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Mer 20 Ago 2025
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Fulmine incendia magazzino Teatro Povero, parte raccolta fondi

Parte la raccolta fondi per il Teatro Povero di Monticchiello. Un fulmine ha distrutto il deposito con il materiale di scena e con gran parte del materiale teatrale.

Un fulmine, durante il temporale che il 14 agosto si è abbattuto sul borgo di Monticchiello a Pienza (Siena), ha mandato in fumo il magazzino del Teatro Povero proprio mentre in piazza andava in scena l’ultimo spettacolo, ‘La casa silente’. Il deposito è andato distrutto e con esso gran parte del materiale teatrale, dagli oggetti di scena alle seggiole per il pubblico. Da qui, viene lanciata una raccolta fondi per finanziare la ricostruzione del magazzino mentre la priorità impellente, come la compagnia del Teatro Povero scrive su Fb, “è trovare un luogo dove mettere il materiale di scena che si è salvato dalle fiamme: il palco dello spettacolo di quest’anno e le sedie che erano già state posizionate per la platea”. “L’incendio del 14 agosto – si legge nell’appello – ha distrutto completamente il magazzino dove tenevamo tutto il nostro materiale teatrale: scenografie, palchi, strutture dei vecchi spettacoli estivi e invernali, le sedute per la platea e una parte significativa del materiale elettrico. Si tratta di un patrimonio di decenni di storia teatrale che per noi rappresentava anche un prezioso archivio da cui attingere per riutilizzare elementi scenografici”. “Oltre alle scenografie, c’era parte dei materiali elettrici di scena (cavi, prese, quadri elettrici, proiettori, eccetera) e le centinaia di sedie che usiamo per la platea; purtroppo non si è salvato nulla. I vigili del fuoco, prontamente intervenuti, non hanno potuto fare molto se non limitare il propagarsi delle fiamme” si legge ancora. “In questi giorni abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà e offerte di aiuto e questo ci ha fatto un enorme piacere, aiutandoci nella determinazione di non arrenderci – dice il Teatro Povero, esperienza di teatro popolare che si è guadagnata negli anni la stima e l’attenzione dei media e dei critici oltreché del pubblico – La nostra forza è sempre stata la comunità, quella che ci vede uniti nel creare spettacoli e progetti sociali come quella, allargata, di quanti in tanti anni ci hanno sostenuto in mille modi”. Nel post le indicazioni pratiche per dare un contributo.

Violenza sessuale, 2 fuggono in locale e fanno arrestare uomo

A Firenze, in piazza Dalmazia due ragazze sono state molestate alla fermata del tram e sono riuscite a far arrestare un uomo di 27 anni.

Due ragazze respingono avances e atti sessuali di un passante poi si rifugiano in un ristorante per chiedere aiuto e lo fanno arrestare dai carabinieri. E’ successo a Firenze ieri sera, in piazza Dalmazia. L’uomo è accusato di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. Ha 27 anni ed è un cittadino del Marocco. Ora è nel carcere di Sollicciano in attesa dell’udienza di convalida. Secondo una ricostruzione, le due amiche intorno alle 22 erano alla fermata della piazza in attesa del tram. Il soggetto si è avvicinato a una delle due e le avrebbe proposto con insistenza di allontanarsi con lui, molestandola con abbracci e abusandole contatti fisici. La ragazza ha respinto ripetutamente l’approccio, l’altra intanto ha chiesto aiuto al 112 Nue. Anzi, il nordafricano non avrebbe desistito ma, secondo quanto ricostruito, avrebbe rivolto le sue attenzioni verso la giovane che aveva chiamato le forze dell’ordine. Le due ragazze si sono rifugiate in un ristorante per chiedere aiuto. L’uomo, notato l’arrivo della pattuglia, si è allontanato a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato dai carabinieri e si è rifiutato di fornire le proprie generalità. Il nordafricano è stato portato nella stazione carabinieri di Santa Maria Novella, dove è stato identificato risultando già noto alle forze dell’ordine per altri reati.

Assalti per rapine a turisti a Firenze, tre 16enni arrestati

Arrestati a Firenze tre sedicenni per assalti per rapine ai danni di turisti. E’ accaduto dopo Ferragosto.

