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Ven 30 Mag 2025
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🎧 Morto Mario Primicerio, “uomo di pace” che fu sindaco di Firenze dal ’95 al ’99

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🎧 Morto Mario Primicerio, "uomo di pace" che fu sindaco di Firenze dal '95 al '99
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E’ scomparso Mario Primicerio, ex Sindaco di Firenze. E’ morto nella notte, aveva 84 anni ed era malato da tempo. “Con Mario Primicerio perdiamo una figura importante che ha segnato la storia della nostra città”, scrive la Sindaca Funaro, cui fanno eco tutte le istituzioni, associazioni, società civile, unite nel sottolinearne lo spessore, l’alto profilo umano e valoriale. Un uomo di pace, “non soltanto un grande amministratore e un intellettuale di altissimo livello, ma un amico caro”, ha dichiarato il governatore Giani.

“Firenze oggi resta più sola”. Le parole della Sindaca Sara Funaro mettono subito a fuoco il senso di vuoto che si accompagna al cordoglio per la scomparsa di Mario Primcerio, notizia che arriva a metà mattinata andando a lberare una memoria politica della città, a cui Primicerio ha legato una parte della sua vita, diventandone primo cittadino dal ’95 al ’99. “Un uomo di Pace”, come in tanti in queste ore di commiato ricordano, con una visione del dialogo e della prossimità, in perfetta coerenza con lo spirito lapiriano, che lo hanno portato a costruire ponti, anche a livello internazionale.

Capace di pensare globalmente, trattando temi quali i conflitti e le disguaglianze nel solco della cultura cristiana, dunque con la naturale vocazione alla riconciliazione e allo svilluppo dei popoli in nome di una pacififica convivenza, concrettizò tutto questo a livello locale. Con senso pragmatico, in perfetto equilibrio tra ragione e sentimento, avviò Firenze verso un futuro moderno, sostenibile. Suo, ad esempio, è il progetto della mobilità tramviaria, un cantiere progettuale di cui volle fissare le coordinate, forse facilitato dal suo essere prima di tutto professore di Meccanica Razionale.

Ma fu anche membro dei Leincei e presidente della Fondazione La Pira, di cui ha tenuto le redini fonbo al 2022, e di cui, lui solo, è riuscito a non ridurne la memoria allo stato di santino, valorizzandone piuttosto e senza retorica, il pensiero, il ruolo politico e ammninistrativo. Con Giorgio La Pira condivise in viaggio di ideali alti, come lo storico incontro con Ho Chi Min in piena guerra fredda. Primicerio, un uomo del disarmo, di cui da oggi peserà ancora di più l’assenza.

Primicerio, Funaro: ‘Perdita dolorosa, Firenze è più sola’

“Questa notte Firenze ha perso uno dei suoi sindaci più illuminati e appassionati, l’amico Mario Primicerio”. Così invece Dario Nardella, ex sindaco di Firenze e oggi europarlamentare del Pd.

“Firenze oggi resta più sola. Con Mario Primicerio perdiamo una figura importante che ha segnato la storia della nostra città. È stato un sindaco lungimirante la cui visione di città è ancora estremante attuale e le cui scelte determinanti ci guidano ancora adesso, fu interprete cruciale di una fase storico politica importante ed espressione del miglior civismo, uomo di scienza e intellettuale di spessore”. Così la sindaca di Firenze Sara Funaro ricorda Mario Primicerio, primo cittadino del capoluogo toscano dal 1995 al 1999.

“È stato un grande uomo di pace e di dialogo tra i popoli, fin da giovane, da collaboratore di La Pira, e negli anni successivi, presidente della Fondazione dedicata al sindaco santo, per noi è sempre stata una guida e un faro su questi temi – ha aggiunto -. Proprio 60 anni fa fu con la Pira in Vietnam, un viaggio storico e dalla forte valenza sul fronte delle relazioni internazionali. In un momento storico buio come quello che stiamo attraversando e segnato dai conflitti, mancherà ancora di più. E se Firenze è quella città capace di costruire legami, stimolare il confronto e il dialogo, accogliere e dimostrare solidarietà, lo dobbiamo moltissimo a Mario Primicerio”.

“Solo poche settimane fa – ha ancora ricordato Funaro – il Consiglio comunale gli aveva tributato un sentito omaggio con il Giglio d’Oro, riconoscendone il valore umano, civile e istituzionale. Adesso abbiamo un’eredità importante, continuare il suo impegno per la Pace, continuare a costruire la Pace. A familiari, amici, a tutti coloro che hanno avuto l’onore di lavorare con lui, va il più profondo cordoglio mio, dell’amministrazione e di Firenze tutta”.

