Maltempo: Arno sopra I livello guardia Firenze, no criticità 

Arno sopra il primo livello di guardia a Firenze. All’idrometro degli Uffizi alle 17.30 misurava 27 centimetri sopra i tre metri, limite del primo livello di guardia. Dalla protezione civile della Metrocittà, che segnala l’innalzamento oltre che dell’Arno, anche di Sieve, Ombrone Pistoiese e Bisenzio, si spiega che “non si registrano criticità”, e che il personale del Genio Civile della Regione Toscana sta monitorando la situazione.

A seguito delle abbondanti piogge anche il Consorzio di bonifica Toscana nord ha segnalato l’innalzamento stamani dei corsi d’acqua: in provincia di Massa Carrara sopra il primo livello di guardia stamani, con poi inversione di tendenza, per il Magra a Calamazza, il Frigido a Canevara e il Carrione ad Avenza. In Versilia (Lucca) attivate tutti gli impianti idrovori per far defluire l’acqua in mare superando anche la forza delle mareggiate e sorveglianza stretta per il lago di Massaciuccoli, passato dai 14 cm di venerdì ai 20 delle prime ore di sabato mattina. Sempre in provincia di Lucca le piogge concentrate maggiormente sui rilievi collinari hanno mandato in piena la Freddana, e anche il fiume Serchio salito anch’esso sopra il livello di guardia alla stazione di Monte San Quirico. Serchio in piena anche a Vecchiano (Pisa): il completo passaggio è previsto in serata. “Permane comunque il presidio fino a conclusione completa dell’evento per l’arrivo di una nuova perturbazione prevista per la notte tra sabato e domenica”.
In Mugello, nel Fiorentino, danni poi per il forte vento: scoperchiati gli spogliatoi del campo sportivo di Marradi, con la struttura sportiva dichiarata inagibile e tutte le partite previste nel fine settimana annullate. A causa poi di un movimento franoso, contenuto dalle reti di protezione che ora dovranno essere svuotate, chiusa la Sp 41 di Sagginale tra Ponte a Vicchio e Dicomano.

 

Arno: a Pisa ondata di piena passata senza danni 

E’ passata senza procurare danni l’ondata di piena dell’Arno a Pisa che ha tenuto con il fiato sospeso la città tutta la notte. Restano comunque chiusi, oggi, scuole, università, attività commerciali, ma anche altri uffici privati aperti al pubblico come banche e uffici postali.

Stop alle lezioni anche in molti altri comuni della provincia. Il livello del fiume, fanno sapere dalla protezione civile comunale, è in lievissimo ma progressivo calo anche se resta sopra il secondo livello di guardia a 4,76 metri. Al picco della piena era 4,80 metri. Il dispositivo di sicurezza predisposto ieri con le paratie fissate lungo le spallette in tutto il centro cittadino rende più tranquilla la situazione generale. In mattinata sulla città sono previste piogge anche intense che però non dovrebbero influire sulla portata del fiume.
In nottata non è stato registrato nessun problema particolare e la piena dell’Arno sta calando lentamente. Nelle prossime ore, presumibilmente in serata, la situazione rientrerà nella normalità. In provincia riaperti i ponti e la viabilità è tornata alla normalità.
Il sindaco di Pisa, Michele Conti, durante una conferenza stampa in prefettura dichiara sostanzialmente chiusa l’emergenza dovuta alla piena dell’Arno: “Ero preoccupato ma per fortuna è tutto filato liscio. E il nostro sistema dei panconcelli, una sorta di ‘Mose ottocentesco’, ha funzionato e ora possiamo tirare un sospiro di sollievo visto che non abbiamo subito alcun danno. Così come hanno ben funzionato il sistema di difesa del bacino del Roffia e dello Scolmatore”.
Ora l’Arno è sceso sotto il secondo livello di guardia a 4,43 metri, ma le ultime 48 ore sono state a notevole rischio esondazione. Anche il prefetto Giuseppe Castaldo ha ammesso che “da sabato sera la situazione ci appariva estremamente impegnativa e altrettanto risultava ieri mattina secondo i modelli di protezione civile, quindi abbiano tempestivamente attivato nella riunione di ieri alle 6 tutte le misure di prevenzione che ci hanno consentito di agire con ragionevole tranquillità”.

