Elezioni: Funaro lancia isola galleggiante sull’Arno

Elezioni comunali – Un’isola galleggiante nel fiume Arno, a forma di arnia, è la proposta della candidata a sindaco di Firenze del Pd Sara Funaro, con l’obiettivo di rilanciare in particolare la riva sinistra.

La struttura verrà realizzata ispirandosi alle arnie con moduli prefabbricati facilmente combinabili e smontabili in modo da poter intervenire tempestivamente per essere rimossi in caso di ‘allarme piena’. L’isola, si legge in una nota, sarà uno spazio polivalente aperto che ospiterà eventi visibili anche dalle sponde. Musica dal vivo, teatro, spettacoli pirotecnici, performance, sono solo alcune delle idee che saranno sviluppate per animare la terrazza galleggiante che sarà accessibile da maggio a settembre anche solo per passeggiare e guardare Firenze dall’acqua e riflessa nel fiume.

“Un nuovo luogo dove le persone potranno incontrarsi, un’isola che accoglierà cittadini e turisti per ammirare la città da un altro punto di vista e rendere la riva sinistra ancora più attrattiva – spiega Funaro -. Il progetto ci è stato presentato da un architetto di Milano che ama Firenze e se sarò eletta sindaca lo svilupperemo per renderlo attuabile già dal prossimo anno”. Critiche condite da ironia arrivano dal coordinatore fiorentino di Italia Viva, Francesco Grazzini: “Ecco che dopo due mesi di campagna elettorale arriva la prima proposta, rivoluzionaria, della candidata Funaro: la terrazza galleggiante a forma di arnia sulla pescaia di Santa Rosa – dice Grazzini in una nota -. Saranno contenti i residenti delle Cascine, delle Piagge, del centro storico e di tutte le zone insicure e problematiche di Firenze, di sapere che per la coalizione a guida Pd che ha governato negli ultimi 10 anni, la prima emergenza per la città sia costruire un’arnia galleggiante in mezzo all’Arno. Speriamo che quantomeno costi poco. Non vorranno certo intaccare il tesoretto di 125 milioni che la città di Firenze ha ottenuto con l’ennesimo record multe del 2023”.

L’idea lanciata in campagna elettorale dalla candidata Funaro, per realizzare un’isola artificiale e galleggiante in Arno, ha suscitato subito reazioni. Tra queste, secondo Alessandro Draghi e Jacopo Cellai consiglieri comunali di Fdi l’idea “è pericolosa e pure rischiosa. Siamo passati da vari progetti e non si è mai fatto niente. Adesso arriva un architetto di Milano che sarà abituato ai Navigli e ci fa un’isola a forma di arnia sull’Arno. Peccato che l’Arno sia un fiume a carattere torrentizio, per cui questa idea è pericolosa”. Il Comune, aggiungono Draghi e Cellai, “pensi a finire il ponte Vespucci invece di tirar fuori queste proposte”. “Credo che di spazi dove poter realizzare centri di aggregazione ce ne siano a sufficienza, a cominciare dalla riqualificazione delle Cascine – dichiara invece il capogruppo del M5s Roberto De Blasi -. Non ci inventiamo niente di impossibile ma usiamo gli spazi che abbiamo”. “Non è questo il modo per valorizzare l’Arno – sintetizza il candidato sindaco di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi -. In consiglio comunale c’è una proposta sull’Arno come bene pubblico, la progettazione dovrebbe passare dalla tutela dell’ambiente contro una logica di mercificazione del fiume e ulteriore sfruttamento del territorio”.

Il consigliere comunale del Pd Mirco Rufilli ha risposto a Draghi e Cellai sostenendo che “quando parliamo del futuro della nostra città non facciamo comicità e i colleghi di Fratelli d’Italia dovrebbero leggere i comunicati fino in fondo e studiare ingegneria prima di parlare. Noi giriamo per i quartieri, ascoltiamo le cittadine e i cittadini e sappiamo che la riva sinistra del nostro fiume può e deve essere valorizzata, come tra l’altro stiamo già facendo”. “Nessuno ha previsto di realizzare un’isola in Arno nel periodo autunno-inverno, bensì una struttura godibile da maggio a settembre e facilmente smontabile, in modo tale da non avere alcuna criticità né per i fruitori né per il fiume”, aggiunge Rufilli e “per quanto riguarda il ponte Vespucci ricordo che è un’opera di Morandi (tra le poche ancora fruibili), tra i primi esempi di ponti in precompresso. L’amministrazione comunale è riuscita a restaurarla per lotti successivi, scegliendo di non chiuderlo per un unico lungo periodo e garantendo così sempre la percorribilità con riduzione di carico o riduzione di carreggiata”.

🎧 Energia “green”: già in funzione la centrale idroelettrica alla pescaia dell’Isolotto

La pescaia dell’Isolotto con la sua turbina per la produzione di energia idroelettrica è pronta ed è in funzione. E’ una delle 13 traverse, dette anche ‘briglie’, oggetto dei lavori di recupero del tratto fiorentino dell’Arno voluti dalla Regione Toscana ed eseguiti attraverso un Project Financing con Iniziative Toscane.

Energia green, pulita, perchè ottenuta non da una centrale ma dalla forza torrentizia dell’Arno. Energia idrolettrica che oggi, con la messa a punto della ‘briglia’ in zona Isolotto, all’altezza del Lungarno dei Pioppi, ossia con il lavoro di recupero della pescaia che con l’alluvione del 2021 andò giù in questo tratto del fiume abbassandone drasticamente l’alveo, Firenze si porta un passo avanti nell’ambito di quel progetto complessivo che stima l’entrata in fuzione di 12 impianti su 13 briglie complessive, distribuite su 55 chilometri, tra Incisa e Lastra a Signa. Con 8 milioni Chilowattora l’anno, prodotti da una turbina posta in un vano cabina che scende oltre il letto del fiume e che sfrutta il salto basso dell’acqua, ben 20 mila famiglie potranno beneficiare del servizio elettrico sostenibile con un risparmio di circa 25 mila tonnellate annue di CO. Nell’area saranno, in particolare, 7mila le famiglie, le comunità energetiche dei quartieri 4 e 5 che il Comune sta realizzando anche grazie ai fondi regionali. I lavori rientrano in un Project Financing del valore di 100 milioni di euro, 20 milioni in più rispetto alle previsioni iniziali “per via – ha spiegato l’asssessora regionale all’ambiente Monia Monni – del rincaro materia e ed energia, ma che renderà il territorio più sicuro e permetterà anche un corridoio per la fauna ittica”. “Un’intervento dalla funzionalità multipla” come quello del “Piano tutela delle Acque” che ha avviato il suo percorso in consiglio regionale proprio nei giorni scorsi. “L’Arno, insomma, da fattore problematico diventa una risorsa per la città”, ha detto il Sindaco Dario Nardella. “Dopo avere realizzato il collettore dieci anni per il depuratore di riva sinistra che ha ripulito le acque e ha messo in scurezza il bacino, e con l’invaso di Bilancino, oggi, possiamo davvero contare su una struttura importante di energia pulita, all’avanguardia”.

Firenze: 7,5 mln per tunnel sotto Arno

L’intervento consentirà di ripristinare l’antico camminamento  sotto l’Arno dal lungarno della Zecca a piazza Poggi Giani: “Porterà turisti in Oltrarno e al museo Siviero ” .

Un antico camminamento sotto l’Arno, un percorso sotterraneo inedito che collegherà il lungarno della Zecca a piazza Poggi, sulla riva sinistra del fiume. questo suggestivo intervento, nel cuore di Firenze, sarà reso possibile dallo stanziamento di 7 milioni e 500 mila euro deciso dalla Regione nell’ambito del piano di interventi del Fondo di sviluppo e coesione che prevede complessivamente finanziamenti per oltre 634 milioni di euro e che sarà firmato nei prossimi giorni con la presidente del consiglio Giorgia Meloni.

“Abbiamo deciso – afferma il presidente della Regione Eugenio Giani – di  utilizzare lo strumento del Fsc anche per valorizzare il corso dell’Arno nella città di Firenze. Contribuiranno alla realizzazione di una sorta di Corridoio Vasariano, però sotterraneo, che sarà reso possibile dall’impermeabilizzazione del passaggio esistente sotto il fiume, in coincidenza con la pescaia di San Niccolò. Questo intervento ricostruirà il vecchio percorso pedonale dal lungarno della Zecca, in riva destra, fino a Piazza Poggi, dove un tempo aveva sede la famosa fabbrica dell’acqua. Un percorso affascinante che permetterà ai turisti che arrivano con i bus sui lungarni, di riemergere, facendo pochi passi a piedi, in Oltrarno, visitando così una parte di Firenze meno battuta ma altrettanto importante e suggestiva”.

Ma non è tutto. L’intervento consentirà anche di valorizzare ulteriormente il Museo Casa Rodolfo Siviero, di proprietà della Regione, che si trova in lungarno Serristori proprio a due passi dallo sbocco del tunnel. “I turisti che riemergono in piazza Poggi – spiega Giani – potranno così visitare un’interessante raccolta d’arte e conoscere la storia dello ‘007 dell’arte’, Siviero appunto, che contribuì a riportare a Firenze tante opere trafugate dai nazisti e finite illegalmente in mani private durante la guerra”. Per il restyling del museo Siviero, ricorda il presidente, la Regione ha stanziato, con la sua egge di bilancio, circa 3 milioni di euro.

 

Vento e mareggiate: in Toscana codice arancione per maltempo

Rapida perturbazione in avvicinamento anche in Toscana con forti venti e mare molto agitato, specialmente nelle zone costiere centro-meridionali e insulari.

La Sala operativa della Protezione civile regionale  della Toscana ha emesso un codice arancione per vento e mareggiate dalle ore 7 fino alle 18 di martedì 28 novembre per Arcipelago e tratto di costa centro-meridionale. Emesso anche un codice giallo per vento e mareggiate dalla mezzanotte fino alle 18 sempre di martedì 28 per i tratti di costa compresi tra le foci dell’Arno e, a sud, dell’Ombrone, del Fiora e dell’Albegna.

