Pace: Cittadella Rondine illustra suo metodo all’Onu

Rondine parla al Palazzo di Vetro ai 193 rappresentanti degli Stati Membri dell’Onu “portando il suo metodo e la concretezza del vissuto dei giovani nemici provenienti da luoghi di guerra che ogni giorno lo vivono trasformando l’odio in dialogo e aprendo nuove strade per un futuro di pace.

Alle  Nazioni Unite per una missione negli Usa che vuol promuovere un nuovo impegno tra gli Stati membri dell’Onu e diffondere il proprio Metodo  nel mondo accademico e nella società civile. E  l’impegno che attende Rondine, la Cittadella della Pace in provincia di Arezzo.

L’evento, alle ore 17 ora italiana, è promosso – spiega una nota diffusa da Rondine (Arezzo) insieme alle Rappresentanze Permanenti di Italia, Costa Rica e Monaco e Unaoc alla presenza del sottosegretario delle Nazioni Unite, Miguel Angel Moratinos. Anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli è insieme a Rondine per portare il supporto della città.

“Se la guerra è una scelta, lo può essere anche la pace” è il messaggio che gli studenti internazionali della Cittadella della Pace porteranno alle Nazioni Unite a New York. Rondine parla al Palazzo di Vetro ai 193 rappresentanti degli Stati Membri dell’Onu “portando il suo metodo e la concretezza del vissuto dei giovani nemici provenienti da luoghi di guerra che ogni giorno lo vivono trasformando l’odio in dialogo e aprendo nuove strade per un futuro di pace. Un messaggio che sarà rivolto non solo alla politica e alla diplomazia internazionale ma anche alla società civile e al mondo accademico attraverso una serie di incontri ed eventi da New York a Washington”.

Tra le iniziative illustrate all’Onu i campi della pace, la costruzione della pace e delle relazioni internazionali, come raccomandato dal Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres nel suo recente briefing “Agenda per la pace” e verso il vertice del 2024 “Summit del futuro”.

I giovani di Rondine faranno la richiesta per un nuovo impegno collettivo rinnovando l’appello della campagna “Leaders for Peace” in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e la Risoluzione 2250 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su giovani, pace e sicurezza. La richiesta agli Stati Membri di investire maggiormente nell’educazione alla pace, anche inserendo strutturalmente l’insegnamento dei Diritti Umani nei sistemi educativi nazionali, e destinando una cifra simbolica dai loro bilanci a borse di studio per giovani brillanti leader di pace.

Nuovo caso Dengue, disinfestazioni a Figline e Arezzo

Nuovo caso di Dengue in Toscana, più precisamente a Figline Valdarno (Firenze): questa volta si tratta di una donna rientrata da un viaggio in un paese tropicale che adesso è ricoverata nel reparto di malattie infettive al San Donato di Arezzo.

Stamani il sindaco di Figline Giulia Mugnai ha fatto scattare, con ordinanza, una disinfestazione nella zona dove la paziente abita per evitare la possibilità, considerata piuttosto remota, che qualcuna di queste possa essere infettata dal virus pungendo il malato e ritrasmetterlo poi ad altri.

Anche il Comune di Arezzo procederà, con ordinanza del sindaco Alessandro Ghinelli, alla
disinfestazione dell’area intorno all’ospedale San Donato dove la donna è ricoverata. La situazione è totalmente sotto controllo, si afferma dalle autorità, tuttavia il Comune ha deciso di procedere alla disinfestazione delle pertinenze ospedaliere.

Alla paziente, che accusava dei sintomi, la malattia è stata diagnosticata al pronto soccorso dell’ospedale della Gruccia di San Giovanni Valdarno (Arezzo), poi è stata trasferita in maniera protetta al San Donato di Arezzo dove adesso è ricoverata nel reparto di
Malattie infettive.

E’ il secondo ricovero per Dengue all’ospedale di Arezzo in questo mese dopo quello che aveva interessato un bambino rientrato da Cuba, che ora è guarito e che è stato dimesso il 12 agosto scorso dal ‘San Donato’.

Oro, industriali: puntare su diritti umani e sostenibilità

La sostenibilità come percorso comune per l’industria orafa e la ricerca di una certificazione unica come obiettivo unitario, da realizzare con forme di tracciabilità sull’intera catena di approvvigionamento (supply chain): così un punto comune trovato a Oro Arezzo da un dibattito sulla filiera internazionale dei preziosi, dalla miniera, alla lavorazione, alla vendita finale.

“La manifattura dell’ oro  italiana si trova in una posizione di vantaggio per produrre gioielli sostenibili e alimentare una consolidata economia circolare dei metalli preziosi”, ha dichiarato Cristina Squarcialupi (Unoaerre Industries), vicepresidente Federorafi con delega alla sostenibilità, “il talento degli italiani come artigiani e designer creativi di alta qualità insieme alle certificazioni a garanzia del mercato di riferimento, giocano insieme per creare gioielli belli e sostenibili”.

Per Egidio Chini (F.lli Chini) “responsabilità sociale e sostenibilità sono fondamentali per gli acquirenti e sempre più stanno diventando banco di prova per le produzioni. Le filiere dell’oro nella sostenibilità avranno una forte identità, certificata, quantificabile e dimostrata”.

Silvia Bezzone (Bulgari Gioielli) sui rapporti di un brand internazionale con la supply chain ha sottolineato: “Ci spendiamo per fare training specifici alle aziende nostre partner e continueremo a investire sui temi legati all’eticità anche in futuro”. Per evitare di contribuire alle violazioni dei diritti umani nella supply chain Raul Sapora, esperto in Csr e gemmologo, indica che le aziende “dovrebbero assicurarsi di avere catene di approvvigionamento tracciabili e trasparenti in cui i diritti umani siano regolarmente monitorati e rispettati. La certificazione costituisce il ponte tra lo standard (tipo Rjc) e l’impatto che un’azienda ha sul tessuto sociale: aiuta a trasformare le pratiche di gestione in azioni misurabili”.

Per il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli il tema è di “grande interesse e attualità” e “particolarmente caro alla nostra amministrazione. Parlare oggi di scenari futuri per l’industria dell’oro è anche un segno chiaro della lungimiranza di questo settore”.

Attacco No vax alla pagina Facebook del sindaco di Arezzo

Arezzo, attacco No vax alla pagina Facebook del sindaco Alessandro Ghinelli, dove sono comparsi migliaia di commenti di persone che riportano la stessa sigla, una VV all’interno di un cerchio rosso.

I commenti usati nell’attacco, riguardano il post delle scritte No vax trovate martedì davanti alla scuola materna ‘Tricca’ e sono state subito rimosse dal Comune. Il sindaco aveva avuto parole di condanna per queste scritte.

L’attacco è stato subito anche da alcune testate giornalistiche e, si pensa che possano avere la stessa matrice di una precedente ondata di commenti no vax contro i vaccini anti Covid che tempo fa prese di mira la pagina Fb della Asl Toscana Sud Est. Sono in corso indagini e verifiche di polizia postale anche per rimuovere i contenuti dal profilo social del sindaco Ghinelli.

“Siamo di fronte ad una deriva pericolosa, e quanto sta accadendo richiede la massima attenzione – dichiarano il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e il vicesindaco Lucia Tanti sull’attacco no vax subito dalla pagina Fb del sindaco – Non arretreremo certo nelle nostre posizioni: sappiamo molto bene, da amministratori responsabili, cosa abbia significato la pandemia per le nostre comunità e quali rischi ancora stiamo correndo per una sua possibile recrudescenza”.

“Purtroppo – aggiungono sindaco e assessore – i dati non sono confortanti e si fanno davvero essenziali responsabilità e prudenza da parte di tutti. E non c’è dubbio che la vaccinazione diffusa sia l’arma più efficace per liberarci da questo incubo”.

Arezzo: ‘Non usare acque Chiana’

L’appello del sindaco di Arezzo dopo l’incendio alla Galvanica Formelli avvenuto ieri. Possibile presenza cianuro.

“L’incendio è in fase bonificaIl rischio di inquinamento atmosferico si è diluito ed è pressoché terminato, ma resta quello delle acque” lo ha detto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli in merito all’ incendio che ha distrutto una parte della Galvanica Formelli alla periferia Sud di Arezzo, provocando ingenti danni.

I vigili del fuoco, intervenuti con uomini e mezzi arrivati da Arezzo e da Firenze, hanno spento l’incendio lavorando per tutta la notte ‘estinguendo’ anche il problema della colonna di fumo nero che si era sprigionata ieri dal rogo. Al lavoro anche le ditte specializzate in bonifica di acque e fognature, insieme alla Protezione civile.

I tecnici dell’Arpat hanno prelevato campioni confermando che la situazione sta tornando alla normalità. Ghinelli ha spiegato che “sono state costruite due dighe di contenimento, la prima per spezzare il flusso delle acque di scolo della fogna che poi va verso il canale maestro della Chiana, e che sicuramente contenevano cianuro”.

“La raccomandazione più importante – ha aggiunto in sindaco di Arezzo- resta quella del non uso delle acque della Chiana, perché nell’immediatezza dell’incendio il flusso si è inizialmente disperso nel canale attraverso il sistema fognario”.

Intanto sono in miglioramento le condizioni dei due dipendenti trasferiti, dopo l’incendio, in ospedale per intossicazione. Del tutto fortuite le cause che hanno innescato il rogo. “Si è trattato di un corto circuito che ha provocato l’incendio” ha confermato la proprietà dell’azienda, sul posto questa mattina insieme ai dipendenti. Da valutare le strategie di ripartenza delle attività, tema definito ancora prematuro.

Ballottaggi: Arezzo e Cascina tornano al voto in Toscana

Chiusura della campagna elettorale oggi in due piazze diverse per gli sfidanti al ballottaggio di Arezzo. Sprint finale prima del silenzio elettorale del sabato. Poi il voto: domenica 4 e lunedì 5 ottobre. Occhi puntati anche nella Cascina di Susanna Ceccardi.

Due i territori in Toscana al ballottaggio delle elezioni comunali 2020, Arezzo e Cascina (in provincia di Pisa). Gli orari delle votazioni sono gli stessi del primo turno (domenica dalle ore 7.00 alle 23.00 e lunedì dalle 7.00 alle 15.00) e può votare al ballottaggio anche chi non è andato alle urne due settimane fa. Esclusi invece i ragazzi che in questi 14 giorni abbiano compiuto 18 anni.

Sulla scheda elettorale,  sono riportati due rettangoli con i nomi dei due nomi in lizza per la fascia tricolore di primo cittadino e sotto ci sono i simboli delle liste che sostengono quella candidatura: al ballottaggio non si votano i consiglieri comunali (già scelti al primo turno), ma solo il candidato sindaco. Basta dunque tracciare un segno sul nome del candidato sindaco. Il 27 settembre è scaduto il termine ultimo per comunicare l’eventuale apparentamento delle liste. Ad Arezzo non c’è stato alcun apparentamento per il ballottaggio: i candidati sono Luciano Ralli per il centrosinistra (Pd e 4 liste civiche) e il sindaco uscente Alessandro Ghinelli per il centrodestra (sostenuto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e due liste civiche). A Cascina il candidato del centrosinistra Michelangelo Betti è sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle e dalla lista civica legata ai pentastellati Lavoro Sviluppo Ambiente (che al primo turno avevano presentato Fabio Poli) e dalle due liste che correvano con Cristiano Masi; Leonardo Cosentini del centrodestra rimane sempre sostenuto da 4 liste, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e una lista civica.

Nel capoluogo di provincia Ghinelli che al primo turno ha raccolto il 47,08%  sceglie piazza San Jacopo per il proprio evento di chiusura della campagna elettorale, con un comizio dalle 18  in solitaria senza big  sul palco.
In piazza Sant’Agostino, dalle 21, saranno Paolo Hendel ed Eugenio Giani a chiudere la campagna elettorale di Luciano Ralli, che ha raccolto al primo turno il 35,09%. 

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