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Mar 22 Lug 2025
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Trovato morto in casa Celeste Pin, ex giocatore Fiorentina

Pin è stato  trovato nella sua abitazione a Firenze: aveva 64 anni. ACF Fiorentina: “Rimarrà, per sempre, nella storia gigliata”.

Celeste Pin, ex difensore della Fiorentina negli anni Ottanta e Novanta, 64 anni, è stato trovato morto nella sua casa sulle colline di Firenze. Sulle cause del decesso non viene esclusa l’ipotesi di un gesto volontario. Sul posto è intervenuta la polizia dopo l’allarme dato da un familiare nel pomeriggio di oggi.

“Rimarrà, per sempre, nella storia gigliata”. Cosi’ la Fiorentina esprime il suo cordoglio per la morte di Celeste Pin, ex giocatore del club viola trovato morto oggi in casa, a 64 anni. “Il presidente Commisso, sua moglie Catherine, il direttore generale Alessandro Ferrari, il direttore dportivo Daniele Pradè, mister Pioli e tutta la Fiorentina, si uniscono al dolore della famiglia Pin ed esprimono le più sentite condoglianze per la scomparsa di Celeste”, e’ il messaggio via social.

“Oltre ad aver indossato i colori viola per lunghi anni come calciatore, Celeste è rimasto sempre un tifoso della Fiorentina e non ha mai fatto mancare la propria vicinanza ed il proprio sostegno in tutte le occasioni sia pubbliche sia private ed è per questo che rimarrà, per sempre, nella storia gigliata”.

 

Pisa: guardia giurata spara alla compagna e poi si uccide

Omicidio-suicidio nel primo pomeriggio a Pisa. Un uomo, secondo quanto appreso, ha sparato alla compagna  e poi si è tolto la vita.

Sul posto la polizia di Pisa con la scientifica. Tutto è avvenuto in un piccolo condominio di due piani in una zona residenziale alla periferia della città. Secondo quanto si è appreso, il marito, una guardia giurata, avrebbe ucciso la campagna e poi chiamato familiari e il 112 per comunicare il suo gesto. Quindi avrebbe rivolto l’arma contro se stesso togliendosi la vita. In casa al momento della tragedia non c’era nessun altro

L’uomo ha sparato almeno un colpo alla testa alla compagna  con la pistola calibro 9×21 che aveva in dotazione prima di rivolgere l’arma verso se stesso e spararsi a sua volta al capo.

L’episodio è avvenuto nella camera da letto dell’appartamento di un piccolo condominio in un quartiere residenziale alla periferia sud est della città.

La  guardia giurata,  50 anni, c ha lavorato come vigilante alla guardiania del Cnr ma avrebbe fatto servizio anche presso gli uffici del giudice di pace e alla portineria della procura pisana.

La compagna avrebbe compiuto domani 45 anni. L’uomo dopo avere sparato alla donna  ha telefonato al 112 avvisando del suo gesto per poi togliersi la vita. La casa è stata trovata in ordine: non sarebbe stati rilevati segni di colluttazione

 

🎧 Teatro della Toscana, a breve la decisione della Commissione del MIC

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🎧 Teatro della Toscana, a breve la decisione della Commissione del MIC
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Teatro della Toscana vicino al verdetto definitivo dopo che, con l’inizio di luglio, era arrivata la notizia del suo declassamento per ragioni economiche, culturali e di prestigio internazionale. Il riesame, chiesto anche dal Ministro della cultura, Alessandro Giuli, è ora al suo giro di boa. Basterebbero dieci punti per mantenere lo status quo, ma, aveva detto Funaro alla lettura dei verbali, “il governo ha deciso di punire la nostra città”.

 

Sono ore decisive per il Teatro della Toscana. I membri di nomina governativa della commissione consultiva del teatro del Mic sono chiamati a pronunciarsi sullo status nazionale della Pergola, per il quale la Sindaca Sara Funaro, presidente della Fondazione di cui fanno parte anche i teatri di Rifredi ed Era di Pontedera, è pronta a a una difesa ad oltranza, se del caso, anche nelle aule giudiziarie. E’ tutto nero su bianco, diciotto pagine redatte con dovizia di particolari per rispondere alle osservazioni della Commissione guidata da Alessandro Massimo Maria Voglino.E’ nei fatti, oltre che nelle parole, che la Pergola, abbia alzato il sipario su una programmazione di assoluto livello nonostante un bilancio al ribasso, senza contare la qualità della programmazione curata dal nuovo direttore artistico Stefano Massini.

Se tutto questo non dovesse bastare, il teatro di Firenze per eccellenza, con oltre 350 anni di storia, è destinato a tornare nei ranghi TRIC, ossia di rilevante interesse culturale, e niente più. Un orizzonte da scongiurare ma che per prassi, la Fondazione, ha dovuto tenere in considerazione per portarsi avanti con la richiesta dei finanziamenti statali.