Il viaggio di piacere a Firenze diventa un incubo per due turisti francesi assaliti e rapinati la sera del 18 agosto in pieno centro da una gang di minori che li ha attaccati con spray urticante e vetri di bottiglie rotte la sera del 18 agosto. I carabinieri hanno arrestato tre minori, tutti di 16 anni, due hanno la cittadinanza italiana, uno quella della Romania. I giovani inoltre sono indagati anche per altre tre rapine in strada compiute in città la notte precedente. La sera del 18 i tre avrebbero aggredito i due turisti francesi. Oltre al getto di spray urticante, hanno colpito uno con vetri di bottiglia per strappargli un cellulare. Il turista ha perso sangue. Poi sono scappati con il bottino. Le vittime hanno denunciato la rapina ai carabinieri. Iniziate – subito – le indagini, attraverso la visione delle telecamere urbana, i tre minori sono stati individuati da una pattuglia. E’ scattata la perquisizione. I tre avevano il cellulare, appena sottratto, macchiato di sangue; nella custodia c’era un documento intestato al proprietario, un coltello, uno spray al peperoncino e 215 euro in contanti. In base alle indagini, i minorenni potrebbero essere gli autori di altre tre rapine, commesse sempre nelle vie del centro storico la notte precedente, evidentemente riuscendo sempre a eludere la sorveglianza pubblica nelle strade. Ora sono, su disposizione della procura minorile, trasferiti all’istituto penitenziario minorile (ex riformatorio).

Regionali, lista civica per Tomasi, ma non è ancora il candidato ufficiale del Cdx

Al varo ‘E’ ora – Lista civica per Tomasi presidente’ la lista nata per sostenere la candidatura di Alessandro Tomasi – sindaco di Pistoia e coordinatore regionale di FdI – a presidente della Toscana.

La lista civica, che affiancherà la coalizione di centrodestra, inizierà a breve la raccolta firme per arrivare alle 10.000 richieste. La lista ha raccolto “persone impegnate nello sport e nel sociale – afferma il comitato promotore -, professionisti e molti medici, amministratori di territorio, persone altamente rappresentative, tra le quali anche tanti delusi del centrosinistra”. Per il comitato per Tomasi la lista rappresenta “prima di tutto garanzia di pluralismo e poi un arricchimento per la coalizione di centrodestra, in termini di idee e di persone, e per i concittadini toscani che non vogliono più una Toscana ostaggio di accordi al ribasso, logiche di palazzo, macchinazioni di potere senza naturale alternanza democratica. Senza il supporto dei civici non si materializza alcuna possibilità per il cambiamento e l’alternanza”. Il comitato però lamenta che “sono stati posizionati degli ostacoli ingombranti, 10.000 firme da raccogliere in poco tempo, con l’obiettivo di frustrare la partecipazione democratica, di ridurre i competitor, di tenere alla porta quante più persone possibile, cioè per continuare a fare il bello e il cattivo tempo, senza controllori. C’è una logica di perpetuazione del potere che va interrotta, anche perché dopo 55 anni ininterrotti” dall’istituzione delle Regioni, “si perde il contatto con la realtà e si smette di rappresentare i cittadini. Ad ogni modo, non ci spaventa quota 10.000 perché abbiamo lavorato per raccogliere intorno al progetto civico persone serie e attive grazie alle quali siamo presenti in ogni provincia”. Tomasi nel frattempo non ha ancora avuto l’investitura ufficiale da parte della coalizione di Centro destra.

Tromba d’aria scuote il pisano: danni ingenti alla tenuta di San Rossore

La violenta tromba d’aria della notte tra martedì e mercoledì ha sradicato oltre dieci pini sul viale del Gombo e sui sentieri vicini. L’area colpita si trova a metà percorso verso il mare. Grave danno ambientale in una zona protetta.

