Mattarella a Firenze: “Non vi può essere divaricazione tra economia e società. Bisogna assicurare il progresso a tutto il Paese”

Firenze, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto alla Conferenza nazionale delle Camere di Commercio, che si è svolta alla Camera di commercio di Firenze.

Ad accogliere il presidente Mattarella c’erano il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani e la vicesindaca di Firenze Alessia Bettini, insieme al presidente della Camera di commercio fiorentina Leonardo Bassilichi, ed un lungo applauso ha salutato l’ingresso di Mattarella nell’auditorium della Camera di commercio di Firenze.

“Vi è coerenze nel disegno del futuro tracciato dalla Ue e l’Italia è orgogliosa di esserne parte trainante – ha detto il presidente Mattarella da l podio – Oggi però ci sono conseguenze pesanti anche nel settore economico, ad esempio con l’inflazione. È una sfida che riguarda tutto il nostro sistema. Sappiamo che partecipazione e unità sono essenziali per la coesione, non vi può essere divaricazione tra economia e società. Bisogna assicurare il progresso a tutto il Paese. Partecipazione e unità che ci indica la Costituzione per lo svolgimento di attività di interesse generale”.

“Le Camere di commercio sono diffuse nell’intero territorio nazionale e non sfuggono certamente alla vostra capacità di osservazione, di analisi e di intervento, oltre alle diseguaglianze sociali anche quelle territoriali. Che accanto alla questione fondamentale del Mezzogiorno ripropongono oggi temi come quelli delle aree interne, con il loro potenziale sottoutilizzato di crescita – ha detto Mattarella -. È una grande impresa quella di assicurare il progresso di tutto il Paese, e in questa impresa siete a buon titolo coinvolti”.

“Siamo nei 75 anni della Costituzione, una costituzione largamente fondata sulle comunità delle autonomie, sociali, territoriali e funzionali, partecipazione e unità, ripeto, quelle che ci indica la Costituzione all’articolo 118 – ha aggiunto il capo dello Stato -: favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Alla fine del suo discorso, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato, tra gli applausi, alla stazione di Firenze Santa Maria Novella dove ha preso il treno per tornare a Roma. Mattarella ha attraversato la stazione passando tra la folla che lo ha salutato e applaudito. Lui sorridendo ha risposto salutando con la mano.

Genova e non Firenze è la capitale del libro del 2023

Firenze non sarà la capitale del libro del 2023, nonostante l’impegno è Genova ad essersi aggiudicata il titolo.

Firenze era tra le 13 candidate per ottenere il titolo come capitale del libro 2023, ma non ce l’ha fatta. A riguardo si è espressa la vicesindaca e assessora alla cultura del Comune di Firenze Alessia Bettini: “Faccio innanzitutto i miei complimenti a Genova proclamata Capitale del Libro 2023 e che sicuramente saprà mettere a frutto questo riconoscimento con tante iniziative. Tutti i progetti delle città finaliste erano di grande qualità, è stata una sfida leale e di altissimo livello”.

“Per quanto ci riguarda, resta la consapevolezza di avere nella nostra città una rete solida e forte legata alla filiera del libro che teniamo molto a valorizzare – ha poi continuato – Ci tengo a ringraziare i nostri uffici che hanno lavorato con tenacia e passione presentando un progetto molto bello, volto proprio a rafforzare il concetto di lettura non solo come abitudine diffusa ma anche e soprattutto come fattore di promozione di benessere sociale. A Firenze esiste un vero e proprio ‘ecosistema’ del libro di cui il nostro sistema di biblioteche è fulcro ed elemento centrale. Continueremo, come già stiamo facendo, a porre grande attenzione al mondo del libro, in particolare attraverso il Patto per la Lettura, che abbiamo adottato nel 2020, adesso conta circa 80 adesioni e che vuol essere proprio strumento e leva per creare una rete cittadina di collaborazione permanente per progetti condivisi in questo ambito”.