Controlli in aziende Prato, 18 addetti irregolari, stop 4 ditte

Da giugno a oggi a Prato il Gruppo interistituzionale per la tutela della legalità nelle attività produttive, coordinato dalla Prefettura e composto da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Ispettorato del lavoro, Asl, Inps, Vigili del fuoco, Polizia municipale, Alia e Agenzia delle Dogane, ha eseguito accessi su altre 8 aziende a seguito dei quali sono stati identificati complessivamente n. 60 lavoratori, tra cui 15 presenti in Italia senza titolo di soggiorno.

I titolari delle imprese sono stati deferiti per il reato di cui all’art.22, comma 12, del Tu sull’immigrazione, per avere impiegato lavoratori irregolari sul territorio. Quattro delle attività controllate sono state sospese per l’impiego di 18 lavoratori risultati assunti senza regolare contratto.

In tutte le ditte visitate, si spiega dalla Prefettura, “sono state riscontrate violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in materia di gestione dei rifiuti e in materia antincendio, nonché condizioni igienico sanitarie carenti”. In relazione alle violazioni rilevate sono state comminate sanzioni pecuniarie per una cifra complessiva che sfiora i 112.000 euro. Le attività sospese dall’inizio dell’anno, ricorda la Prefettura, sono 20 e la somma delle sanzioni fin qui irrogate nello stesso periodo supera il mezzo milione di euro.

Fine vita: a giorni sentenza Consulta su donna paralizzata

La Consulta si pronuncerà a giorni in materia di fine vita. E’ attesa entro fine luglio la sentenza della Corte Costituzionale che riguarda la legittimità della norma del Codice penale che punisce l’omicidio del consenziente.

ll caso riguarda una donna toscana completamente paralizzata per sclerosi multipla che ha avuto il via libera al suicidio assistito ma non può autosomministrarsi il farmaco letale. Così ha fatto ricorso d’urgenza al tribunale di Firenze per chiedere che sia il suo medico a somministrarlo e il Tribunale ha sollevato la questione di legittimità costituzionale per l’articolo 579 del codice penale che punisce l’omicidio del consenziente. L’8 luglio c’era stata l’udienza in Consulta.

Riapre sala Palazzo Vecchio che conserva affresco S. Anna

Riapre al pubblico dal 26 luglio, in occasione del festeggiamento annuale di Sant’Anna protettrice di Firenze, la sala del Museo di Palazzo Vecchio nella quale si conserva, tra le altre opere, una rara testimonianza iconografica dell’avvenimento storico dal quale discendono gli omaggi speciali che i fiorentini tributano alla Madre della Vergine. Si tratta di un affresco staccato, attribuito all’Orcagna e databile tra il 1343 e il 1349, proveniente dall’antico carcere delle Stinche: raffigura, in chiave allegorica, il tirannico signore angioino Gualtieri di Brienne, duca d’Atene, costretto a lasciare la città da una rivolta che ebbe inizio proprio nel giorno del calendario liturgico dedicato a Sant’Anna.

La celebrazione della santa ha origini antiche che affondano nella Firenze trecentesca, durante la cacciata appunto di Gualtieri di Brienne. La sollevazione popolare (1343), che costrinse il duca alla fuga da una porticina seminascosta di Palazzo Vecchio, avvenne proprio nel giorno dedicato a Sant’Anna e, secondo quanto ritenuto al tempo, per sua diretta intercessione. Questo episodio investì la figura della santa di un’importanza, oltre che religiosa, anche di alto valore civico, ponendola come protettrice della città”.

In passato, nel giorno della ricorrenza della festività di Sant’Anna, il popolo offriva ceri e denaro davanti alla sua immagine in Orsanmichele che veniva decorata con le bandiere delle Arti. Oggi la celebrazione è stata recuperata e sarà celebrata con l’apertura straordinaria della sala con l’affresco e con un corteo storico che farà tappa in piazza Signoria e sul sagrato del Duomo, prima di raggiungere Orsanmichele, concludendosi con la cerimonia della consegna del cero all’altare di Sant’Anna.

In occasione della riapertura in programma speciali visite guidate alle ore 10.30, 12.00, 15.00, 16.30 a cura di Muse: i partecipanti potranno “eccezionalmente percorrere la scala segreta voluta da Gualtieri di Brienne, visitare gli spazi del Mezzanino che ospitano oggi la donazione Loeser ed essere introdotti alla sala riaperta per l’occasione”. “Una Firenze insolita, da scoprire e vivere, una parte importante di Palazzo Vecchio che torna a far parte del percorso museale” ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini.