Unifi e Comune, premio in memoria delle studentesse Erasmus morte in Spagna

Incentivare il percorso di ricerca di ricercatrici e ricercatori con l’assegnazione di premi e la pubblicazione di tesi in cartaceo e digitale ad accesso libero. E’ l’obiettivo del ‘Premio Tesi di dottorato Città di Firenze’ promosso da Firenze University Press (Fup) di Unifi e dall’assessorato all’Università e ricerca del Comune di Firenze, che nasce dalla fusione dei due storici concorsi ‘Premio Fup Tesi di dottorato’ e ‘Premio Ricerca Città di Firenze’. Sono sei i premi a disposizione, di cui cinque relativi alle sezioni dell’attività di ricerca e uno speciale intitolato alla memoria di Lucrezia Borghi, Valentina Gallo ed Elena Maestrini, studentesse iscritte alla Laurea magistrale in Economia e management dell’Università di Firenze, tragicamente scomparse il 20 marzo 2016 in un incidente in Spagna durante il loro soggiorno Erasmus. Le sezioni sono: biomedica, umanistica e della formazione, scienze sociali, scientifica, tecnologica.

“Un ulteriore passo avanti nella collaborazione tra Comune di Firenze e Ateneo – ha detto l’assessora all’Università e ricerca Titta Meucci -,  con la fusione dei due storici concorsi che dà oggi vita a un Premio ancora più importante e riconoscibile. Per questo, siamo al lavoro per far sì che il Premio possa assumere una dimensione più ampia a livello nazionale, coinvolgendo tutte le Università italiane”.

“Questa iniziativa testimonia la rinnovata volontà di collaborazione tra la nostra Università e il Comune di Firenze – ha detto il presidente Fup Dimitri D’Andrea – e la condivisa consapevolezza dell’importanza dell’investimento nell’istruzione superiore e nella ricerca. Il Comune di Firenze e la Firenze University Press confermano il proprio impegno nella valorizzazione del contributo dei nostri giovani al progresso della conoscenza e nel sostegno all’accesso aperto ai risultati della ricerca”.

I premi sono destinati ai dottori di ricerca delle scuole di dottorato dell’Università di Firenze o che siano residenti in provincia di Firenze alla data di pubblicazione del bando, anche se la tesi è stata discussa in altre università italiane ed estere (inclusi gli istituti di Alta formazione dottorale e le Scuole di studi superiori statali e non statali legalmente riconosciute). I candidati devono aver conseguito il titolo da non più di tre anni dalla data di pubblicazione del bando. La giuria è costituita da un minimo di sei a un massimo di 14 componenti selezionati sulla base di criteri di indipendenza, competenza editoriale e rappresentanza delle cinque aree di ricerca a cui corrispondono le sezioni del concorso. La consegna del premio avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale. La domanda di partecipazione alla selezione potrà essere presentata attraverso la piattaforma online dal 3 luglio al 30 settembre 2023. Per info e iscrizioni:

https://www.fupress.com/it/news/bpremio-tesi-di-dottorato-citt-di-firenzeb/10278

Maggio Musicale, in arrivo 750mila euro dalla Regione

Giani, presidente della Regione Toscana, ha annunciato il sostegno della Regione al Maggio Musicale Fiorentino con un contributo straordinario di 750mila euro, che vanno ad aggiungersi ai quasi 3 milioni già versati

Il presidente Eugenio Giani è intenzionato a supportare il Maggio Musicale Fiorentino alla luce della scellerata gestione dell’ex sovrintendente Alexander Pereira, e ha annunciato che lunedì 3 luglio porterà in giunta regionale la delibera per il contributo straordinario di 750mila euro per concorrere a garantire la continuità aziendale della Fondazione.

Si tratta, come commenta il presidente Giani, di “un contributo straordinario aggiuntivo che varrà solo per l’anno 2023, e che va a sommarsi al contributo ordinario di 2 milioni e 900mila annuale già stanziato”.

Una scelta, continua il presidente della Toscana, voluta per “sostenere il Maggio in un momento difficile, contribuendo a coprire i disavanzi di bilancio causati dalle scelte dell’ultimo sovrintendente Alexander Pereira, così come individuati dal commissario straordinario del Ministero Onofrio Cutaia nel contesto del commissariamento dell’ente a seguito della sua crisi finanziaria”.

