Andrey Tarkovsky. Il Cinema come preghiera. Il documentario alla Compagnia

La vita e l’opera di uno dei più grandi maestri del cinema russo. Dopo esser stato presentato a #Venezia76, a La Compagnia arriva “Andrey Tarkovsky. A Cinema Prayer” doc diretto dal figlio Andrej A. Tarkovskij che sarà presente all’anteprima: lunedì 13 gennaio alle 21

Attraverso rarissime registrazioni audio e video di interviste e di lezioni di regia provenienti dall’Archivio Tarkovskij di Firenze, il doc ripercorre la vita e l’opera del regista, uno dei più grandi maestri del cinema russo. v.o. con sott. ita. durata 97 min. ingresso: 6€ intero / 5€ ridotto

Repliche:
GIOVEDì 16, ORE 17.00
VENERDì 17, ORE 16.00
SABATO 18, ORE 19.00
DOMENICA 19, ORE 21.00

LA RETROSPETTIVA

Il doc sarà accompagnato da una retrospettiva con alcuni dei titoli più celebri del maestro, tutti proposti in lingua originale con sottotitoli in italiano, alcuni anche in pellicola 35 mm!

MARTEDì 14, ORE 17.00
“L’infanzia di Ivan”, Unione Sovietica, 1962, 95’, v.o. con sott. ita. in pellicola35mm
INGRESSO: 5€ intero / 4€ ridotto

GIOVEDì 16, ORE 18.45
“Nostalghia”, Italia/Unione Sovietica, 1983, 121’, v.o. con sott. ita.
INGRESSO: 5€ intero / 4€ ridotto

VENERDì 17, ORE 18.00
“Solaris”, Unione Sovietica, 1971, 165’, v.o. con sott. ita. in pellicola35mm
INGRESSO: 5€ intero / 4€ ridotto

SABATO 18, ORE 21.00
“Sacrificio”, Svezia/Francia/Gran Bretagna, 1986, 149’, v.o. con sott. ita.
INGRESSO: 5€ intero / 4€ ridotto

DOMENICA 19, ORE 19.00
“Lo specchio”, Unione Sovietica, 1975, 108’, v.o. con sott. ita. in pellicola 35mm
INGRESSO: 5€ intero / 4€ ridotto

INFO

VI edizione de Il Mese del Documentario, a Firenze dal 17 dicembre 2019

Torna a Firenze dal 17 dicembre 2019 al 16 gennaio 2020 la VI edizione de Il Mese del Documentario. Quattro importanti titoli su temi attuali, quattro film che raccontato storie collettive e individuali del nostro mondo contemporaneo al Cinema La Compagnia 

Il cinema documentario sta assumendo sempre più centralità nel pianeta culturale della nostra società ed è sempre più ampio il pubblico che mostra interesse per questa forma di racconto del reale, di cui la produzione italiana rappresenta un punto di riferimento internazionale. Due i titoli Italiani presentati: Non è sogno di Giovanni Cioni, premiato al Festival dei Popoli, festival tra i più antichi dedicati al cinema documentario la cui 60^ edizione si è chiusa a Firenze il 9 novembre, e Una Primavera di Valentina Primavera, il film che ha rappresentato l’Italia nei più importanti festival internazionali, come HotDocs, DoK Leipzig, ZagrebDox, e due internazionali candidati agli Oscar: The Cave di Feras Fayyad e One Child Nation di Nanfu Wang e Jialing Zhang.

