Raddoppio tratta ferroviaria Granaiolo-Empoli, presentato progetto

Firenze, il raddoppio del tratto ferroviario Granaiolo-Empoli lungo la linea Firenze-Siena, da tanto atteso, si farà. L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e rappresentanti di Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS Italiane), hanno presentato questa mattina ai comuni il progetto ed il cronoprogramma dei lavori.

Il raddoppio porterà a notevoli vantaggi sulla linea Firenze-Siena: il numero dei collegamenti ferroviari potrà essere incrementato e miglioreranno la regolarità e la puntualità dei servizi, a vantaggio delle centinaia di lavoratori, studenti e turisti che quotidianamente si spostano lungo la tratta. Infine, contestualmente ai lavori per il raddoppio saranno svolti quelli per elettrificare questa parte della linea.

“Dopo anni nei quali abbiamo condiviso con Rfi quella che abbiamo definito la cosiddetta ‘cura del ferro’, sono felice di veder finalmente diventare realtà anche il raddoppio della linea ferroviaria Empoli-Granaiolo – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – In questi anni la Toscana ha raggiunto grandi risultati sul fronte del potenziamento infrastrutturale della rete ferroviaria, primo tra tutti il raddoppio della tratta Pistoia-Lucca,  in corso di realizzazione. Va in questa direzione anche il raddoppio, con elettrificazione, della tratta Empoli-Granaiolo, che elimina una criticità nella linea verso Siena e Grosseto e permetterà di collegare in maniera migliore queste due importanti città alla rete ferroviaria regionale e nazionale, oltre che all’alta velocità”.

L’opera interesserà circa 10 dei 63 km della linea ferroviaria Empoli-Siena, 28 dei quali già a doppio binario tra Granaiolo e Poggibonsi. Nel dettaglio, tra Granaiolo ed Empoli l’attuale linea a singolo binario sarà raddoppiata in affiancamento, con completo rinnovo della sede ferroviaria per estesi tratti. I lavori prevedono anche la soppressione di tutti e 13 i passaggi a livello presenti tra le due località, con realizzazione di viabilità stradali alternative, in modo tale da garantire maggiore sicurezza anche agli automobilisti.

In programma anche importanti opere di mitigazione idraulica relative ai tratti di nuovo tracciato che attraverseranno i bacini fluviali dell’Arno e dell’Elsa. L’inizio dei lavori è previsto per il 2022, dopo la conclusione degli iter autorizzativi del progetto e la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. Stimata una durata di circa 4 anni, con attivazione della nuova infrastruttura nel 2026.

L’investimento previsto per il raddoppio tra Empoli e Granaiolo è di 167 milioni di euro. Mentre quello per l’elettrificazione di tutta la tratta Empoli – Siena è di 100 milioni di euro. Entrambi gli investimenti sono finanziati da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore Ceccarelli e Marco Marchese, responsabile della progettazione per l’area compartimentale centro di RFI:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/07/200702_03_RADDOPPIO-FS_CECCARELLI-MARCHESE.mp3?_=1

Chiudono reparti Covid-19 all’ospedale di Empoli

Empoli, questa mattina chiude l’ultimo dei tre reparti aperti all’ospedale di che erano stati allestiti per l’emergenza Coronavirus.

Lo comunica la sindaca di Empoli Brenda Barnini sul suo account Facebook, scrivendo che “questo risultato è merito di un grande lavoro di squadra che ha visto in prima linea per due mesi tutto il personale sanitario ospedaliero e territoriale, tutti i sindaci dei 15 Comuni dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno” e “soprattutto tutti i cittadini che hanno usato il massimo senso di responsabilità”.

“Adesso che siamo entrati pienamente nella fase due di riapertura dobbiamo far tesoro di ciò che abbiamo imparato nella fase uno – conclude il post Brenda Barnini – perché nessuno di noi si renda colpevole dell’eventuale e funesta riapertura di quei reparti che oggi vengono chiusi”.

Brenda Barnini propone riapertura delle scuole

Firenze, candidare Empoli come “città pilota” per la ripresa delle attività didattiche in classe propone la sindaca Brenda Barnini.

Questa infatti la proposta che il sindaco, e responsabile welfare della segreteria nazionale del Pd, Brenda Barnini, che avanzerà domani con una comunicazione ufficiale al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

“La scuola deve essere il punto di partenza nella strategia di riapertura del Paese – scrive Barnini su Facebook – è stata la prima a chiudere e sembra sarà l’ultima a riaprire, con nel mezzo solo la didattica a distanza. Non va bene e non basta. Scegliamo un territorio dove poter sperimentare qualcosa di più, utilizzando gli spazi comuni degli edifici scolastici per rispettare le distanze, sfruttando tutta la giornata per poter far entrare gruppi più piccoli di bambini”.

Il sindaco propone “screening a gruppi di insegnanti, educatori e famiglie che rientrano nella sperimentazione, senza lasciar fuori i nidi e la scuola dell’infanzia, magari privilegiando le attività all’aria aperta e ricreando dei micro ambienti in termini numerici”.

In Empolese Valdelsa stop alla vendita di Gratta e Vinci e Lotto

Gli 11 sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa sono pronti a firmare le ordinanze per sospendere le attività di gioco, e di conseguenza la vendita, all’interno di tabaccherie ed edicole, di giochi tipo Gratta e Vinci, Lotto e similari andando così a rafforzare le disposizioni contenute nel Dpcm dell’11 marzo. 

“Stiamo dicendo ai cittadini di rimanere in casa in tutti i modi possibili e immaginabili – dichiarano i primi cittadini dei Comuni dell’Empolese Valdelsa – e quindi figuriamoci se possiamo tollerare che durante un’emergenza sanitaria che sta mettendo a rischio la vita di tantissime persone ci possa essere qualcuno che viola le leggi per andare ad acquistare i Gratta e Vinci. Sono situazioni inaccettabili. Le nostre amministrazioni sono impegnate da tempo nello scoraggiare il gioco con iniziative e campagne informative realizzate insieme alle associazioni e alla Società della salute per combattere la ludopatia, una malattia che purtroppo sta colpendo troppe persone anche nel nostro territorio.”

“Oggi abbiamo un motivo ancora più grande per farlo – continuano i sindaci in una nota congiunta -. Firmeremo ordinanze che sospendano la vendita dei giochi all’interno di attività che, lo ricordiamo ancora una volta, devono essere aperte soltanto per beni e servizi di prima necessità. Le tabaccherie in questo periodo hanno un ruolo ancor più importante, fornendo servizi molto utili come, ad esempio, pagamenti a distanza o la stampa dei moduli di autocertificazione. La nostra battaglia – concludono -, ovviamente, è contro il gioco, non certo contro gli esercenti che lavorano con grande impegno”.

Toscana, Coronavirus: sono 85 i nuovi casi positivi

Sono 85 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 866 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Sette le guarigioni virali, cinque i pazienti clinicamente guariti, 14 i deceduti.

Sette, dunque in Toscana, le guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), cinque guarigioni cliniche e 14 decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 840. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 70 a 98 anni, affette da più patologie.

Per quanto riguarda i ricoveri, le maxi-emergenze che raccolgono i relativi dati informano che questi ultimi saranno disponibili solo in tarda serata. Il dato sarà quindi inserito nel comunicato di domani.

Di 866 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 186 Firenze, 90 Pistoia, 45 Prato (totale Asl centro: 321), 138 Lucca, 117 Massa-Carrara, 78 Pisa, 53 Livorno (totale Asl nord ovest: 386), 50 Grosseto, 66 Siena, 43 Arezzo (totale sud est: 159).

Dal 1° febbraio ad oggi sono stati esaminati in tutto 5.910 tamponi, per 5.196 pazienti (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

Dal monitoraggio giornaliero (il dato in questo caso è aggiornato a mezzogiorno di oggi) sono invece 8.455 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.032 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.628 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 241 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 4.423 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 602 nella Asl centro, 2.200 nella Asl nord ovest e 1.621 nella Asl sud est.

Empoli, ricordo della partenza dei volontari Liberazione

Empoli, sono arrivati da ogni parte della Toscana per il settantacinquesimo anniversario della partenza dei volontari per la guerra di liberazione.

Fasce tricolori, gonfaloni e fazzoletti rossi al Pala expo di piazza Guido Guerra, per commemorare il sacrificio di 530 giovani volontari, che il 13 febbraio 1945 partirono da Empoli per unirsi agli eserciti alleati e liberare il resto dell’Italia dai nazifascisti. Empoli era stata liberata da pochi mesi eppure partirono in centinaia.

“Noi siamo qui, oggi, a onorare la storia vera di questo Paese che ha dato vita alla Repubblica italiana, alla Costituzione, a un periodo di pace e di progresso, per quanto problematico e contradditorio possa essere stato – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi -. E lo facciamo commemorando questi giovani eroi, che hanno dato un contributo straordinario nella lotta nazifascista. C’è chiarezza nelle storie e nelle divisioni da cui è nata la Resistenza e la nostra Repubblica. Da un lato c’erano i fascisti, i repubblichini, che portarono l’esercito tedesco e nazista in ritirata a compiere le stragi che sono costate la vita di oltre 4mila 461 vittime civili e, dall’altra, vi erano giovani che spontaneamente aderivano alla liberazione del Paese, schierandosi contro il nazifascismo. In guerra possono essere stati compiuti atti esecrabili dall’una e dall’altra parte, ma occorre ricostruire la verità tenendo ben dritta la barra della ragione e dei torti. In Germania quando si discute di questi eventi, dalla Merkel alle massime cariche istituzionali, chiedono scusa e perdono. Da noi i repubblichini vogliono la pensione. Mi sembra ben diverso”.

Sono in tanti ad ascoltare e a testimoniare, con la propria partecipazione, la condivisione di valori e sentimenti che rendono oggi la città di Empoli “la capitale morale dell’antifascismo”: rappresentanti delle associazioni combattentistiche, delle forze armate e di polizia, delle associazioni di volontariato, cittadini, rappresentanti della Regione (l’assessore Vittorio Bugli), del Parlamento (il senatore Dario Parrini), dei Comuni e del Consiglio regionale della Toscana con il presidente Eugenio Giani e il consigliere Enrico Sostegni.

Ad aprire la commemorazione il saluto del sindaco di Empoli Brenda Barnini.

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