🎧Arte e sostenibilità: a Palazzo Vecchio 30 opere dei vincitori del contest di Alia “Second Life”

Arte e sostenibilità al centro di “Second Life: tutto torna”, un contest unico nel suo genere in Italia, ideato da Alia, che torna nella sua 3° edizione. 30 i giovani selezionati provenienti da tutto il paese. Le loro opere, per lo più nate dal riciclo di materiali di scarto e rifiuti, sono esposte fino al 18 febbraio nel Cortile Michelozzo di Palazzo Vecchio, e poi al Centro Pecci di Prato fino al 28 marzo.

Audio: Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility e Alessia Bettini, vicesindaca e assessora alla cultura

La mostra della terza edizione del contest è stata inaugurata oggi a Firenze, nel Cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio, ed è stata l’occasione non solo per sottolineare il successo di una formula che continua a ricevere adesioni e attenzione da ogni parte d’Italia, ma anche per rendere noti i nomi dei vincitori e degli artisti che hanno ricevuto la menzione speciale da parte una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni toscane. Sono stati 130, in questa terza edizione, gli artisti (tutti fra 18 e 28 anni di età) che hanno partecipato a Second Life per lanciare un messaggio a favore della tutela delle risorse del Pianeta e un impegno per una società più sana, giusta, green e sostenibile. Le 30 opere finaliste si interrogano sul concetto di sostenibilità, sul valore della salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, ma anche sull’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con i principi dell’economia circolare. L’esposizione rimarrà aperta fino al 18 febbraio per poi spostarsi al Centro Pecci di Prato nel periodo 22 febbraio-24 marzo. 

La tappa fiorentina di Second Life è stata inaugurata alla presenza della vicesindaca Alessia Bettini, dell’assessore comunale all’Ambiente, Andrea Giorgio, del professor Marco Meneguzzo, docente di storia dell’Arte all’Accademia di Brera e curatore della mostra, del presidente di Alia Multiutility Lorenzo Perra e del Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità, Giuseppe Meduri. Già fissate le tappe dei primi laboratori didattici che coinvolgeranno i bambini delle scuole primarie. Il 2 e l’8 febbraio a Palazzo Vecchio ogni laboratorio sarà organizzato in due parti: una prima dedicata alla spiegazione della mostra, con narrazioni studiate ad hoc per il pubblico di riferimento, e una seconda parte di interazione con le opere e produzione di contenuti da parte dei bambini, delle bambine e delle maestre presenti.

Il primo premio della terza edizione di Second Life è andato a Sofia Salerno, nata e cresciuta a Catania, che dopo gli studi classici ha continuato il suo percorso in Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua opera – intitolata ‘Nascondini 65, 115, 130’ – consiste in una serie di tre video in cui l’artista stessa prova a nascondersi in piena vista davanti alla propria videocamera. ‘Ero appena rientrata nella bollente Sicilia. Luglio 2023. Mentre provavo a spegnere gli incendi vicino casa, a Milano temporali e tempeste colpivano la città. Sono rientrata a Milano in autunno, e ho osservato ciò che queste tempeste avevano causato nella zona di Parco Nord. Il primo albero, il più piccolo, è morto a 65 anni. Quello di mezzo a 115. Il più grande a 130. Nascondersi in piena vista è sinonimo di una evidenza che tendiamo a ignorare’, ha detto Salerno nel raccontare la propria opera. Che ha ottenuto il consenso della giuria ‘per aver saputo ricordare ed evidenziare un gruppo di problemi relativi alla sostenibilità, con mezzi minimi e con una semplicità letterale che diventa, proprio per questa caratteristica elementare, fortemente simbolica’.

Gli altri artisti selezionati sono Diego Azzola, Elena Benzoni, Gianluca Braccini, Marta Cantarini, Paola Cenati, Pietro Paolo Cesari, Benedetta Chiari ed Elisa Pietracito, Elisa Cocchi, Martina Cocco, Raimondo Coppola, Cecilia D’Urso, Elisa Paola Hampe, Ire Ere (collettivo), Miriam Marafioti, Chiara Marchesi, Chiara Mecenero, Alessia Ottaviani, Roberto Picchi, Giuseppe Raffaele, Chiara Russo, Irene Stellin, Erica Toffanin, Mingrui Wang e Wang Xin.