Si inizia al Cinema la Compagnia il 17 dicembre alle 21.00 con Una Primavera di Valentina Primavera, che introdurrà il film al pubblico presente. Dopo quarant’anni di matrimonio, a seguito dell’ennesimo episodio di violenza domestica, Fiorella decide di lasciare il marito e la sua casa. La figlia Valentina prende la telecamera e segue i primi passi della madre in un futuro sconosciuto, un processo tanto doloroso quanto purificante. La regista accompagna lo spettatore tra le mura domestiche, nei luoghi delle urla, raccontando una donna prigioniera di un matrimonio sbagliato, schiacciata da un uomo violento e paralizzata da una mentalità di provincia, che ancora oggi difende un’ideologia maschilista dietro l’alibi della sacralità della famiglia. Un’opera prima straordinariamente toccante e mai scontata da cui traspare costantemente l’amore della regista per la madre e il bruciante desiderio di vederla libera. Una Primavera è stato presentato a DoK Leipzig, HotDocs, ZagrebDox e al Biografilm.

Secondo appuntamento il 27 dicembre alle 21.00 con One Child Nation di Jialing Zhang e Nanfu Wang. Quest’ultima, dopo aver sfidato il governo cinese in Hooligan Sparrow (2016) torna all’attacco per smascherare i segreti di quella politica che ha condannato milioni di voci. In conversazione sia con le vittime che con i carnefici, le registe sviluppano una riflessione sulle terrificanti conseguenze della propaganda mass-mediatica che rompe il silenzio su un episodio della storia dell’umanità che ha compromesso molte vite. D’altronde fin dal nome Nanfu Wang, anche protagonista, sembrava avere il destino segnato. “Nan”, in cinese, significa “uomo” e quando è nata, nel 1985, la Cina era nel pieno della politica del figlio unico: quale tragedia, per la sua famiglia, scoprire che il primogenito sarebbe stata una femmina! One Child Nation è stato presentato con successo in numerosi festival, tra cui il Sundance, il Tribeca Film Festival, CPH:DOX, Hot Docs Canadian International Documentary Festival e in Italia il Biografilm, ed è in corsa per la candidatura agli Oscar 2020.

Terzo documentario presentato il 14 gennaio 2020 alle 21.00 sarà Non è sogno di Giovanni Cioni, regista di fama internazionale che lo introdurrà al pubblico in sala. Un’opera nata da un laboratorio nel carcere di Perugia durante le prove dei dialoghi tra Totò e Ninetto Davoli in Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini e frammenti di La Vida es Sueño di Calderón de la Barca. Le prove diventano il punto di partenza per storie di sogni, messaggi, canzoni, riflessioni sulla condizione umana. È la vita tutta una messa in scena? Il documentario è stato presentato al Festival di Locarno e al Festival di Annecy oltre che al Festival dei Popoli 2019 dove ha vinto due menzioni speciali di cui una dell’Istituto Sangalli.

Ultimo appuntamento il 16 gennaio alle 21.00 con The Cave del regista siriano Feras Fayyad già candidato all’Oscar 2018 con Last Man in Aleppo. Il regista torna nel suo paese natale per seguire una squadra di dottoresse che curano instancabilmente le vittime in un ospedale sotterraneo mentre combattono il sessismo sistemico. Il documentario porta lo spettatore in un paesaggio sotterraneo simile al mondo post-apocalittico di Interceptor (1979), una rete di tunnel segreti sotto Ghouta, nei pressi di Damasco. Girato nell’arco degli ultimi due anni in condizioni difficilissime, The Cave offre un punto di vista straordinariamente potente sulle vicende drammatiche della Siria che sono alla base anche dei fenomeni migratori contemporanei. Il film è stato presentato al Toronto Film Festival dove ha vinto il Premio del pubblico, al British Film Institute London Film Festival, all’International Documentary Film Festival Amsterdam, di recente al Festival dei Popoli ed è in corsa per la candidatura agli Oscar 2020. The Cave sarà in onda su National Geographic (Sky, 403) in primavera.