Una violenta tromba d’aria si è abbattuta nella notte tra martedì e mercoledì sul territorio pisano, causando danni significativi soprattutto all’interno della prestigiosa tenuta di San Rossore. L’evento atmosferico, di forte intensità, ha sradicato oltre dieci pini situati lungo il viale del Gombo e sui sentieri circostanti, compromettendo una porzione di territorio naturale molto frequentata e apprezzata sia dai residenti che dai turisti. L’area maggiormente danneggiata è localizzata poco dopo la metà del viale del Gombo, andando verso il mare, in una zona delimitata dove gli alberi abbattuti interrompono il paesaggio e creano problemi anche per il transito e la fruizione del parco. Questo evento rappresenta un duro colpo per l’ambiente e per la conservazione della flora locale, in un contesto protetto di grande valore ecologico e paesaggistico. Le autorità competenti e il personale del Consorzio di gestione della tenuta di San Rossore hanno immediatamente avviato le verifiche e le operazioni di messa in sicurezza, mentre si prevede un intervento di ripristino ambientale per ripristinare il delicato ecosistema danneggiato dalla forza del vento. L’episodio è un monito sull’importanza di una gestione attenta e tempestiva delle aree naturali protette, soprattutto di fronte a fenomeni meteorologici sempre più estremi e imprevedibili. La tenuta di San Rossore, patrimonio ambientale e storico di Pisa, si trova ora di fronte alla sfida di recuperare rapidamente da questo episodio per continuare a garantire un luogo di bellezza e natura aperto a tutti.

Marah, centinaia al funerale della ragazza palestinese simbolo di sofferenza

Il rito funebre si è svolto a Pontasserchio, nel parco della pace Tiziano Terzani, alla presenza di circa 400 persone. La bara decorata con bandiera palestinese e kefiah, un richiamo alla solidarietà e al dolore collettivo.

Il funerale di Marah, la giovane ragazza palestinese morta per grave deperimento fisico, si è svolto con grande partecipazione mercoledì mattina nel parco della pace Tiziano Terzani a Pontasserchio, frazione del Comune di San Giuliano Terme. Alla cerimonia hanno preso parte circa 400 persone, tra familiari, amici, attivisti e cittadini comuni, radunatisi per rendere omaggio e testimoniare la vicinanza al dolore della famiglia. Sulla bara di Marah erano poste la bandiera palestinese e una kefiah bianca e nera, insieme a tanti fiori portati dagli abitanti della zona, simboli di identità, resistenza e solidarietà verso la causa palestinese. Un momento di grande commozione che ha trasformato il parco in un luogo di memoria e riflessione. La madre di Marah, presente alla cerimonia, ha descritto la figlia come simbolo della sofferenza di un intero popolo, lanciando un appello appassionato alla pace e alla giustizia. La ragazza, con la sua tragica storia, ha acceso i riflettori sulle difficili condizioni di vita dei palestinesi, suscitando reazioni di solidarietà sia a livello locale che internazionale. Attivisti per i diritti umani e associazioni di solidarietà hanno espresso cordoglio e richieste di maggiore attenzione verso le crisi umanitarie che coinvolgono la regione palestinese. Anche in Italia sono in corso iniziative per mantenere viva la memoria di Marah e sostenere le persone che soffrono in situazioni analoghe. Questa cerimonia funebre rappresenta non solo un momento di addio, ma un forte richiamo alla necessità di pace, diritti e riconoscimento per un popolo da troppo tempo segnato da dolore e conflitti.

“Lo Stato di Israele sta affamando i palestinesi e l’occupazione israeliana di Gaza usa come arma di guerra cibo e acqua commettendo crimini di guerra contro i palestinesi e per cancellare la presenza dei palestinesi”. Lo ha detto il portavoce dell’ambasciatrice palestinese italiana, Mona Abusmara, intervenendo ai funerali di Marah Abu Zhuri.

“Non siamo antisemiti. Siamo contro l’occupazione illegale di Gaza da parte del governo di Israele e chiediamo che non siano più fornite armi a Tel Aviv”. Lo ha detto l’imam di Firenze Izzedin che è anche presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia intervenendo al funerale.

Continueremo con le nostre eccellenze sanitarie a curare bambini e cittadini palestinesi e sono qui per ribadire che la Toscana riconosce lo Stato di Palestina. Spero che il nostro governo faccia altrettanto, e per difendere i nostri ottimi medici finiti nel mirino di un attacco sconsiderato da parte delle autorità sanitarie israeliane”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani,