Arriva a La Compagnia il primo festival d’animazione 2/3D e stop motion

Animotion Film Festival è un Festival competitivo dedicato al Cinema di Animazione grafica in 2D e 3D e alla tecnica dello Stop Motion, da qui il nome della manifestazione, una fusione perfetta fra Animation e Stop Motion.Animotion Film Festival si terrà nel nuovissimo Cinema La Compagnia di Firenze dal pomeriggio alla mezzanotte di Sabato 10 febbraio 2018.

Il direttore generale e fondatore Lorenzo Ciani
https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/02/180205_Cinema-Animazione.mp3?_=1

Di seguito il programma dell’evento:

16:00-17:30 “Tour de France” la rassegna di 11 cortometraggi delle migliori scuole di animazione transalpine promossa con Insitut Française de Florence.18:00-20:15 “In questo angolo di mondo” il lungometraggio giapponese campione di incassi in Giappone e vincitore dei più prestigiosi festival internazionali.21:30-23:00 “Best of Animotion” il meglio dei film iscritti al festival nella sezione competitiva suddivisi nelle categorie, 2D-3D e Stop Motion.Ospiti e giurati del Festival: Federico Frusciante, Dario Moccia e la giornalista di La Repubblica Firenze Gaia RauConduce il festival: Gaia NanniDurante il festival la casa editrice Gonzo Editore promuoverà i suoi libri e fumetti.

Info. www.animotionfilmfest.com

Toscana Movie Nights presenta: Mestieri Eccezionali con il documentario “Circle”

Martedì 6 febbraio al Cinema La Compagnia di Firenze dalle 20.30 “Circle” di Valentina Monti, documentario sull’arte circense, alla presenza della regista e del produttore. Serata con intermezzi di arte circense proposti da Circle Libre

Il ciclo ‘Toscana Movie Nights’, promosso da Cna Cinema e Audiovisivo Toscana in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, martedì 6 febbraio propone Mestieri “eccezionali”, una serata per conoscere il mondo affascinante e misterioso del circo e di chi ha fatto la storia dell’arte circense.

In programma la proiezione del film “Circle” di Valentina Monti, un documentario che attraverso il materiale inedito d’archivio della famiglia Togni, una delle più longeve dinastie circensi d’Europa, vuole far conoscere al grande pubblico l’antica arte circense e il difficile mondo del circo. Oggi sono Livio, Corrado e Davio, i figli di Darix, rispettivamente direttore del circo, clown e domatore, a portare avanti il circo. E in pedana, sotto gli occhi attenti di Fiorenza, la nonna, si allenano già i nipoti che prenderanno un giorno la guida di un circo sempre più internazionale.

Il documentario ripercorre la storia di questa antica arte, dall’epoca d’oro degli anni ‘50, al continuo tentativo di rinnovare la tradizione, grazie a nuovi numeri, come il domatore in gabbia o la ballerina a cavallo, fino alla decadenza dei nostri giorni. Ospiti la regista Valentina Monti, il produttore Claudio Giapponesi e il Direttore attuale del Circo Togni, Livio Togni.

La serata sarà intervallata da intermezzi di arte circense proposti da Circle Libre – Scuola di Fiesole e da Andrea Rossi, artista circense.

Il programma:

ore 19:00 aperitivo nel foyer del Cinema
Ore 20:30 proiezione film documentario Circle.

Costo ingresso cinema: 6 euro (intero) – 5 euro (ridotto) Costo ingresso cinema + aperitivo: 12 euro

Orario spettacoli: 20:30 – Orario aperitivo: 19:00

Cinema, 6 anteprime nazionali tra Stensen e Verdi

Appuntamento al cinema con 6 imperdibili film in anteprima nazionale (dopo il passaggio ai Festival) promossi da Fondazione Stensen in collaborazione con Teatro Verdi. I film saranno proiettati al Cinema Stensen e al Teatro Verdi da martedì 23 gennaio al 26 febbraio. Tra i film in programma, due in particolare raccontano la contemporaneità in due angoli di mondo al centro dell’attenzione: l’Egitto e la Corea.

La rassegna di apre martedì 23 gennaio alle 21 al Verdi con ‘Omicidio al Cairo’ di Tarik Saleh, Gran premio della Giuria Sundance Film Festival. E’ un thriller politico lungo le strade della capitale egiziana, dove corruzione e autoritarismo si intrecciano. Un film crudo che mette in mostra la corruzione e la violenza della polizia egiziana, dai servizi segreti agli agenti della strada. Il film racconta la storia di una bella e giovane donna che viene trovata uccisa in un hotel di lusso al Cairo. Per avere giustizia, nell’Egitto dei giorni precedenti alla rivoluzione di Piazza Tahrir, sarà necessario scontrarsi con la corruzione della polizia, i servizi segreti e un’élite politica che si considera intoccabile.
Grande attesa anche per l’ultimo film della rassegna (26 febbraio allo Stensen) ‘Il prigioniero coreano’ di Kim Ki Duk, un film politico che racconta un Paese diviso dalla guerra e dalle frontiere, critica le ideologie delle due Coree e mostra, come lo stesso regista ha spiegato, “quanto siamo sacrificati dalla divisione in due della penisola coreana, e come questa divisione crei soltanto una infinita tristezza”. Il film narra le vicende di un povero pescatore che sconfina involontariamente dalla Corea del nord a quella del sud. Nulla sarà più come prima. In programma anche ‘The woman who left’ di Lav Diaz (6 febbraio al Verdi), Leone d’oro Festival di Venezia. E’ una storia ispirata a Tolstoj, con al centro una figura femminile generosa e paziente, che esce dal carcere dopo un’ingiusta detenzione e va alla ricerca della sua memoria e della sua vita sospesa. E poi ‘La camera azzurra’ (12 febbraio allo Stensen), adattamento cinematografico del grande classico dello scrittore giallista Simenon. Un uomo e una donna, l’amore nel segreto di una stanza. Dopo la passione, lui viene arrestato e, di fronte alle domande della polizia e del giudice, cerca le parole. Cosa è accaduto? Di quale crimine è accusato? Altro film in programma (20 febbraio al Verdi) è ‘Egon Schiele’ di Dieter Berner, che racconta la vita e le opere del grande artista austriaco, morto prematuramente a 28 anni, lasciando dietro di sé una nuova iconografia femminile e un contributo fondamentale all’espressionismo.

PROGRAMMA:

Lunedì 29 gennaio 2018 / Cinema Stensen – ore 17.00, 19.00, 21.00

Marlina, omicida in quattro atti di Mouly Surya (Indonesia/Francia/Malesia/Tailandia 2017, 93’) Quinzaine des Realisateurs, Festival di Cannesv.orig. sott.ita.Di cosa è capace una donna quando la brutalità dell’universo maschile si presenta alla porta in tutta la sua sicumera? Con uno sguardo colto, vivace e leggero, la giovane regista indonesiana ha costruito un western al femminile che ha incantato i festival!

Martedì 6 febbraio 2018 / Teatro Verdi – proiezione speciale ore 20.00 (con intervallo)

The woman who left di Lav Diaz (Filippine 2016, 228’) – Leone d’oro Festival di Veneziav.orig. sott.ita.Il premio d’arte cinematografica più importante al mondo va per la prima volta a un autore filippino. Una storia ispirata a Tolstoj, con al centro una figura femminile generosa e paziente, che esce dal carcere dopo un’ingiusta detenzione e va alla ricerca della sua memoria e della sua vita sospesa.

Lunedì 12 febbraio 2018 / Cinema Stensen – ore 17.30, 19.00, 21.00

La camera azzurra di Mathieu Amalric (Francia 2014, 76’) – Un Certain Regard, Festival di Cannes v.orig. sott.ita. Dall’omonimo romanzo di Simenon, l’opera seconda del regista-attore francese. Un uomo e una donna, l’amore nel segreto di una stanza. Dopo la passione, lui viene arrestato e, di fronte alle domande della polizia e del giudice, cerca le parole. Cosa è accaduto? Di quale crimine è accusato?

