A una settimana dalle dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti, i gruppi consiliari di minoranza a Prato – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica Gianni Cenni Sindaco – denunciano una “paralisi istituzionale e amministrativa”
Un consiglio comunale straordinario prima della decadenza della sindaca Ilaria Bugetti, fissata per il prossimo 10 luglio: è la richiesta dei gruppi consiliari di minoranza a Prato – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica Gianni Cenni Sindaco – che dunciano una “paralisi istituzionale e amministrativa”
Nel mirino dell’opposizione “il mancato confronto pubblico” in aula dopo la decisione della prima cittadina, indagata per corruzione dalla dda di Firenze.
“Durante il consiglio comunale del 19 giugno – ricordano i consiglieri del centrodestra – la sindaca Bugetti dichiarava ufficialmente la piena capacità di proseguire nel suo mandato. Il giorno successivo firmava le dimissioni, senza più fornire alcuna spiegazione all’assemblea elettiva della città”.
Le dimissioni di Bugetti, fanno sapere, sono arrivate ai capigruppo solo tre giorni dopo e da allora “nessuna conferenza dei capigruppo è stata convocata, nessuna comunicazione ufficiale è stata fornita”.
Secondo l’opposizione di Prato anche l’attività amministrativa risulta compromessa: “La commissione bilancio prevista per il 25 giugno è stata annullata, bloccando due delibere fondamentali: una variazione al Dup da oltre 3 milioni di euro e un aggiornamento al regolamento sui canoni mercatali”.
I gruppi annunciano anche la presentazione di una mozione che impegni il Comune a fornire al futuro commissario prefettizio una relazione tecnica dettagliata “per evitare ulteriori perdite di tempo e risorse”. “Non si può rassicurare la città un giorno e fuggire il giorno dopo senza rendere conto a nessuno – concludono – Il consiglio comunale non è una formalità: è il luogo della democrazia e del confronto, e deve essere rispettato”.