Il progetto ideato e promosso da Alia, si avvale del patrocinio istituzionale della Regione Toscana, dei Comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia e della Conferenza dei Presidenti delle Accademie. Sono partner del progetto: Fondazione Palazzo Strozzi, Centro Pecci, Museo Novecento, Mad Murate Art District e Evolve Maire Tecnimont Foundation.

La giuria che ha selezionato le opere vincitrici – raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora e nel portale dedicato https://secondlifecontest.it/ – è formata da Martino Margheri (Fondazione Palazzo Strozzi), Valentina Gensini (direttore artistico Centro Murate Art District), Stefano Collicelli Cagol (direttore generale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato), Sergio Risaliti (direttore artistico Museo Novecento Firenze), oltre al curatore, professor Marco Meneguzzo, e Giuseppe Meduri, direttore Relazione esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Alia.

Firenze: a Natale attesi mezzo milione di turisti

I dati sono stati resi noti dal   Comune, sulla base delevisioni del Centro Studi Turistici. Si tratterà in prevalenza di turisti stranieri (61,5% del totale), che registrano una crescita del 7,2% a fronte del +0,7% degli italiani. Per la precisione a Firenze sono attese 495mila presenze in città.

+4,6% rispetto allo scorso anno e un trend di crescita più sostenuto per le strutture alberghiere (+5,3%) rispetto all’extralberghiero (+3%): sono le previsioni del turismo a Firenze secondo  quanto afferma il Comune, illustrando in una nota le previsioni del Centro Studi Turistici.Si tratterà in prevalenza di turisti stranieri (61,5% del totale), che registrano una crescita del 7,2% a fronte del +0,7% degli italiani. Il 25% dei pernottamenti è atteso per i giorni del Natale, mentre il rimanente 75% è previsto nei giorni successivi al Natale, fine anno ed Epifania.

Ancora ottime notizie dunque per Firenze, dopo il ponte dell’8 dicembre, che ha segnato per le strutture ricettive un tasso di occupazione superiore all’80% con oltre 100mila pernottamenti.

Rispetto alle nazionalità straniere, a prevalere saranno ancora quelle europee, in particolare tedeschi, svizzeri, austriaci, britannici, olandesi, belgi, francesi. Per le provenienze extraeuropee, sono segnalati in aumento statunitensi, brasiliani, coreani e australiani. Risultano in calo gli arrivi da Giappone, Cina, India, Russia, Canada, Polonia e Repubblica Ceca. “Cittadini e visitatori – ha detto la vicesindaca e assessore alla Cultura e al turismo del comune di Firenze Alessia Bettini – avranno la possibilità di godere dei tantissimi appuntamenti culturali pensati per fornire un’offerta di qualità legata non solo ai principali attrattori, ma distribuita in tanti luoghi della cultura e in diverse piazze della città. Andiamo avanti con il nostro sostegno alla promozione di un turismo diffuso e consapevole, meno impattante per il nostro centro storico”.

“I numeri di oggi delle previsioni delle presenze per questo Natale, sono davvero straordinari e ci ovviamente riempiono di gioia, di entusiasmo, di soddisfazione”, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in occasione degli auguri di Natale alla stampa fiorentina, ricordando che “il turismo rappresenta una parte fondamentale dell’economia della città, e dà anche lavoro a tanti giovani”.

Tuttavia, ha aggiunto il sindaco, “c’è ovviamente il rovescio della medaglia in tutte le cose, l’impatto dell’overtourism ha drogato il mercato immobiliare in tutte le grandi città e soprattutto nelle città come la nostra, che è una città turistica, è una città internazionale, ed è una città ovviamente aperta anche al mondo del lavoro. Firenze ormai ha dei livelli di costi sia per gli affitti che per le compravendite che sono diventati insostenibili”. Questo, ha sottolineato Nardella, “va contrastato con iniezioni importanti di risorse per riqualificare il patrimonio pubblico abitativo, con misure forti che consentano ai sindaci di equilibrare gli affitti turistici con gli affitti normali. Per questo abbiamo deciso, così come ci eravamo impegnati a fare, di portare nell’ultima giunta comunale dell’anno la misura dell’azzeramento dell’Imu seconda casa per tre anni per tutti i proprietari che nel centro passano da un affitto turistico breve ad un affitto lungo”.

