Libera – In Toscana il porto di Livorno nel corso del 2024 ha fatto registrare 16 casi di criminalitĂ , conquistando la maglia nera a livello nazionale. Nel 2024 sono cinque le new entry di porti coinvolti in casi di criminalitĂ tra questi il porto di Carrara.
Nel 2024 all’interno dei porti italiani si sono registrati 115 casi di criminalitĂ (+4,5% rispetto al 2023) con il coinvolgimento di 30 porti (erano 28). Primato per il porto di Livorno (16 casi), seguono il porto di Genova e Bari con 10 casi, mentre la Liguria con 18 casi è la regione con il maggior numero di casi di criminalitĂ all’interno dei porti, seguita dalla Toscana con 17.
Lo rende noto l’associazione Libera col rapporto ‘Diario di Bordo. Storie, dati e meccanismi delle proiezioni criminali nei porti italiani’. In particolare, per le ‘mafie in porto’ tra il 1994 e il 2023, in Toscana sono 10 i clan che hanno operato in attivitĂ di business illegali e legali nel porto di Livorno.
A livello regionale la Liguria con 18 casi è la regione con il maggior numero di casi di criminalitĂ all’interno dei porti, seguita dalla Toscana con 17. Rispetto al 2023, la Liguria conferma la prima posizione, sale la Toscana (era quinta nel 2023 con 11 casi). Nel porto di Livorno sono avvenuti 16 episodi criminali nel corso del 2024. Tutti casi di importazione, tranne uno relativo al traffico di rifiuti diretti in Senegal. Da notare i sette casi di importazione di stupefacenti, tutti di cocaina e per ingenti quantitĂ tranne uno di marijuana. La droga arrivava dal Sud America, dall’Ecuador, dalla Spagna in due casi. Il traffico di merce contraffatta (sei eventi) riguarda in modo diffuso differenti Paesi: Marocco, Senegal, Cina e Stati Uniti. Due casi, invece, riguardano attivitĂ di contrabbando da Nicaragua e Ghana.