Martedì 20 febbraio 2018 / Teatro Verdi – ore 21.00

Egon Schiele di Dieter Berner (Germania 2016, 110’)v.ita.La vita e le opere del grande artista austriaco, morto prematuramente a 28 anni, lasciando dietro di sé una nuova iconografia femminile e un contributo fondamentale all’espressionismo.

Lunedì 26 febbraio 2018 / Cinema Stensen – ore 16.40, 19.00, 21.15

Il prigioniero coreano di Kim Ki Duk (Corea 2016, 114’)v.orig. sott.ita. Il ritorno di un grande autore, amatissimo anche in Italia, che racconta il proprio paese diviso dalla guerra, dal sospetto e da ideologie contrapposte. Un povero pescatore sconfina involontariamente dalla Corea del nord a quella del sud. Nulla sarà più come prima.

 

 

 

 

 

Il Mese del Documentario, V edizione al cinema La Compagnia

Il Mese del Documentario, V edizione sbarca al cinema La Compagnia di Firenze con 4 documentari in anteprima, sul tema  ‘Il continente umano’. Si parte il 21 gennaio.

Il Mese del Documentario, una delle manifestazioni più rappresentative dedicate al Cinema del Reale in Italia, con un programma che propone il meglio della produzione documentaristica italiana e internazionale, dopo l’anteprima a Roma si sposta in varie città italiane, tra cui Napoli, Palermo, Milano, Bologna, Nuoro. Dal 21 gennaio arriva al cinema La Compagnia di Firenze, con quattro appuntamenti, la domenica, che si protrarranno fino all’11 febbraio.

Il titolo di questa nuova edizione è Il continente umano. I film selezionati affrontano infatti, da punti di vista diversi, la condizione dell’essere umano contemporaneo in relazione alla storia e all’identità del proprio Paese.

Sono 4 i film in programma al Mese del Documentario – selezionati tra quelli premiati ai festival più prestigiosi del  2017 – che concorrono al Premio del Pubblico: LA CONVOCAZIONE, di Enrico Maisto (21 gennaio), PAGINE NASCOSTE, di Sabrina Varani (28 gennaio), THIS IS CONGO ,di Daniel McCabe (4 febbraio), NOWHERE TO HIDE, di Zaradasht Ahmed (11 febbraio). I film in programma raccontano la realtà da approcci e angolazioni diverse e testimoniano i molteplici stili cinematografici, delineando così anche lo sviluppo della cinematografia documentaristica contemporanea che, con i suoi autori e i suoi metodi, si sta affermando in tutto il mondo, grazie anche al grande contributo italiano.

“Il 10 dicembre del 2017 il Primo Ministro iracheno ha dichiarato al mondo la “fine della guerra nei confronti dell’ISIS” – racconta Pinangelo Marino, Direttore Artistico della manifestazione. Uno dei quattro film di questa nuova edizione de Il Mese del Documentario, Nowhere to Hide del regista iracheno Zaradasht Ahmed, racconta proprio la storia di un infermiere che vive e lavora in una zona dell’Iraq considerata tra le più pericolose del mondo. Quest’uomo ha resistito per cinque anni all’avanzata dell’ISIS con tutto quello che aveva e poteva: l’umanità… Se apro lo sguardo e osservo quello che succede nel mondo, ho la sensazione che l’ultimo continente rimasto sia proprio “il continente umano”, e mi dico che forse vale la pena esplorarlo. In fondo tutti i film di questa quinta edizione fanno questo, esplorano il continente umano con grande forza cinematografica e originalità narrativa”.