Capodanno a Firenze, Diodato in piazza della Signoria ed eventi diffusi in città

Capodanno: a Firenze  arriva Diodato in piazza della Signoria, ospite con una selezione di brani di una serata di musica e spettacolo tra lirica, magia e canto. Sei le piazze coinvolte.

“Il Capodanno organizzato in tante diverse location ha funzionato molto bene negli scorsi anni – ha detto il sindaco Dario Nardella -, evitando di concentrare troppe persone in un’unica piazza. Abbiamo quindi voluto riproporre questa formula di successo, che consente ai cittadini di suddividersi tra le varie piazze e di scegliere tra le diverse offerte musicale e di spettacolo. Ci sarà poi un evento speciale in piazza della Signoria dove festeggiare insieme un Capodanno di speranza”.

“Un Capodanno sempre più diffuso e rivolto a tutti – ha detto la vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini -, con eventi dal vivo in sei piazze, anziché quattro come lo scorso anno. Ancora più musica e cultura per aspettare il nuovo anno all’insegna dell’intrattenimento di qualità. Ormai da alcuni anni abbiamo scelto di non concentrare gli appuntamenti in un unico spazio ma di tenere i festeggiamenti in maniera diffusa, così da moltiplicare luoghi e occasioni di divertimento, e dare a tutti la possibilità di godere degli spettacoli e degli eventi gratuiti”.

“Siamo grati al Comune e MUS.E nonché al sindaco Nardella per aver scelto alcuni dei talentuosi musicisti dei nostri progetti di alta formazione per animare una delle Piazze più belle e significative del nostro Paese, Piazza Signoria – ha detto Stefano Aversa, presidente ABF -. In ABF riteniamo che musica ed in generale l’arte siano strumenti importanti di crescita personale, di ispirazione che si fanno promotori di messaggi universali. Dal 2020 un’importante partnership ci lega con il Comune di Firenze, grazie alla quale abbiamo avuto l’opportunità di abitare gli spazi del Complesso di San Firenze dedicandone ampia parte ai laboratori vocazionali e di orientamento dedicati ai giovani di età 16-25 anni – ABF GlobaLab”.

In piazza della Signoria, l’arengario di Palazzo Vecchio sarà il cuore della notte di Capodanno e ospiterà uno spettacolo a cura di Comune di Firenze e MUS.E con protagonista Diodato, celebre cantautore italiano già vincitore del Festival di Sanremo che si esibirà in una selezione di brani tratti dal suo repertorio. Grazie alla collaborazione con Andrea Bocelli Foundation – Ente Filantropico si esibiranno sullo stesso palco anche Andrea Paris, ABF Advocate e comico-prestigiatore direttamente dal palco di Zelig, la cantante e cantautrice Cecille che si è più volte esibita al fianco di Andrea Bocelli ed è reduce da una recentissima esibizione alla Casa Bianca per la First Lady. Previste anche le esibizioni della sassofonista Eleonora Fiorentini, della pianista Xing Chang e dei cantanti lirici Gianpiero Delle Grazie, Antonio Mandrillo e Martina Tragni, talenti provenienti dalle ABF Masterclass di Canto lirico e Musica da Camera per pianoforte e fiati. Obiettivo di questa collaborazione tra la città di Firenze e la Fondazione è quello di testimoniare l’impegno comune per l’empowerment e la valorizzazione dei giovani e dei talenti creando occasioni di visibilità e condivisione.

In piazza San Giovanni i ‘Cori Gospel’ di Musart vedranno protagonisti tre gruppi che rappresentano il gospel contemporaneo locale e internazionale, The Pilgrims, il Coro Academy Singers e i Maryland Gospel Singers, con un’espressione artistica in grado di parlare a tutti, inserendosi al meglio nel contesto di piazza del Duomo. Il count down della serata sarà affidato a Eva Edili, giornalista e speaker radiofonica. Appuntamento dalle 22 all’1 di notte.

In piazza del Carmine ‘La Notte dei desideri’ di Anfiteatro 2010 coniugherà musica, intrattenimento e festa per celebrare l’arrivo del nuovo anno raccogliendo i desideri e le speranze per il 2024 espresse dai cittadini fiorentini e dai turisti presenti in città il 31 dicembre, che saranno pubblicate su apposito canale social e lette in piazza durante l’evento. La conduzione dell’evento sarà affidata al network radiofonico Radio Bruno. Appuntamento dalle 22 all’1 di notte.

In Oltrarno e piazza Santo Spirito ‘Oltrarno on the road’ di Music Pool arricchirà la notte del Capodanno a Firenze con la partecipazione di tre marching band, in modo da diffondere la musica per le vie di Oltrarno e di piazza Santo Spirito. I tre gruppi musicali Fantomatik Orchestra, Sound Street Band e Bandão incontreranno il pubblico di Firenze e i numerosi turisti presenti attraverso la particolare modalità della musica di strada di qualità. Appuntamento dalle 22 all’1 di notte.

In piazza Santissima Annunziata ‘Jazz New Year’ di Circolo Exwide presenterà due assoluti protagonisti del jazz toscano e nazionale: Nico Gori, che sarà presente con la sua celebre formazione “swing tentet” all’insegna della classicissima musica da ballo degli anni ‘30, e Gianluca Petrella, acclamato strumentista e compositore, anch’egli con un’ampia formazione e un sound che spazia tra il jazz e l’elettronica. Appuntamento dalle 22 all’1 di notte.

In piazza Santa Croce ‘Il Grande ballo degli Orsi’ di Toscana Classica renderà omaggio al  maestro Sergio Staino con il coinvolgimento di tre scuole di ballo (Songo Bongo, Tango Firenze e Dance Lab). L’orchestra di Toscana Classica, insieme all’orchestra Ensemble Quattro Corde di Odessa (Ucraina) diretta dal Maestro Taddeo, proporrà musica in stile classico viennese, tra polka, mazurka e tanghi con omaggio a Piazzolla e valzer tradizionali. Appuntamento dalle 22.45 fino all’1 di notte.

Il budget complessivo messo a disposizione dall’amministrazione comunale è di circa 400mila euro.

Firenze, turismo: in estate +7%, tornano gli statunitensi in calo gli italiani

È quanto emerge dalla rielaborazione dei dati provvisori della Città metropolitana di Firenze realizzata dal Centro studi turistici. Intanto sono circa 33mila le Firenze card vendute, prevalentemente online, nei primi otto mesi del 2023: si tratta del pass museale ufficiale per scoprire Firenze e l’area metropolitana e comprende in totale 58 musei

Non siamo ancora ai valori precovid,  ma  oramai quasi. Il turismo a Firenze e nell’area metropolitana è cresciuto, con il +7% di presenze rispetto all’anno scorso: merito delle presenze straniere che toccano quasi il 90%, con Stati Uniti, Australia e Canada a trainare le visite. Se gli stranieri aumentano, si registra un calo della componente italiana, probabilmente condizionata dall’aumento dell’inflazione e dalle prolungate ondate di calore che hanno orientato verso le aree costiere o di montagna.

Secondo le stime, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, il periodo estivo nell’area fiorentina chiude con un +8,3% di arrivi e +6,9% di presenze rispetto al 2022. In valori assoluti gli arrivi nelle strutture ricettive sarebbero oltre 1,9 milioni, mentre i pernottamenti salirebbero a oltre 4,6 milioni, cioè circa 299 mila in più. Il calo degli italiani segna -20,1% (162mila presenze in meno), mentre un trend opposto emerge per gli stranieri che aumentano del +13% (oltre 460mila in più).

