Gkn: indotto, Cgil “azienda si assuma responsabilità addetti appalti”

Gkn: “al tavolo ministeriale sulla vertenza Gkn convocato per oggi, si chieda conto in maniera esplicita, come già avanzato dai sindacati, di un’assunzione di responsabilità della Gkn nei confronti anche dei lavoratori degli appalti, ad oggi disattesa”.

E’ quanto hanno chiesto Cgil Firenze, Filt Cgil, Filcams Cgil, al tavolo della Regione Toscana convocato per discutere della situazione dei circa 80 lavoratori degli appalti della Gkn di Campi Bisenzio.

“Abbiamo ribadito a tutte le istituzioni che devono farsi portatrici degli interessi di tali soggetti, il cui futuro deve essere tutelato insieme a quello dei dipendenti della Gkn,
nonostante le difficoltà determinate dalle diverse condizioni contrattuali e di rapporto di lavoro”, afferma il sindacato, che ha invitato “a un impegno forte la Regione verso il Governo perché si attui al più presto la troppo annunciata riforma degli ammortizzatori sociali, che continuano a produrre diverse condizioni e divisioni tra i lavoratori”.

Infine, è stata avanzata richiesta all’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini, “che si è resa disponibile – spiega la Cgil – affinché si pervenga al più presto alla sottoscrizione
del Protocollo per la Formazione e il Lavoro del territorio della Piana, utile a favorire percorsi formativi ad hoc per l’aggiornamento e la riconversione di lavoratori e/o disoccupati del territorio”.

Intanto a  quanto apprende Adnkronos/Labitalia da fonti qualificate vicine al dossier le parti, azienda e sindacati, stanno lavorando ad una soluzione che ruota intorno alla cassa integrazione per cessazione, della durata di 6 mesi, come ponte verso la ricerca di un acquirente per la reindustrializzazione.

Secondo le stesse fonti “si metteranno in campo, inoltre, tutte le risorse regionali possibili unite ad attività di formazione e riqualificazione professionale con il coinvolgimento di soggetti privati operanti nel settore del collocamento. L’obiettivo a cui sono al lavoro le istituzioni, e l’azienda con l’avvocato Rotondi, è quindi trovare una soluzione che possa permettere una transizione occupazionale per i lavoratori coinvolti nella chiusura dello stabilimento”.

Era in India per adottare bimba, deceduto per Covid Enzo Galli

Enzo Galli ha perso la sua lotta contro il Covid. Era stato ricoverato a Careggi dopo il suo rientro dall’India dove si era recato insieme con Simonetta Filippi, per adottare una bambina

E’ deceduto  all’ospedale di Careggi Enzo Galli, il 42 enne  di Campi Bisenzio che aveva contratto il covid in India dove si era recato lo scorso mese di aprile con la moglie Simonetta Filippi  per portare in Italia la bambina che avevano adottato grazie all’associazione “International Adoption” di Firenze. la coppia era poi  rimasta bloccata per giorni a New Delhi a causa della grave crisi sanitaria presente in India per il diffondersi della variante al Coronavirus.

La prima a risultare positiva al Covid era stata Simonetta ma una volta rientrati in Italia, grazie al volo in bio-contenimento decollato dopo la breve ma intensa campagna raccolta fondi e la straordinaria solidarietà che la loro storia aveva suscitato, anche Enzo era risultato positivo al Covid ed era stato ricoverato in terapia sub-intensiva. Da quel momento  le sue condizioni sono peggiorate progressivamente fino al decesso di oggi.

“Siamo tornate a casa, io sto molto meglio. Sia io che mia figlia siamo ancora tutte e due positive al Covid, ma siamo in via di guarigione, mio marito invece non sta affatto bene, sta peggiorando”: questo quanto riferiva Simonetta Filippi, a Maggio.

Dopo il rientro in Italia anche il marito e la figlia sono risultati positivi al Covid. “Mia figlia è risultata positiva al Meyer – aggiungeva – ma è sempre stata asintomatica. Sta bene, con lei il personale del Meyer è stato meraviglioso”. “Mio marito – aggiunge Simonetta Filippi – non va affatto bene, a Careggi gli stanno facendo la terapia cortisonica, ma ha solo mezzo polmone funzionante, le condizioni cliniche sono complicate. E’ arrivato a Careggi in blocco respiratorio e ora sta peggiorando. Sto chiedendo all’ospedale di sottoporlo alla terapia con plasma iperimmune, stiamo cercando tutte le vie”. “Per fortuna siamo tornati in Italia giusto in tempo” ha concluso la donna ringraziando il suo avvocato e l’aiuto degli amici.

Ferragosto in fabbrica per operai della Gkn

Firenze, ferragosto in fabbrica per i dipendenti della Gkn di Campi Bisenzio che da settimane portano avanti il presidio contro la chiusura dello stabilimento di componentistica per l’automotive.

“Passeremo il nostro Ferragosto qui – conferma Dario Salvetti, membro della rsu – faremo una cena tutti insieme, circa 80 persone. Dopo la manifestazione dell’11 agosto sono giorni relativamente di riposo in cui stiamo organizzando le prossime iniziative”.

Intanto l’assemblea dei lavoratori ha approvato e pubblicato sui social un documento in cui si auspica che “il nostro ‘Insorgiamo’ si trasformi in un moto generale di indignazione che vada oltre la nostra stessa vertenza e che si allarghi all’intero mondo del lavoro. Di una cosa siamo certi: Gkn Firenze non cadrà senza aver fatto di tutto per convocare una mobilitazione nazionale direttamente a Roma”.

Nel documento si evidenzia la distanza che resta tra i lavoratori e la proprietà, il fondo Melrose. “Loro vogliono chiudere lo stabilimento – dice Salvetti – noi vogliamo continua la produzione, non le andava concesso altro tempo per valutare l’offerta di 13 settimane di cassa integrazione, siamo noi ad avere problemi di tempo”.

Il 22 settembre, ricorda infatti il testo, scadranno i termini per la procedura di licenziamento dei 422 dipendenti. Per quanto riguarda l’ipotesi di una legge antidelocalizzazioni, il consiglio di fabbrica invita “singoli, associazioni, organizzazioni appartenenti all’area della giurisprudenza democratica a iniziare una discussione che ci aiuti a tradurre in linguaggio legislativo quanto questa nostra lotta va rivendicando”.

Si chiede inoltre che “il Consiglio regionale toscano si riunisca di fronte alla fabbrica con una sessione specifica, aperta alla cittadinanza e a nostri interventi” e che “Stellantis torni ad assegnare allo stabilimento di Firenze le commesse che ci sono state sottratte”.

Tavolo Gkn: Todde, ‘Se si prendono soldi dallo Stato bisogna poi essere coerenti’

Tavolo Gkn: è iniziata intorno alle 15.30 la nuova riunione del tavolo sulla vertenza Gkn, convocato a Firenze dalla viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, e dedicato alla vertenza della fabbrica di Campi Bisenzio di cui la proprietà ha deciso la chiusura col licenziamento dei 422 dipendenti.

In contemporanea con l’incontro, alcuni lavoratori Gkn stanno facendo volantinaggio a Firenze alla stazione di Santa Maria Novella, in piazza Bambine e bambini di Beslan, e in piazza Beccaria.
“Ho convocato l’azienda e le istituzioni locali, Regione e comuni coinvolti e ho deciso, anche questa volta, di fare il tavolo direttamente a Firenze”. Così la viceministra allo sviluppo Alessandra Todde su Facebook prima del tavolo. “L’obiettivo di oggi è aprire una trattativa per soluzioni che salvaguardino il perimetro occupazionale. Come ho già ribadito, le ristrutturazioni sono lecite, le delocalizzazioni annunciate via mail sono inaccettabili. È importante – conclude – procedere con il confronto tra le parti per trovare una soluzione ad una vertenza così difficile”.

“Noi non stiamo discutendo se sia possibile aprire o no una procedura, stiamo discutendo che un simile atteggiamento scarica tutta la responsabilità sociale dei lavoratori solo sulle istituzioni: i lavoratori non sono un qualcosa da prendere o scaricare, per questo siamo intervenuti in maniera così forte”. Lo ha affermato la viceministra, secondo quanto si apprende, al tavolo sulla vertenza Gkn in corso a Firenze.

“Questo tavolo serve a trovare delle soluzioni serie e concrete, che mettano in sicurezza il perimetro occupazionale e l’attività produttiva”, ha spiegato Todde, osservando che “l’incontro è stato convocato dal Mise perché abbiamo deciso di gestire questo tipo di vertenza in maniera corale con tutte le istituzioni”. Inoltre, ha aggiunto la viceministra, “ci risulta che il gruppo Gkn abbia utilizzato fondi dello Stato in misura sostanziale, provenienti dalle due Regioni che ospitano gli stabilimenti. Se si prendono i soldi dello Stato, si deve mantenere un atteggiamento coerente da parte del gruppo, senza fare scelte unilaterali sulla vita dei lavoratori e senza evitare di coinvolgere per tempo le istituzioni”. 

🎧 Gkn: “Torniamo in piazza l’11 agosto per la liberazione di Firenze”

Agosto segna una nuova fase nella lotta degli operai Gkn: solidarietà e nuova mobilitazione in occasione della liberazione di Firenze, l’11 agosto

La vertenza Gkn è diventata un caso emblematico nazionale di un sistema che legittima l’egemonia delle multinazionali sulla forza lavoro. Il mese di agosto significa una svolta in termini della lotta del collettivo di fabbrica.

