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Lun 21 Lug 2025
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Tramvia Firenze, 22,7 milioni di passeggeri a metĂ  2025

Nonostante il calo fisiologico degli utenti per la chiusura delle scuole e la riduzione degli spostamenti, a giugno i passeggeri della tramvia di Firenze hanno superato i 3,7 milioni, di cui poco meno di 2,18 milioni per la T1 e quasi 1,55 milioni per la T2. Secondo quanto rende noto il Comune, il primo semestre 2025 si chiude con 22,7 milioni di passeggeri, superando quanto previsto dal Piano economico e finanziario.

“Questi dati confermano che la tramvia piace e funziona – afferma in una nota l’assessore alla MobilitĂ , ViabilitĂ  e Tramvia Andrea Giorgio -. GiĂ  con le linee attive a fine anno possiamo arrivare a 45 milioni di passeggeri con un importante contributo della Vacs, molto apprezzata e utilizzata per raggiungere il centro”. La linea T2 ha infatti avuto un sensibile incremento di passeggeri dopo l’entrata in servizio della Vacs (variante alternativa al centro storico) tra Fortezza e San Marco: a gennaio i passeggeri sono stati 986.692 mentre nei mesi successivi il numero si è mantenuto sempre sopra 1,3 milioni, con un picco di 1,7 milioni nel mese di maggio

Ex caserma Lupi di Toscana, prosegue prima fase demolizioni

Demolita oggi la torre con serbatoio pensile all’interno dell’ex caserma Gonzaga, a Firenze. L’abbattimento è stato effettuato utilizzando microcariche esplosive, si spiega in una nota, che hanno innescato il collasso della torre e la caduta controllata del serbatoio, collocato a un’altezza di 35 metri.

I passaggi successivi sono la bonifica, il completamento a terra della demolizione della torre e, a ultimazione delle lavorazioni, la selezione del materiale per il conferimento del materiale in discarica. Sul posto la sindaca Sara Funaro, l’assessora all’urbanistica Caterina Biti, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni oltre ai tecnici del Comune e delle ditte impegnate nelle operazioni. L’intervento odierno rientra nella prima fase delle opere di demolizione riguardanti l’area dove sorgerĂ  lo studentato. Nelle scorse settimane sono giĂ  iniziate le demolizioni degli edifici che un tempo ospitavano camerate e locali tecnici e oggi è stata la volta della torre idrica, per una volumetria complessiva di 21.000 metri cubi.

“Questa mattina è stato compiuto un importante passo avanti per il futuro dell’ex caserma Lupi di Toscana con la demolizione del serbatoio pensile, simbolo che da decenni segnava lo skyline del quartiere e che oggi lascia spazio a una nuova vita – commenta Funaro -. Un intervento complesso e molto atteso, che segna concretamente l’avvio della trasformazione di una nuova parte di cittĂ  in cui daremo tante risposte abitative con il social housing e lo studentato e dove vogliamo realizzare alloggi popolari ed edilizia sociale, ma dove ci saranno anche spazi verdi e nuovi servizi. Una rigenerazione urbana che punta sulla qualitĂ  dell’abitare, sull’inclusione e sulla vivibilitĂ  del quartiere. Grazie a tutti coloro che sono impegnati in questo importante progetto per la cittĂ ”.

Per Biti “con l’abbattimento del serbatoio di oggi si dĂ  un segnale davvero visibile del lavoro ormai iniziato da settimane di abbattimento delle strutture della ex caserma. Quella struttura infatti è stata per decenni è un vero e proprio riferimento nel quartiere e la sua demolizione segna visibilmente l’inizio della nascita di un nuovo pezzo di cittĂ ”.

Manifestazione davanti base Camp Darby, in 1500 contro il riarmo

In 1500, secondo gli organizzatori, hanno partecipato oggi alla manifestazione regionale pacifista della rete Stop rearm Europe davanti alla base americana di Camp Darby, a Pisa. Una manifestazione trasversale che ha riunito tante associazioni, reti, movimenti, Ong, provenienti da varie parti della Toscana, insieme a Cgil, Movimento no base, ‘Nonne in lotta’, oltre a sigle politiche e partiti della sinistra e dCgilel centrosinistra, il sindacalismo di base. Presenti, tra gli altri, anche il leader di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo e la capogruppo M5s in Consiglio regionale Irene Galletti.

Tra gli interventi, si spiega in una nota, non sono mancati il ricordo a trent’anni dal genocidio di Srebrenica e la solidarietĂ  al popolo palestinese. I manifestanti hanno poi esposto lunghe bandiere della pace e della Palestina. Dal palco Raffaella Bolini, portavoce della rete Stop rearm Europe che ha promosso la manifestazione, ha sottolineato “l’urgenza di una mobilitazione che vada oltre i confini nazionali contro le politiche di riarmo dell’Unione europea e in particolare contro la scelta dei Paesi aderenti alla Nato di innalzare le spese militari al 5% del Pil, una vera e propria sciagura che darĂ  il colpo di grazia a tutto il sistema di welfare su cui si regge il nostro Paese”.

“La Cgil toscana è qui insieme a tante altre persone per dire che non vogliamo assolutamente che il nostro lavoro e le nostre vite siano utilizzate per il riarmo”, ha detto Anna Maria Romano, della segreteria regionale della Cgil.

“Abbiamo aderito con convinzione alla manifestazione come Movimento 5 Stelle e come cittadini toscani – ha sottolineato Galletti -, per dire basta a un sistema che investe miliardi nella guerra e abbandona i diritti fondamentali delle persone. E’ semplicemente folle destinare il 5% del Pil europeo, oltre 500 miliardi di euro all’anno, al riarmo e a infrastrutture a servizio della guerra, mentre si lasciano indietro sanitĂ , scuola, transizione ecologica, piccole imprese. M5s è fedele alla causa della pace e vicini a chi, come Francesca Albanese e numerosi testimoni internazionali, denuncia il massacro del popolo palestinese, l’occupazione e le complicitĂ  economiche e militari dell’Occidente e troviamo scandaloso che il governo Meloni sia diventato un ingranaggio dell’economia della guerra”.