Cade da una spalletta a Pisa, soccorso da Vigili del fuoco

I vigili del fuoco, con l’ausilio di personale del nucleo speleo alpino fluviale (Saf), sono intervenuti la notte scorsa intorno alle una nel centro di Pisa, in piazza don Minzoni dietro il giardino Scotto, per soccorrere un uomo precipitato da un’altezza di circa 6 metri: caduto da una spalletta, è finito in uno scannafosso.

I pompieri, utilizzando le tecniche Saf, hanno recuperato l’uomo, affidandolo poi al personale sanitario del 118. L’uomo, un 45enne di Pontedera (Pisa), è stato poi ricoverato in codice giallo all’ospedale. Secondo quanto si è appreso, si sarebbe addormentato sulla spalletta, poi ha perso l’equilibrio muovendosi nel sonno. Il ferito, stando alle informazioni raccolte dalle forze dell’ordine e dal personale del 118, è un senza fissa dimora.

Questo è l’ennesimo episodio di una caduta da una spalletta nel comune di Pisa: l’ultimo, in ordine di tempo, risale al 15 settembre, quando un giovane di 25 anni è stato ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale di Pisa dopo essere precipitato da un’altezza di almeno 7 metri mentre si trovava su una delle spallette di lungarno Pacinotti; ben più tragica è sata la sorte di un uomo, senza fissa dimora, la mattina del 18 marzo è morto precipitando sempre da una spalletta del fiume Arno.

Hush City, un’app per scovare i luoghi più silenziosi e rilassanti di Firenze

Un’app in grado di guidarti verso le zone della città meno rumorose: è l’iniziativa a cui partecipa l’assessorato all’Ambiente attraverso il progetto Hush City, ideato da Antonella Radicchi con l’Università di Firenze. La prima passeggiata in cerca di quiete urbana, a cui ha partecipato anche l’assessore, ha portato alla mappatura del percorso che parte dalla stazione di Rovezzano, per proseguire con il giardino della scuola Dionisi e arrivare in riva d’Arno fino alla cascata.

Percorsi segreti alla scoperta della Firenze silenziosa per individuare le aree di quiete e creare una cartina digitale accessibile a tutti. È la Firenze anti-stress che viene mappata segnando itinerari senza inquinamento acustico dai ‘camminatori’ muniti di smartphone. L’obiettivo è quello, come già avvenuto a New York, di mappare anche le zone del centro storico e quelle più sovraesposte ai rumori per scoprire zone di quiete nascoste e consentire a cittadini e turisti di staccare le orecchie dall’inquinamento acustico. Attraverso la app gratuita Hush City (disponibile per dispositivi mobili iOs e Android) ogni ‘camminatore’ potrà contribuire a creare la mappa della Firenze silenziosa, rendendo disponibili on line i luoghi anti-stress della città.

“Un’iniziativa molto interessante sul tema dell’inquinamento acustico – ha detto l’assessore Del Re – per arrivare a mappare le zone di quiete o nelle quali gli utenti trovano particolare sintonia con l’ambiente circostante. Come Comune di Firenze, stiamo lavorando sul tema dell’inquinamento acustico, anche grazie al bando europeo che la direzione Ambiente si è recentemente aggiudicata per lavorare su questi temi. Mappare le aree di quiete diventa quindi un elemento ulteriore in questa direzione, e ci impegneremo a promuovere la Hush City app realizzata in collaborazione con l’Università di Firenze. Invitiamo i cittadini a partecipare alla mappatura di gruppo di domani e in generale a contribuire alla creazione di questa mappa digitale”.

Sono più di 70 i luoghi dei suoni mappati e accessibili dall’app: si va dal rumore delle cascate sull’Arno, ai fruscii di Boboli, dalle campane di Santa Maria Novella al brusio su Ponte Vecchio, dal fischio del treno, alla frenesia di San Lorenzo.

“Le nostre città sono sempre più rumorose – ha detto l’ideatrice del programma Antonella Radicchi -, e trovare uno spazio di quiete in città diventa sempre più difficile: basti pensare che ogni anno, in Europa 125 milioni di persone sono affette da inquinamento acustico. La protezione delle aree di quiete urbane è un aspetto centrale per la creazione di città sane: l’accesso ad aree di quiete aiuta a contrastare gli effetti negativi sulla salute provocati dall’inquinamento acustico, favorendo il benessere psico-fisico, stimolando la concentrazione e contribuendo ad abbassare i livelli di stress. Oasi di quiete urbana costituiscono inoltre un prezioso rifugio dall’iperstimolazione sensoriale a cui siamo costantemente sottoposti ogni giorno”.

Per il ‘Parco lineare dell’Arno’, progetto di Rogers del 1983

?Presentato oggi il progetto di ‘Parco lineare dell’Arno’, in realà non si tratta di un nuovo progetto ma del riadattamento alle   attuali di un progetto preliminare, che l’archistar inglese Richard Rogers, realizzo insieme all’architetto fiorentino Claudio Cantella nel 1983, e che nel 1989 diventò esecutivo, prima di sparire in qualche cassetto e ed essere dimenticato.

Allora era sindaco Elio Gabbuggiani e l’assessore Ottaviano Colzi scelsero Rogers e Cantella per dare una nuova vita al fiume con il progetto ‘Parco lineare dell’Arno’; di recente però Rogers inglese ha voluto incontrare il sindaco Nardella per riproporre il progetto.

Tempo fa Rogers aveva brevemente descritto il progetto come un: “Sentiero-parco lungo l’Arno ad altezza dell’acqua che dalla pescaia di San Niccolò arriva all’Indiano in un’unica passeggiata che risalga all’altezza della strada solo all’altezza di Ponte Vecchio. Con due ponti a scomparsa, uno tra l’attuale spiaggetta e la zona verde dove d’estate sorge Il Fiorino sull’Arno, all’altezza di lungarno Pecori Giraldi e uno tra piazza Cestello e Ognissanti, lungo la pescaia di Santa Rosa”

Per quanto riguarda i tempi realizzazione Nardella ha detto di volerlo realizzare nel corso del suo mandato, per quanto riguarda invece il costo, il progetto è ancora in fase preliminare e sarebbe troppo presto per tentare di azzardare delle cifre.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/09/190930_00_ARNO_NARDELLA.mp3?_=1

Lastra a Signa: trovato cadavere in Arno da giorni

Il cadavere di un uomo, dall’apparente età di 40 anni, di orogine asiatica, è stato recuperato in Arno in località Ponte a Signa (Firenze).

A dare l’allarme sono state alcune persone che hanno notato il cadavere e che hanno immediatamente chiamato i carabinieri. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco che hanno provveduto al recupero del corpo che si trovava in una zona difficile da raggiungere.

La salma, secondo quanto precisato dai militari, era in acqua probabilmente da alcuni giorni ed è stata trasportata all’ospedale di Careggi per l’autopsia.

L’autopsia disposta dal pm Giovanni Solinas sul cadavere dell’uomo sarà effettuata domani. Secondo quanto emerso, a causa delle condizioni del corpo, in acqua da giorni, non sarebbe stato possibile da un esame esterno verificare la presenza di eventuali segni di violenza. Sarà pertanto l’esame autoptico a fare luce sulle cause del decesso. Le indagini sull’accaduto sono condotte dai carabinieri.

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