Carnevale di Pace, a Firenze doppio appuntamento

Firenze, si svolgerà nel capoluogo toscano, organizzato dai Consigli di Quartiere 4 e 5, il Carnevale di Pace.

Due gli appuntamenti, il 12 e il 19 febbraio. Il primo appuntamento prevede un corteo colorato e multiculturale, l’invito è quello a indossare i colori arcobaleno della bandiera della pace, con raduno in piazza dell’Isolotto dalle 14.30: poi la sfilata, con comunità straniere, scout, associazioni culturali e scuole, fino al parco di Villa Vogel dove si svolgeranno giochi e laboratori per bambini, danze, balli e musica da tutto il mondo, spettacolo dei bambini delle scuole.

In caso di previsioni meteo avverse, è stato spiegato nel corso della presentazione a Palazzo Vecchio, la manifestazione sarà rimandata al 26 febbraio. Il 19 febbraio al parco San Donato spazio ad un altro corteo colorato con musiche e danze, sempre dalle 14.30. Dalle 16, nella piazza interna al centro commerciale San Donato previsti giochi ed esibizioni per bambini e bambini

Il vicesindaco e assessore alla cultura di Palazzo Vecchio Alessia Bettini ha evidenziato che “torna una manifestazione importante, un Carnevale all’insegna della pace, della coesione e della condivisione, un modo vero e concreto per creare comunità e sentirsi parte di un pianeta in cui dobbiamo vivere nel rispetto gli uni degli altri. È importante tenere alta l’attenzione sui valori della pace, della fratellanza e del rispetto tra i popoli anche attraverso una bella opportunità di socialità come questa che animerà i quartieri 4 e 5”.

Palagio di Parte Guelfa, interventi di restauro per 200mila euro

Firenze, Approvato in Giunta il progetto di restauro con una delibera della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.

Il Palagio di parte Guelfa, uno dei palazzi più ricchi di storia del centro storico fiorentino, si appresta a recuperare parte della sua antica bellezza. Prenderà il via infatti un importante piano di restauro e risanamento conservativo che prevede operazioni di risistemazione, consolidamento e ripulitura, per un investimento complessivo di 200mila euro. Nello specifico, si tratta della restituzione a facciavista dell’esterno del palazzo, ovvero il ripristino della muratura originaria in pietraforte, della richiusura di lesioni e del consolidamento della pietra della controfacciata interna, della stabilizzazione delle capriate lignee e del restauro dei due portoni in legno.

“Un importante complesso di azioni per restituire al suo splendore il Palagio di parte Guelfa, uno dei palazzi più antichi e ricchi di storia della nostra città. – ha evidenziato la vicesindaca Bettini – Da sottolineare che gli interventi di rimozione dell’intonaco restituiranno ai fruitori la caratteristica tessitura muraria del Palagio, i due portoni in legno verranno trattati con appositi materiali e risanati e in generale l’edificio sarà oggetto di un’ampia riqualificazione”.

Entrando più nel dettaglio, gli interventi consistono nella demolizione della parte superiore di intonaco della controfacciata della Biblioteca, in riprese di intonaco e imbiancatura su lesioni superficiali delle pareti laterali, nel consolidamento di componenti lignee, nella sistemazione e nella pulizia dei tetti della biblioteca e della annessa cappellina. Nella parte del complesso che ospita gli uffici del Calcio storico, si provvederà inoltre alla sostituzione di alcuni infissi, alla sistemazione e al consolidamento dei davanzali danneggiati, alla realizzazione di riprese di intonaco e alla tinteggiatura di alcuni ambienti. Il progetto prevede infine il restauro dei due portoni lignei – quello della Cappellina e quello di servizio sul prospetto est della biblioteca – che attualmente, a causa dell’esposizione agli eventi atmosferici, riversano in condizioni di degrado e fessurazione. Per questi ultimi, si procederà pulendo le superfici, trattando il materiale con prodotti biocidi, sostituendo le porzioni eccessivamente danneggiate, risanando e consolidando il supporto ligneo dalle fessurazioni, integrando la mordenzatura originale, trattando il legno con prodotti protettivi e, infine, trattando anche gli inserti metallici originari, reintegrandoli ove necessario.

