siano fatti gli atti di indirizzo dei Comuni coinvolti e siano discussi nei consigli comunali dei Comuni che partecipano al progetto, coinvolgendo tutti i Comuni della Toscana interessati. Ne seguirà la ridefinizione dell’accordo con Acea e l’apertura al mercato dei capitali per il reperimento delle risorse. L’obiettivo è arrivare alla creazione della Multi-utility Toscana nel gennaio del 2022.  Per la gestione tecnica di questo percorso Firenze, Prato ed Empoli hanno individuato in Alberto Irace, per la sua esperienza nel settore della gestione dei servizi, le sue capacità tecniche e il suo profilo manageriale, la figura responsabile dell’avvio e della gestione per i primi anni della nuova Multi-utility, mentre si impegneranno in prima persona nell’attività di direzione politica, fissando e presidiando missione e obiettivi.

Quale primo tassello per la realizzazione di questo progetto, Alberto Irace sarà nominato Amministratore delegato della Società ALIA S.p.A. in occasione della prossima Assemblea dei Soci che si terrà entro Natale.   “Sono onorato della fiducia dei sindaci – ha detto Alberto Irace – e credo molto in questo progetto che è molto complesso e articolato. Mi impegnerò con tutte le mie energie al servizio delle comunità della Toscana per far evolvere con uno sforzo corale le già ottime realtà dei servizi pubblici verso l’eccellenza”.

Uno stralcio delle dichiarazioni del sindaco Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201210_00_MULTY-UTILITY-TOSCANA_NARDELLA.mp3?_=1

Pronto soccorso di Empoli saturo, pazienti dirottati

Empoli in provincia di Firenze, i pazienti diretti al pronto soccorso di fino alle 19 di oggi vengono dirottati alla struttura di emergenza/urgenza dell’ospedale fiorentino di Careggi.

La notizia, della saturazione del pronto soccorso, è filtrata nel primo pomeriggio in ambienti sanitari, ed è stata confermata dall’Asl Toscana centro. Secondo quanto appreso, il nosocomio empolese si è trovato oggi con circa 20 pazienti, tra cui una dozzina positivi al Covid, che non potevano essere recepiti dalla struttura sanitaria poiché i posti letto sono saturi.

Per questo motivo, le automediche e le ambulanze dell’Empolese vengono indirizzate a Firenze, mentre, in Valdelsa, la centrale operativa sta contattando anche i nosocomi delle Scotte di Siena e di Poggibonsi (Siena) per valutare trasferimenti nelle loro strutture.

Sempre secondo quanto riferito dall’Asl, si tratta della prima volta in cui avviene una situazione del genere all’ospedale empolese di San Giuseppe dove al momento si trovano oltre 100 persone ricoverate per Covid-19.

Sequestrati oltre tre ettari con serre per la produzione di ortaggi

Empoli, i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro penale preventivo d’iniziativa, dei terreni coltivati ad ortaggi in uso ad un’azienda gestita da una cittadina di nazionalità cinese, ma anche dei rifiuti e del manufatto abusivo, l’area sottoposta a sequestro ha un’estensione di 33.048 mq.

L’operazione è stata condotta dai militari della Stazione CC Forestale di Empoli e del Nucleo Investigativo CC Forestale di Firenze, con la collaborazione di personale dell’ARPAT Dipartimento di Empoli, personale dell’ASL Toscana Centro Dipartimento di Empoli settori Igiene degli Alimenti, Prevenzione sui luoghi di lavoro e  Veterinaria, hanno proceduto al controllo di un’attività di coltivazione di ortaggi e verdure condotta da un’azienda gestita da una cittadina di nazionalità cinese, nel Comune di Empoli.

Tra le irregolarità riscontrate il fatto che all’interno dell’area adibita alla coltivazione di ortaggio in serra ed in campo aperto erano presenti numerosissimi rifiuti di varia natura sparsi e parzialmente occultati, riferibili alle attività condotte dall’azienda tra cui anche rifiuti pericolosi costituiti da fitofarmaci scaduti e contenitori degli stessi non bonificati, con la titolare dell’azienda che non era in grado di esibire alcun documento attestante il regolare smaltimento dei rifiuti, nonostante che l’attività risulti avviata dal 2017.

Inoltre, all’interno di una delle serre era stato effettuato un cambio di destinazione d’uso del terreno trasformando lo stesso da agricolo a residenziale, ed erano stati realizzati vani tra di loro separati con materiali di fortuna adibiti a dormitorio ed uno adibito a cucina. I locali in questione versavano in pessime condizioni igieniche ed ambientali, senza servizi igienici, acqua corrente potabile e con prolunghe volanti per l’energia elettrica. I locali, per come erano attrezzati, si presume siano stati utilizzati come alloggi stabili.

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