INFO

Robert Bresson, il rigore e la grazia. Omaggio alla Compagnia di Firenze

Lunedì 16 dicembre omaggio a Robert Bresson al Cinema La Compagnia a 20 anni dalla morte. Scopri la programmazione

A vent’anni dalla morte di Robert Bresson, tre titoli esemplari del suo stile. Puro, austero, rigoroso il cinema di B. non è mai sceso a compromessi con l’industria e con le esigenze del mercato. Fedele al principio che “il cinema non è uno spettacolo ma una scrittura” e che ogni film “è un cammino verso l’ignoto” B. rifugge da qualsiasi convenzione narrativa e drammaturgica, rifiuta gli attori professionisti, predilige un linguaggio disadorno, parco di gesti e parole, fatto di volti, mani, rapporti ellittici e indiretti fra gli avvenimenti. Un linguaggio carico di una verità difficile e sofferta, riluttante a manifestarsi. Un omaggio a cura del critico cinematografico Gabriele Rizza.

INGRESSO (per ogni singolo film): 5€ intero/ 4€ ridotto Cinema la Compagnia 

LUNEDÌ 16 DICEMBRE

17.00
PICKPOCKET Francia 1959; b/n; 75 minuti. Introduce Gabriele Rizza

Lontanamente ispirato a Delitto e castigo di Dostoevskij è il quinto lungometraggio di Bresson. Un giovane solitario e ribelle, in lotta con se stesso, diventa un borsaiolo. Per vizio, passione, orgoglio, gusto del rischio ma si lascia toccare dall’amore di una ragazza madre. Uno stato di grazia lontana dal cupo pessimismo che caratterizzerà le opere degli anni Ottanta. Ascetico e misterioso. Un capolavoro di sottrazione e astrazione. Ai confini del misticismo. Straordinarie, indimenticabili le sequenze della tecnica del borseggio alla parigina Gare de Lyon.

19.00
MOUCHETTE Francia 1967; b/n; 80 minuti. Introduce Gabriele Rizza

Una adolescente vive in campagna, diffidente e solitaria, maltrattata dal padre, in una desolata realtà di miseria, violenza, malattia, alcolismo. Dal romanzo La nuova storia di Mouchette (1937) di Bernanos, Bresson ritorna sul tema di un mondo senza Grazia. La storia di una vittima predestinata alla sofferenza da un oscuro volere divino, cui resta solo la vergogna e l’orgoglio. E la libertà di scegliersi la morte. Unica concessione allo stile depurato e teso fino allo spasimo, le note del Magnificat di Monteverdi che accompagnano la consolata sacralità della sequenza finale.

21.00
L’ARGENT Francia/Svizzera 1983; col.; 85 minuti. Introduce Gabriele Rizza

Un onesto lavoratore spaccia inconsapevolmente un biglietto da 500 franchi falsi. Finisce in prigione. È l’inizio
di una discesa agli inferi. Un catena di delitti compiuti apparentemente senza motivo. “Una piccola colpa provoca una valanga vertiginosa del Male fino al momento in cui nasce il Bene”. Liberamente ispirato al racconto di Tolstoj La cedola falsa è il 14° e ultimo film di Bresson che racconta, con disperata solitudine e rigore assoluto, il potere distruttore del denaro. Inquadrature spoglie e scarnificate. Potente apologo sulla maledizione dei soldi che scava nella coscienza di ciascuno di noi. Premiato a Cannes.

‘Premio Nice Città di Firenze 2019’ assegnato a Igor Tuveri

E’ il film ‘5 è il numero perfetto’, un noir ambientato nella Napoli degli anni ’70 del ‘900, con la regia del fumettista Igort (1958), al secolo Igor Tuveri, ad aggiudicarsi il ‘Premio Nice Città di Firenze 2019’.

La premiazione si terrà oggi al cinema La Compagnia di Firenze, dopo la proiezione della pellicola. La cerimonia chiuderà l’edizione numero 29 di ‘New Italian Cinema Events (Nice) Festival’, manifestazione fiorentina diretta da Viviana Del Bianco, che promuove le avanguardie del cinema italiano nel mondo: prima di arrivare a Firenze, Nice ha portato i film in concorso nelle sale d’Oltreoceano, a Philadelphia e a New York, tra Harlem, Bronx e Manhattan, con appuntamenti che hanno fatto registrare il tutto esaurito.
La giornata proseguirà con il ‘Premio Nice Angela Caputi’ (2/a edizione) che andrà al film ‘Il vegetariano’ di Roberto San Pietro (1955), una pellicola con al centro il tema dell’integrazione, visto con gli occhi delle seconde generazioni. Concluderà il festival la cerimonia di premiazione per il ‘Miglior film de Le chiavi della città – Giuria studenti’: quest’anno gli studenti fiorentini delle superiori coinvolti nel progetto hanno scelto ‘Butterfly’, di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Il film narra la storia di una giovane campionessa di boxe napoletana, che riesce a riscattarsi da un ambiente difficile grazie allo sport, pur attraversando grandi e piccole fragilità.
Alla premiazione sarà presente Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze e Pamela Cioni, responsabile comunicazione di ‘Cospe Onlus’, associazione che promuove progetti in difesa dei diritti umani e dell’ambiente. A marzo Nice Festival farà tappa in Russia.

Stasera la consegna del “Premio N.I.CE. Città di Firenze”

Si sono concluse da pochi giorni le tappe americane (New York e Philadelphia) del N.I.C.E. Festival, manifestazione fiorentina itinerante, che promuove il nuovo cinema italiano nel mondo, facendo registrare il tutto esaurito agli eventi in programma, tra proiezioni e incontri con registi e critici.

Il “festival diffuso”, diretto da Viviana Del Bianco, si è diramato in diverse aree della Grande Mela, tra Harlem, Bronx e Manhattan e adesso rientra a Firenze, pieno di nuova energia per presentare al pubblico toscano i film che hanno avuto maggiore successo all’estero.

Come di consueto, sarà Firenze ad ospitare la giornata conclusiva delle tappe internazionali del festival, con la cerimonia di consegna dei premi, che si terrà stasera alle 20.30, al cinema La Compagnia: il Premio N.I.C.E. Città di Firenze 2019 va al film “5 è il numero perfetto”, di Igort, mentre il Premio N.I.C.E. Angela Caputi è attribuito a “Il Vegetariano”, di Roberto San Pietro.

Una scena tratta da “Il Vegetariano”

Le proiezioni, a La Compagnia, inizieranno alle ore 15.00, con la delicata commedia on the road, “In Viaggio con Adele”, di Alessandro Capitani. Adele (Sara Serraiocco) è una ragazza eccentrica che vive sopra le righe; cinico e ipocondriaco, Aldo (Alessandro Haber) è un attore di teatro, alla vigilia della sua ultima grande opportunità nel mondo del cinema. L’improvvisa morte della mamma di Adele sconvolge i piani di Aldo, che scopre improvvisamente di essere il papà della ragazza;

– alle 17.00 sarà la volta del film vincitore del Premio NICE Città di Firenze 2019, firmato dall’artista Igort, “5 è il numero perfetto”, un noir dal sapore napoletano, trasposizione dell’omonima graphic novel, che ha stregato il pubblico newyorkese per le sue ambientazioni gotiche in una Napoli degli anni ’70 e per le sparatorie che ricordano i poliziotteschi italiani di quel periodo;

– alla seconda edizione del Premio N.I.C.E. Angela Caputi, premiato “Il Vegetariano”, di Roberto San Pietro. La pellicola verrà proiettata intorno alle 21:00. Il film racconta la storia di Krishna, un giovane immigrato indiano, figlio di un brahmino, che lavora nella campagna emiliana, al quale verrà affidato il compito di sopprimere una mucca improduttiva. Krishna si troverà davanti ad un bivio, tra dogmi religiosi e necessità di lavorare. A ricevere il Premio saranno il regista e il produttore, Simone Bachini;

– il premio per il Miglior film de Le Chiavi della Citta’ – Giuria studenti, organizzato in collaborazione con il Comune di Firenze e Agis Toscana, va al film Butterfly, di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. La storia è quella di Irma, diciottenne napoletana, campionessa di boxe che riesce ad affrancarsi dal suo ambiente degradato grazie allo sport. Tuttavia, più Irma riesce nel suo percorso sportivo, più si rivela fragile nel suo percorso interiore: tornata a casa dalle Olimpiadi senza un trofeo, si interrogherà sul proprio futuro.