Giani, in conclusione, si augura che “questo senso di responsabilità della Regione nel sostenere maggiormente l’istituzione culturale toscana si accompagni in futuro alla scelta di amministratori capaci di non dare luogo a comportamenti che mettano in discussione l’attività, il prestigio e il futuro del Maggio e delle lavoratrici e dei lavoratori che operano con straordinaria e indiscussa professionalità”.

Firenze, ritorna dal 5 luglio lo Stella Rossa Fest

Dal 5 al 9 luglio torna a Firenze, nello Sms di Rifredi, lo Stella Rossa Fest: incontri, concerti e talk all’insegna dell’Arci

Dal 5 al 9 luglio torna a Firenze lo Stella Rossa Fest, il festival pubblico e a ingresso gratuito di Arci Firenze. La quinta edizione, che fa parte dell’Estate Fiorentina, è organizzata all’interno del Sms di Rifredi, storica casa del popolo fiorentina che quest’anno compie 140 anni.

Sono in programma incontri, concerti e talk: l’inaugurazione è affidata alla cantante fiorentina Ginevra Di Marco, con uno speciale concerto che ripercorrerà 30 anni di musica.

Il giorno successivo salirà sul palco l’innovatore lombardo Pierpaolo Capovilla, che, in una sua personalissima versione recitativo-musicale,  proporrà ‘La religione del mio tempo’ di Pier Paolo Pasolini; l’8 luglio, poi, in occasione del Toscana Pride, il concerto sarà affidato al Colorificio Mario.

Tra i talk si segnala ‘Firenze e le Case del popolo: un secolo e mezzo di storia’, programmato per il 6 luglio, e il vernissage della mostra ‘Woman life freedom’ del 7.

Confermato per il suo secondo anno anche ‘Bliffest’, il festival del fumetto indipendente.

La presidente di Arci Firenze Marzia Fredian ha espresso il grande entusiasmo per “questa quinta edizione della nostra festa, che, trovando nuovamente spazio nel cartellone dell’Estate Fiorentina, rinnova l’intento di fare sintesi delle tante anime dell’Arci e dei suoi circoli: riflessione, cultura, ricreazione e partecipazione”.

Intervenuta anche la vicesindaco ed assessora alla cultura Alessia Bettini, che si è detta contenta che “questo progetto, caratterizzato da una proposta ricca e variegata che spazia dalla musica agli incontri culturali, faccia parte del cartellone dell’Estate Fiorentina”.

Kata, Matteo Renzi: “Procura responsabile per mancato sgombero”

“Ritengo la Procura moralmente responsabile per il mancato sgombero dell’ex hotel Astor”. Lo ha detto il senatore di Italia Viva ed ex sindaco di Firenze Matteo Renzi a proposito del caso Kata, la bambina scomparsa il 10 giugno scorso dall’immobile occupato in via Maragliano.

Nuovo affondo del leader di Italia viva, Matteo Renzi, contro la Procura di Firenze per i tempi troppo lenti nello sgombero dell’ex albergo Astor, occupato a settembre 2022, dove lo scorso 10 giugno è sparita Mia Kataleya Alvarez Chicllo, bambina peruviana di cinque anni. L’occasione è la conferenza stampa di Italia viva a palazzo Vecchio sulla travagliata vicenda della riqualificazione dello stadio Franchi. E paventando i rischi di un ricorso alle carte bollate qualora il Comune dovesse decidere di andare avanti con la procedura di affidamento diretto della progettazione ad Arup, che il discorso del senatore vira sulla Procura di Firenze rispetto alla quale si sente di condividere una riflessione a titolo personale:

“In questa città la Procura dovrebbe pensare a sgomberare gli immobili o a sgomberare per tempo. Siamo la città degli Innocenti: si parla degli appartamenti, dei costi di una camera di albergo e poi sparisce una bambina di 5 anni e stanno tutti zitti, questa cosa mi fa uscire di testa. Io ritengo la Procura di Firenze moralmente responsabile del mancato sgombero dell’hotel Astor”, ha detto lo stesso Renzi a proposito delle decisioni assunte dopo la scomparsa della piccola Kata.

Prosegue ancora nel suo racconto il senatore Renzi, che nella conferenza stampa ha toccato diversi temi dallo stadio Franchi alla politica. “Per me la Procura doveva sgomberare a settembre 2022 ma diciamo aveva le sue ragioni – ha aggiunto -. Ma quando il 10 giugno sparisce Kata, si doveva fare subito lo sgombero. Perché si è aspettato sette giorni? Per noi la difesa dei diritti è fondamentale. Se sparisce una bambina non me ne frega niente di quanto costa una camera di albergo”.

