Controradio Club, Radio Aperta, sabato 19 gennaio dalle 10.00 alle 13.00

Prosegue il tesseramento al Controradio Club! Sabato 19 gennaio dalle 10:00 alle 13:00 Radio Aperta in via del Rosso Fiorentino 2b, a due passi dalla tramvia (fermata Paolo Uccello).

Venite negli studi di Controradio a fare la tessera del Club, potrete andare in onda con Chiara Brilli, Alias ed il Mozzo!

Il Controradio Club è un’associazione di ascoltatori di Controradio che sostiene l’emittente nel suo impegno quotidiano a trasmettere la musica più nuova ed interessante, l’informazione più originale ed indipendente.

Attraverso il tesseramento i soci del Club hanno a disposizione una serie di agevolazioni e sconti per eventi culturali, concerti,  spettacoli teatrali, ed anche oltre la possibilità di partecipare ad  interessante programma culturale a loro riservato: dalle iniziative culturali riservate ai soci (reading, incontri con gli autori, etc) alle visite guidate alle mostre d’arte, dai viaggi internazionali in compagnia delle “voci” della radio alle prime cinematografiche con i registi. Attività che si svolgono sempre in compagnia di altri soci del Club, fedeli ascoltatori che condividono una passione per Controradio. http://www.controradioclub.it/

Critico per un giorno: ‘The things we keep’

?Firenze, ‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

Giovedì 29 novembre, ore 21:00 al Cinema ‘La Compagnia’ di Firenze, per il progetto ‘Critico per un giorno’: THE THINGS WE KEEP – Un Inno All’amicizia Che S’insinua Fra Le Pagine Della Storia Contemporanea.

Si dice che il più nobile dei sentimenti sia l’amicizia. Lo sanno bene Alessandro, aspirante filmmaker, e Casey, reporter per Al Jazeera. Dopo essersi conosciuti nella Città Eterna, Casey è sempre stato in giro per il mondo in cerca di storie da immortalare con la videocamera. Eppure, nonostante la distanza, i due buoni amici non si sono mai davvero allontanati: anzi, è stato proprio “Ale” a conservare negli anni il prezioso materiale raccolto da Casey.

Presentato a giugno al Biografilm Film Festival di Bologna dove ha vinto il premio del pubblico nella competizione internazionale.

Cinema Spazio Alfieri: sesta edizione del Premio giornalistico Sabrina Sganga

Sabato 10 novembre dalle 17 alle 19:00 al Cinema Spazio Alfieri si terrà la sesta edizione del Premio giornalistico Sabrina Sganga, in onore della giornalista di Controradio scomparsa nel 2012

La sesta edizione del Premio Sabrina Sganga è stata dedicata al tema “Share Tale: raccontare le pratiche di condivisone”. Il Premio, che ricorda la giornalista di Controradio scomparsa nel 2012, è stato diviso in due sezioni: la prima (€ 5000 euro) era aperta a progetti giornalistici da realizzare nei prossimi dodici mesi; la seconda (€ 1000) ha scelto un prodotto giornalistico prodotto e pubblicato nel 2017. La premiazione sarà in diretta Facebook dalle 17 su “Controradio Firenze” e dalle 18 anche in diretta radio “FM 93.6 – 98.9, in streaming su www.controradio.it e tramite la app Controradio Firenze.

Programma della premiazione
Ore 17 inizio diretta su Facebook “Controradio Firenze”
Conduce la diretta/premiazione Camilla Lattanzi
Interventi
Don Alessandro Santoro
Fondatore negli anni 90 della comunità cristiana di base Le Piagge di Firenze. Sacerdote da sempre impegnato a costruire relazioni di solidarietà, scambio e accoglienza. Percorsi partecipati dedicati al territorio e al superamento delle disuguaglianze. La cultura, le attività sociali e di crescita di una comunità come esperienza virtuosa di un territorio.
Vittorio Iervese
Presidente del Festival dei Popoli, Docente di Sociologia dei Processi Culturali, Sociologia Visuale e Teoria e Metodi della Progettazione Culturale all’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha svolto ricerche sulla cultura visuale, la sociologia visuale, la gestione dei conflitti, la comunicazione interculturale, le forme di partecipazione sociale, la sociologia dell’infanzia e la progettazione culturale. Presenterà il progetto “Sharmed – Shared Memories and Dialogues”, storie di vita condivisa a scuola. Come processi didattici inclusivi, specialmente nei confronti dei bambini con un background migratorio, possono diventare il fulcro dell’esperienza di apprendimento.
Claudio Pozzi
65 enne livornese, Claudio è stato fra i fondatori di Wwoof Italia di cui è attualmente
vicepresidente. Ha collaborato in diversi settori del no profit legati all’agricoltura al risparmio
energetico e alla finanza critica. Da qualche anno è coordinatore nazionale di Rete Semi Rurali
di cui Wwoof Italia è uno dei soci. Nel suo intervento tratterà il tema della condivisione di stili di vita alla ricerca di un migliore equilibrio fra l’uomo e la natura.
Livia Giunti
Regista, produttrice e docente in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo – indirizzo Cinema
(Università di Pisa). Si è formata come documentarista agli Ateliers Varan (Parigi) e dal 2004 si occupa di produzione video. Nel 2011 ha fondato la società di produzioni audiovisive
indipendenti SANTIFANTI srl insieme a Francesco Andreotti. Dal 2014 è cofondatrice e
coordinatrice della prima rivista italiana dedicata al cinema documentario: il Quaderno del
CINEMAREALE. Presenterà “Naturale -Il Teatro delle Ariette”, un film sulla condivisione di sapzi, beni ed esperienze nel teatro.
Marzia Coronati
Vincitrice edizione 2017 del Premio Sganga, ascolto della prima puntata del progetto radiofonico realizzato.

ore 18 inizio diretta radiofonica diretta radio “FM 93.6 – 98.9, in streaming su www.controradio.it e tramite la app Controradio Firenze”. Breve giro con i relatori
ore 18:30
premiazione
ore 19:00
conclusione diretta radiofonica
A seguire:
Film su un’esperienza teatrale “Teatro delle Ariette” di Livia Giunti che si basa sulla condivisione di
beni, spazi ed esperienze.
Giuria: Simone Siliani (presidente), Anna Meli, Camilla Lattanzi, Vittorio Iervese, Vera Sganga, Giulia Chiarini, Oliver Haag
Media partner: Popolare Network, RTV38, AAM Terra Nuova, Altreconomia, Redattore
Sociale.

Al via la trentesima edizione del Rock Contest! Al Combo Social Club la sfida tra band più accesa d’Italia

Giovedì 25 ottobre la prima eliminatoria con musicisti da Toscana, Emilia, Lombardia e Liguria. Per le nuove leve della scena indipendente italiana in palio 10.000 euro da investire in produzioni musicali. Alle 21.30 ingresso libero, votazione di pubblico e giuria

Chitarre anni ’90, atmosfere new wave e indie pop all’italiana: tutto pronto per l’edizione 2018 del Rock Contest, l’unica competizione musicale in Italia rivolta alle giovani band ad aver raggiunto i trent’anni di attività. Appuntamento giovedì 25 ottobre alle 21.30 al Combo Social Club (via Mannelli, 2 – ingresso libero). Il concorso dedicato ai gruppi musicali emergenti, il principale in tutta la penisola, è organizzato da Controradio e Controradio Club in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana e SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori.

Nella prima eliminatoria si sfideranno sei formazioni, musicisti con meno di trent’anni che interpretano le nuove tendenze musicali dall’it pop al rock alternativo, dai sintetizzatori dark alla psichedelia abrasiva del nuovo grunge. Si parte con l’energia del power trio genovese Banana Joe per poi perdersi negli echi elettrici del quartetto Rickson, da Arezzo. E ancora, le atmosfere oscure e sintetiche del duo fiorentino Dark V Project; il rock alternativo con le melodie in italiano firmato Gli Occhi Degli Altri, da Lecco; i giovanissimi Aida, età media 18 anni e una passione sfrenata per il cantautorato nostrano anni ’70. Chiude la serata, la nuova psichedelia dei The Floating Ensemble, prosecuzione del progetto Tequila Funk Experience. Dalle cinque eliminatorie verranno selezionate dieci band a cui si andranno aggiungere due gruppi ripescati. La rosa dei dodici selezionati si darà battaglia nelle due semifinali e i migliori sei si sfideranno nella finale.

Trenta le band selezionate, tra le ottocento iscritte da tutto lo stivale. Dagli inizi, sono stati più di 5.000 i musicisti che si sono esibiti sui palchi della manifestazione, palchi che hanno visto gli esordi di gruppi come Roy Paci, Irene Grandi, Bandabardò, Stefano Bollani, Benvegnù, per citarne solo alcuni. E sono due le novità che celebrano questo trentesimo anniversario: la prima è la realizzazione di un grande documentario che racconta la storia del concorso, con la regia di Giangiacomo De Stefano, già autore di numerosi filmati a tema musicale per Sky e Rai 5, e le voci dei protagonisti della musica italiana tra cui Manuel Agnelli. La seconda è la serata finale in programma il primo dicembre all’Auditorium Flog con l’omaggio agli Offlaga Disco Pax, che vinsero il contest nel 2004 e che, dopo quattordici anni, si esibiranno in un’inedita formazione “All stars” con Max Collini, Daniele Carretti e tanti ospiti speciali dalla scena indie nostrana che verranno svelati nelle prossime settimane. L’intera edizione del concorso è dedicata al tastierista degli Offlaga, Enrico Fontanelli, prematuramente scomparso nel 2014, e di cui in questi giorni è stato pubblicato un libro che raccoglie tutta l’opera grafica per la band dal 2003 al 2013, “Offlaga Disco Pax #1 – #163”.