A Firenze, tra giugno e settembre, sono arrivati circa 1,5 milioni di turisti, mentre le presenze sono salite ad oltre 3,4 milioni. Il numero dei pernottamenti degli italiani diminuisce del 24,3% (circa 125 mila in meno) e quelli degli stranieri aumentano del +13,3% (circa 360 mila in più). In crescita anche i flussi nei comuni dell’area fiorentina. “I dati e le elaborazioni ci confermano un trend importante – afferma la vicesindaca e assessora al Turismo Alessia Bettini -, che vede in crescita non solo la città di Firenze, ma tutti i comuni dell’area fiorentina”.

Sono circa 33mila le Firenze card vendute, prevalentemente online, nei primi otto mesi del 2023: si tratta del pass museale ufficiale per scoprire Firenze e l’area metropolitana e comprende in totale 58 musei. Delle 33mila card, 5mila sono le ‘Restart’, la cui attivazione permette una proroga di 48 ore dalla scadenza della prima sottoscrizione, in modo da offrire ai visitatori più tempo per visitare ciò che non si è potuto vedere. Inoltre, si spiega in una nota di Palazzo Vecchio, oltre l’80% delle tessere vendute sono col modello ‘5 giorni’: il visitatore che soggiorna in città non solo tre giorni ma fino a cinque, ha la possibilità di riattivare la card online senza alcun costo per altre 48 ore e utilizzarla quindi per visitare altri musei, oppure di riattivare la Card entro un anno in una successiva visita in città.

Nel dettaglio, gli acquirenti della Firenze Card provengono per il 24% dall’Italia e per il 76% dal resto del mondo (di cui si segnala il 21% dagli Stati Uniti). “La possibilità di estendere gratuitamente i vantaggi della card ha portato ad una crescita esponenziale delle Restart richieste e attivate dagli utenti – afferma la vicesindaca e assessora alla cultura e al turismo Alessia Bettini -. Una conferma anche del fatto che il turismo internazionale sta tornando nei musei; soprattutto quello statunitense ma anche Paesi storicamente di riferimento come il Giappone sono tornati ad affluire nei nostri musei.

Le prospettive della Card sono importanti: stiamo lavorando ad alcune innovazioni con nuove funzionalità, ma anche per semplificare ancora di più il processo di acquisto, fino all’inserimento della possibilità di prenotazione e al lancio di una app”.

🎧 Autunno fiorentino: dopo i 1500 eventi estivi, la cultura diffusa arriva in Rsa, centri giovani e mense Caritas

Presentati i numeri dell’Estate fiorentina 2023 (quattro mesi di cultura con 1500 eventi e 1,9 milioni di euro di investimento), mentre partono i 200 eventi autunnali dal vivo con concerti nelle mense Caritas, nelle Rsa, nei centri per disabili, centri giovani e ludoteche. Intervista all’assessora e vicesindaca Alessia Bettini

L’Estate fiorentina  lascia il posto all’Autunno fiorentino, la rassegna promossa per i mesi autunnali dal Comune di Firenze per portare la musica dove non arriva: mense Caritas, Rsa, centri per disabili, centri giovani, ludoteche e tanto altro.
I numeri dell’Estate fiorentina 2023, presentati oggi dalla vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini, registrano un boom di eventi, sfondando il tetto dei 1500 appuntamenti in tutti i luoghi della città, con un investimento di 1,9 milioni di euro, massimo storico dal lancio della rassegna nel 2015. Un progetto finanziato per oltre un milione di euro attraverso fondi Pon Metro e per la restante parte con risorse del Comune di Firenze e la sponsorizzazione di 100mila euro da parte di Toscana Energia. Un ‘tesoretto’ che ha attivato risorse private per un totale di circa 2,5 milioni di euro impegnati in attività culturali in tutti i quartieri.

L’Estate Fiorentina 2023, dal centro alle periferie, ha visto coinvolte 148 associazioni che hanno dato vita a 1500 eventi diffusi, 15 festival e sei eventi speciali con appuntamenti diffusi in tutti i quartieri, oltre alla programmazione nei 12 spazi estivi per portare la cultura in tutti i luoghi della città. Un intervento capillare, grazie anche a un’attività di comunicazione realizzata sia sui mezzi tradizionali (impianti sui viali di circonvallazione, poster 6×3, manifesti 70×100 in area Unesco, stampa, radio e sale cinematografiche) che su quelli digitali con mezzo milione di visualizzazioni social, maxi schermi in varie zone della città, sistema di digital signage.