Maggio musicale, Pereira accusato di malagestione

Secondo quanto emerso, l’ex sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio musicale fiorentino, Pereira, è stato accusato di peculato. 126mila euro mancanti dalle casse della Fondazione che gli sono stati sequestrati dalla guardia di finanza.

Le contestazioni della magistratura rivelano scenari inquietanti sulla gestione dell’ex sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira.  Il sottosegretario alla cultura, Gianmarco Mazzi, leggendo di questi sprechi assurdi, ha affermato: “ci domandiamo come sia possibile che nulla sia mai stato fatto prima dell’intervento del ministero, il quale, nonostante le resistenze locali, ha commissariato Pereira dopo poche settimane”.

Ha, inoltre, sottolineato che “oggi tutto il nostro impegno è per i 300 lavoratori a rischio e per le loro famiglie e nei prossimi giorni, al ministero, sarà convocato un tavolo con Regione e Comune. Il risanamento dovrà andare di pari passo con l’accertamento di tutto quello che è accaduto”.

A riguardo si è espresso anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, il quale si dice allibito dalla notizia del sequestro della somma di 126mila euro, e afferma che “se avessimo lasciato il sovrintendente Chiarot, oggi anche la situazione del Maggio sarebbe diversa, in positivo”.

Leggendo i dispositivi del magistrato e la conferma da parte del tribunale del riesame, Giani si è chiesto in maniera ironica, “quale grave indigenza abbia portato un tecnico della musica, un sovrintendente, “a richiedere un rimborso di 126mila euro?”

Sulla crisi economica della Fondazione del teatro del Maggio musicale fiorentino, la Slc Cgil di Firenze, Prato e Pistoia e la Fistel Cisl ritengono “di dovere dare mandato ai propri legali perché si valutino le condizioni per procedere ad una azione di responsabilità e di richiesta di risarcimento del danno che i lavoratori dovessero subire”.

“Costringere chi lavora a doversi tutelare per via legale sarebbe profondamente deprecabile”, aggiungono i sindacati.

Da mesi, continuano, “abbiamo richiesto e auspicato cooperazione tra ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Firenze. E da mesi, tutti noi, abbiamo potuto apprezzare le innumerevoli dichiarazioni volte alla tutela dei lavoratori del Maggio, ma al momento l’unica cosa certa è che l’annunciato tavolo istituzionale, necessario per il salvataggio del Teatro, non pare essere stato nemmeno convocato”.

Allora, proseguono i sindacati, “è necessario ricordare che la crisi del Maggio non è stata causata da un evento improvviso ed inevitabile, ma da un singolo individuo perseguibile, che risponde al nome di Alexander Pereira“.

Allerta meteo, a Firenze domani chiusi parchi e aree verdi

Parchi, giardini ed aree verdi pubbliche chiusi nella giornata di domani e fino alle 8 di sabato a Firenze alla luce dell’allerta meteo arancione e del rischio di temporali, nubifragi e grandinate che potrebbero abbattersi sulla città.

Secondo quanto si apprende da un’ordinanza firmata dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, “vista la previsione particolarmente critica” diramata attraverso l’allerta meteo regionale, “si ritiene necessario procedere alla chiusura di giardini, parchi ed aree verdi pubbliche ad accesso regolamentato nella giornata di venerdì 30 giugno e fino alle 8 di sabato 1 luglio”. Si specifica infatti che i fenomeni potranno risultare forti e localmente persistenti e potrebbero essere accompagnati da intense raffiche di vento e grandinate.

L’obiettivo è evitare pericoli, specialmente nelle aree verdi dove ci sono alberi e rami che potrebbero staccarsi e cadere. In questi giorni ci sono diversi eventi in città legati all’Estate Fiorentina e per questo, sempre all’interno del testo dell’ordinanza, si specifica anche il divieto di “qualunque attività all’aperto nei giardini-parchi pubblici ed aree verdi della Città di Firenze”

Alle persone viene inoltre raccomandato di non frequentare parchi e aree verdi liberamente accessibili, mentre ai gestori delle attività economiche presenti all’interno di questi ultimi viene ordinato di garantire le condizioni di sicurezza delle aree di loro pertinenza.

Inoltre, si legge dall’ordinanza, verrà sospesa anche la fermata della Tramvia ‘Cascine’ della linea T1, ubicata nell’omonimo parco.

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