Si parte il 21 gennaio con (ore 19.00)  LA CONVOCAZIONE di Enrico Maisto
(Italia, 2017, 56′)
Produzione: Start S.r.l., Rai Cinema
Distribuzione: Slingshot Films
“Premio MyMovies – Il cinema dalla parte del pubblico” al 58° Festival dei Popoli
In Concorso ufficiale a IDFA 2017

Sessanta cittadini, estratti a sorte da un sistema informatico, prendono posto nell’aula in cui si celebrano i processi della II sezione della Corte d’Assise d’Appello. I fortuiti candidati passeranno un giorno intero fra le pareti rivestite d’onice, in attesa di sapere se, aldilà della propria volontà, saranno scelti dal Presidente della Corte per assurgere a un ruolo di cui molti non conoscevano nemmeno l’esistenza, il ruolo di giudice popolare. Il film racconta la cronaca di quella giornata particolare che porta cittadini comuni, uomini e donne che il caso pone sulle stesse panche, a contatto diretto per la prima volta con l’amministrazione della Giustizia.

Giustina Terenzi ha intervistato il direttore artistico Pinangelo Marino:

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Toscana Movie Nights

Toscana Movie Nights, la prima iniziativa della rete regionale di imprese cinematografiche costituitasi lo scorso marzo sotto l’egida di Cna Toscana: una rassegna di 7 appuntamenti, per la direzione artistica di Samuele Rossi, con proiezioni, eventi speciali e incontri.

Toscana Movie Nights è un ciclo di sette serate organizzato da CNA Cinema e Audiovisivo Toscana in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, per promuovere le produzioni cinematografiche toscane, in programma al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r) dal 19 dicembre al 20 febbraio.

Il programma si apre martedì 19 dicembre con la serata inaugurale per conoscere Toscana Movie Nights e scoprire Cna Cinema e Audiovisivo Toscana, una rete d’imprese cinematografiche toscane, costituitasi lo scorso marzo, con l’obiettivo di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale, valorizzarne le eccellenze e trovare le sinergie per il rilancio e lo sviluppo del settore cinema nella regione. Talk: Emanuele Nespeca e Stefano Mutolo (portavoce e coordinatore Cna Cinema e Audiovisivo Toscana), Andrea Di Benedetto (Presidente Cna Toscana) Stefania Ippoliti (Presidente Toscana Film Commission), Samuele Rossi (direttore artistico Toscana Movie Nights, consigliere Cna Cinema e Audiovisivo Toscana).

Dopo la serata inaugurale, tutti i martedì dal 9 gennaio al 20 febbraio 2018, si terranno serate secondo un format innovativo, con la direzione artistica del regista Samuele Rossi, per far dialogare il pubblico con chi lavora nel cinema. Ogni serata un film, ogni film un tema, accompagnato da un’apericena per conoscersi e da eventi collaterali, come performing arts, letture, concerti.

Martedì 9 gennaio evento speciale su invito Stili ribelli | Cinema e moda I cult del saper fare italiano, organizzato da CNA Federmoda in collaborazione con Cna Cinema Toscana, Pitti Immagine e Toscana Film Commission: Anteprima Teaser della serie Tv “Stili Ribelli” per Sky Arte, performance I capi cult della moda che hanno influenzato la cultura e il costume italiano;, talk Cinema, moda e artigianalità, cocktail + Dj & Visual Set I protagonisti del saper fare italiano.

Martedì 16 gennaio Musica e Nuove Generazioni: fare Arte in Italia, serata all’insegna della musica con una piccola preview del film doc Stones in Lucca della giovane regista lucchese Cristina Puccinelli, la proiezione del film documentario Quest’Italia suona il Jazz e la presenza del musicista Leo Boni. Stones in Lucca è totalmente ambientato a Lucca e racconta l’impatto che il concerto degli Stones ha avuto sulla città prima e durante il concerto. La produzione, Solaria Film, è toscana, così come il produttore, Emanuele Nespeca, è toscano, uno dei giovani produttori più significativi del panorama italiano.

Martedì 23 gennaio SosMadreTerra: c’è ancora un futuro? serata alla scoperta di GreanPeace con l’anteprima fiorentina del pluripremiato film documentario evento How to change the world e un dibattito con il Direttore della Comunicazione di GreenPeace Italia Andrea Pinchera e Vittorio Iervese, sociologo e Presidente del Festival dei Popoli; How to change the world, opera apprezzata in tutto il mondo, racconta come la Toscana possa essere protagonista anche attraverso la distribuzione. Il film è infatti distribuito in Italia da Berta Film, una consolidata realtà societaria fiorentina, che è riuscita anche a distribuire il film in molte altre parti del mondo.

Martedì 30 gennaio NuoviMaledettiToscani: Licaoni & Snellinberg, serata dedicata al cinema di frontiera alla scoperta dei nuovi linguaggi della comicità toscana con la proiezione speciale di alcuni storici estratti da Kiss me Lorena dei Licaoni, il primo film ad essere stato distribuito online, e di Sogni di gloria degli Snellinberg, rielaborazione moderna della commedia toscana ed ultima apparizione del grande Carlo Monni; due realtà toscane che coniugano gli elementi distintivi della comicità del territorio con i nuovi linguaggi audiovisivi e le sue più recenti innovazioni produttive ed artistiche.

Martedì 6 febbraio Mestieri “eccezionali” serata per conoscere il mondo intrigante e misterioso del circo con l’anteprima fiorentina di Circle della regista Valentina Monti e la presenza di uno dei più grandi rappresentanti del circo mondiale, Livio Togni; una produzione toscana scommette su una storia difficile per farla conoscere al grande pubblico in modo nuovo ed originale.

Martedì 13 febbraio Vecchi maestri, nuove frontiere: comunicazione e futuro, serata sui nuovi mezzi di comunicazione e le prospettive del giornalismo, dedicata a Indro Montanelli con la proiezione del film documentario Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua del regista e produttore toscano Samuele Rossi, e la presenza in sala di alcuni esponenti del mondo del giornalismo, come il giornalista e scrittore Paolo Di Paolo. Echivisivi, produzione toscana, conferma la sua vision attraverso un’opera evento in collaborazione con Sky Arte, finalista ai Nastri d’Argento Doc 2017.

Martedì 20 febbraio evento di chiusura Vecchi sogni, nuovi orizzonti, veri o virtuali: il cinema del futuro, serata dedicata alla storia e alle prospettive della settima arte, con la proiezione del film evento Gli alchimisti del muto del regista Alos Sanchez Ramon, la proiezione di video sugli effetti speciali degli Extreme Videos ed uno spazio tester per chi voglia provare la realtà virtuale. MoodFilm, produzione toscana, come il suo produttore, Tommaso Arrighi, scommettono su un film originale e potente ed una co-produzione internazionale per portare sullo schermo una storia incredibile e piena d’amore per il cinema. Extreme Videos è una realtà produttiva e post-produttiva toscana vocata alle nuove tecnologie dell’audiovisivo e agli effetti speciali. Radical Plans è una realtà produttiva fiorentina che ha scelto di scommettere con successo sulla rivoluzione della realtà virtuale, realizzando il primo film italiano in VR.

Toscana Movie Nights è l’evento speciale organizzato da Cna Cinema e Audiovisivo Toscana in collaborazione con il Cinema La Compagnia e Toscana Film Commission, direzione artistica di Samuele Rossi.

Critico per un giorno: ‘Il Laureato’

?Firenze, ‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

Questa volta, per la serie ‘Il cinema ritrovato‘, Critico per un giorno ha scelto il film ‘Il Laureato’, di Mike Nichols (USA, 1967, 106′). Versione originale con sottotitoli in italiano, di cui quest’anno si celebrano i cinquantanni dell’uscita nelle sale cinematografiche, insieme agli 80 del suo protagonista, Dustin Hoffman, ai tempi giovane ribelle, in cerca di identità.
Un film emblematico di un’epoca di grandi ribellioni e contestazioni giovanili.
Restaurato in 4K da The Criterion Collection a partire dal negativo originale 35mm. La color correction è stata supervisionata da Grover Crisp e approvata dal regista Mike Nichols.
Il missaggio sonoro 5.1, approvato dal regista, è stato realizzato a partire dalle bande sonore magnetiche del 35mm e dalle bande sonore originali.

Le Recensioni dei soci del ControradioClub.

Filippo:
Grazie dell’invito che mi ha consentito di rivedere, con una certa curiosità -dopo circa 40 anni- il film. Come tutte le cose, ad iniziare da me che sono un’altra persona, 40 anni non passano senza conseguenze; l’impianto del film è valido ancora oggi, ma -ad esempio- la scena finale (del matrimonio) mi ha dato più l’idea di grandguignol…la musica della colonna sonora sempre bellissima

Leonardo:
Mi ricordavo un bel film, soprattutto per le canzoni della colonna sonora e Dustin Hoffman. Non mi ricordavo che il film è anche divertente, ha un ritmo serrato (temevo invece fosse lento, come capita rivedendo i vecchi film dell’epoca) e inquadrature di molto belle. Sentire per la prima volta i dialoghi (stupendi) in lingua originale e poter vedere le immagini restaurate in modo eccellente hanno ancora aumentato il piacere di vedere il film. Si gusta talmente tanto il film che dispiace che finisca, ma, d’altra parte, la storia finisce così bene…

Chiara:
Allora, il laureato… intanto l’ho visto per la prima volta perché quando è uscito ero piccola e ai tempi dell’universale non ero ancora a Firenze. Però conosco bene la colonna sonora,e comunque il film è entrato a far parte dell’ immaginario collettivo anche di chi come me non l’aveva mai visto.
L’ho trovato godibile, attuale,a tratti esilarante.
Ma vorrei spendere una parola per Mrs Robinson. La versione originale ne permette di apprezzare tutta la capacità di seduzione. Ma il personaggio di Anne Bancroft alla fine risulta troppo malvagio e perfido, e la storia troppo sbilanciata a connotare di attributi negativi la moglie alcolizzata, senza scrupoli, e capace di un odio profondo.
Grazie Controradio per questa iniziativa.

Antonio:
Esce nel 1967 il film, anni fertili e densi di novità, anni in cui i giovani iniziano ad emanciparsi dalle decisioni della famiglia. E’ proprio questo il malessere che Ben cova dentro: è uno studente modello che a 20 anni inizia ad avere dei dubbi, non riesce a decidere cosa sarà di lui.
Instaura una relazione clandestina con Ms. Robinson, lei ha quarant’anni ed è moglie del socio in affari del padre di Ben.
Affascinante e sensuale lei, lo manovra come un burattino fino a quando entra in scena sua figlia Elaine.
I due si piacciono ma la storia che sembra funzionare si interrompe bruscamente quando lei scopre la verità.
Servirà tutta la follia e il coraggio di Ben a riconquistarla e a strapparla ad un matrimonio che lei ha accettato passivamente.
Speranza e orgoglio di una generazione in questo film immortale.
Una piccola nota d’Italia (che fa sempre piacere) nell’Alfa Romeo che Ben riceve come regalo di laurea.