Roberto Spera, da due decenni lavora per la fabbrica ed è parte della RSU: “Agosto, lo sappiamo che è un mese difficile abbiamo in campo due iniziative: il 4 agosto quando ci sarà l’incontro con il Mise, che sarà anche una sorpresa, e l’altra l’11 per la ricorrenza della liberazione di Firenze e vorremmo la partecipazione della città e delle istituzioni locali”, continua Spera.

Domani 4 agosto è previsto a Firenze un nuovo tavolo su Gkn: il Mise ha riconvocato le parti per il 4 agosto (alle 15). Al tavolo, che sarà presieduto dalla viceministra Alessandra Todde, sono invitati oltre al ministero del Lavoro i rappresentanti dell’azienda, dei sindacati e di Confindustria e delle amministrazioni locali.

Non si ferma intanto l’abbraccio della solidarietà verso i lavoratori e le lavoratrici di GKN. Il collettivo di fabbrica ha creato creato uno sportello per raggruppare le iniziative di sostegno. Ultima iniziativa è quella il collettivo dei tassisti 4242 che ieri ha consegnato ai lavoratori 4200 bottigliette d’acqua davanti alla fabbrica.

Si può scrivere al collettivo all’indirizzo mail per segnalare iniziative di solidarietà: solidarieta.gkn@gmail.com

“Vogliamo condividere le lotte di tutti: vogliamo mettere in evidenze le lotte che ci sono non solo sul territorio fiorentino ma in tutta Italia”, continua Spera, “le chiusure si stanno moltiplicando: non è da ora che il lavoro ha subito un attacco non solo da parte delle istituzioni ma da tutto il sistema produttivo”

In vista dell’11 agosto: “A prescindere dal singolo destino della vertenza Gkn ci interessa che si ricominci ad andare in piazza, anche duramente quando serve, ma uniti perché i problemi riguardano tutti i lavoratori, non solo i lavoratori Gkn”.

In podcast: l’intervista a Roberto Spera, RSU Gkn a cura di Monica Pelliccia

Massini, Pelù e Bobo Rondelli live dalla Gkn

Piero Pelù, Stefano Massini e Bobo Rondelli: sono alcuni degli artisti che questa sera, dalle 21, incontreranno i lavoratori della Gkn davanti ai cancelli dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze), che la multinazionale Melrose ha deciso di chiudere licenziando tutti i 422 dipendenti e con loro anche gli addetti dell’indotto. Lo annuncia il collettivo di fabbrica su Facebook.

Questa sera, mercoledi’ 28 luglio, a partire dalle 21.00, di fronte ai cancelli della Gkn a Campi Bisenzio (Firenze), le lavoratrici e i lavoratori Gkn, e con loro i lavoratori degli appalti, che si sommano ai 422 dipendenti della fabbrica proprio di Campi Bisenzio (Firenze) recentemente licenziati, incontreranno le lavoratrici e i lavoratori del mondo dello spettacolo. Lo fa sapere la pagina Facebook ‘Collettivo di Fabbrica-Lavoratori Gkn Firenze’.

Una serata che vedra’ lo scrittore Stefano Massini portare davanti ai cancelli della fabbrica di Campi (Firenze) il testo da lui scritto e interpretato domenica scorsa al Festival Letterature di Roma ai Fori Imperiali, dove l’autore ha deciso di raccontare il dramma GKN cambiando all’ultimo minuto il tema del suo intervento.

Sul palco con Stefano Massini ci saranno Piero Pelu’, dopo che il rocker ha ospitato sul palco di un suo concerto due operai della GKN, l’Orchestra Multietnica di Arezzo, pronta a portare i propri ritmi internazionali a sostegno della battaglia per la dignita’ del lavoro, il cantautore, Bobo Rondelli, e altri cantanti, attori, attrici e registi, che con testi e video hanno raccolto l’invito di Stefano Massini a esporsi e prendere posizione sui licenziamenti della Gkn di Campi Bisenzio.

GKN
Foto Controradio

Circa mille saranno i posti a sedere di fronte ai cancelli della fabbrica Gkn, prioritariamente riservati ai dipendenti e ai loro familiari, e alle lavoratrici e i lavoratori di altre vertenze o aziende presenti, per una serata (trasmessa anche in streaming) che partira’ dalle 21 e si promette di essere un’occasione per tornare a spiegare il caso GKN in particolar modo a chi non ne ha ancora saputo fino ad oggi niente.

“Questa fabbrica e’ casa nostra. Da qua non ce ne andiamo. Saremo diversi se saremo tutti, Se sfondano qua, sfondano dappertutto. Fatevi un favore, unitevi alla lotta” si spiega sulla pagina Facebook ‘Collettivo di Fabbrica-Lavoratori Gkn Firenze’, utilizzando l’hashtag #insorgiamo.

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