Sab 27 Apr 2024

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Incendi boschivi in Toscana nel 2022, Carabinieri Forestali: “Recrudescenza”. “Estate del 2022 paragonabile alla stagione del 2017”

Firenze, in Toscana Il 2022 è stato un anno di recrudescenza del fenomeno degli incendi boschivi soprattutto nelle province di Firenze, Grosseto, Lucca e Pisa e l’andamento climatico ha sicuramente influito sul numero degli incendi e sulla superficie percorsa dal fuoco tanto da potersi paragonare l’estate del 2022 alla stagione del 2017.

L’analisi sugli incendi boschivi del trascorso anno, arriva Carabinieri Forestali della Toscana che con il comandante regionale, generale di brigata Marina Marinelli, hanno illustrato alla sede del Comando Regione CC forestale ‘Toscana’, Villa la Favorita, a Firenze, l’attività operativa del 2022.

Sempre riguardo agli incendi boschivi, è stato spiegato che “l’analisi del fenomeno evidenzia la progressiva diminuzione dell’incidenza degli incendi boschivi dovuti a cause volontarie (incendi dolosi); il progressivo aumento dell’incidenza degli incendi boschivi dovuti a cause involontarie (incendi colposi); il significativo calo degli incendi le cui cause rimangono ‘non definibili’, riconducibile alla incisiva azione di accertamento tecnico compiuta dai Cc Forestali stessi”.

Inoltre, hanno spiegato sempre i Cc Forestali della Toscana, “il principale motivo degli incendi boschivi dovuti a cause involontarie è l’abbruciamento dei residui vegetali agricoli e forestali, con un’incidenza pari al 50% nell’ultimo decennio”.

Nella stessa mattinata la Comandante Marinelli ha presentato l’edizione 2023 del Calendario CITES, la cui realizzazione è stata curata dal Raggruppamento Carabinieri CITES di Roma, con il preciso intento di rappresentare il significativo valore conservazionistico di dodici specie in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington, alcune mai trattate prima, e di altrettante Aree naturali protette a livello mondiale, dove queste specie vivono allo stato libero e vengono protette.

Luoghi dai quali spesso vengono strappate per essere avviate al commercio illegale: il bracconaggio e il prelievo illegale sono le prime piaghe che affliggono queste specie, pratiche condotte spesso con mezzi e dinamiche distruttivi per gli animali e le piante.

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