Marina:
Avevo visto “Il Laureato” quando ero molto giovane e grazie al Controradio Club ho potuto rivedere questo bellissimo film con gli occhi dell’adulta, che ora comprende meglio tante cose e situazioni anche semplicemente perché le ha vissute , ma non solo…
Ammetto che vedere un film in lingua originale fa la differenza, anche a costo di non prendere tutte le battute : la voce è parte integrante della performance di un attore , contribuisce in modo determinante al risultato.
Detto questo, il film parla ai giovani come agli adulti, di ieri e di oggi : guardando il protagonista mi sono ritrovata nell’apatia/vaghezza/confusione del mio post-laurea di 31 anni fa , così come osservo che accade anche ai neo-laureati di oggi ; ed essendo oggi genitore rispetto a quando vidi il film la prima volta, valuto il comportamento dei genitori di Benjamin con altri occhi , magari con un po’ più di consapevolezza del ruolo , senza per questo minimamente approvare la loro condotta.
Ho amato la voglia di riscatto di Benjamin che nello svolgersi della trama vede un crescendo molto ben costruito, passo dopo passo, definendo la distanza sempre più consistente tra figlio e genitori , ma direi fra giovani ed adulti , la stessa  che portò alla ribellione e alle proteste di quegli anni (non a caso il film esce nel 1967, l’anno della Summer of Love proprio a S. Francisco) : Benjamin vuole uscire dall’ anonimato di un destino per lui già disegnato dal mondo degli adulti , vuole avere corpo e voce e scegliere in prima persona, parlare (anche con Mrs. Robinson ! Vedi i suoi tentativi di dialogo con lei nei loro incontri clandestini), entrare nella vita delle persone, Elaine prima di tutti (vedi il suo trasferirsi a Berkeley per partecipare alla vita di lei, vedi con che disinvoltura sa trovare il modo di ottenere informazioni su dove si svolgerà il matrimonio che lui vuole impedire , il tutto non ha niente a che vedere con il giovane impacciato dei primi fotogrammi). Spicca in tutto il film la bellissima Alfa Romeo decappottabile rosso fiammante, che farebbe parte del disegno voluto per Ben dagli adulti, ma che lui utilizza infine per i suoi obiettivi e non per mettersi in mostra: in su e in giù per quelle strade della California che tutti vorremmo almeno una volta nella vita percorrere….per riprendersi Elaine e trascinarla in un inizio di vita insieme su di un banalissimo bus, senza nessuna certezza e senza più l’ansia per il proprio futuro che aveva provato dopo la laurea…..semplicemente verso una vita a misura della loro età……sono giovani….beati loro!! La cornice perfetta di tutto il film è la bellissima musica di Simon & Garfunkel che sempre catture, da giovani e da adulti.

Antonella:
50 anni portati benissimo: Il laureato, in versione restaurata e in lingua originale, vince la sfida del tempo e offre una storia che, nonostante sia collocata in un’epoca precisa e molto connotata, sa essere universale. L’insoddisfazione del giovane Dustin Hoffmann, rampollo di una famiglia abbiente della California degli anni ’60, potrebbe essere quella di un qualsiasi giovane laureato che non sa bene cosa fare di se stesso, anche se fosse immaginato in un altro momento storico, magari distante nel tempo dalle inquietudini degli anni ’60, nel film appena accennate. Dialoghi ben costruiti e comicità ben dosata, colori sfavillanti che valorizzano la bella fotografia, modernità delle inquadrature, ritmo vivace, e – superfluo dirlo – perfetta e piacevolissima colonna sonora oltre a interpreti molto bravi. In aggiunta a tutto questo, la voce profonda di Dustin e il fascino di Anne Bancroft, una meravigliosa Mrs Robinson, bellissima e senza scrupoli. Tutto questo per un film ancora godibile, assolutamente da rivedere.

Mirella:
Pur avendo visto questo film diverse volte e in vari tempi della mia vita, la prima volta da adolescente all’Universale, l’impressione che ho avuto, vedendolo in lingua originale, è che fosse un altro film, apprezzando in questo modo ancora di più la bravura di Dustin Hoffman. Mi sono immedesimata in Benjamin ed è dal suo punto di vista che ho deciso di calarmi nel film: ero lui che vive in una bolla, come in apnea, e che soltanto isolato, sottacqua, troverà il suo respiro. Ero Benjamin che non sa dire no: a Mrs Robinson, ai suoi genitori, che non sa dire no al no di Elain. Ero Benjamin che alla fine ottiene ciò che ha scoperto di volere: l’amore. Un’amore ribelle che lo sporca, lo cambia ma che riesce a renderlo felice. E, dopo tante incertezze, finalmente consapevole di cosa vuole, della sua ragione di vita. Grazie a Controradio e al Cinema teatro La Compagnia per questa opportunità.

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