Infine un codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore, valido dalle ore 20 di oggi fino alle 7 di domani, riguarda le zone comprese nei bacini di Bisenzio e Ombrone Pistoiese e del Valdarno Inferiore.

Oggi, lunedì, isolate precipitazioni interesseranno le zone centro-settentrionali della Toscana fino al pomeriggio. Dalla sera intensificazione a partire da nord-ovest e successiva estensione al resto della regione durante la notte. Possibili rovesci e isolati temporali con occasionali grandinate e colpi di vento.

Nella mattina di domani, martedì, residue precipitazioni sparse, più probabili sulle province di Firenze, Arezzo, Siena, Grosseto e, a carattere più isolato, sulle zone meridionali delle province di Livorno e Pisa. Dalla tarda nottata di oggi e fino al tardo pomeriggio di domani possibili raffiche di Ponente molto forti su Arcipelago (compresa l’isola d’Elba), sul basso livornese e sulla parte settentrionale della costa grossetana. Forti raffiche sulle aree meridionali della toscana.

Durante la notte possibili forti raffiche anche sul tratto di costa in corrispondenza della foce dell’Arno, poi attenuazione. Domani mare localmente molto agitato su Arcipelago e basso livornese, fino ad agitato sul resto della costa centro-meridionale.

Microplastiche nell’Arno derivano al 90% da prodotti tessili

Padova, uno studio condotto da ricercatori del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova e pubblicato sulla rivista “Science of Total Environment” ha stabilito che quasi il 90% delle microplastiche nel fiume Arno derivano da materiali tessili, quindi sono essenzialmente fibre.

La concentrazione di microplastiche nei sedimenti è risultata variabile tra 5,68 e 0,44 unità per grammo, un dato paragonabile a quello di alcuni dei fiumi più altamente inquinati nel mondo.

Il team ha analizzato i sedimenti del fiume toscano allo scopo di comprendere i meccanismi che controllano il trasporto e lo stoccaggio delle microplastiche nei sedimenti fluviali, i corsi d’acqua ricoprono un ruolo chiave nel trasferimento delle particelle dalla terraferma al mare, al punto da essere definiti dei veri e propri “nastri trasportatori”.

Le microplastiche possono però restare intrappolate nei sedimenti per un tempo variabile, ma possono anche assorbire sostanze inquinanti o subire ulteriori frammentazioni a causa di processi biologici e fisici.

“Abbiamo trovato microplastiche – osserva Alessandro Michielotto, studente di dottorato e coautore dello studio – in tutti i campioni analizzati, indipendentemente dal contesto deposizionale. Concentrazioni particolarmente elevate di microplastiche sono state individuate nelle ghiaie, poiché durante le fasi calanti delle piene queste particelle riescono ad infiltrarsi ed accumularsi tra i grani di sedimento”.

‘Poligono del Giappone’, pianta infestante originaria dell’Asia orientale, trovata sull’Arno

Firenze, il “poligono del Giappone” (Reynoutria japonica), pianta infestante che cresce sulle sponde dei fiumi, originaria dell’Asia orientale, ha fatto la sua comparsa nel fiume Arno a Subbiano ed in Casentino, diffondendosi in altri alvei delle province di Arezzo e di Firenze.

Lo rende noto in un comunicato l’Anbi, l’associazione dei consorzi di bacino. Il poligono del Giappone con le sue radici rende gli argini instabili e favorisce l’erosione. Inoltre, soppianta la vegetazione autoctona e riduce la biodiversità. Si riproduce molto facilmente: bastano piccoli pezzi di rizoma (la radice) per colonizzare un terreno.

“Nell’Alto Valdarno, la specie aliena ha ormai conquistato 25 chilometri di sponde”, spiega Francesco Lisi, Direttore Generale del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno. I rinvenimenti più significativi sono in affluenti di destra dell’Arno: il torrente Resco, il Faella, il borro di Cerberesi, il borro di Riofi delle Cave, il borro di Sant’Antonio, il borro Montemarciano, il torrente Ciuffenna, il borro del Tasso.

“Per ora si tratta di nuclei limitati – precisa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – ma ad essere minacciato, in una stagione già idrologicamente difficile, sono l’equilibrio ecologico e la sicurezza idraulica di uno dei più importanti corsi d’acqua italiani.”

Il poligono del Giappone ricade nella lista Lucn delle 100 peggiori specie alloctone e nella lista di piante aliene, stilata dall’Organizzazione Europea e Mediterranea per la Protezione delle Piante (Eppo).

Tuttavia, non è ancora stato inserito negli elenchi comunitari delle specie invasive. “Abbiamo realizzato e diffuso un vademecum per il riconoscimento ed il corretto contrasto al poligono del Giappone – spiega Serena Stefani, Presidente del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno -: si tratta di regole ed attenzioni che dovrebbero essere applicate anche negli spazi privati”.

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