La band californiana Spiritual Cramp torna con il secondo album, Rude, un omaggio alla scena punk, ska e reggae britannica degli anni ‘70, rielaborandone le influenze in chiave contemporanea con un sound che unisce energia, groove e melodie accattivanti.
Prodotto da John Congleton (David Byrne, Anna Calvi, The Roots) e registrato a San Francisco, Rude si distingue per la sua capacità di combinare l’attitudine ribelle del punk alle sonorità reggae-dub, creando un equilibrio tra grinta e accessibilità. Il brano di apertura “Automatic” richiama direttamente l’atmosfera di The Clash, mentre la collaborazione con Sharon Van Etten in “You’ve Got My Number” evidenzia un dialogo vocale intenso e originale, che rimanda alle sonorità post-ska degli Specials.
L’album si distingue per un’interessante fusione culturale: pur radicandosi nella tradizione inglese dei “rude boys”, una sottocultura nata negli anni ’60 in Giamaica e poi sviluppata nel Regno Unito con forte legame allo ska, reggae e punk, Spiritual Cramp ne reinterpretano lo spirito unendolo alla loro esperienza nella scena punk hardcore californiana e a influenze emo.
Questo mix insolito crea un ponte sonoro e culturale tra due mondi lontani ma affini nell’attitudine ribelle e nella ricerca di autenticità musicale. Rude combina le iconiche atmosfere degli anni ’70 londinesi — caratterizzate da ragazze e ragazzi di strada segnati da stili di vita “rude” e musica ska e reggae — con la grinta asciutta e la melodia diretta del punk americano moderno.
Il risultato è un album che onora la storia dei “rude boy” inglesi, riconoscibili per stile deciso e spirito anticonformista, e al tempo stesso li rilancia in un contesto contemporaneo con suoni che spaziano dal punk energico al dub groove, passando per momenti più melodici ed emotivi.
L’album presenta testi che oscillano tra autoironia e riflessione, supportati da ritmi veloci e ganci chitarristici efficaci, perfettamente integrati con basso e batteria, per un punk-rock moderno e dinamico. L’album è stato anticipato dai singoli “Young Offenders”, “At My Funeral”
Spiritual Cramp (nome ispirato a una canzone dei Christian Death), guidati dal cantante Michael Bingham e dal bassista Mike Fenton, hanno debuttato nel 2023 con l’album omonimo e nati dalla scena hardcore californiana, evolvono in Rude verso un sound più definito e melodico, preservando però l’energia originaria. Il disco testimonia una forte connessione con la tradizione dei “rude boys” londinesi, rivisitata con uno sguardo fresco. Rude rappresenta un passo importante nella crescita artistica della band e anticipa il tour europeo previsto per il 2026.
Rude, degli Spiritual Cramp è il nostro Disco della Settimana.


