Regionali, Csx: Giani apre a primarie con Bindi e Carrozza 

“Le candidature proposte sono molto autorevoli e io sono pronto a vivere delle primarie con Rosy Bindi e l’ex ministra Carrozza. La data” per fare le primarie è “12 o 19 gennaio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana, a margine della commemorazione della strage di piazza Dalmazia.

“Mi attengo ai fatti – ha continuato Giani – e a quello che ho visto, al fatto che hanno candidato per le primarie i Verdi, Rosy Bindi, e quei gruppi e associazioni che fanno riferimento alla sinistra, l’ex ministra Carrozza”.
Intanto è stata convocata una “convention per fare il punto sulle prossime elezioni regionali della Toscana e sulla situazione politica generale. Insieme al presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, che è il padrone di ‘casa’, saliranno Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale, Dario Nardella, sindaco di Firenze, e Simona Bonafè, segretaria dei dem toscani. E’ l’iniziativa che si terrà domenica 15 dicembre alle ore 18 – si legge in una nota -all’Auditorium del Ciocco, a Barga, in provincia di Lucca. Sempre al Ciocco, ma alle ore 15, si svolgerà un seminario sulla comunicazione oggi, condotto dal giornalista televisivo Alessandro Cecchi Paone.
Nutrita la pattuglia dei parlamentari del Pd, presenti alla convention a Barga. Hanno annunciato la loro presenza i sottosegretari Simona Malpezzi e Salvatore Margiotta, il vicecapigruppo Dario Stefano, i componenti dell’ufficio di presidenza Alan Ferrari e Stefano Collina, l’ex ministra Valeria Fedeli, la presidente della commissione contro il femminicidio, Valeria Valente, i parlamentari toscani Caterina Bini, Caterina Biti e Dario Parrini”.

Dal 4 al 13 settembre al via la Festa dell’Unità al Mandela Forum

Sarà all’insegna dell’ambiente e plastic free la Festa dell’Unità di Firenze, quest’anno anche regionale, in programma al Mandela Forum dal 4 al 13 settembre.

Il programma dei dibattiti serali della Festa dell’Unità 2019, con alcuni dei big nazionali del partito, a partire dal segretario Nicola Zingaretti, ha subito dei ritardi a seguito della crisi di governo. Alcune date sono già definite, altre saranno aggiunte nelle prossime ore, a partire da quella di Zingaretti, alla luce del calendario degli impegni nazionali, parlamentari e di partito.

Intitolata ‘La Toscana più bella… L’inizio di una nuova era’, la festa torna al Mandela luogo storico degli anni Novanta. L’inaugurazione, stasera 4 settembre, con i segretari regionale, metropolitano e fiorentino, Simona Bonafè, Marco Recati e Massimiliano Piccioli. Già completo il programma dei dibattiti del pomeriggio alle 18.30 dedicati ai temi regionali anche in vista delle elezioni 2020.

Già in calendario i dibattiti con Marco Minniti (6/9), Dario Nardella (8/9), Andrea Marcucci (9/9), il presidente della regione Enrico Rossi (10/9), e Maria Elena Boschi (12/9). Giovedì 5 ci sarà la vicegruppo regionale del Pd, Monia Monni e l’assessore al Comune di Firenze Alessia Bettini. Sabato 7 alle 18,30 sarà la volta di Sara Funaro e la senatrice Valeria Fedeli. Mercoledì 11, nello stesso orario delle 18,30, Stefania Saccardi e Federico Gelli. La festa si chiuderà venerdì 13 con il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani.

Dopo i dibattiti previsti momenti di intrattenimento, ogni sera, con cabaret e musica dal vivo.

Lucca: Lega attacca vescovo contrario a ‘sicurezza bis’

Monsignor Giuletti aveva postato una foto in cui mostra un cartello contro l’approvazione del DL. Montemagni (Lega): “come un Tambellini qualsiasi. E attacca: ” luoghi di culto spesso semivuoti, mentre le piazze con la presenza del ministro Salvini sono sempre pienissime”

“Il vescovo di Lucca non faccia il politico, si adoperi a predicare il Vangelo ed a attrarre più fedeli nelle chiese cittadine”: così il capogruppo della Lega al Consiglio regionale della Toscana, Elisa Montemagni, sul prelato lucchese per una foto riportata oggi da Il Tirreno in cui lo si vede mostrare un cartello di critica al decreto sicurezza bis durante un’iniziativa pubblica in città domenica sera. Nel cartello c’è scritto ‘La disumanità non può diventare legge’. “E’ arrivato da poco, ma subito il nuovo vescovo di Lucca Paolo Giulietti si toglie l’abito talare ed indossa quello di un Tambellini qualsiasi (il sindaco di Lucca, ndr)”, afferma Elisa Montemagni esprimendo il suo “forte disappunto verso questa Chiesa, fortunatamente solo una parte di essa, che pensa quotidianamente a fare bassa politica e non alla cura delle anime dei fedeli che, tra l’altro, a Lucca paiono un po’ scarseggiare, visto che i luoghi di culto sono spesso semivuoti, mentre le piazze con la presenza del ministro Salvini, anche in piena estate, sono sempre pienissime”. “Tra l’altro – conclude la capogruppo leghista in Regione – invito il responsabile della diocesi lucchese a leggere attentamente i 18 articoli del decreto prima di emettere giudizi così trancianti su un documento che vuole garantire maggiore sicurezza e quindi più serenità ai cittadini”.

‘Io sto dalla parte dell’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti e dalla parte della liberta’ di
espressione. Rivendico orgogliosamente di avere votato contro il decreto sicurezza bis del ministro Salvini’ asfferma invece ll presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci

Kme, denuncia: “Da politica locale logiche Nimby”

Secondo l’azienda Kme, si tratta di “atteggiamenti di una politica, altrove paladina dello sviluppo sostenibile con dati verificabili e scelte razionali, che in Valle del Serchio cavalca strumentalmente logiche “Nimby” (non nel mio cortile) forse per interessi elettoralistici o personali”.

“La realtà è che a questa politica il consolidamento e lo sviluppo della fabbrica non interessano affatto”. Lo afferma Kme, riguardo ad alcune reazioni politiche al progetto per lo stabilimento di Fornaci di Barga.

“Il senatore Andrea Marcucci- sostiene l’azienda – preannuncia interrogazioni parlamentari sul progetto Kme senza nemmeno aver visto i risultati delle verifiche in corso presso le istituzioni preposte. Il sindaco di Barga, Marco Bonini, ci chiede, dopo mesi di sceneggiate, un confronto tecnico”.

Per Kme questa politica “non supporta sviluppo e occupazione dice (in modo palesemente ipocrita) di voler sostenere il piano di rilancio dell’azienda per aumentarne la produzione, ma rifiuta a priori un progetto che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni (effettive!) a parità di produzione metallurgica. Purtroppo si esprime per slogan e sentito dire, ma la contraddizione è evidente”.

Consip: Procura chiede archiviazione Renzi padre

La Procura di Roma ha chiuso le indagini sul caso Consip. Chiesta l’archiviazione per Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio, accusato di traffico d’influenze in uno dei filoni dell’inchiesta

Rischiano di finire a processo l’ex ministro dello Sport Lotti (favoreggiamento), l’ex comandante generale dei carabinieri, Del Sette (rivelazione del segreto d’ufficio) e il generale dell’Arma Saltalamacchia (favoreggiamento), l’imprenditore Russo (millantato credito), Vannoni (favoreggiamento). Per rivelazione segreto e falso, l’ex maggiore del Noe, Scafarto. Per quest’ultimo c’è anche l’accusa di depistaggio assieme all’ex colonnello dell’Arma, Sessa.

Nella richiesta di archiviazione per Renzi, in base a quanto si apprende, non si ipotizza più il reato di traffico di influenze illecite ma millantato credito. Nel motivare la decisione i pm sostengono che il padre dell’ex presidente del Consiglio non ha avuto un ruolo attivo nei fatti oggetto d’inchiesta emersi anche dalle intercettazioni telefoniche. Per gli inquirenti, tuttavia, Renzi senior, nel corso dell’interrogatorio tenuto a piazzale Clodio nel febbraio del 2017 da indagato e quindi con facoltà di non dire la verità, ha fornito una ricostruzione “largamente inattendibile”.

Nei confronti di Renzi non sono, comunque, emersi elementi sufficienti a dimostrare la conoscenza e partecipazione da parte sua dell’attività illecita dell’imprenditore Carlo Russo.
Renzi,infine, secondo quanto accertato dai magistrati romani, ha effettivamente incontrato l’imprenditore Alfredo Romeo ma nel 2015 a Firenze, un periodo ritenuto temporalmente troppo lontano rispetto al cuore della vicenda.

Così, in una nota, il legale di Tiziano Renzi, Federico Bagattini:”Questi ultimi giorni hanno dimostrato che il tempo è galantuomo, prima il riconoscimento del risarcimento nel danno a titolo di diffamazione, ora la richiesta di archiviazione del procedimento così detto ‘Consip’.  Alla soddisfazione professionale per l’esito, del resto ancora da confermare trattandosi solo di richiesta di archiviazione, si unisce quella personale da parte del dottor Tiziano Renzi, che risulta, tuttavia, menomata dalla considerazione che la campagna subita negli ultimi due anni abbia prodotto gravi e irreversibili danni sul piano personale, familiare ed economico”.

La Procura di Roma, oltre a quella di Tiziano Renzi, ha chiesto di archiviare la posizioni dall’ex parlamentare del Pdl Italo Bocchino e dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, indagati per traffico di influenze. I magistrati hanno, inoltre, chiesto al gip di fare cadere le accuse per l’ex ad di Consip Domenico Casalino, per l’ex dirigente Francesco Licci e per l’ex ad di Grandi Stazioni Silvio Gizzi, cui era inizialmente contestata la turbativa d’asta. Richiesta di archiviazione anche per l’ex presidente di Consip, Luigi Ferrara, accusato di false dichiarazioni al pm.

Commentando la richiesta di archiviazione della Procura di Roma per Tiziano Renzi sul caso Consip è intervenuto sulla sua pagina Facebook il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci:

“Mesi e mesi di titoli giornalistici, di attacchi dei 5 stelle, di ironie dei compagni di strada, mesi e mesi di ricostruzioni false, di accuse inventate, manipolate, distorte.Poi arriva l’archiviazione della Procura di Roma per Tiziano Renzi. Prima di lui, sono tante tantissime le vittime dell’uso politico della giustizia. Indagate, infangate, e poi assolte o archiviate.Qualcuno le risarcirà? Arriveranno le scuse di Marco Travaglio e di Luigi Di Maio?”.

PD Toscana: Bonafè segretaria con il 65%

Lo sfidante Valerio Fabiani si ferma al 35%. 45mila i votanti in Toscana.

Sarà l’eurodeputata Simona Bonafè, il nuovo segretario del Pd Toscano. La partecipazione, alla chiusura dei seggi alle 20.00 di ieri sera, è stata di circa 45mila votanti e il risultato di Bonafè, voluta dall’area renziana, si attesta al 65% contro il 35% di Valerio Fabiani, candidato di area orlandiana.

“Grande partecipazione per le primarie in #Toscana. Un segnale di fiducia e vitalità che ci permette di affrontare tutti #insieme, a testa alta, le sfide che abbiamo di fronte”. Lo scrive su twitter Simona Bonafè.

“Alle parlamentarie nazionali 5 stelle votarono 39 mila iscritti, alle primarie nazionali della #Lega 8000 iscritti. Nella sola Toscana votano alle primarie del #Pd circa 45 mila persone e consegnano a @simonabonafe un successo netto. Ora avanti. #primariepdtoscana”. Lo dichiara il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

“Due ottime notizie dalle #primarie toscane. @pdnetwork è più vivo che mai con i 45.000 votanti e @simonabonafe sarà la nuova segretaria che porterà forza e unità”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella su Twitter commenta il risultato delle primarie del Pd in Toscana. “Grazie ai volontari, a tutti coloro che hanno partecipato e a @valeriofabiani. Ora torniamo a vincere in #Toscana !”, aggiunge.

“Grande soddisfazione per la bella partecipazione alle #primariepdtoscana e per la netta vittoria di @simonabonafe. Una vittoria condivisa con le tante e tanti che, al fianco di Simona, vogliono andare #avanti in Toscana e in Italia”. Cosi’ Valeria Fedeli su Twitter.

“Auguro buon lavoro alla nuova segretaria Simona Bonafé” scrive su Facebook la deputata Pd, Rosa Maria Di Giorgi. Che aggiunge “il risultato conferma la necessità –  avvertita anche dagli elettori – di dare una discontinuità al Partito democratico della Toscana. È stata premiata la “voglia di esserci” di chi come Fabiani crede ad un partito aperto a tutte e alle tante voci che da sempre lo hanno caratterizzato, un partito inclusivo e che guarda al futuro”.
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