Dom 16 Giu 2024

Condannato a 23 anni per omicidio della madre 90enne a Pistoia

Condannato in corte di assise di primo grado a 23 anni di carcere, Patrizio Ruscio, 61 anni, il ragioniere di Pistoia che l’1 giugno 2023 uccise la madre, Ottavina Maestripieri, 90enne, soffocandola con un cuscino. La sentenza, come riportano La Nazione e Il Tirreno, è stata letta venerdì pomeriggio.

Ruscio, che confessò subito l’omicidio, ha ascoltato la sentenza in aula. La donna, ex negoziante, molto conosciuta in cittĂ , aveva da poco compiuto 90 anni. Il figlio, che nel tempo aveva collezionato debiti e guai giudiziari, quella mattina era andato nella casa della madre per chiederle soldi, come giĂ  aveva fatto altre volte in passato. Nel corso di una discussione – questa la ricostruzione -, forse nel tentativo di far tacere la madre, che forse si era messa a urlare, il figlio le mise un cuscino sul viso, soffocandola. Fu lo stesso Ruscio a chiamare i soccorsi. A pronunciare la sentenza, venerdì pomeriggio, sono stati i giudici della corte d’assise di Firenze dopo due ore di camera di consiglio. Il pm Leonardo De Gaudio al termine della requisitoria aveva chiesto una condanna a 22 anni: 21 anni per l’omicidio volontario, aumentato di un anno per il reato di evasione, poichĂ© nella vicenda Ruscio si trovava ai domiciliari in esecuzione di altra pena, e per indebito utilizzo di carte di credito in quanto dopo aver commesso il delitto avrebbe usato la Postepay della madre per prelevare alcune centinaia di euro.

Docce in spiaggia, Toscana ‘definite linee per uso acqua pozzi’

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Definite le linee guida sull’uso dell’acqua dei pozzi per le docce in spiaggia e negli stabilimenti balneari da parte di Regione Toscana e Asl. Una quota dovrĂ  funzionare con acqua potabile, ovvero almeno due docce fredde e una calda ogni 100 ombrelloni e punti ombra, o per ogni frazione di 50.

Ma le docce e i lavapiedi in piĂą rispetto alla dotazione essenziale richiesta dalla legge, spiega una nota, potranno usare anche acqua non potabile: basterĂ  che un cartello indichi che non lo è, che provenga da pozzi regolarmente denunciati e censiti dalla Regione e che sia rispondente a determinati requisiti. Gli stabilimenti dovranno effettuare attivitĂ  di autocontrollo almeno una volta nel mese precedente all’apertura della struttura e la conformitĂ  ai parametri individuati dalla Regione dovranno essere integrati con un piano di valutazione e rischio legionella. Gli indirizzi per l’utilizzo dell’acqua dei pozzi, che è anche un modo per risparmiare l’acqua dell’acquedotto e favorire un uso razionale delle risorse disponibili in un’ottica di maggiore sostenibilitĂ , sono giĂ  stati comunicati dall’assessorato al diritto alla salute a imprese ed associazioni di categoria.

Sindacati,’nubi di polveri da demolizioni acciaieria a Piombino’

Oggi pomeriggio abbiamo appreso” dagli operai nell’acciaieria Jsw di Piombino (Livorno) “che le demolizioni in corso stavano creando nubi di polvere che rendevano l’aria non respirabile e la caduta dall’alto di materiale. Ci siamo attivati subito con la direzione e con l’Rspp che ha provveduto a fermare i lavori”. Lo rivela un comunicato delle rls e delle segreterie Fim-Fiom-Uilm, riguardo a quanto accaduto nell’acciaieria Jsw (ex Lucchini) di proprietĂ  del gruppo indiano Jindal, a Piombino (Livorno). Nel sito sono in corso le demolizioni dei vecchi impianti.

“Preoccupa – si legge nella nota – che per l’ennesima volta il gruppo Demiced svolga le demolizioni in maniera non adeguata, mettendo a rischio la salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Le organizzazioni sindacali si erano attivate giĂ  mesi fa con un esposto alla magistratura del quale, dopo avere dato le informazioni richieste, non sappiamo piĂą a che punto sia”. Inoltre alle sigle “risulterebbe, seppure da verificare, che queste demolizioni oggi non sarebbero dovute essere effettuate visto che l’impianto di laminazione del treno rotaie stava lavorando, mentre sarebbero dovute essere effettuate domenica ad impianto chiuso”. I sindacati inoltre lamentano il fatto di non esser stati coinvolti nelle riunioni tra enti e azienda sul programma di demolizioni: “Adesso parlano di demolire la cokeria – concludono i sindacati – in tempi strettissimi, ma ricordiamo che in quelle aree c’è censita la presenza di amianto. Per l’ennesima volta chiediamo di fermarsi per fare il punto zero perchĂ© ne va davvero della salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini”. “Abbiamo immediatamente chiesto un incontro urgente con i responsabili di Jsw e Demiced, chiederemo di allargare il tavolo agli enti preposti e all’amministrazione comunale e questa volta non permetteremo di prendere nessuna decisione senza i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori”.

Gommone su scogli, la vittima è un ufficiale della Marina

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E’ un ufficiale di Marina di 26 anni, Pietro Stipa, toscano originario dell’Argentario, la vittima dell’incidente in mare avvenuto la scorsa notte nelle acque dell’arcipelago de La Maddalena. Stando a quanto ricostruito dai militari della Guardia costiera, alla guida del gommone che si è schiantato sugli scogli tra l’isola madre e Santo Stefano, c’era il giovane.

Il giovane apparteneva al Nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) con base sull’isola. Secondo una prima ricostruzione della Guardia costiera, intorno alle 4 di notte il giovane ha deciso di fare un giro in gommone con la sua ragazza, che vive a La Maddalena. Appena usciti dal porto, dopo pochi minuti di navigazione, il natante, per cause da accertare, è finito sugli scogli affioranti davanti all’isola di Santo Stefano, un passaggio insidioso che tutti conoscono. Pietro Stipa, 26 anni, toscano originario dell’Argentario, era considerato un uomo di mare con esperienza e soprattutto con una conoscenza approfondita dei luoghi dell’arcipelago proprio per il suo lavoro in Marina. L’impatto con le rocce è stato per lui fatale: sbalzato dal gommone avrebbe battuto la testa sugli scogli, perdendo i sensi e finendo sott’acqua. Sarebbe quindi morto annegato. A dare l’allarme è stato un passante che si trovava sulla banchina del porto e ha sentito il forte rumore dell’impatto del gommone sulle rocce. La motovedetta della Guardia costiera è arrivata sul luogo dell’incidente dopo pochi minuti e ha trovato la ragazza in stato di choc ma incolume. E’ stata lei ad avvisare i militari della Capitaneria che a bordo c’era anche il suo ragazzo. Le ricerche del disperso si sono protratte per un’ora, alla fine il corpo del giovane ufficiale è stato recuperato sul fondale.

La dinamica dell’incidente avvenuto la scorsa notte nelle acque dell’arcipelago de La Maddalena risulta abbastanza chiara. Stando a quanto ricostruito dai militari della Guardia costiera, alla guida del gommone che si è schiantato sugli scogli tra l’isola madre e Santo Stefano, c’era la vittima. Il giovane, considerato un esperto navigatore, conoscitore dell’aricipelago e delle sue insidie, avrebbe avuto una distrazione mentre attraversava un tratto di mare noto per la presenza di rocce affioranti. Una disattenzione che gli è costata la vita: dopo l’impatto, il militare è stato sbalzato dal gommone e avrebbe battuta la testa sugli scogli perdendo i sensi. Il suo corpo è stato trovato sul fondale dopo circa un’ora di ricerche: la morte sarebbe avvenuta per annegamento. SarĂ  comunque l’autopsia disposta dal magistrato di turno della procura di Tempio Pausania a chiarire le cause esatte del decesso. Sulla morte di Stipa è stato aperto un fascicolo, con le indagini affidate alla Capitaneria di porto. Non è escluso che il gommone viaggiasse a velocitĂ  sostenuta, sopra i 15 nodi, circa 30 chilometri all’ora, per affrontare in sicurezza quel tratto di mare. Al momento è solo un’ipotesi che si è fatta strada da una prima analisi dello squarcio sulla prua del gommone, i tubolari invece sono integri e il natante è in galleggiamento. Ieri il giovane militare ha deciso di fare un’escursione notturna con la sua ragazza, Erika Cavallo, 20 anni, maddalenina, fino alle calette che circondano l’isola di Santo Stefano. La coppia ha quindi preso un gommone da diporto privato lasciando la banchina del porto intorno alle 4. Dopo poche miglia, l’impatto sugli scogli e l’allarme lanciato subito da un passante che passeggiava sul molo e ha sentito distintamente il botto. All’arrivo dei soccorsi, sull’imbarcazione c’era solo la 20enne: in stato di choc, è stata lei ad avvisare che il suo ragazzo era disperso in mare

A Firenze nuovo parco pubblico sotto a piazzale Michelangelo

Dopo dieci anni di abbandono è stato inaugurato oggi il nuovo parco nei pressi del piazzale Michelangelo, poco sotto il giardino dell’Iris, al posto dell’ex campeggio.

Un intervento di resytiling da 450mila euro per uno spazio verde “a vocazione culturale e contemporanea”. Un’inaugurazione con un intervento di street art alla presenza del sindaco Dario Nardella e degli assessori Andrea Giorgio, Cosimo Guccione, Sara Funaro, candidata sindaco del centrosinistra, e Maria Federica Giuliani, oltre al neopresidente del Quartiere 1 Mirco Rufilli. “Abbiamo lavorato a lungo per la rigenerazione completa di questo luogo splendido – ha dichiarato Nardella -, ora trasformato in un giardino a disposizione di tutti all’interno dell’area Unesco di Firenze, per un centro sempre piĂą vivibile, contrariamente a quello che si continua a dire, che vengono privatizzati e svenduti spazi della cittĂ ”.

L’intervento si è focalizzato sul miglioramento dell’accessibilitĂ  e sulla messa in sicurezza di tutta l’area. Molti percorsi esistenti sia carrabili che pedonali sono stati per quanto possibile recuperati integrandoli con i nuovi tracciati. Da un sentiero pedonale esterno che parte dal piazzale antistante al parcheggio del Giardino dell’Iris si raggiunge un cancello di accesso da cui si apre la vista su Firenze e sulla collina di Fiesole. Per quanto riguarda il verde, sono stati verificati tutti gli alberi presenti, conservati i circa 700 ulivi, ripulite le piante e le aree invase da rovi, ed eseguiti il contenimento e la riformatura delle siepi esistenti. Inoltre sono state realizzate anche aree pic nic, sedute distribuite lungo i principali percorsi del parco e una piccola area per giocare a calcio per i piĂą piccoli, con porticine in legno.

Dopo anni di degrado e abbandono uno spazio enorme viene restituito ai cittadini e al quartiere – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Giorgio -: abbiamo fortemente voluto uno spazio per tutti, non turistico, dove rilassarsi e partecipare alle attivitĂ  culturali, sempre piĂą convinti che il verde possa essere un nuovo modo di costruire socialitĂ . Questo parco inoltre sarĂ  il primo ad avere una precisa vocazione culturale: in questi giorni c’è la crew di Street Levels gallery che lavorerĂ  su centinaia di metri quadrati di muri realizzando opere di street art contemporanea”. Intervenendo all’inaugurazione Sara Funaro, candidata sindaca per il centrosinistra, ha detto che le piacerebbe, “data la vicinanza con San Miniato al Monte”, che il parco “avesse un richiamo alla pace, dato che proprio l’Abbazia è stata recentemente teatro di alcune iniziative legate alla pace e al dialogo”

Ritrovate a Roma due cugine di 18 e 6 anni scomparse venerdì sera

Ritrovate a Roma le cugine di 18 e 6 anni sparite da Firenze – Secondo quanto appreso le due cugine cinesi, di 18 e 6 anni, scomparse dalla casa di una loro nonna a Brozzi (Firenze) il pomeriggio del 14 giugno, sono state ritrovate a Roma, cittĂ  che verosimilmente hanno raggiunto in treno dal capoluogo toscano.

Il loro ritrovamento è stato confermato dalla prefettura di Firenze. Ada Ada e Mina Jiajia Wu, questi i loro nomi, “stanno bene”, si apprende sempre da fonti della prefettura che per rintracciarle ha attivato il piano per la ricerca delle persone scomparse.

 

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