Primicerio, ricorda Nardella, è stato “il primo sindaco eletto direttamente dai fiorentini” e che durante il suo mandato, dal 1995 al 1999, “ha immaginato un’idea di città che negli anni successivi avrebbe preso forma. È il sindaco che ha disegnato la Firenze delle tramvie; il sindaco che ha conosciuto e lavorato con il grande Giorgio La Pira; il sindaco matematico che si è messo al servizio della sua comunità senza un partito alle spalle che lo spingesse, ma con la sola forza di una società civile che in quegli anni in Italia aveva rialzato la testa”.
“Lo ricorderò così – conclude Nardella -, con la sua calma, il sorriso rassicurante, il pensiero brillante e appassionato, nelle tante conversazioni in cui parlavamo della nostra Firenze. Ai suoi familiari, i suoi colleghi universitari, i suoi amici va il mio più profondo cordoglio e abbraccio. Caro Mario, Firenze ti è grata. Che la terra ti sia lieve”.

Speciale: il viaggio della Costituzione

Un ciclo di sei podcast curati da Domenico Guarino per raccontare la nostra Costituzione  a 80 anni dalla liberazione dal nazifascismo e dalla fine della Seconda Guerra mondiale con il Prof. Gianluca Conti, docente di Diritto Pubblico e Costituzionale all’Università di Pisa.

La Costituzione italiana è il portato più eminente della lotta di liberazione dal Nazifascismo. Il 25 aprile del 1945 prende il via il processo democratico che porta prima al referendum istituzionale, poi alle prime libere elezioni, ed infine, attraverso il lavoro dell’assemblea costituente, alla redazione ed all’approvazione della nostra Carta Costituzionale, che entra in vigore il primo gennaio del 1948.

In questi (quasi) 80 anni la Repubblica Italiana è cresciuta grazie e con la Costituzione. È la Costituzione che ha accompagnato il viaggio del Paese attraverso i decenni e le vicende storiche, dialogando con il percorso della nostra democrazia in un rapporto dialettico impernato ed ispirato dai valori fondamentali inscritti nella Carta.

“Il Viaggio della Costituzione” è un progetto di Unicoop Firenze, SPI CGIL Toscana e Controradio con il patrocinio di ANPI Firenze. Un viaggio raccontato in un ciclo di sei podcast, ideati e curati dal giornalista Domenico Guarino che ha intervistato il prof. Gianluca Conti, docente di Diritto pubblico e costituzionale all’Università di Pisa che ha fatto da guida attraverso le norme ed i principi contenuti nella nostra Costituzione. Per spiegarla e farla vivere con noi ed attraverso di noi.

Questi i temi affrontati nelle diverse puntate:
Puntata 1 – I principi generali
Puntata 2 – Il lavoro
Puntata 3 – Libertà e Diritti Fondamentali
Puntata 4 – La Costituzione alla prova delle nuove tecnologie
Puntata 5 – Il circuito dell’indirizzo politico
Puntata 6 – Dalle garanzie all’indirizzo politico

I podcast saranno rilasciati settimanalmente sui profili Spotify, Spreaker e Amazon di Controradio, a partire da lunedì 2 giugno. Avranno inoltre un’uscita radiofonica, sempre di lunedì, alle ore 9:35 su Controradio (FM 93.6 – 98.9, sul DAB, il digitale terrestre radiofonico).

Unicoop Firenze diffonderà i podcast e i video del progetto sui canali social della cooperativa.
SPI CGIL Toscana li diffonderà sul sito spicgiltoscana.it e sui propri canali social.

I podcast sono stati registrati in sei luoghi simbolici: la sala dedicata al prof. Paolo Barile presso lo  studio legale Gesmundo Golini Calugi, Casa Rider promossa da CGIL Firenze insieme a L’Altrodiritto, CAT, OXFAM e Nosotras, il Museo del Novecento con la mostra “Retroscena” dedicata agli artisti antifascisti della collezione Della Ragione, la Nana Bianca presso l’Innovation Center della Fondazione CR Firenze, il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio che fu sede della Camera dei Deputati durante il periodo di Firenze Capitale e il punto vendita Unicoop di San Donato/Novoli a Firenze.

Primicerio, Giani. “Uomo di cultura e impegno politico, perdo un amico”

Tanti i commenti di politici, istituzioni, associazioni per la morte di Mario Primicerio. Il presidente dell’Assemblea legislativa, Mazzeo: “Si è spenta la voce di un uomo di pace”

“E’ con profonda commozione e dolore che apprendo la notizia della scomparsa di Mario Primicerio, figura straordinaria della vita civile, politica e culturale di Firenze. Per me Mario non era soltanto un grande amministratore e un intellettuale di altissimo livello, era un amico caro, con cui ho condiviso anni intensi di impegno e di visione per la nostra città”. Così il presidente Eugenio Giani esprime profondo cordoglio per la morte, avvenuta stanott,e dell’ex sindaco di Firenze Mario Primicerio

“Ho avuto l’onore di essere il suo capogruppo al Consiglio comunale durante il suo mandato da sindaco (1995-1999)- ha aggiunto Giani-, e da lui fui nominato presidente della Firenze Parcheggi: segni tangibili di una stima reciproca che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto. Mario è stato per Firenze un punto di riferimento etico e morale, autentico discepolo di Giorgio La Pira, con cui condivideva lo spirito di servizio, il rigore morale e la visione di una città giusta e solidale”.

Giani ha ricordato la grande preparazione culturale e intellettuale di Primicerio. Fisico di formazione, uomo di scienza e di fede, è stato socio dell’Accademia dei Lincei, presidente della Fondazione La Pira fino al 2022, della Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale e dell’I2T3. “La sua intelligenza- ha detto il Governatore- , il suo equilibrio e la sua dedizione al bene comune hanno lasciato un’impronta profonda nella storia fiorentina e italiana”.

Alla sua famiglia e a tutti coloro che lo hanno amato e stimato va il mio abbraccio più sentito. Firenze oggi perde un maestro, un uomo giusto, un servitore della città e della cultura.

“Con la morte di Mario Primicerio si è spenta la voce di un uomo di pace, di cui tanto avremmo continuato ad avere bisogno in questi tempi drammatici segnati da guerre e dalla difficoltà di trovare la via della trattativa per far tacere le armi”. Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, appresa la notizia della scomparsa dell’ex sindaco di Firenze, Mario Primicerio, ricordando il suo impegno per il dialogo e la pace tra i popoli come presidente della Fondazione La Pira, del quale, in gioventù, era stato collaboratore.

“Lascia un grande vuoto politico, etico e umano in tutti quanti lo hanno conosciuto e in tutti coloro che operano per la convivenza pacifica tra i popoli e le nazioni, e le istituzioni perdono un punto di riferimento – continua Mazzeo –. Ai familiari, agli amici e al mondo accademico fiorentino che lo ha annoverato tra i suoi professori va il mio pensiero di vicinanza e l’espressione del mio cordoglio personale e di tutto il Consiglio regionale”.

“Mario Primicerio ha rappresentato per tantissime persone, anche non credenti, un punto di riferimento fondamentale. La sua testimonianza di fede vissuta nella vita pubblica è stata per noi di Acli un esempio concreto di come si possa coniugare il Vangelo con l’impegno civico”.

Così Elena Pampana, presidente di Acli Toscana, esprime il cordoglio per la morte di Mario Primicerio, già sindaco di Firenze e figura di riferimento per il cattolicesimo democratico.

“La politica dovrebbe essere sempre vissuta come servizio. E Mario Primicerio è tra coloro che hanno testimoniato concretamente cosa si intenda con questa espressione, con un’attenzione mai venuta meno alle persone.”

E’ il pensiero per l’ex sindaco di Firenze Mario Primicerio, scomparso oggi, del segretario generale Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi.

“Primicerio ha sempre unito il rigore dell’uomo di scienza con la sensibilità e l’attenzione alla dimensione sociale, che trovava in lui radici profonde nella fede. In politica ha avuto un grande maestro, come Giorgio La Pira, e quando è stato chiamato a dare a sua volta un contributo per Firenze, ha messo in campo quello stesso impegno disinteressato, portando alla soglia del nuovo millennio il frutto della grande stagione del cattolicesimo democratico fiorentino.

“Lo sguardo deve mantenersi aperto alla speranza… Cresce, specie fra i giovani, la coscienza che facciamo parte di una casa comune, che il pianeta va rispettato e difeso, che è necessario un maggiore impegno ecologico… È fondamentale giungere alla consapevolezza che l’unica via d’uscita dai conflitti è il dialogo”. E un appello per la pace, per “avviare un percorso che da Firenze conduca lontano”*.