Capodanno a Firenze 67mila pernottamenti, secondo il Centro studi turistici

Firenze, oltre 67mila pernottamenti nei giorni di Capodanno nel capoluogo toscano, secondo la stima elaborata dal Centro studi turistici per i giorni dal 30 dicembre al 1° gennaio.

I tassi di occupazione rilevati sui portali di prenotazione online per la notte di San Silvestro, si legge in una nota, hanno raggiunto punte del 94%. Bene i musei civici anche per Capodanno, con 1.716 ingressi a Palazzo Vecchio che si aggiungono ai 223 del museo Novecento e ai 101 del complesso di Santa Maria Novella.

“Possiamo dire che è stato un inizio dell’anno all’insegna della ripresa e della crescita grazie anche alle tante iniziative messe in campo in città, con un’offerta variegata per venire incontro ai gusti e alle inclinazioni di tutti, residenti e visitatori”, osserva il vicesindaco e assessore a Turismo e Cultura Alessia Bettini, secondo cui i numeri dei musei civici “sono un’ennesima conferma che i musei civici piacciono sempre di più. Risultati che ci fanno sentire orgogliosi e che dimostrano quanto sia importante investire sul patrimonio museale cittadino e renderlo sempre più fruibile a fiorentini e visitatori”.

“Un Capodanno di grande successo e quanta gioia nel vedere le piazze che sono tornate a riempirsi. Grazie a tutti gli organizzatori che hanno condiviso con noi una serata davvero speciale e tutti quanti erano al lavoro, dai nostri agenti di polizia municipale alle forze dell’ordine, dalla protezione civile ai vigili del fuoco, dagli operatori sanitari a quelli ecologici di Alia”. Così, in una nota, il sindaco di Firenze Dario Nardella, commentando i festeggiamenti per il nuovo anno nella piazze cittadine.

Palazzo Vecchio, a Natale dopo le polemiche, record d’ingressi al Museo

Firenze, record di ingressi al Museo di Palazzo Vecchio per il pomeriggio di Natale, in mezza giornata sono stati infatti venduti 730 biglietti, quasi il doppio della media giornaliera di presenze del 2022 del Museo, che è di circa 400 biglietti, venduti in una intera giornaliera.

Il 70% dei visitatori sono stati cittadini stranieri, e sono stati esclusi dal conteggio gli ingressi omaggio dei dipendenti comunali. Alessia Bettini, vicesindaco di Firenze, parla quindi di “ottimo risultato, oltre ogni aspettativa” per il pomeriggio di Natale al museo di Palazzo Vecchio.

“Abbiamo toccato numeri – ha detto la vicesindaca Bettini – che si fanno solo durante i ponti dei giorni festivi più gettonati per la città o per le domeniche del fiorentino. È la dimostrazione che la domanda di cultura tra cittadini e turisti è altissima e che anche nel pomeriggio del 25 dicembre c’è stata voglia di arte. Siamo contenti di aver fatto questa scelta di aprire Palazzo Vecchio e per questo ringraziamo per primi i lavoratori. Grazie alla bella affluenza di questo Natale confermeremo l’apertura anche per le prossime volte. Questa volta ci muoveremo con molto più anticipo”.

Durante le feste di Natale a Palazzo Vecchio è anche esposto, nella Sala delle Udienze, un presepe in terracotta di epoca rinascimentale, l’unico della diocesi di Firenze pervenuto fino ai giorni nostri. Si tratta del Presepe di Camoggiano, realizzato dallo scultore Benedetto Buglioni (1459-1521), cresciuto nella bottega dei Della Robbia: ricco di 10 statue in terracotta policroma, abitualmente è conservato nel Museo diocesano di Santo Stefano al Ponte a Firenze.

Exit mobile version