I film premiati sono stati scelti tra un rosa di titoli, nella quale, oltre a quelli citati, erano presenti “L’Ospite” (The Guest) di Duccio Chiarini e “Aspettando la Bardot” (Waiting for Bardot), di Marco Cervelli.

Come ogni anno N.I.C.E. Festival riserva una particolare attenzione  ai diritti umani e per la serata di premiazione del 13 dicembre collabora con Cospe Onlus, per la campagna “Green Your Christmas! – Cospe per L’ambiente: Aiutateci a piantare alberi in Libano e a salvare l’Amazzonia”.

Alla cerimonia di premiazione, a fianco della direttrice Viviana Del Bianco e di Pamela Cioni, responsabile comunicazione di Cospe Onlus, sarà presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi. Introduce la consegna dei riconoscimenti la giornalista Elisabetta Vagaggini. L’inizio è previsto per le 20:30.

Gli inviti per la serata possono essere ritirati al Cinema La Compagnia, presso gli uffici di Mediateca Toscana (via S. Gallo, 25), presso la Biblioteca delle Oblate, il Caffè Letterario Le Murate e nelle principali librerie del centro. Invito valido per 2 persone, fino a esaurimento dei posti. Sia la cerimonia che le proiezioni pomeridiane sono ad ingresso gratuito.

Un particolare ringraziamento va al Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Generale per il Cinema, il Ministero Affari Esteri (Ambasciate, Consolati e gli Istituti Italiani di Cultura), l’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e la Regione Toscana, la Fondazione Sistema Toscana, Agis Toscana , la Casa Italiana Zerilli Marimò-N.Y.U., New York Film Academy; Rai Cinema, Fair- Play, Angela Caputi, IED Firenze, Sudestival – Monopoli.

Info festival: 055 290393

La Viaccia di Mauro Bolognini torna sul grande schermo in versione restaurata

La Viaccia, di Mauro Bolognini  torna sul grande schermo, grazie ad un evento organizzato dal Centro Mauro Bolognini. Il film-cult tratto dal romanzo L’Eredità, di Mario Pratesi con Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Romolo Valli e Pietro Germi alla Compagnia giovedì 12 dicembre ore 21.00

Il film, interpretato da Jean-Paul Belmondo, Claudia Cardinale, Romolo Valli e Pietro Germi, racconta una storia tutta ambientata a Firenze, nel centro storico e nella campagna circostante, è stato selezionato in Concorso al Festival di Cannes nel 1961 ed ha ottenuto due Nastri d’argento nel 1962 per i Migliori costumi e la Migliore scenografia.

Ad anticipare la proiezione del film, alle 19.30 (in saletta Mymovies), ci sarà la presentazione del volume “Venticinque soliste per un coro. Le attrici di Bolognini” a cura di Roberto Cadonici. Nel volume, Mauro Bolognini è raccontato dalle sue attrici, da Adriana Asti fino a Liv Ullmann, con le testimonianze delle maggiori interpreti internazionali dei classici film da lui diretti, come Ottavia Piccolo, Dominique Sanda,   Isabelle Huppert, Claudia Cardinale, Marthe Keller, Antonella Lualdi e molte altre. Il libro ha la particolarità di ricostruire l’ampia filmografia di uno dei maggiori protagonisti degli anni d’oro del cinema italiano, non attraverso analisi e indagini storico-critiche, ma grazie alle affettuose memorie delle sue protagoniste.

Ad introdurre il film e la presentazione del libro, il critico e docente di Storia del Cinema, Stefano Socci.

Ingresso: 5€ intero/ 4€ ridotto INFO

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