Falso allarme bomba su traghetto Livorno

Paura ieri nel tardo pomeriggio per un allarme bomba – giunto per telefono alla sede romana di Grimaldi – per un presunto ordigno segnalato a bordo della nave passeggeri Zeus Palace attraccata a Livorno alle 14.20 – che ha fatto scattare il dispositivo di emergenza nel porto toscano mentre la nave era in procinto di ripartire per Palermo, intorno alle 18.30, carica di passeggeri e auto. La nave ha subito sospeso la partenza.

Il traghetto non è stato evacuato: a bordo c’erano circa un migliaio di persone. La nave è stata spostata di accosto per consentire l’attracco di altri traghetti. Per i controlli sono stati attivati gli artificieri della polizia e richiesti anche due cani antiesplosivo dei carabinieri. Gli accertamenti sono stati coordinati dalla polizia. Il dispositivo di emergenza è scattato intorno alle 18:30.

Nessun ordigno a bordo del traghetto: ha dato esito negativo anche la terza verifica dei controlli sul traghetto Zeus Palace della Grimaldi. Le autoritĂ  hanno quindi concesso l’autorizzazione alla partenza.

Protesta addetti appalti cultura Firenze,’precari e salari fame’

Presidio di protesta oggi a Firenze, nel piazzale degli Uffizi, per un gruppo di lavoratori e lavoratrici dell’azienda Dussmann, assunti anche tramite agenzia interinale, che lavorano negli appalti dei servizi di accoglienza, sorveglianza, sicurezza e pulizia della maggioranza dei musei e biblioteche statali della cittĂ . L’iniziativa promossa da Workers in Florence, Mi Riconosci e da Usb Firenze vuole segnalare una situazione caratterizzata da “salari da fame, precarietĂ , ricattabilitĂ  ai danni di chi lavora”.

I lavoratori, in larga parte precari e con contratti da pochi mesi, lamentano “demansionamenti e inquadramenti errati per pagarci di meno, straordinari e maggiorazioni dei festivi non pagate, doppi turni e spostamenti di sede durante il turno e senza preavviso, pause pranzo non concesse, neanche su turni di 10 ore, ore mancanti in busta paga, condizioni di sicurezza precarie, mobbing e ricatti quotidiani”.

Al presidio, dietro lo striscione “Firenze, culla dello sfruttamento”, i lavoratori hanno indossato maschere bianche per non essere riconoscibili: Dussman “ha un atteggiamento intimidatorio nei confronti di questi lavoratori e di queste lavoratrici”, ha detto Mario Carluccio, coordinatore provinciale di Usb Firenze. “Sono giovani – ha spiegato -, studenti con part-time involontario a 20 ore, prendono stipendi di 600, 700 euro al mese: in una cittĂ  come Firenze con quella cifra non affitti nemmeno una stanza”.

Crediti fiscali inesistenti per 2,5 milioni, sequestri

Sequestrati, su disposizione del gip di Prato, crediti presenti nei cassetti fiscali di due societĂ  riconducibili a un commercialista 56enne di Lucera (Foggia), per crediti fiscali inesistenti per circa 2,5 milioni di euro in capo ad un defunto, per ristrutturazioni edilizie mai realizzate.

Il provvedimeno rientra nell’ambito di un nuovo filone di una piĂą ampia indagine avviata dalla procura di Prato, che ha chiesto la misura cautelare del carcere nei confronti del commercialista, per truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture per operazioni inesistenti, autoriciclaggio e compensazione indebita di crediti inesistenti. Gli esiti investigativi, spiega il procuratore capo Luca Tescaroli, “inducono a ritenere che il commercialista, figura centrale della trama delittuosa, abbia posto le basi per una frode ai danni dello Stato che aveva portato alla fine del 2023 al sequestro di circa 6 milioni di euro di crediti fittizi e, successivamente, all’arresto di tre soggetti, con il coinvolgimento di oltre 40 persone residenti su tutto il territorio nazionale”.

Gli ulteriori approfondimenti hanno evidenziato come il professionista abbia costituito una societĂ  operante nel settore dell’edilizia, acceso un conto corrente online e aperto una casella di posta elettronica certificata riconducibili ad un pensionato di Foggia, deceduto di lì a poco. Per evitare le operazioni di cessione del credito e superare gli alert automatici del fisco, il professionista, nonostante il titolare della societĂ  fosse giĂ  deceduto, ha inserito nei cassetti fiscali di oltre 500 persone fisiche, per lo piĂą residenti nel Comune di Lucera e totalmente ignare delle operazioni di edilizia libera, crediti di singolo importo inferiore a 10.000 euro. Tra queste, al momento della cessione, alcune risultavano minorenni e altre addirittura decedute.

L’impresa ha così generato milioni di crediti di imposta, parte dei quali sono stati utilizzati dallo stesso commercialista per una societĂ  a lui riconducibile. Un’altra parte dei crediti sono stati ceduti a terze societĂ  che, a loro volta, hanno compensato con debiti erariali. La provvista è stata utilizzata anche per acquistare beni di lusso, tra i quali un orologio Rolex del valore di circa 20mila euro, anche questo sequestrato. Il gip ha fissato l’interrogatorio del commercialista, in base al cui esito deciderĂ  sulla richiesta avanzata dalla procura.
Le indagini hanno visto l’apporto anche della guardia di finanza di Cesena, fin dal 2023.