Tutti i brani e le schede dei gruppi sono consultabili online su: http://www.rockcontest.it/edizione-2018/

(La seconda eliminatoria è in programma martedì 30 ottobre, sempre al Combo Social Club a partire dalle 21.30.)

INFO Rock Contest 2018 è organizzato dall’emittente radiofonica Controradio e dall’associazione Culturale Controradio Club con la collaborazione di Regione Toscana, Comune di Firenze e con il sostegno di SIAE. Sponsor tecnici: Audioglobe, Woodworm Label, Sam Studi di Registrazione, Dophix Guitar Handmade Effects.

Infoline: 055.73.999.46 – contest@controradio.it

Su Facebook: Rock Contest Controradio

Critico per un giorno: ‘Funeralopolis’

?Firenze, ‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

Martedì 25 settembre al cinema La Compagnia, è stato proiettato il film ‘Funeralopolis’ del regista Alessandro Redaelli, il film era già stato presentato in anteprima nazionale al Biografilm Festival e in anteprima internazionale al Dok Leipzig, “è un film struggente – si legge in una nota di presentazione – che indugia dove non vorremmo guardare e procede oltre, in una dimensione alterata ed estranea, dove ci siamo persi senza essere andati lontano. Siamo sempre a Milano, dove non ci sono colori o vie di ritorno eppure, sopra a tutto, risplende una salda e fraterna amicizia”.

Le Recensioni dei soci del ControradioClub.

Monica: 
Questo film mi ha fatto ricordare un episodio di qualche anno fa quando ad una bambina di 6 anni spiegavo la differenza fra finzione e fatto vero. Le spiegai che quando in televisione vede un film si tratta di finzione, quando vede il telegiornale sono fatti veri. Questo è un film documentario, un pugno nello stomaco in quanto verità anche se un po’ ammorbidita dall’evidente benessere economico delle famiglie dei protagonisti.
È straordinario come il regista sia entrato in mezzo a loro e loro si siano resi disponibili a mostrare la loro vita così com’è.
Da vedere assolutamente!!

Lucia:
Attuale, e vero. Alessandro Redaelli, ci ha stupite, trattando di un tema così delicato in un modo completamente nuovo. Splendida colonna sonora, splendide immagini e notevole la costruzione delle scene che fanno conoscere una Milano inedita.

Filippo:
Redaelli scopre subito le proprie carte, a ridosso dei titoli di testa.
Lo spettatore, sgomento, viene scaraventato in una geènna in scala treno suburbano e prova il giusto timore di trovarsi di fronte ad un compiaciuta trasposizione del registro morboso dei mai abbastanza vituperati Lucignoli televisivi; il regista fa in modo che uno dei due protagonisti di un’inquadratura dica “Siamo in tre”. Le regole del gioco sono chiare, non è giustificato alcun fraintendimento, d’ora in poi. Redaelli sarà presente lungo tutto il film, seguirà le vicende dei protagonisti (personaggi/interpreti) con una regia ad uso topico, a bolla prossemica annullata.
Per chi ha proprio bisogno di una trama, il film segue la vita quotidiana di un gruppo di tossici della cintura milanese. Di due, in particolare (Vashish – hip hopper sconsigliato a vecchi, bambini e deboli di cuore – e Felce, architetto. Quest’ultimo mi è risultato meno simpatico, quindi citerò solo il primo, a seguire). Tossici che stanno bene, nel loro piccolo: niente cartoni nei sotterranei di stazioni della metro, niente rote, niente sbattimenti, niente mercimonio del proprio corpo per uno schizzo, niente brutture accessorie che il buon padre di famiglia immagina infestare la vita di un tossicodipendente. Christiane F. non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport (siamo decisamente più vicini ad Achille Lauro, con buona pace dell’hardercore rapper). Assistiamo all’articolarsi delle dinamiche sociali (famiglie incluse), alle feste, ai concerti, alla manifestazione di manie, ad almeno un paio di sedute in cui la camera sembra volersi addentrare nell’esercizio abusivo della pratica psicanalitica. Non è un documentario. La consapevolezza della presenza della camera (e di una camera così prossima, nello specifico) priva i soggetti osservati della naturalezza necessaria ad un registro senza aggiunta di elementi inventivi o fantastici (grazie, Treccani). Per evitare un “come si sarebbe comportato, se il regista non fosse stato lì?” in pedante agguato, rilassatevi e prendete il film per quel che è, ovvero il racconto di storie. Ed a maggior ragione perché il film non mira a fornire letture sociologiche ad applicabilità universale: non racconta storie di tossici, ma le storie particolari di quei particolari tossici. Bene così. Ho trovato il film estremamente coinvolgente (per quanto si possa esser coinvolti, da esterni, in un contesto del genere). Disturbante solo in alcuni momenti; empatia nei confronti dei personaggi non pervenuta, ché siamo troppo diversi.
Redaelli afferma di non aver voluto trasmettere messaggi o spingere il pubblico a trarre determinate conclusioni, ed il fatto che il film sia vietato ai minori di 18 anni garantisce che lo spettatore abbia (almeno in potenza) strumentazione e categorie adeguate per fare le proprie valutazioni. A me, personalmente, Vash sembra invidiabilmente felice.

Indian Nation, commenti dei viaggiatori

Firenze, quest’anno al Western Dream, si è aggiunto un secondo road trip nel south-west degli Stati Uniti d’America, ‘Indian Nation’.

Indian Nation è un viaggio attraverso cinque stati del ‘Far West’ che parte da Las Vegas in Nevada, e viaggiando intorno ai ‘Four Corners’, dove Colorado, New Mexico, Utah ed Arizona, si incontrano in un sol punto immaginario, esplora parchi nazionali, meno noti ma di incredibile bellezza, come Canyonland, Arches, Mesa Verde, Acoma Pueblo, e Canyon de Chelly, e piccole città del west come Silverstone, Durango e Santa Fe.
La particolarità di Indian Nation è quella di portare i viaggiatori all’interno delle ‘riserve indiane’, visitando parchi nazionali lontano dalle grandi città e sconosciuti al turismo di massa.
Durante il viaggio infatti, non abbiamo mai incontrato un autobus turistico, e ci siamo ritrovati per esempio, a discendere e poi scalare le pareti dell’incredibile ‘Canyon de Chelly’, praticamente da soli, apprezzando in pieno la bellezza e l’energia di questo luogo sacro alla tribù dei Navajo.
La particolarità di Acoma Pueblo, e l’importanza di ‘Mesa Verde’, parco nazionale americano considerato anche sito archeologico e culturale nonché terra di origine di tutte le tribù dei nativi americani della zona, ci hanno fatto apprendere la bellissima storia dei cosiddetti ‘Indiani d’America’, tramutatasi in tragedia all’arrivo degli ‘Uomini Bianchi’.
Il viaggio ha entusiasmato e commosso i nostri viaggiatori che hanno commentato sul gruppo WhatsApp creato per l’occasione, di seguito alcuni di questi commenti per i quali sarò per sempre grato.
Gimmy Tranquillo

Grazie Gimmy è stato un viaggio bellissimo in posti splendidi grazie non  solo per la tua guida ma per le attenzioni e consigli in questa meravigliosa avventura un grande abbraccio!
Francesco e Donatella

Grazie Gimmy!!! Ci hai fatto scoprire l’America vera! Quella degli indiani e quella dei camionisti ? che Andrea ama molto!!!
Un grazie anche a tutti voi che avete reso con la vostra compagnia questo viaggio un’avventura speciale!! Un abbraccio e a presto!!!
Francesca e Andrea

È  stato  davvero  un bellissimo  viaggio. Grazie al nostro  capo tribù  Gimmy e grazie  a tutti. A presto.
Giovanna

Buongiorno…. Grazie Gimmy x averci accompagnato alla scoperta di questa terra selvaggia e suggestiva… E grazie a tutti i compagni di viaggio…
Veronica

Eccoci.. Arriviamo ultimi perché ci siamo svegliati da poco. Grazie a chi ha pensato questo bel viaggio, ed insistito anche per realizzarlo. E grazie a chi lo ha condiviso con tanto entusiasmo. Gabriele si è divertito tutto il tempo e lo ricorderà a lungo. Rivediamoci presto!  Ciao a tutti
Roberta

È veramente difficile aggiungere qualcosa rispetto a chi mi ha preceduto. Io posso solo ringraziare tutti, nessuno escluso, per questo bellissimo viaggio e questo tempo passato insieme. Con la certezza di vedersi presto, vi abbraccio! A presto!!!
Andrea

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