🎧 Gkn: Giani a Campi, “Istituzioni e tutta Italia sono con operai”

Gkn, Giani “Dobbiamo tenere alta l’attenzione, sono in piazza con i lavoratori perché hanno diritto di avere la solidarietà di tutte le istituzioni, tutta Italia è con loro.

Vedere 422 lavoratori e le loro famiglie trovarsi in questa situazione così brutta è qualcosa che in Italia non deve accadere”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani intervenendo al presidio a tutela dei lavoratori di Gkn, a Campi Bisenzio (Firenze).

“Dobbiamo essere tutti uniti – ha aggiunto -, la proprietà Melrose deve saperlo: hanno offeso i lavoratori, tutta la Toscana e tutto coloro che credono che i diritti dei lavoratori
sono fondamentali per una vita serena della comunità”.

“Questa du Gkn è diventata una vertenza simbolo e il governo deve impedire che le politiche industriali in questo paese le facciano le multinazionali. Il governo non può consentire che le multinazionali vengano a facciano come gli pare perché l’industria dell’automotive produce il 27% della nostra bilancia commerciale, perderla e non difenderla significa che l’Italia rinuncia ad essere il secondo paese manufatturiero dell’Europa”. Così Francesca Re David, segretariA generale Fiom alla manifestazione a sostengo della vertenza Gkn in corso a Campi Bisenzio.

“Al momento sulla trattativa al Mise non c’è nessuna novità; l’atteggiamento dell’azienda non è cambiato e questo è anche uno schiaffo nei confronti del governo che deve reagire subito altrimenti non so come si metterà nei prossimi mesi”, conclude.

GKN, reazioni al licenziamento di 422 lavoratori

Firenze, continuano ad arrivare i commenti e le prese di posizione nei confronti del licenziamento di massa annunciato da poche ore dalla GKN di Campi Bisenzio che con un comunicato via mail di fatto lascia a casa 422 lavoratori.

La nostra mail di redazione è in questo momento sommersa da comunicati di sdegno da parte di tutte le forze politiche e dai sindacati, che con parole anche forti chiedono alla GKN la revoca della procedura di licenziamento collettivo.

“Quanto accaduto è inaccettabile e di gravità inaudita”. Lo ha affermato in una nota il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, annunciando di aver sentito oggi il ministero dello Sviluppo economico e l’amministratore delegato della multinazionale britannica. “Senza comunicazione preventiva, si mandano a casa più di 400 persone. Ci opporremo con tutte le nostre forze e l’impegno della Regione sarà massimo. Con chiarezza e durezza abbiamo fatto conoscere alla direzione italiana della multinazionale quanto queste modalità e la sostanza di questo intervento siano inaccettabili. Il governo deve intervenire, questo è un caso nazionale”.

“Non esiste, questo è uno scandalo nazionale. Non si chiudono gli stabilimenti con i lanci d’agenzia. – Scrive il Sindaco Dario Nardella sul sito della città Metropolitana – Non si mandano a casa 422 lavoratori da un giorno all’altro. Gkn verrà immediatamente convocata e intanto siamo presenti con i nostri rappresentanti istituzionali ai cancelli di Campi Bisenzio per unirci alla protesta dei dipendenti. Come Sindaco metropolitano, a nome mio e di tutti i colleghi sindaci della Città Metropolitana”, annuncia che “resteremo da ora fino a quando servirà al fianco del sindaco di Campi Emiliano Fossi e dei lavoratori della Gkn. Siamo pronti a qualunque iniziativa finalizzata a bloccare questa ‘mattanza sociale’”.

Per il Sindaco Metropolitano Dario Nardella “siamo di fronte a un gesto inaudito di tracotanza che svaluta il lavoro e svincola il profitto dalla responsabiità verso i lavoratori che lo hanno creato e fatto crescere. Ripeto, qui, come in altre situazioni, che bisogna mettere un freno con penali durissime, in tutta Europa, verso queste modalità barbare. Intervenga immediatamente il Governo, senza esitazioni e con fermezza. Ci vuole una nuova legislazione che ci consenta di intervenire a livello continentale per fermare questo modo selvaggio di fare economia. Vogliamo chiarimenti subito”.

Ai cancelli della Gkn presenti per la Città Metropolitana di Firenze la consigliera delegata Letizia Perini e per il Comune di Firenze l’assessora Benedetta Albanese.

Il capogruppo dem in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli e il consigliere Fausto Merlotti esprimono solidarietà ai lavoratori dello stabilimento di Campi Bisenzio: “La chiusura improvvisa dello stabilimento della Gkn di Campi Bisenzio è un fatto estremamente grave e inaccettabile, innanzitutto per i catastrofici effetti sulla vita di centinaia di famiglie e di un intero territorio ma anche per le modalità brutali con cui è avvenuta. Si tratta di un atto vigliacco, che ci lascia basiti, e che non è conforme alla storia delle relazioni industriali, delle rappresentanze sindacali e imprenditoriali di questa regione. Vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, alla città di Campi Bisenzio e a tutto il territorio coinvolto perché a risentire di questa scelta sarà l’intero sistema economico locale. È preoccupante che un atto così grave arrivi a due settimane dallo sblocco dei licenziamenti. Il gruppo Pd sarà presente al presidio organizzato da lavoratori, sindacati e istituzioni. La Regione dovrà fare tutto il possibile affinché la vicenda abbia un esito diverso ma la vicenda ha bisogno di un intervento del Governo”.

Anche dal centro destra parole durissime, Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano: “Una notizia scioccante e un comportamento disumano da parte dei proprietari di GKN che hanno annunciato per mail il licenziamento in blocco dei 422 lavoratori di Campi Bisenzio. Siamo stufi di questi predoni stranieri che sfruttano il nostro territorio e poi, senza alcun preavviso, se ne vanno mettendo a rischio il futuro di centinaia di famiglie. Adesso ci auguriamo che Regione Toscana e MISE avviino un tavolo capace di garantire un futuro ai 422 dipendenti. L’urgenza è garantire gli ammortizzatori sociali ai lavoratori! Auspichiamo che anche Fiat Chrysler abbia a cuore il futuro dei lavoratori di Campi, visto che GKN è una delle prime aziende fornitrici del gruppo FCA. Oppure i vertici Fiat sono solo interessati a delocalizzare e a come fare per pagare meno tasse? Lo avevamo già detto per la vicenda Bekaert e lo ribadiamo anche per la situazione GKN: non deve più accadere che multinazionali o fondi d’investimenti stranieri vengano nel nostro Paese e non accettino la contrattazione con le istituzioni e i sindacati. Occorre individuare dei meccanismi per cui si creino dei reali legami tra gli investitori stranieri ed i territori”.

Consiglieri metropolitani della Lega nel Centrodestra Alessandro Scipioni e Cecilia Cappelletti unitamente alla consigliera Lega di Campi Vanessa Fiaschi: “Notizia che ci allarma e ci lascia esterrefatti, anche per le modalità con cui è stata annunciata. È necessario un impegno unitario delle amministrazioni e della politica tutta a sostegno di questi lavoratori”.

I consiglieri chiedono “l’intervento anche del Ministero dello Sviluppo economico perché in sinergia con le amministrazioni locali provinciale e regionale si possa scongiurare un evento così drammatico per centinaia di lavoratori dell’azienda e dell’indotto e di tutte le loro famiglie”.

GKN Firenze chiude, licenziamento collettivo per 422

Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, la GKN chiude il proprio stabilimento ed ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i propri 422 dipendenti. Lo rende noto Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil di Firenze e Prato, secondo cui la multinazionale che produce componenti per l’automotive si assume “la responsabilità di un enorme danno sociale” ed economico, “con conseguenze nefaste per tutto l’indotto”.

“E’ una scelta che era già nell’aria, da quando, dal 2018, la GKN fu acquistata da un fondo di investimento finanziario, la Melrose Industries. A dispetto del nome, la Melrose non si occupa di industrie, bensì di titoli finanziari -si legge in un un comunicato di Potere al Popolo – I suoi dirigenti non avrebbero nessuna competenza né alcuna volontà di occuparsi di come si produce un semiasse e come si piazza sul mercato. Il loro unico scopo sarebbe dunque far guadagnare gli investitori che hanno comprato quote rilevanti dei titoli GKN. Per far incrementare il rendimento di un titolo bisogna abbattere i costi reali di produzione, e da che mondo è mondo c’è un solo modo per farlo in tempi rapidi: tagliare il costo del lavoro”.

Già un anno fa, nel 2020 e in piena pandemia, a Birmingham (UK), l’azienda licenziava 185 lavoratori su 600, senza accedere agli ammortizzatori sociali di cui pure avrebbe potuto fare uso vista la crisi pandemica. Non lo ha fatto e proverà a non farlo per un semplice motivo: per far salire il rendimento del titolo finanziario occorre licenziare una quota di operai prima di rivendere il titolo.

“Ennesimo episodio gravissimo sul nostro territorio, le istituzioni e la politica diano il massimo sostegno a ogni lotta che lavoratori e lavoratrici vorranno portare avanti – è invece il commento congiunto di: Lorenzo Ballerini, Campi a Sinistra (Comune di Campi Bisenzio), Dmitrij Palagi, Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune (Comune di Firenze) – Un’azienda storica e importante del territorio metropolitano ha mandato una mail a fine settimana, a più di 420 persone, per comunicare la chiusura dal lunedì successivo: queste è lo stile con cui governano l’economia le realtà private che poi alla politica e alle istituzioni chiedono sgravi e aiuti”.

“La notizia arriva improvvisa, in un modo che rende grave una decisione inaccettabile, lesiva di qualsiasi principio di dignità delle persone, a cui tutte e tutti dobbiamo rispondere in modo immediato, sostenendo ogni forma di lotta e mobilitazione che verrà messa in campo. Non serviranno a nulla le note stampa e le dichiarazioni di intenti, se non ci sarà una pratica concreta che da oggi faccia di tutto per portare solidarietà e forza alla mobilitazione che i lavoratori e le lavoratrici sapranno mettere in campo”.

Sequestro di 12 ettari di terreno con orti e serre abusive

Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, un maxi-sequestro di 12 ettari di terreni è stato applicato da parte dei carabinieri forestali, a causa degli abusi edilizi costituiti da 52 serre non autorizzate e due baracche, in area sotto vincolo paesaggistico.

Denunciato il proprietario dei terreni e due affittuari, agricoltori che svolgono attività orticole in serra. L’area sottoposta al sequestro, avrebbe destinazione urbanistica agricola, ma è compresa in ‘casse di espansione idraulica’ dove non si può edificare, inoltre vige un vincolo per fascia di rispetto di 300 metri dalla mezzeria delle vicine autostrade A1 e A11.

I carabinieri forestali hanno trovato serre e manufatti di rilevanza edilizia. La proprietà è di una società immobiliare di Prato che aveva stipulato due distinti contratti di locazione a due coltivatori. Al momento del sopralluogo c’erano maestranze al lavoro.

I militari individuavano anche una costruzione in legno ad uso abitativo, con cucina e punto fuoco, lavabo, tavolo e sedie, alimenti e attrezzature per la cottura. Mentre nella particella in uso all’altro affittuario era stato predisposto un altro fabbricato, in lamiera ondulata e con materiali fatiscenti, dove era stato ricavato un dormitorio e un angolo cottura con frigorifero.

Secondo il regolamento urbanistico comunale l’installazione di serre, anche temporanee, è inammissibile costituendo di fatto un cambio di destinazione d’uso. C’erano state ordinanze di ripristino dei luoghi dopo un altro intervento analogo nel 2018, ma sono stati disattesi tali provvedimenti, sono state emesse ordinanze di accertamento di inottemperanza e ora i Cc forestali hanno proceduto a un sequestro preventivo e alla denuncia del rappresentante legale dell’immobiliare, proprietaria dei terreni, e dei due affittuari per cambio di destinazione d’uso in violazione allo strumento urbanistico e abusi edilizi, in violazione del vincolo paesaggistico.

Coppia di Campi Bisenzio, rientrata in Toscana

Firenze, atterrato sabato sera verso le 22:00 il volo sanitario che ha rimpatriato la coppia di Campi Bisenzio rimasta bloccata una settimana in India, in piena emergenza Covid, con alto numero di contagi fra la popolazione locale.

Parenti e amici attendevano il ritorno della coppia, Simonetta Filippi, che è positiva al Covid e deve essere curata, il marito Enzo Galli e la bimba di 2 anni adottata nel paese asiatico. La donna ha viaggiato in una area del velivolo in bio-contenimento, mentre il marito e la bambina in una zona separata, in sicurezza sanitaria. L’aereo proveniva da New Delhi dove era decollato verso le 13 ora italiana

Dopo l’atterraggio Simonetta Filippi è stata trasferita in ambulanza all’ospedale di Careggi, a Firenze, dove verrà accolta in un reparto Covid. La bimba viene accompagnata al Meyer per controlli medici, poi dovrà osservare la quarantena domiciliare con il padre adottivo, Enzo Galli.

In aeroporto a Pisa li hanno aspettati gli amici che hanno organizzato il volo sanitario. Tra loro Elio Riggillo che tiene in mano un pupazzo ‘carota’ acquistato per accogliere la bimba; insieme alla moglie Laura Vollaro sono arrivati da Montale (Pistoia) per accoglierli con un’altra coppia di Cascina (Pisa), Marzia Miglioranza e Mario Paoletti.

Sono i quattro amici di Simonetta Filippini ed Enzo Galli, che hanno supportato l’avvocato Elena Rondelli nell’organizzazione del volo sanitario che li ha riportati in Italia. “Abbiamo agito d’istinto per fare presto – racconta Elio – e ci siamo sostituiti alle istituzioni per riportarli a casa.

Avremmo preferito che qualcuno si muovesse prima, ma adesso l’importante è che siano arrivati. Ora penseremo a organizzare la festa di benvenuto alla bambina”. In tanti hanno raccolto i soldi necessari per affrontare le spese del volo sanitario costato 137.000 euro.

“Non sappiamo quanti – confessa Marzia Miglioranza – ma in pochi giorni si è messa in moto una vera gara di solidarietà con oltre 100 donazioni”. Infine Elio Riggillo desidera “ringraziare Francesco di Voloitalia, la compagnia aerea che ci ha riportato i nostri amici perché senza di lui e la sua professionalità e disponibilità non ce l’avremmo fatta”.

Ad attendere l’aereo sulla pista c’era l’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni. All’esterno dell’aerostazione invece il sindaco di Campi Tiberio Fossi era insieme agli amici della coppia di concittadini e all’avvocato della famiglia Elena Rondelli la quale ha detto: “Il risultato ora lo abbiamo raggiunto e sono riuscita a riportarli a casa”.

Calcio: Nardella,avanti su Franchi, pronti vedere piano Campi

Il sindaco in consiglio comunale: “la proprietà della Fiorentina, che è un privato, è libera di fare le proprie scelte: da parte nostra vi è la massima disponibilità a valutare, insieme alla Regione Toscana e al Comune di Campi Bisenzio, uno studio di fattibilità tecnico-economico non appena questo verrà presentato”

“Abbiamo preso atto della volontà della decisione della proprietà della Fiorentina di non investire su un nuovo stadio Franchi, sulla base di questo abbiamo deciso con umiltà di costruire in autonomia il nostro percorso. A questo proposito colgo l’occasione per ribadire la mia posizione e quella della Giunta, in qualità anche di sindaco della città metropolitana sulla possibilità di un nuovo stadio a Campi Bisenzio. La proprietà della Fiorentina, che è un privato, è libera di fare le proprie scelte: da parte nostra vi è la massima disponibilità a valutare, insieme alla Regione Toscana e al Comune di Campi Bisenzio, uno studio di fattibilità
tecnico-economico non appena questo verrà presentato”.

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto in Consiglio comunale sul tema stadio. Nardella ha parlato anche del concorso internazionale di idee
che sarà fatto per il restyling del Franchi, affermando che la pubblicazione “del bando avverrà entro la fine di aprile.

Il concorso sarà aperto solo a soggetti con determinate caratteristiche. Consegneremo alla Fiorentina uno stadio a livello dei migliori standard europei, più attrattivo e redditizio, poi starà all’imprenditore – che è bravissimo – far
fruttare questo straordinario patrimonio. Confermiamo la volontà di un confronto vero, approfondito, collaborativo con la Fiorentina per individuare come sia meglio articolare le funzioni che saranno inserite nel progetto del nuovo stadio”.
Tra le idee anche la creazione al Franchi “di un polo unico museale all’interno dell’impianto” inserendo “il museo della storia della Fiorentina, il museo del Calcio in costume e potenzialmente anche il Museo della Nazionale”.

“Intanto -aha concluso il sindaco- per il 18 febbraio è previsto, ha concluso il sindaco, “un sopralluogo all’interno del Franchi insieme ai rappresentanti dei tifosi viola, a cui ho assicurato il massimo coinvolgimento, e a rappresentanti” della società “per verificare tempi e modalità dei lavori di ristrutturazione”.

Infine il sindaco Nardella ha anche fatto sapere che “la prossima settimana partiranno gli interventi di sicurezza statica allo stadio Franchi”.

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