La visione del dialogo, della fraternità, della pace ci ha sempre accomunati con Mario Primicerio, che abbiamo incontrato tante volte in questi anni anche grazie alla preziosa collaborazione con la Fondazione Giorgio La Pira.

Ci stringiamo alla famiglia Primicerio nel lutto per la perdita di un grande uomo che è stato un esempio per Firenze – e non solo – nel suo impegno civile per la fraternità e la pace.

Firenze, è morto Mario Primicerio

Matematico, intellettuale, sindaco di Firenze negli anni ’90, storico collaboratore di Giorgio La Pira, Mario Primicerio è morto ad 84. Fu il primo sindaco di Firenze ad essere votato direttamente dai cittadini.

Lascia una traccia importante nella storia amministrativa di Firenze. La morte di Mario Primicerio rimanda ad una stagione fatta di una nuova legge per eleggere direttamente i sindaci, ad una stagione di civismo, di intellettuali prestati ai partiti, di quella voglia di rinnovamento della politica che caratterizzò i primi anni ’90, di un attivismo che si accompagnò ai primi passi del lungo periodo dominato dal berlusconismo politico e culturale. Persona di grande spessore intellettuale, cattolico, matematico apprezzato (fu anche il Presidente della società europea di matematica), partecipe della vita politica sin dai tempi del “sindaco santo” Giorgio La Pira. Primicerio era ammalato da tempo e per questo non era riuscito a ritirare personalmente il Giglio d’Oro che gli era stato attribuito dal Comune di Firenze. Il nome di Primicerio resta per la città legato da una parte alla partecipazione alla leggendaria missione in Vietnam nel 1965, dove La Pira incontrò personalmente Ho Chi Minh. Dall’altra Primicerio non fu solo il primo Sindaco dei cittadini (e molto meno dei partiti, di cui pure non faceva parte), ma fu anche il sindaco chiamato a riavvicinare i cittadini stessi ad un mondo profondamente screditato dopo gli anni di Tangentopoli. Mise in moto in quegli anni una serie di provvedimenti importanti i cui effetti sono visibili ed in essere ancora oggi. Tenne insieme il Pds (poi Ds) con i Verdi e Rifondazione comunista, per poi decidere (ma fu veramente lui a deciderlo?) non ricandidarsi per il secondo mandato. Oggi Mario Primicerio lascia in eredità alla città l’esperienza di una politica fatta di etica pubblica e sobrietà, viatico senza tempo per la vita democratica di una comunità.

Indovina chi viene a cena (con Vannacci)

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Indovina chi viene a cena (con Vannacci)
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Questa sera al teatro Cartiere Carrara, la cena con Roberto Vannacci, eurodeputato e vice segretario della Lega, con 750 partecipanti. Un appuntamento per consolidare la posizione del generale in vista delle prossime elezioni regionali che continua però a causare malumori nel partito di Salvini.

“Il mondo al contrario, a cena con il Generale”, è il titolo dell’appuntamento di venerdì sera al Teatro Cartiere Carrara. 750 persone per mostrare i muscoli ad una Lega che cerca di domare e ingabbiare un personaggio che non intende certo farsi inquadrare da un leader sul viale del tramonto. Matteo Salvini sarà naturalmente presente alla cena di Vannacci per non lasciarlo a briglia sciolta e per mettere comunque il cappello sull’evento. O almeno provarci. Perché la situazione è tesa, in vista delle prossime elezioni regionali d’autunno e non solo. C’è la tattica, che prevede il portare a casa – in vista delle prossime elezioni – il miglior risultato possibile. E poi, c’è la strategia. Troppo costoso e rischioso fondare un nuovo partito e allora perché non lavorare per scalare un partito che ha 34 anni di storia (e in Italia non sono in tanti a poter vantare questa longevità), che pure nel 2018 era diventato il primo partito. Prima che Salvini – al timone da ben 12 anni – lo portasse a spiaggiarsi sulle sabbie del Papeete. E allora forse i tempi sono maturi e Vannacci ci sta lavorando. Usando tutta la debolezza della Lega in una regione come la Toscana, che come si sa, ha rotto. Soprattutto dalla sua parte politica, verrebbe da dire. Alla cena non ci saranno i consiglieri regionali della Lega, né la ex candidata alle regionali Susanna Ceccardi, né la pseudo candidata attuale Elena Meini. Polemiche, divisioni, ammicchi e non detti tengono in scacco la Lega di Salvini. Grande è la confusione sotto il cielo, e quindi, forse, per il generale Vannacci, la situazione è eccellente.