Empoli: quattro minorenni aggrediscono e rapinano due donne nel sottopasso della stazione. Una è ferita in modo grave

Il giorno dell’Epifania quattro ragazzi hanno accerchiato due donne nel sottopasso della stazione di Empoli e le hanno aggredite per derubarle. E’ grave la 83enne trascinata, all’ospedale con fratture e trauma cranico. Le indagini continuano per trovare il gruppo, ma si è scoperto intanto che sono minorenni e che non vivono a Empoli.

 

Continuano le ricerche della polizia a Empoli (Firenze) di quattro giovani responsabili di una rapina violenta in strada avvenuta il giorno dell’Epifania ai danni di due anziane che stavano camminando in città. Una donna, 83enne, è rimasta ferita in modo grave. Era in compagnia di un’amica, 70enne, con cui stava facendo una passeggiata, ed è stata buttata a terra e trascinata per metri dalla gang per strapparle via la borsa, riportando la frattura del bacino e della spalla, oltre ad un trauma cranico. La donna è ricoverata in ospedale dove dovrà subire un’operazione chirurgica. I fatti sono avvenuti il 6 gennaio, intorno alle ore 15, nel sottopasso della stazione ferroviaria. Una volante della polizia stava transitando nei paraggi al momento della rapina e avrebbe intravisto la scena, attivando immediatamente le sirene e mettendo in fuga i giovani. Gli agenti del Commissariato di Empoli si sono messi all’inseguimento dei ragazzi, che si sono appropriati del portafogli e delle chiavi di casa della signora, ma questi si sono divisi e hanno fatto perdere le tracce di sé nelle vie limitrofe. I familiari della 83enne hanno fatto denuncia per acquisire le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Dalle indagini per adesso è emerso che i giovani sono minorenni e che non vivono ad Empoli.

La sindaca Brenda Barnini ha fatto un appello alle istituzioni: “Vicinanza alle persone colpite e alle famiglie. Oltre a ribadire la necessità di avere un maggior presidio del
territorio è evidente che c’è bisogno di una stretta normativa che impedisca di far passare il messaggio che certi comportamenti rischiano di rimanere impuniti. Mi auguro che
anche questo episodio serva a mobilitare le istanze parlamentari e del governo, portandole a riflettere su un sistema di norme che evidentemente non è più adeguato”.
Per Barnini “è evidente che abbiamo a che fare con un problema anche di carattere sociale. Non siamo di fronte a una questione di sola sicurezza urbana ma, trattandosi di minorenni,
anche di marginalità e di difficoltà familiari. Al momento dell’aggressione, fra l’altro, la polizia era presente. Purtroppo questo ci dice che evidentemente ci sono persone a tal
punto non curanti del rispetto delle leggi e della legalità che nemmeno di fronte alla presenza delle forze dell’ordine si fermano dal compiere certe azioni” criminali.

 

 

 

🎧 Tutela dei minori, un convegno in programma a Empoli

Dagli istituti a tutela dei minori introdotti con la Riforma Cartabia al ruolo fondamentale dei genitori nelle situazioni di fragilità quali separazione e divorzio. Venerdì 14 aprile, il Cenacolo degli Agostiniani di Empoli ospiterà “La tutela dei diritti del minore nella riforma del processo civile”, convegno organizzato in collaborazione dal Comune di Empoli e dal Centro Co.Me.Te. di Empoli. Con il patrocinio della Regione Toscana, dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e dell’Ordine degli Avvocati di Firenze.

L’iniziativa è stata presentata dalla sindaca Brenda Barnini e da Conny Leporatti, psicologa psicoterapeuta, fondatrice e direttrice del Centro Co.Me.Te. “La tutela dei minori, dei loro diritti deve essere la priorità di ogni amministrazione – ci tiene a sottolineare la sindaca Barnini -. Questa iniziativa è importante per tutto il nostro territorio. Ricordo fra l’altro che abbiamo avviato un percorso per arrivare al riconoscimento Unicef del titolo “Città amica dei bambini e degli adolescenti”. Un titolo concesso solo a fronte della dimostrazione concreta di tante attività e scelte di investimento in favore della tutela dei diritti dei minori. Azioni che, come amministrazione, stiamo portando avanti con impegno.

Le tematiche al centro della prestigiosa giornata di studio scaturiscono proprio dalla storia del Centro Co.Me.Te. di Empoli, fondato nel 1996. Il convegno vuole essere infatti un’occasione per mettere l’attenzione sull’avvio dell’attuazione della Riforma della Giustizia, più nota come Riforma Cartabia, e sui 27 anni dalla fondazione del Centro. Famiglia e minori sono al centro delle attività della struttura, in tutte le situazioni nelle quali essi incontrano la Giustizia. Cioè nella separazione e nel divorzio, nell’adozione e nell’affido, nelle situazioni dove il minore o l’adulto sono vittima, testimone o attore di reato, nelle difficoltà scolastiche e nella sofferenza psicologica di minori ed adulti.

“Il convegno intende fare il punto sulla tutela dei diritti del minore in situazioni complesse – spiega Conny Leporatti, fondatrice e direttrice del Centro Co.Me.Te -. La Riforma della Giustizia intende tutelare i diritti del Minore nei contesti di fragilità e in tutte quelle situazioni nelle quali il conflitto degli adulti può privarlo dei suoi diritti. E di disporre di tutte le relazioni familiari che hanno caratterizzato la sua storia. Avremo modo di parlare di terapia familiare alla famiglia separata o divorziata, di gruppi per figli di genitori separati e per genitori separati”.

IL PROGRAMMA – Al mattino alle ore 9, nella cornice “Le radici sono importanti”, saluti istituzionali della sindaca Brenda Barnini. Seguiranno quelli della presidente del Tribunale di Firenze, Marilena Rizzo, della presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, Maria Antonietta Gulino. E del presidente dell’Associazione Avvocati Empolese-Valdelsa, avvocato Giampaolo Stefanelli. A questo seguiranno gli interventi di Daniela Giommi De Bernart e di Alice Cigoli, relativamente a quanto messo a punto da Rodolfo De Bernart e Vittorio Cigoli. Nella seconda parte della mattinata avrà luogo lo studio su “Gli Istituti a tutela dei diritti del minore nel processo civile”. Interverranno Enrico Al Mureden, professore ordinario di Diritto privato all’Università di Bologna, Luca Pappalardo e Conny Leporatti.

Nel pomeriggio, alle 15, avrà luogo la seconda parte del convegno sul tema “I genitori devono essere affidabili, non perfetti”. Con interventi di Simona Rosati per UNICEF ITALIA, Valentina Torrini, assessora al Sociale del Comune di  Empoli, Claudia Corti, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Empoli, di Silvia Governatori, magistrata sezione Famiglia del Tribunale di Firenze. Poi ci sarà spazio per la tavola rotonda sul tema “Presidi a tutela della famiglia sul territorio”, con Paolo Stagi, direttore UFC salute mentale infanzia e adolescenza. E Andrea Barani, responsabile per i Servizi per minori e famiglia Società della Salute Valdarno Valdelsa.

Seguiranno Valeria Vezzosi, avvocato Foro di Firenze, Luca Pappalardo, Francesca Lemmi e Conny Leporatti, psicologi e psicoterapeuti, mediatori familiari. La tavola rotonda sarà coordinata da Franco Doni, direttore della Società della Salute, e le conclusioni saranno di Giancarlo Francini.

Denunciato proprietario di un terreno che ha recintato un’area tartufi senza le autorizzazioni

Montaione, in provincia Firenze, un uomo è stato denunciato dai carabinieri forestali dopo aver posto una recinzione senza possedere le autorizzazioni necessarie.

Nell’ambito di controlli per presunte irregolarità su tabellazioni non conformi in zona di raccolta riservata di tartufi nel comune di Montaione (Firenze), i carabinieri forestali di Empoli hanno denunciato il proprietario di un terreno. Secondo quanto riferito dai militari, l’uomo avrebbe recintato due aree installando anche ‘cartelli monitori’ per segnalare “oltre alla raccolta riservata dei tartufi, bestiame al pascolo ed anche tabelle di area videosorvegliata”. Il problema è che non possedeva le autorizzazioni necessarie.

Secondo quello che ha spiegato l’Arma, “le aree recintate sono ubicate in area boscata, con la presenza di corsi d’acqua classificati acque pubbliche, quindi, per la messa in opera di detti manufatti, era necessaria l’autorizzazione paesaggistica e l’autorizzazione idraulica. Dalle verifiche condotte dai carabinieri forestali con l’utilizzo di Gps ed ortofoto e da riscontri amministrativi, è emerso che le recinzioni sono state eseguite senza le necessarie autorizzazioni. Il proprietario del terreno è stato denunciato all’autorità giudiziaria per violazione del Codice del paesaggio e del Testo unico delle opere idrauliche”.

Perquisite due case degli attivisti che hanno imbrattato Palazzo Vecchio. Ultima Generazione: “Provvedimento sproporzionato”

La Digos è entrata in due case di attivisti facenti parte di ‘Ultima Gnerazione’, il movimento che ha deciso di imbrattare Palazzo Vecchio per protestare contro il cambiamento climatico.

Il movimento ‘Ultima Generazione‘ ha commentato quanto successo a due loro attivisti, che hanno visto il sequestro di molti oggetti personali a causa della perquisizione avvenuta all’interno dello loro case. “Le forze dell’ordine hanno perquisito le abitazioni di Giordano e Nicole, sequestrando i loro computer, telefoni e schede telefoniche, e perfino un libro. Un’ulteriore perquisizione è stata effettuata nella casa della persona della quale da ieri Nicole era ospite”.

I due attivisti avevano imbrattato la facciata di Palazzo Vecchio il 17 marzo scorso, per protestare contro il cambiamento climatico. Un “provvedimento del tutto sproporzionato – commenta Ultima generazione – se rapportato ai reati loro contestati successivamente alle azioni di disobbedienza civile nonviolenta che hanno compiuto”.

“Mi hanno portato via il telefono cellulare, il pc fisso, dei volantini e anche un libro – ha detto Giordano nello stesso comunicato -. Mi sono sentito trattato come uno dei peggiori criminali. Ti senti trattato come fossi una persona pericolosa, che va controllata perché fa chissà quali attentati, quando sei una persona normale. Anche loro, quando sono entrati, e sono stati cordiali, si sono resi conto che era una situazione un po’ assurda”.

Ora i due giovani sono indagati per l’imbrattamento con vernice della facciata di Palazzo Vecchio. La Digos ha infatti effettuato le perquisizioni in abitazioni di loro pertinenza a Empoli (Firenze) e Lucca. Secondo quanto riferito sono stati sequestrati, oltre che i telefoni e un computer, anche pen drive e dei volantini.

Consigliera del Pci inneggia a Tito, scatta subito la polemica del coordinatore Toscana Unione degli istriani

Cerreto Guidi, a seguito di un’esclamazione di una consigliera del Partito Comunista Italiano, si è scatenata una bufera di polemiche, con in prima fila il presidente dell’Unione degli Istriani.

Durante un dibattito nel Consiglio dell’Unione dell’Empolese Valdelsa, la consigliera Susanna Rovai dell’Unione Empolese Valdelsa e capogruppo Pci nel Consiglio comunale di Cerreto Guidi, avrebbe esclamato: “Viva Tito”. Era il momento del voto di una proposta che “chiedeva la revoca di titoli onorifici al leader jugoslavo Jozip Tito, reo di aver infoibato migliaia di italiani”.

A far partire la polemica è stato Giampaolo Giannelli, coordinatore regionale della Toscana dell’Unione degli istriani, che ha definito il comportamento della Rovelli come un “fatto ignobile”. Sottolineando inoltre, in una nota, che “è già grave che qualsiasi individuo dica una frase del genere. Ma che un inno a Tito, il massacratore di migliaia di italiani, venga da chi riveste un ruolo istituzionale, è di una gravità inaudita. Ignoranza sui fatti avvenuti in passato e apologia di un assassino come Tito mal si conciliano con chi rappresenta i cittadini in consiglio comunale e nell’Unione. Ci aspettiamo quindi una immediata e ferma condanna da parte delle istituzioni, tutte e a tutti i livelli, da parte della politica tutta, oltre che un provvedimento da parte del partito di appartenenza nei confronti di Rovai”

“La memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo e dei loro familiari – ha concluso Giannelli – non può essere oltraggiata da chi è eletto nelle istituzioni. La logica conseguenza, a nostro avviso, della dichiarazione di Rovelli, sarebbero le dimissioni immediate”.

Camion si ribalta, Fi-Pi-Li bloccata nell’Empolese

Empoli, Fi-Pi-Li bloccata nell’Empolese, in direzione del capoluogo toscano, in seguito al ribaltamento di un camion adibito alla raccolta dei rifiuti.

L’incidente, che non ha provocato feriti, si è verificato intorno alle 5:30 del mattino bloccando la Fi-Pi-Li, con il tratto chiuso tra Empoli Est e Ginestra Fiorentina, e circa 7 km di coda. Il camion, che era senza carico, si è ribaltato tra la corsia di marcia e quella di sorpasso e le operazioni di rimozione non sono semplici.

A seguito dell’incidente si sono avute ripercussioni anche per la viabilità esterna alla Fi-Pi-Li, in particolare nel comune di Empoli. La polizia municipale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa fa sapere di aver impiegato quattro pattuglie sugli snodi principali nella zona di Empoli Est, pronta ad attivarne altre due in arrivo dai comuni limitrofi in caso di necessità.

Polizia locale, polstrada e Metrocittà si stanno coordinando per migliorare gli interventi sulla viabilità urbana. Al momento, i comuni che stanno risentendo maggiormente del riversamento del traffico sulla viabilità ordinaria sono Empoli (Firenze), Montelupo Fiorentino (Firenze) e Lastra a Signa (Firenze).

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