E da fine settembre, senza soluzione di continuità, scattano gli eventi dell’Autunno fiorentino: fino a dicembre, altri tre mesi di eventi dal vivo con oltre 200 appuntamenti tra spettacoli, concerti, performance, laboratori culturali in tutte le aree meno centrali della città. L’Autunno fiorentino torna così ad animare gli spazi pubblici e non solo attraverso il sostegno a 13 progetti per la ripresa della cultura e dello spettacolo dal vivo finanziati per circa 600mila euro dal ministero della Cultura nell’ambito del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo.

“Un’Estate fiorentina quanto mai capillare – ha detto la vicesindaca Bettini -, che ha saputo valorizzare un’offerta multidisciplinare coinvolgendo tutti i luoghi della città: dalle biblioteche alle piazze, a tanti spazi che erano chiusi da anni e sono stati riaperti e rivitalizzati. Questa è la visione che abbiamo portato avanti con l’Estate fiorentina 2023 e che stiamo oggi rilanciando anche con l’Autunno fiorentino, che porterà la musica dove la musica di solito non riesce ad arrivare per tante barriere fisiche e culturali. Tra gli oltre 200 eventi della rassegna autunnale saranno tanti gli appuntamenti che andranno infatti ad animare luoghi particolari come le mense della Caritas o a coinvolgere gli anziani con spettacoli interattivi nelle Rsa, fino ai centri giovani e alle ludoteche”.

“E’ stata un’estate culturale davvero ricchissima di opportunità per le persone di ogni età – hanno detto i presidenti dei Quartieri Michele Pierguidi (Q2), Serena Perini (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e Cristiano Balli (Q5) -. Come Quartieri abbiamo sostenuto la massima diffusione sul territorio e mai come quest’anno siamo riusciti a raggiungere le nostre comunità nelle piazze, nei parchi e nei luoghi informali con spettacoli, laboratori ed eventi di grande qualità. È stato un grande contributo alla vitalità e al presidio positivo dei nostri rioni di cui siamo assolutamente soddisfatti. E adesso avanti tutta con l’Autunno Fiorentino”.

 

Firenze, S.Spirito: Priore Basilica scrive a comune per chiedere rimozione ‘ferri arrugginiti’

Dovevano servire a recintare il sagrato per ‘proteggerlo’ dai bivacchi, in realtà il cordone per i quali sarebbero serviti da supporto, è stato installato solo per pochi mesi. Oggi il priore di Santo Spirito chiede la rimozione dei blocchi  e dei ferri ‘arrugginiti’ che vi erano fissati. No anche alle fioriere. “Aspettiamo fino a ottobre  poi una protesta più circostanziata” avverte Padre Giuseppe Pagano

Padre Giuseppe Pagano, priore di Santo Spirito, “a nome di tutta la famiglia agostiniana” ha inviato una pec al Comune di Firenze per chiedere la rimozione dal sagrato della basilica di Santo Spirito  dei “i blocchi di ferro arrugginiti installati a suo tempo”.

Nella lettera si ribadisce inoltre “la contrarietà alla trasformazione” dei pezzi di ferro “in fioriere in quanto è evidentemente una scelta di ripiego non consona al contesto di Santo Spirito”.

Il religioso precisa anche: “Possiamo attendere sino a ottobre, mese promesso dalla vicesindaca” Alessia Bettini dopo un incontro avvenuto l’1 agosto nel chiostro di Santo Spirito. “Successivamente – aggiunge – metteremo in atto una azione di protesta più circostanziata”.

“L’invio della pec nasce da una riflessione tranquilla, non è posteriore a qualche episodio – spiega poi padre Pagano, contattato per telefono -. Al tempo stesso però vogliamo ribadire che si deve rimuovere questi blocchi di ferro. La vicesindaca ci ha garantito che ciò accadrà entro ottobre, ma noi volevamo mettere la città a conoscenza del problema”.

“Vogliamo la cancellata  leggera, aperta di giorno e chiusa la sera”, è il commento di Camilla Speranza, portavoce del Comitato Santo Spirito.

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